E mancavano quaranta minuti all'arrivo. E c'era un italiano in una semifinale (che poi ha vinto, e la finale pure). E non è che non ti hanno fatto vedere Bettiol che provava ad andare in fuga, non ti hanno fatto vedere che ha avuto i crampi (e perdeva) mentre un altro italiano andava a vincere. Capita, alle Olimpiadi l'unico "potere mediatico" è quello dei risultati, per cui se il taekwondo vince o va per le medaglie conta più di qualsiasi altro sport concomitante e non vincente.
Di Rocco o Dagnoni, alle Olimpiadi se uno sport senza medaglia incontra uno sport con la medaglia, lo sport senza medaglia è uno sport senza audience
Se c'era il Sembola l'oro non credo, ma la birra era certa
Mi sono scornato sui socials per questa logica che non condivido e che è ora di cambiare, perdonami.
Se uno sport minore non desta interesse tutto l'anno (perché non ha praticanti, non è spettacolare o telegenico, o semplicemente non è considerato) non vedo perché debba diventare interessante, improvvisamente, ogni quattro anni.
Lo trovo molto ipocrita e poco serio.
Specialmente se questa iniezione artificiale di interesse è giustificata dalla presenza di un italiano in lotta per una medaglia, vinta la quale, magari, quella disciplina torna nel dimenticatoio...
In Italia ci sono migliaia di ciclisti appassionati, avidi consumatori del prodotto televisivo ciclismo in ogni sua sfaccettatura (se da un paio d'anni vengono trasmesse addirittura le prove di coppa del Mondo di ciclocross un motivo ci sarà...) e quindi mi sembra più giusto che una TV pubblica (perlatro broadcaster ufficiale dei giochi olimpici) inizi a fare il servizio che la maggior parte degli utenti s'aspetta: ossia trasmettere ciò che desta interesse e seguito e non solo ciò che può appassionare la nicchia o che potrebbe magnificare i colori nazionali (visto che l'Istituto Luce mi pare aver cessato le collaborazioni rilevanti da un po'...)
Il chè, tradotto, significa che i duecento atleti di livello nazionale nello skeet, tanto per fare un esempio, sanno perfettamente che il loro amato sport, oltre a consentir loro possibilità maggiori di primeggiare e quindi di partecipare ad esempio ad un'Olimpiade rispetto ad un qualsiasi altro sport con più praticanti (e quindi con più selezione), comporta anche un hype, un interesse mediatico (e quindi un audience) minore rispetto ad altri sport che è ingiusto pretendere di ridimensionare "artificialmente" (magari grazie ai buoni offici di qualche dirigente di federazione amico di chi si occupa di palinsesti in televisione)
Ritradotto, brutalmente e provocatoriamente, a me frega zero di aggiungere un oro al medagliere nel tiro alla fune con il quartetto Maciste, Balboa, Inoki e Tarzan se mi oscurano la finale dei 200 mt (tanto per fare un esempio): le Olimpiadi io le vivo come l'apoteosi dello sport e come tale non ha colori né bandiere.
E quaranta minuti di nuvolette rosa mentre in concomitanza si disputava una delle gare più attese di tutta la stagione, con uno sportivo (VDP) che, senza offesa alla nostra Bacosi, è garanzia di spettacolo puro, gara però completamente obliterata dal servizio pubblico, mi è sembrato un autentico fuor d'opera.