Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)

pantera

Velocista
5 Marzo 2009
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Napoli
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da corsa
si ma un corridore che ti vince la MDD e' piu' famoso di almeno il 50% dei professionisti italiani......aziende interessa il ritorno,ed ovviamente investono dove hanno piu' ritorno
Ad oggi si ha più ritorno ad investire nel mondo amatoriale anziché nel settore giovanile, inutile girarci attorno esistono cicloamatori che possono permettersi vita da pro e ragazzi che devono viaggiare per trovare una squadra under 23
 
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EZIO61

Gregario
16 Ottobre 2018
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Villafranca d'Asti
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Orbea
Il " Trofeo Paesetto " e' una gara vera……. l'ho capito adesso , ero convinto fosse una battuta (NON HO LETTO TUTTO CONFESSO).... cmq controlli antidoping = 0 e nemmeno i molto meno costosi ed invasivi controlli sul doping tecnologico. In ogni caso questi fenomeni se si fanno la barba , davanti allo specchio ci devono andare. Mi piacerebbe sapere con che animo si guardano ( forse attentamente per scoprire i primi segni di controindicazioni dei farmaci che assumono)
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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www.eliacozzi.it
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Quando lo fai non ti pesa. Le motivazioni che ti portano al doping sono più forti. Sarà una sorta di ossessione per il risultato, immagino.
Credo sia solo ossessione del risultato, se si pensa che spesso è più la spesa per doparsi che il guadagno reale per il risultato ottenuto. L'EPO è certamente più caro della Coppa+Salame vinta alla gara in circuito. Se poi il rischio è pure quello di non vincere/podio allora si sta proprio imbrogliando con se stessi. Come truccare le carte nel solitario!
 

sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
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TREVISO
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bella è bella...
Credo sia solo ossessione del risultato, se si pensa che spesso è più la spesa per doparsi che il guadagno reale per il risultato ottenuto. L'EPO è certamente più caro della Coppa+Salame vinta alla gara in circuito. Se poi il rischio è pure quello di non vincere/podio allora si sta proprio imbrogliando con se stessi. Come truccare le carte nel solitario!
Anch'io ho un paio di segmenti Strava in cui, anni fa, grazie ad un "piccolo" traino ero entrato nella top ten :sborone:
Ancora oggi quando ci passo guardo se sono ancora in classifica come se fosse farina del mio sacco ;pirlùn^

..però sono rimasto umile e non me ne vanto :-x
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
6.884
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Mozzate (CO)
www.eliacozzi.it
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Anch'io ho un paio di segmenti Strava in cui, anni fa, grazie ad un "piccolo" traino ero entrato nella top ten :sborone:
Ancora oggi quando ci passo guardo se sono ancora in classifica come se fosse farina del mio sacco ;pirlùn^

..però sono rimasto umile e non me ne vanto :-x
Qui tocchi un altro tasto dolente che conferma l'ossessione per il risultato:
  • la cosa più comune è quella di percorrere il tratto in moto/auto, 0.1km/h al di sotto del limite di velocità (sai mai che la polstrada ti rifila una contravvenzione). Segmenti dove nemmeno Ganna e Milan in coppia riuscirebbero a fare meglio
  • la cosa più assurda è la definizione di un segmento che entra fino in casa, così anche se uno avesse voglia di superare i limiti di velocità comunque non riesce a toglierti il KOM
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
14.163
19.247
43
modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
1640258122128.png

sbaglio, o prima mettevano anche in che contesto fosse stato fatto l'esame? tipo che gara o se fuori competizione

mi auto scuso per la segnalazione.
mi son accorto adesso che ACSI non è solo ciclismo
pertanto, potrebbe essere sbagliata la segnalazione
se così fosse, chiedo scusa
 

anenkim

Apprendista Velocista
7 Novembre 2008
1.532
63
dove c'è salita
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columbus
https://www.bikelive.it/amatori/ite...fRNiTngh4mQp023EPzkT9s9ojYwvvSfJxubKP7gOrZ62o

AMATORI, ADDIO ALLA “NORMA ETICA”: GLI SQUALIFICATI PER DOPING POTRANNO GAREGGIARE​

AMATORI, ADDIO ALLA “NORMA ETICA”: GLI SQUALIFICATI PER DOPING POTRANNO GAREGGIARE
A cura di Carlo Gugliotta
La Federazione Ciclistica Italiana ha reso noto che, a partire dalla stagione 2022, la cosiddetta “norma etica” che era stata varata nel 2013 è stata definitivamente cancellata.
Questa norma prevedeva l’inibizione al tesseramento come cicloamatore per tutti i corridori che in passato avevano subìto delle squalifiche per doping. Anche se questi ciclisti avevano già pagato per i loro sbagli con la squalifica, è stato per loro impossibile tesserarsi come amatore per prendere parte alle Gran Fondo.
La norma etica era stata varata dall’avvocato Gianluca Santilli, all’epoca responsabile del settore amatoriale della Federazione Ciclistica Italiana sotto la presidenza di Renato Di Rocco. La norma era stata voluta per fronteggiare il fenomeno doping.
Attraverso un comunicato stampa ufficiale, Andrea Capelli, attuale responsabile del settore amatoriale, ha spiegato: “La normativa si era resa necessaria in condizioni particolari, che tutti ben conoscono e che richiamano alla mente un periodo buio per il ciclismo. Si trattò di una normativa che potremo definire ‘emergenziale’ e che ha trovato la sua logica in quel determinato contesto storico. A distanza di otto anni è giunto il momento di fare un ‘tagliando’ anche a questo aspetto e rivedere quei passaggi che non sono più attuali o che hanno creato i maggiori problemi dal punto di vista dell’applicazione pratica”.
Le motivazioni per rivedere la normativa etica sono diverse. Ancora Capelli: “Prima di tutto non vi è, purtroppo, alcun riscontro statistico che essa abbia contribuito in modo diretto al contrasto del fenomeno doping a livello amatoriale. I meccanismi per aggirarla, inoltre, sono ormai noti: molti così detti 'non etici', una volta scoperti e sanzionati, hanno staccato la tessera presso un EPS fino al successivo stop, per poi passare all’ente di promozione successivo. Si tratta di un ‘giro di tesseramenti’ che non impedisce la loro presenza nelle manifestazioni, perché non esiste un database nazionale usufruibile e che non può essere gestito dalla FCI, perché non avrebbe titolo per farlo”.
La Federazione, nel prendere atto di questi aspetti, ha quindi provveduto ad approvare le nuove Norme con interventi risolutivi: “Scompare l’impossibilità di potersi tesserare come Master per chi ha avuto in passato sanzioni per doping. Chi ha scontato la propria pena potrà tornare nel gruppo, come accade per le altre categorie. Questo non vuol dire che la Federazione allenti l’attenzione su questo tipo di problema. E’ nostra intenzione proporre nelle sedi opportune un inasprimento delle sanzioni per alcuni tipi di illeciti.”


era nell'aria ma ora è ufficiale. le motivazioni (date da un utente del forum tra l'altro) mi paiono alquanto discutibili.

cosa ne pensate?
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
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AMATORI, ADDIO ALLA “NORMA ETICA”: GLI SQUALIFICATI PER DOPING POTRANNO GAREGGIARE​

AMATORI, ADDIO ALLA “NORMA ETICA”: GLI SQUALIFICATI PER DOPING POTRANNO GAREGGIARE
A cura di Carlo Gugliotta
La Federazione Ciclistica Italiana ha reso noto che, a partire dalla stagione 2022, la cosiddetta “norma etica” che era stata varata nel 2013 è stata definitivamente cancellata.
Questa norma prevedeva l’inibizione al tesseramento come cicloamatore per tutti i corridori che in passato avevano subìto delle squalifiche per doping. Anche se questi ciclisti avevano già pagato per i loro sbagli con la squalifica, è stato per loro impossibile tesserarsi come amatore per prendere parte alle Gran Fondo.
La norma etica era stata varata dall’avvocato Gianluca Santilli, all’epoca responsabile del settore amatoriale della Federazione Ciclistica Italiana sotto la presidenza di Renato Di Rocco. La norma era stata voluta per fronteggiare il fenomeno doping.
Attraverso un comunicato stampa ufficiale, Andrea Capelli, attuale responsabile del settore amatoriale, ha spiegato: “La normativa si era resa necessaria in condizioni particolari, che tutti ben conoscono e che richiamano alla mente un periodo buio per il ciclismo. Si trattò di una normativa che potremo definire ‘emergenziale’ e che ha trovato la sua logica in quel determinato contesto storico. A distanza di otto anni è giunto il momento di fare un ‘tagliando’ anche a questo aspetto e rivedere quei passaggi che non sono più attuali o che hanno creato i maggiori problemi dal punto di vista dell’applicazione pratica”.
Le motivazioni per rivedere la normativa etica sono diverse. Ancora Capelli: “Prima di tutto non vi è, purtroppo, alcun riscontro statistico che essa abbia contribuito in modo diretto al contrasto del fenomeno doping a livello amatoriale. I meccanismi per aggirarla, inoltre, sono ormai noti: molti così detti 'non etici', una volta scoperti e sanzionati, hanno staccato la tessera presso un EPS fino al successivo stop, per poi passare all’ente di promozione successivo. Si tratta di un ‘giro di tesseramenti’ che non impedisce la loro presenza nelle manifestazioni, perché non esiste un database nazionale usufruibile e che non può essere gestito dalla FCI, perché non avrebbe titolo per farlo”.
La Federazione, nel prendere atto di questi aspetti, ha quindi provveduto ad approvare le nuove Norme con interventi risolutivi: “Scompare l’impossibilità di potersi tesserare come Master per chi ha avuto in passato sanzioni per doping. Chi ha scontato la propria pena potrà tornare nel gruppo, come accade per le altre categorie. Questo non vuol dire che la Federazione allenti l’attenzione su questo tipo di problema. E’ nostra intenzione proporre nelle sedi opportune un inasprimento delle sanzioni per alcuni tipi di illeciti.”


era nell'aria ma ora è ufficiale. le motivazioni (date da un utente del forum tra l'altro) mi paiono alquanto discutibili.

cosa ne pensate?
Solita cosa all'italiana, non riesco a far rispettare una regola e la elimino.
Così si mantengono in essere i vari orticelli degli EPS, delle federazioni locali ecc....
 

gianluca1411

Apprendista Velocista
25 Settembre 2009
1.383
239
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tarmac S-Work SL6
Per me hanno fatto bene, che senso ha dare quattro anni di squalifica se poi al termine non puoi ripartire perché c'è il cavillino solo italiano della certificazione etica.. Basterebbe dare la squalifica a vita e basta
 

filixeo

Apprendista Passista
25 Novembre 2015
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Ferrara
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Look 585
Per me hanno fatto bene, che senso ha dare quattro anni di squalifica se poi al termine non puoi ripartire perché c'è il cavillino solo italiano della certificazione etica.. Basterebbe dare la squalifica a vita e basta
Io invece non sono d'accordo. Ai miei occhi non è un cavillino ma un'interdizione, si permette, cioè, di andare in bicicletta, di andarci in gruppo, da soli, su strada e fuori, ma si vieta la competizione perché eticamente inadatti. Esistono molte altre usanze basate sull'etica: un avvocato non dovrebbe andarsene in giro sbronzo a spaccare specchietti alle auto in sosta, se lo facesse verrebbe radiato dall'albo, per esempio; se vogliamo parlare di sport e tempo libero esistono storie simili per la pesca o il tifo calcistico.
 

giacomo.casadei

Pedivella
28 Maggio 2009
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per lavoro ad Aosta
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Specialized alluminio
Io invece non sono d'accordo. Ai miei occhi non è un cavillino ma un'interdizione, si permette, cioè, di andare in bicicletta, di andarci in gruppo, da soli, su strada e fuori, ma si vieta la competizione perché eticamente inadatti. Esistono molte altre usanze basate sull'etica: un avvocato non dovrebbe andarsene in giro sbronzo a spaccare specchietti alle auto in sosta, se lo facesse verrebbe radiato dall'albo, per esempio; se vogliamo parlare di sport e tempo libero esistono storie simili per la pesca o il tifo calcistico.
Et voilà❗
 

gianluca1411

Apprendista Velocista
25 Settembre 2009
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tarmac S-Work SL6
QUOTE="filixeo, post: 7106937, member: 87146"]
Io invece non sono d'accordo. Ai miei occhi non è un cavillino ma un'interdizione, si permette, cioè, di andare in bicicletta, di andarci in gruppo, da soli, su strada e fuori, ma si vieta la competizione perché eticamente inadatti. Esistono molte altre usanze basate sull'etica: un avvocato non dovrebbe andarsene in giro sbronzo a spaccare specchietti alle auto in sosta, se lo facesse verrebbe radiato dall'albo, per esempio; se vogliamo parlare di sport e tempo libero esistono storie simili per la pesca o il tifo calcistico.
[/QUOTE]
Ci mancherebbe che per una squalifica sportiva si impedisce di andare in bicicletta a una persona... Ripeto, per me la squalifica va anche bene, però deve essere comminata subito a vita non tirare fuori il requisito etico per portarla avanti all'infinito e come volevasi dimostrare, anche l'uci era contrario, insomma la solita figuretta.
È come se vieni condannato per un reato a due anni di carcere e poi ne n ti fanno più uscire perché sei stato in carcere... Era una cosa abbastanza ridicola.
 

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