Botta e risposta tra Bruyneel e la UAE

Adelmor

via col vento
5 Ottobre 2019
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Imola
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Bianchi Vento 6
Ai grandi giri io diminuirei ulteriormente i numeri massimi dei ciclisti di ogni squadra, toglierei anche l interfono per valorizzare di più il campione, il ciclista con gambe e diciamo anche la testa.

Per quanto riguarda il commento di Bruynee alla UAE l, mi sembra il discorso di un non pentito che fa caciara di proposito.

Saluti

Adelmo
 
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danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
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Scott Addict rc - Pinarello Grevil
Bravo...e anzi...Pogacar deve provare a vincere anche il Giro e la Vuelta e non aspettare molto e fare anche la Roubaix...e tutte quelle corse che gli mancano nel palmares perché lui può essere davvero come Hinault,l'ultimo dei grandi.
E a Bruyneel mandiamo tanti saluti per averci fatto sorbire la noia di 7 tour de france...dove il giorno più movimentato è stata l'intimidazione mafiosa del suo " pupillo "verso Simeoni.
Ma che stia in silenzio...stiamo assistendo ad un ciclismo champagne grazie alle nuove generazioni...e Pogacar è un protagonista assoluto.

concordo ogni parola
 

toni77

Apprendista Scalatore
30 Aprile 2017
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Colnago V3RS Disc "La Gina" , 3T Exploro Race "La Wanda"
Da avido consumatore di podcast, seguo regolarmente da diversi anni "The Move". Dopo lo scetticismo iniziale e il misto di fastidio e ammirazione nel vedere come il Texano sia riuscito, nonostante tutto, a rialzarsi, ci ho preso gusto e devo ammettere, con buona pace di chi vorrebbe vedere LA e la sua combriccola (Bruyneel, Hincapie) seguire in ginocchio sui ceci il TdF per il resto della loro vita, che, per intrattenimento, qualità dei commenti e ospiti, "The Move" sia uno dei modi più gradevoli per seguire la stagione WT, maschile e femminile.

Ciò detto, non sono affatto stupito dei commenti di Bruyneel in quella puntata del podcast, e alcuni di questi, come la perplessità di fronte alla mancata partecipazione di Pogi al Tour UAE, con il rischio di scontentare il suo main sponsor, e il pericolo di logorare i compagni di squadra se si prova a vincere ogni gara, non mi sembrano assurdità.

Notare che Bruyneel ha sottolineato che l'approccio alle gare di Pogi e della sua ammiraglia non ha senso nell'ottica, consolidata a partire dagli anni '90 (e di certo non solo per "colpa" di LA), che il TdF sia l'obiettivo di stagione, ma nella stessa puntata (per chi l'avesse ascoltata, senza limitarsi a leggere le solite polemiche da forum...) e' lui stesso ad "alzare le mani" e ammettere che i tempi sono cambiati, riportando voci attendibili secondo cui il primo grande obiettivo di Pogi nel 2023 sia il Fiandre e che "il Bimbo scambierebbe volentieri un terzo Tour con una vittoria alla Ronde".

Lasciamoci soprendere
:-)xxxx


PS: provare a sentire la "versione dei cattivi" sul ciclismo a alto numero di ottani di vent'anni fa, secondo me, e' un ottimo esercizio per mettere molte "caselle al posto giusto"...
 

gibo2007

Apprendista Cronoman
30 Agosto 2015
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Canyon
Da avido consumatore di podcast, seguo regolarmente da diversi anni "The Move". Dopo lo scetticismo iniziale e il misto di fastidio e ammirazione nel vedere come il Texano sia riuscito, nonostante tutto, a rialzarsi, ci ho preso gusto e devo ammettere, con buona pace di chi vorrebbe vedere LA e la sua combriccola (Bruyneel, Hincapie) seguire in ginocchio sui ceci il TdF per il resto della loro vita, che, per intrattenimento, qualità dei commenti e ospiti, "The Move" sia uno dei modi più gradevoli per seguire la stagione WT, maschile e femminile.

Ciò detto, non sono affatto stupito dei commenti di Bruyneel in quella puntata del podcast, e alcuni di questi, come la perplessità di fronte alla mancata partecipazione di Pogi al Tour UAE, con il rischio di scontentare il suo main sponsor, e il pericolo di logorare i compagni di squadra se si prova a vincere ogni gara, non mi sembrano assurdità.

Notare che Bruyneel ha sottolineato che l'approccio alle gare di Pogi e della sua ammiraglia non ha senso nell'ottica, consolidata a partire dagli anni '90 (e di certo non solo per "colpa" di LA), che il TdF sia l'obiettivo di stagione, ma nella stessa puntata (per chi l'avesse ascoltata, senza limitarsi a leggere le solite polemiche da forum...) e' lui stesso ad "alzare le mani" e ammettere che i tempi sono cambiati, riportando voci attendibili secondo cui il primo grande obiettivo di Pogi nel 2023 sia il Fiandre e che "il Bimbo scambierebbe volentieri un terzo Tour con una vittoria alla Ronde".

Lasciamoci soprendere
:-)xxxx


PS: provare a sentire la "versione dei cattivi" sul ciclismo a alto numero di ottani di vent'anni fa, secondo me, e' un ottimo esercizio per mettere molte "caselle al posto giusto"...
Ottima disamina.
 
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