Chris Froome: il gravel e le bici da crono sono veramente necessarie?
- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
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Quoto al 100%.
Benché ci sia la “necessità” di rendere il ciclismo più interessante e spettacolare, usare i ciclisti come fantocci e ”vermi” da attaccare all’ammo, nell’intento di attirare sempre più persone al mondo del ciclismo, mi sembra ingiusto, inumano e deludente.
Credo bisogni continuate a cercare un equilibrio tra lo spirito conservatore e consumistico, ricordando sempre però, che l’essere umano, donna o uomo che sia, debba avere la precedenza sul profitto!
Utopia?
Benché ci sia la “necessità” di rendere il ciclismo più interessante e spettacolare, usare i ciclisti come fantocci e ”vermi” da attaccare all’ammo, nell’intento di attirare sempre più persone al mondo del ciclismo, mi sembra ingiusto, inumano e deludente.
Credo bisogni continuate a cercare un equilibrio tra lo spirito conservatore e consumistico, ricordando sempre però, che l’essere umano, donna o uomo che sia, debba avere la precedenza sul profitto!
Utopia?
Ennesima occasione in cui Froome, oltre che grande (ex?) ciclista si dimostra persona avveduta, misurata e di buonsenso.
Concordo in toto soprattutto sulla questione sterrati. Ho detto più volte e sempre pensato che ridurre il risultato di una manifestazione vittima dell'alea non mi piace. Sin dai tempi del Crostis lo dissi. Non deve vincere chi ha più culo. Giorni fa lo ha detto Evenepoel ed è stato sbertucciato dai soliti haters da tastiera, lo ha ribadito Trentin e ora Froome. Una voce sicuramente più autorevole e influente.
Farei discorso a parte solo per la Strade Bianche. Lì gli sterrati, peraltro migliori di tanti italici asfalti, fanno parte del percorso e dell'ambiente, tutto sommato un pò come la Roubaix e non li percepisco (e nemmeno i corridori) come una forzatura e una divagazione sul tema.
Riguardo alle bici da crono, non credo che vietandole si recherebbe un danno al settore del ciclo che semplicemente si concentrerebbe su altro e dunque ben venga l'uso di una bici normale, anche se poi succederebbe, come in altri sport, che regolamentando il mezzo meccanico, sarebbe una corsa più o meno sfrenata, all'aggirare il regolamento o comunque a viaggiarci border line. Magari non come la F1 ma una roba del genere.
Concordo in toto soprattutto sulla questione sterrati. Ho detto più volte e sempre pensato che ridurre il risultato di una manifestazione vittima dell'alea non mi piace. Sin dai tempi del Crostis lo dissi. Non deve vincere chi ha più culo. Giorni fa lo ha detto Evenepoel ed è stato sbertucciato dai soliti haters da tastiera, lo ha ribadito Trentin e ora Froome. Una voce sicuramente più autorevole e influente.
Farei discorso a parte solo per la Strade Bianche. Lì gli sterrati, peraltro migliori di tanti italici asfalti, fanno parte del percorso e dell'ambiente, tutto sommato un pò come la Roubaix e non li percepisco (e nemmeno i corridori) come una forzatura e una divagazione sul tema.
Riguardo alle bici da crono, non credo che vietandole si recherebbe un danno al settore del ciclo che semplicemente si concentrerebbe su altro e dunque ben venga l'uso di una bici normale, anche se poi succederebbe, come in altri sport, che regolamentando il mezzo meccanico, sarebbe una corsa più o meno sfrenata, all'aggirare il regolamento o comunque a viaggiarci border line. Magari non come la F1 ma una roba del genere.
Articolo ni...
Ni perché, se da una parte ha senso evidenziare che il gesto atletico è rivolto a chi utilizza delle bdc (con la consegna che un percorso adatto a Gravel non c'azzecca), dall'altra proprio Froome ha segnato una pagina memorabile proprio sullo sterrato (leggi Sestriere).
Detto ciò, condividendo che l'allenamento con la bici da crono sia a dir poco complicato, la domanda che mi piacerebbe poter porre a Froome è la seguente: "ma la questio è scaturita per non essere più competitivo o, in alternativa è un modo come un altro per avere l'attenzione mediatica (leggi i problemi riscontrati dall'atleta con i freni a disco?
Ni perché, se da una parte ha senso evidenziare che il gesto atletico è rivolto a chi utilizza delle bdc (con la consegna che un percorso adatto a Gravel non c'azzecca), dall'altra proprio Froome ha segnato una pagina memorabile proprio sullo sterrato (leggi Sestriere).
Detto ciò, condividendo che l'allenamento con la bici da crono sia a dir poco complicato, la domanda che mi piacerebbe poter porre a Froome è la seguente: "ma la questio è scaturita per non essere più competitivo o, in alternativa è un modo come un altro per avere l'attenzione mediatica (leggi i problemi riscontrati dall'atleta con i freni a disco?
Non sono necessarie le bici da crono, certamente.
Ma se il problema è quello di dover tenere il ritmo di una cronometro per 1h, anche portarti uno sdoppiamento delle leve freno sulle appendici (oggi con i freni a disco idraulico sarebbe di una banalità spaventosa, basta aggiungere un raccordo e una leva che si innesta nel tubo di un freno tradizionale, ho fatto anche io una modifica per una bici che desiderava un freno in appendice e non ci sono problemi) ma questo non ti risolve il problema. Come non te lo risolve sulla bici normale.
Sempre frenare e rompere il ritmo devi in mezzo al traffico.
Il problema sono le mani sulle appendici e lo sguardo è troppo basso?
Bene, se mettiamo le bici normali sono pronto a scommettere che compariranno dei begli attacchi da -20 gradi, l'assetto sarà diverso da quello di tutte le altre tappe e il ciclista farà di tutto per stare col mento che sfiora l'expander dell'attacco manubrio.
Se il problema è l'altezza del viso e la possibilità o meno di tenere lo sguardo basso, basta ridurre il dislivello minimo fra i pad e l'altezza sella, obbligando a tenere una posizione con le mani a mantide, i pad che ti si appoggiano a mezzo avambraccio e un viso con lo sguardo tutto sommato alto (vedi Ganna, che mi dicono che seppure con questa posizione non vada nemmeno tanto piano).
Insomma se il problema è la posizione troppo estrema a cronometro, ci si sta poco a fare due modifiche al regolamento per obbligare ad avere un freno sempre in mano, e per fargli alzare lo sguardo quel minimo per permettere loro di guardare la strada sempre.
Se invece il problema è la specialità, allora è vero che non esistono strade che ti permettono di poterti allenare per uno sforzo massimale da 1h senza interruzioni, ma il problema è la strada, non riusciresti a farlo nemmeno con la bici tradizionale.
Ma se il problema è quello di dover tenere il ritmo di una cronometro per 1h, anche portarti uno sdoppiamento delle leve freno sulle appendici (oggi con i freni a disco idraulico sarebbe di una banalità spaventosa, basta aggiungere un raccordo e una leva che si innesta nel tubo di un freno tradizionale, ho fatto anche io una modifica per una bici che desiderava un freno in appendice e non ci sono problemi) ma questo non ti risolve il problema. Come non te lo risolve sulla bici normale.
Sempre frenare e rompere il ritmo devi in mezzo al traffico.
Il problema sono le mani sulle appendici e lo sguardo è troppo basso?
Bene, se mettiamo le bici normali sono pronto a scommettere che compariranno dei begli attacchi da -20 gradi, l'assetto sarà diverso da quello di tutte le altre tappe e il ciclista farà di tutto per stare col mento che sfiora l'expander dell'attacco manubrio.
Se il problema è l'altezza del viso e la possibilità o meno di tenere lo sguardo basso, basta ridurre il dislivello minimo fra i pad e l'altezza sella, obbligando a tenere una posizione con le mani a mantide, i pad che ti si appoggiano a mezzo avambraccio e un viso con lo sguardo tutto sommato alto (vedi Ganna, che mi dicono che seppure con questa posizione non vada nemmeno tanto piano).
Insomma se il problema è la posizione troppo estrema a cronometro, ci si sta poco a fare due modifiche al regolamento per obbligare ad avere un freno sempre in mano, e per fargli alzare lo sguardo quel minimo per permettere loro di guardare la strada sempre.
Se invece il problema è la specialità, allora è vero che non esistono strade che ti permettono di poterti allenare per uno sforzo massimale da 1h senza interruzioni, ma il problema è la strada, non riusciresti a farlo nemmeno con la bici tradizionale.
Finestre, non Sestriere. E in quella tappa, lo sterrato non fu un problema per nessuno, nè decisivo in alcuna maniera per il risultato sportivo.
Cioè che il suo sia un parere scevro da condizionamenti e secondi fini, non è contemplato. O parla perchè non va una sega o per cercare attenzione mediatica. Uno che non la ha mai perseguita, se ne è sempre stato discreto e in disparte.
Anche io sono per non fare lo sterrato nelle gare su strada......va bene strade bianche,va bene la Roubaix,ma basta mettere sterrato in tutte le corse,perche' si rovina il ciclismo su strada.
Sulla bici da crono invece potrei anche essere d'accordo su doppia bici,anche se e' vero che fare cronometro su una bici tradizionale non sarebbe meno bello....anzi
Sulla bici da crono invece potrei anche essere d'accordo su doppia bici,anche se e' vero che fare cronometro su una bici tradizionale non sarebbe meno bello....anzi
Se uno ci passa tanto tempo sulla bici da crono, è bravo a guidarla, si prepara bene, riesce ad essere molto aerodinamico, non vedo perchè tutte queste abilità non debbano avere un premio. Se di colpo li mettiamo tutti sulla bici tradizionale, i timetrialer più bravi diventano di colpo dei ciclisti normali.
io pensavo che l'attitudine ad usare molto la bici da crono, rimanere molto in posizione, guidare bene la bici cercando di rimanere con le mani in appendice anche in curva quando è possibile, fare lunghi lavori in galleria del vento, non fosse tutto lavoro sprecato.Pensavo fosse perché hanno un profilo di potenza adatto al tipo di sforzo
Sulle bici da crono non son d’accordo; è vero che sono successi due gravi incidenti proprio a Froome e Bernal ma penso siano stati più sfigati che altro; Froome per togliersi (o mettersi) una mantellina, Bernal inutile girarci intorno, se non vedi un pullman fermo vuol dire che non guardavi la strada.
Penso che Froome abbia rischiato più nella discesa quando staccò Quintana al Tour che nelle crono, però dal suo punto di vista la sua carriera si è praticamente interrotta con un incidente sfigato in bici da crono
Penso che Froome abbia rischiato più nella discesa quando staccò Quintana al Tour che nelle crono, però dal suo punto di vista la sua carriera si è praticamente interrotta con un incidente sfigato in bici da crono
Io non butto in caciara nulla. Il mio pensiero sulla questione, senza buttarla in caciara lo espresso nel post prima del tuo.
A te ho dato una risposta tecnica per quanto riguarda la tappa del Finestre e confutato nel complesso un post in cui si dà per scontata la malafede di un qualcuno che sinceramente in 15 anni di professionismo, mai ha proferito parole fuoriposto e adottato comportamenti fuori le righe, a prescindere che a uno piacesse o meno il suo modo di fare ciclismo.
Potevi commentare nel merito quel che ha detto, spiegando perchè sei d'accordo o perchè non lo sei e invece hai preferito tu buttarla in caciara con discorsi sui dischi, sulla mancata attenzione mediatica ecc. che non c'entrano nulla.
p.s. dei freni a disco hai scritto tu, il ser riprendeva (ironizzando) una frase scritta da te, come se a qualcuno mancasse attenzione mediatica per la supposta ragione di non avere confidenza con la bici disc.
Ultima modifica:
Basterebbe fare un ritorno al passato...
Via radioline, gps, e corse pianificate nelle ammiraglie..
E lo spettacolo ritornerebbe con gli interessi.
Sulle bici da crono sono d'accordo, le vieterei ,ma sugli sterrati mi sembra una polemica assurda lo sterrato è strada lo percorrono le auto le moto non vedo perchè non le bici da strada , le forature e cadute avvengono anche sui migliori asfalti ,non mi pare che quando hanno percorso lo sterrato sia capitato chissà cosa , per me polemica fatta da gente che non lo ama perché si sente a disagio, a parte Froome .