News Ennesimo show di Pogačar all'Amstel

pianpianello

Pignone
19 Dicembre 2020
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zona gialla
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cancello a pedali
Solo per fare un esempio di cose che sono cambiate negli ultimi anni e che secondo me possono portare ad un incremento di prestazioni:

Le gomme più larghe, i cavi interni, i telai dalle linee più aerodinamiche, le posture più estreme (sella alta, busto basso), i freni a disco, il cambio elettronico, il powermeter, le teorie sugli allenamenti (palestra, zona 2), le teorie sull’alimentazione (diete chetogeniche, integratori più mirati), il misuratore di glicemia, i fitness tracker che monitorano stress e sonno costantemente... Metti tutto questo in mano a un ragazzino dotato geneticamente che non ha voglia di uscire a ubriacarsi la sera con gli amici, e poi vedi i fenomeni che crescono e le medie che si alzano.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Solo per fare un esempio di cose che sono cambiate negli ultimi anni e che secondo me possono portare ad un incremento di prestazioni:

Le gomme più larghe, i cavi interni, i telai dalle linee più aerodinamiche, le posture più estreme (sella alta, busto basso), i freni a disco, il cambio elettronico, il powermeter, le teorie sugli allenamenti (palestra, zona 2), le teorie sull’alimentazione (diete chetogeniche, integratori più mirati), il misuratore di glicemia, i fitness tracker che monitorano stress e sonno costantemente... Metti tutto questo in mano a un ragazzino dotato geneticamente che non ha voglia di uscire a ubriacarsi la sera con gli amici, e poi vedi i fenomeni che crescono e le medie che si alzano.
il ragazzino potrà essere anche dotato geneticamente (qualsiasi cosa questo voglia dire...), ma un atleta si costruisce con quelle cose da te citate sopra... e quelle cose necessitano di soldi, investimenti, tempo e ancora soldi... i migliori tecnici/preparatori non abitano in slovenia per esempio... devi andare a prenderti quelli bravi in giro per il mondo, convincerli (pagando) e formare i tuoi tecnici così da poterli "usare" sui tui ragazzi...

è un po' come in tutti gli altri settori (università per esempio).

ovviamente può essere un caso che un ragazzino sloveno si trovi al posto giusto nel momento giusto con le persone giuste...

più difficile che lo stesso paese (che è in sostanza come una piccola regione del sud italia per ricchezza e n. di abitanti, e con uno sport nazionale diverso dal ciclismo) nel giro di pochissimo tempo sia in grado di sfornare tanti atleti ad altissimo livello...

lo stesso paese che già in tempi non sospetti venisse segnalato per essere un paradiso del doping...

è vero che una gara non è indicativa, il problema è che diverse tipologie di gara, sulla carta anche sfavorevoli all'atleta, sono state vinte con "relativa" semplicità...

io poi ripeto non ne faccio un grosso problema... se rispondo a te è semplicemente perché ogni volta mi meraviglio come si tenda ancora oggi a fidarsi (per me troppo ingenuamente) del sistema (e di conseguenza dell'atleta).
 
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jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
il ragazzino potrà essere anche dotato geneticamente (qualsiasi cosa questo voglia dire...), ma un atleta si costruisce con quelle cose da te citate sopra... e quelle cose necessitano di soldi, investimenti, tempo e ancora soldi... i migliori tecnici/preparatori non abitano in slovenia per esempio... devi andare a prenderti quelli bravi in giro per il mondo, convincerli (pagando) e formare i tuoi tecnici così da poterli "usare" sui tui ragazzi...

è un po' come in tutti gli altri settori (università per esempio).

ovviamente può essere un caso che un ragazzino sloveno si trovi al posto giusto nel momento giusto con le persone giuste...

più difficile che lo stesso paese (che è in sostanza come una piccola regione del sud italia per ricchezza e n. di abitanti, e con uno sport nazionale diverso dal ciclismo) nel giro di pochissimo tempo sia in grado di sfornare tanti atleti ad altissimo livello...

lo stesso paese che già in tempi non sospetti venisse segnalato per essere un paradiso del doping...

è vero che una gara non è indicativa, il problema è che diverse tipologie di gara, sulla carta anche sfavorevoli all'atleta, sono state vinte con "relativa" semplicità...

io poi ripeto non ne faccio un grosso problema... se rispondo a te è semplicemente perché ogni volta mi meraviglio come si tenda ancora oggi a fidarsi (per me troppo ingenuamente) del sistema (e di conseguenza dell'atleta).
a me tutta questa dietrologia fa un po' cadere le balle, contenti voi
comunque la slovenia non è un paese povero, tutt'altro, e di certo non è paragonabile ad "una piccola regione del sud italia per ricchezza ", con rispetto per le regioni del sud italia: ha il pil procapite della spagna, il doppio di molte nostre regioni del sud
 

gazibo83

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bdc the andry lizard, gravel triban rc520
il ragazzino potrà essere anche dotato geneticamente (qualsiasi cosa questo voglia dire...), ma un atleta si costruisce con quelle cose da te citate sopra... e quelle cose necessitano di soldi, investimenti, tempo e ancora soldi... i migliori tecnici/preparatori non abitano in slovenia per esempio... devi andare a prenderti quelli bravi in giro per il mondo, convincerli (pagando) e formare i tuoi tecnici così da poterli "usare" sui tui ragazzi...

è un po' come in tutti gli altri settori (università per esempio).

ovviamente può essere un caso che un ragazzino sloveno si trovi al posto giusto nel momento giusto con le persone giuste...

più difficile che lo stesso paese (che è in sostanza come una piccola regione del sud italia per ricchezza e n. di abitanti, e con uno sport nazionale diverso dal ciclismo) nel giro di pochissimo tempo sia in grado di sfornare tanti atleti ad altissimo livello...

lo stesso paese che già in tempi non sospetti venisse segnalato per essere un paradiso del doping...

è vero che una gara non è indicativa, il problema è che diverse tipologie di gara, sulla carta anche sfavorevoli all'atleta, sono state vinte con "relativa" semplicità...

io poi ripeto non ne faccio un grosso problema... se rispondo a te è semplicemente perché ogni volta mi meraviglio come si tenda ancora oggi a fidarsi (per me troppo ingenuamente) del sistema (e di conseguenza dell'atleta).
pogacar vince anche con la graziella è un vincente nel fisico e nella testa al contrario dei nostri italiani , la bici conta gran poco se non sulle gare a cronometro... poi boonen ha detto che la colnago va più lenta di 2km/h ;pirlùn^sul doping potremmo parlarne per ore io sono favorevole alla legalizzazione tanto è ovunque perfino nel para...
 

Miscia

Gregario
7 Giugno 2020
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Corsa
il ragazzino potrà essere anche dotato geneticamente (qualsiasi cosa questo voglia dire...), ma un atleta si costruisce con quelle cose da te citate sopra... e quelle cose necessitano di soldi, investimenti, tempo e ancora soldi... i migliori tecnici/preparatori non abitano in slovenia per esempio... devi andare a prenderti quelli bravi in giro per il mondo, convincerli (pagando) e formare i tuoi tecnici così da poterli "usare" sui tui ragazzi...

è un po' come in tutti gli altri settori (università per esempio).

ovviamente può essere un caso che un ragazzino sloveno si trovi al posto giusto nel momento giusto con le persone giuste...

più difficile che lo stesso paese (che è in sostanza come una piccola regione del sud italia per ricchezza e n. di abitanti, e con uno sport nazionale diverso dal ciclismo) nel giro di pochissimo tempo sia in grado di sfornare tanti atleti ad altissimo livello...

lo stesso paese che già in tempi non sospetti venisse segnalato per essere un paradiso del doping...

è vero che una gara non è indicativa, il problema è che diverse tipologie di gara, sulla carta anche sfavorevoli all'atleta, sono state vinte con "relativa" semplicità...

io poi ripeto non ne faccio un grosso problema... se rispondo a te è semplicemente perché ogni volta mi meraviglio come si tenda ancora oggi a fidarsi (per me troppo ingenuamente) del sistema (e di conseguenza dell'atleta).

Non capisco cosa c'entri essere un paese relativamente non ricco con l'essere un talento in bici... Mai visto arabi degli Emirati vincere al TdF e allo stesso modo i primi due campioni Italiani che mi vengono in mente arrivano da Sicilia e Sardegna, saranno paradisi del doping? :mrgreen: ;pirlùn^
 
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bach7

Passista
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Non capisco cosa c'entri essere un paese relativamente non ricco con l'essere un talento in bici... Mai visto arabi degli Emirati vincere al TdF e allo stesso modo i primi due campioni Italiani che mi vengono in mente arrivano da Sicilia e Sardegna, saranno paradisi del doping? :mrgreen: ;pirlùn^
l'ho scritto nel mio intervento.

l'Italia è un paese con 57 milioni di abitanti, con una storia e una tradizione gloriosa nel ciclismo.

abbiamo strutture (purtroppo poche), personale molto qualificato (basta vedere quanti italiani lavorano nel world tour e continental, e non mi riferisco agli atleti).

non appena è calato l'interesse e la capacità dei nostri sponsor di formare gli atleti, inesorabilmente (come in altri sport) sono venuti meno i risultati.

credere che si possa partire da 0 e in 10 anni presentare una serie di atleti di altissimo livello in uno sport come il ciclismo è pura fantascienza...

un paese il cui sport nazionale è il calcio... che ha gli stessi abitanti della Calabria e della Basilicata... che ovviamente non possiede né le strutture, né gli investimenti (pubblici e privati) né il personale qualificato per formali...

basta vedere l'ultimo mondiale di calcio disputato... i padroni di casa in 8 anni e con soldi illimitati non sono riusciti a presentare una squadra degna del torneo...

rispondo anche alla tua domanda : vai a vedere la storia di quei corridori e scoprirai che per "crescere" hanno dovuto già da giovani cambiare regione...
 

Miscia

Gregario
7 Giugno 2020
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l'ho scritto nel mio intervento.

l'Italia è un paese con 57 milioni di abitanti, con una storia e una tradizione gloriosa nel ciclismo.

abbiamo strutture (purtroppo poche), personale molto qualificato (basta vedere quanti italiani lavorano nel world tour e continental, e non mi riferisco agli atleti).

non appena è calato l'interesse e la capacità dei nostri sponsor di formare gli atleti, inesorabilmente (come in altri sport) sono venuti meno i risultati.

credere che si possa partire da 0 e in 10 anni presentare una serie di atleti di altissimo livello in uno sport come il ciclismo è pura fantascienza...

un paese il cui sport nazionale è il calcio... che ha gli stessi abitanti della Calabria e della Basilicata... che ovviamente non possiede né le strutture, né gli investimenti (pubblici e privati) né il personale qualificato per formali...

basta vedere l'ultimo mondiale di calcio disputato... i padroni di casa in 8 anni e con soldi illimitati non sono riusciti a presentare una squadra degna del torneo...

rispondo anche alla tua domanda : vai a vedere la storia di quei corridori e scoprirai che per "crescere" hanno dovuto già da giovani cambiare regione...

A parte che probabilmente hanno condizioni migliori per praticare il ciclismo in Slovenia che in Italia...

Comunque Pogacar a 19 anni era già nell'UAE, quindi o è caduto nel calderone della pozione magica da piccolo stile Obelix, e l'effetto dopante gli rimarrà a vita, oppure direi che la sua provenienza sia indipendente dal fatto di essere pieno di sostanze dopanti o meno!
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
A parte che probabilmente hanno condizioni migliori per praticare il ciclismo in Slovenia che in Italia...

Comunque Pogacar a 19 anni era già nell'UAE, quindi o è caduto nel calderone della pozione magica da piccolo stile Obelix, e l'effetto dopante gli rimarrà a vita, oppure direi che la sua provenienza sia indipendente dal fatto di essere pieno di sostanze dopanti o meno!

non credo proprio che ci siano condizioni migliori rispetto a quelle a cui hanno accesso i nostri ragazzi in alcune ricche regioni italiane..

non credo che abbiano il personale qualificato per prendere pochi ragazzini (in confronto a paesi più popoloso) e trasformarli in atleti di primo livello

non credo che sia un caso che pogacar, roglic e mohoric escano tutti nello stesso periodo...

provenienti tutti dalla piccola slovenia indicata in tempi non sospetti un paradiso del doping, usata come "deposito" sicuro, e paese in cui di fatto non è possibile effettuare controlli a sorpresa...

quindi o sono maghi gli investigatori e quelli del cycling antidoping foundation, che avevano predetto con anni di anticipo ciò che sarebbe successo (un po' come accadde con le ragazze russe nel tennis...), o siamo noi che crediamo alle marmotte che confezionano la cioccolata...
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Genova
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Colnago C60
non credo proprio che ci siano condizioni migliori rispetto a quelle a cui hanno accesso i nostri ragazzi in alcune ricche regioni italiane..

non credo che abbiano il personale qualificato per prendere pochi ragazzini (in confronto a paesi più popoloso) e trasformarli in atleti di primo livello

non credo che sia un caso che pogacar, roglic e mohoric escano tutti nello stesso periodo...

provenienti tutti dalla piccola slovenia indicata in tempi non sospetti un paradiso del doping, usata come "deposito" sicuro, e paese in cui di fatto non è possibile effettuare controlli a sorpresa...

quindi o sono maghi gli investigatori e quelli del cycling antidoping foundation, che avevano predetto con anni di anticipo ciò che sarebbe successo (un po' come accadde con le ragazze russe nel tennis...), o siamo noi che crediamo alle marmotte che confezionano la cioccolata...
Ma,io credo semplicemente che in molti stati ,i governi e le istituzioni locali investano fondi per far si che dei ragazzi possano praticare lo sport che preferiscono...Ho visto un video della squadra giovanile dove è cresciuto Pogacar e hanno una sede e una struttura con palestra per allenamento e test indoor che credo in Italia non abbia nemmeno nessuna squadra prof.
Al Tour of the Alps sul podio due inglesi e un australiano,maglia bianca di miglior giovane un inglese...anche in Inghilterra e Australia crescono col doping nel biberon?
Io penso che le basi per far crescere degli atleti ,ci siano dei Paesi in cui ci sono e paesi in cui non ci sono...in Italia non ci sono...poi magari quando arrivi al World tour iniziano a esserci in ballo interessi, per cui forse si "cureranno" meglio nelle squadre migliori ...ma in Italia non ci sono proprio le basi per far crescere i giovani atleti,men che meno per avere delle squadre al top.
 

bach7

Passista
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Pinifarina
Pogaciar, Roglic e Mohoric vivono nel Principato, ma la maggior parte del tempo la passano in giro per gare e ritiri come gli altri, quindi, i controlli li fanno esattamente come gli altri.
sarebbe il caso di leggere con attenzione ciò che l'interpol ha evidenziato nel dossier aderlass...

... Ad Addis Abeba e in Kenya l’EPO viene venduta liberamente, grazie anche alla corruzione dei funzionari di dogana, pronti a mettere il bastone tra le ruote degli agenti antidoping. Nella Cipro greca, sulle alpi slovene e a Saransk, Mordovia russa, fanno base centinaia di atleti e allenatori, quest’ultimi radiati o squalificati...

per non parlare dei ritiri in Colombia per esempio ...

o davvero credete che vanno lì perché costa poco???

il fatto che non sia stato possibile per l'antidoping fare un controllo a sorpresa (non ci sono mai riusciti...) a Bernal è normale???

il fatto che lo stato sloveno non abbia collaborato nelle indagini è del tutto un caso???

o che il doping di cammelli (!!!) e cavalli da corsa impegnati in gare con premi ricchissimi nei Paesi del Golfo Persico fosse portato avanti dagli stessi soggetti sloveni sopra menzionati????
 

martin_galante

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cletta
non credo proprio che ci siano condizioni migliori rispetto a quelle a cui hanno accesso i nostri ragazzi in alcune ricche regioni italiane..

non credo che abbiano il personale qualificato per prendere pochi ragazzini (in confronto a paesi più popoloso) e trasformarli in atleti di primo livello

non credo che sia un caso che pogacar, roglic e mohoric escano tutti nello stesso periodo...

provenienti tutti dalla piccola slovenia indicata in tempi non sospetti un paradiso del doping, usata come "deposito" sicuro, e paese in cui di fatto non è possibile effettuare controlli a sorpresa...

quindi o sono maghi gli investigatori e quelli del cycling antidoping foundation, che avevano predetto con anni di anticipo ciò che sarebbe successo (un po' come accadde con le ragazze russe nel tennis...), o siamo noi che crediamo alle marmotte che confezionano la cioccolata...
Io non so chi si dopi e chi no, e penso che un appassionato possa credere o non credere ad un atleta a suo piacimento. Ma il tuo argomento non mi sembra convincente. Praticamente bolla come dopato chiunque ottenga dei risultati senza essere nelle condizioni migliori per farlo. Esempio:

-Sostanzialmente in Italia non ci sono strutture decenti di pista dove un giovane possa allenarsi seriamente, specie rispetto alla vicina e tre volte piu' ricca Svizzera o all'Inghilterra dove i velodromi (chiusi) sono corredati da allenatori ed esperti di performance. Pertanto o Ganna ed il quartetto sono pieni come uova, oppure crediamo alle marmotte che confezionano cioccolata.

-In Italia rispetto agli Stati Uniti quasi nessuno pratica atletica amatoriale da giovane. Le strutture, gli allenatori, ed il livello di celebrita' e soldi che si possono ottenere dall'atletica in ITalia sono risibili rispetto alla controparte americana, dove gli sprinter sono delle star. Quindi o Jacobs e la staffetta sono pieni come uova, oppure crediamo alle marmotte che confezionano cioccolata.

-Pietro Mennea non aveva neanche una pista per allenarsi. Stendeva una copertura sulla strada di asfalto per farlo, quando stati uniti ed unione sovietica trattavano i loro atleti coi guanti di velluto. Quindi o crediamo alle marmotte o...

-Magnus Carlsen senza allenatori come quelli russi o americani. in un paese senza tradizione scacchistica, e' diventato di gran lunga il miglior giocatore di scacchi del mondo. Quindi o crediamo alle marmotte o ad ogni partita si infila un marchingegno nell'unico pertugio non controllato dagli arbitri e si fa suggerire le mosse da un computer.

-etc etc
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Io non so chi si dopi e chi no, e penso che un appassionato possa credere o non credere ad un atleta a suo piacimento. Ma il tuo argomento non mi sembra convincente. Praticamente bolla come dopato chiunque ottenga dei risultati senza essere nelle condizioni migliori per farlo. Esempio:

-Sostanzialmente in Italia non ci sono strutture decenti di pista dove un giovane possa allenarsi seriamente, specie rispetto alla vicina e tre volte piu' ricca Svizzera o all'Inghilterra dove i velodromi (chiusi) sono corredati da allenatori ed esperti di performance. Pertanto o Ganna ed il quartetto sono pieni come uova, oppure crediamo alle marmotte che confezionano cioccolata.

-In Italia rispetto agli Stati Uniti quasi nessuno pratica atletica amatoriale da giovane. Le strutture, gli allenatori, ed il livello di celebrita' e soldi che si possono ottenere dall'atletica in ITalia sono risibili rispetto alla controparte americana, dove gli sprinter sono delle star. Quindi o Jacobs e la staffetta sono pieni come uova, oppure crediamo alle marmotte che confezionano cioccolata.

-Pietro Mennea non aveva neanche una pista per allenarsi. Stendeva una copertura sulla strada di asfalto per farlo, quando stati uniti ed unione sovietica trattavano i loro atleti coi guanti di velluto. Quindi o crediamo alle marmotte o...

-Magnus Carlsen senza allenatori come quelli russi o americani. in un paese senza tradizione scacchistica, e' diventato di gran lunga il miglior giocatore di scacchi del mondo. Quindi o crediamo alle marmotte o ad ogni partita si infila un marchingegno nell'unico pertugio non controllato dagli arbitri e si fa suggerire le mosse da un computer.

-etc etc
io non bollo tutti...

trovo veramente difficile credere che in 5 anni un paese, piccolo, senza tradizione, e non a livello di altri paesi europei per ricchezza, attrezzature e personale qualificato, dove lo sport principale è il calcio, riesca a tirare fuori diversi atleti di livello mondiale...

fosse il solo pogacar, rientrerebbe nei casi da te citati...

paradossalmente è proprio il fatto che non sia il solo pogacar a destare maggior sospetti...

ma riprendo il mio primo intervento : a me non importa se sono o non sono dopati...

li guardo e mi godo lo stesso le loro imprese.

se un giorno una sentenza li indicherà come dopati allora non resterei certamente meravigliato...

se non dovesse succedere (come a quella ragazzina di 16 anni che a una olimpiade ha nuotato più veloce della controparte maschile...) mi resterà il ragionevole dubbio...
 

bicilook

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sarebbe il caso di leggere con attenzione ciò che l'interpol ha evidenziato nel dossier aderlass...

... Ad Addis Abeba e in Kenya l’EPO viene venduta liberamente, grazie anche alla corruzione dei funzionari di dogana, pronti a mettere il bastone tra le ruote degli agenti antidoping. Nella Cipro greca, sulle alpi slovene e a Saransk, Mordovia russa, fanno base centinaia di atleti e allenatori, quest’ultimi radiati o squalificati...

per non parlare dei ritiri in Colombia per esempio ...

o davvero credete che vanno lì perché costa poco???

il fatto che non sia stato possibile per l'antidoping fare un controllo a sorpresa (non ci sono mai riusciti...) a Bernal è normale???

il fatto che lo stato sloveno non abbia collaborato nelle indagini è del tutto un caso???

o che il doping di cammelli (!!!) e cavalli da corsa impegnati in gare con premi ricchissimi nei Paesi del Golfo Persico fosse portato avanti dagli stessi soggetti sloveni sopra menzionati????
Mah,a me francamente non interessa la cronaca internazionale del doping di cammelli...se mi devo porre delle domande,inizio a farmele su chi governa il nostro paese e poi smetto, sennò prendo un mitra e vado a Roma a fare una strage.
Per cui lo sport che ci piace è il ciclismo...è stato controllato e sputtanato come nessun altro sport...nel calcio si sono accorti che c'è il doping perché muoiono come mosche i calciatori,se ne è parlato x 2 settimane...e poi più nulla...i calciatori restano degli eroi e i ciclisti sono cmq associati sempre e cmq al doping.
Non sarà tutto limpido,ma nemmeno tutto marcio nel ciclismo.
 

bach7

Passista
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Pinifarina
Mah,a me francamente non interessa la cronaca internazionale del doping di cammelli...se mi devo porre delle domande,inizio a farmele su chi governa il nostro paese e poi smetto, sennò prendo un mitra e vado a Roma a fare una strage.
Per cui lo sport che ci piace è il ciclismo...è stato controllato e sputtanato come nessun altro sport...nel calcio si sono accorti che c'è il doping perché muoiono come mosche i calciatori,se ne è parlato x 2 settimane...e poi più nulla...i calciatori restano degli eroi e i ciclisti sono cmq associati sempre e cmq al doping.
Non sarà tutto limpido,ma nemmeno tutto marcio nel ciclismo.

seguo il calcio più del ciclismo...

ma non è sicuramente il caso che esterni tutte le cose che penso dello sport più seguito al mondo...

sarei molto più critico rispetto a come lo sono per il ciclismo, che ha ricevuto negli anni un trattamento peggiore di altre discipline.

è bene precisare che non vedo tutto un complotto...

i miracoli sportivi possono accadere, ma sono e resterò sempre convinto che non esistono scorciatoie, si raggiungono gli obiettivi solo lavorando bene.
 

FDG

Apprendista Cronoman
4 Luglio 2006
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Bianchi Nirone
io non bollo tutti...

trovo veramente difficile credere che in 5 anni un paese, piccolo, senza tradizione, e non a livello di altri paesi europei per ricchezza, attrezzature e personale qualificato, dove lo sport principale è il calcio, riesca a tirare fuori diversi atleti di livello mondiale...

fosse il solo pogacar, rientrerebbe nei casi da te citati...

paradossalmente è proprio il fatto che non sia il solo pogacar a destare maggior sospetti...

ma riprendo il mio primo intervento : a me non importa se sono o non sono dopati...

li guardo e mi godo lo stesso le loro imprese.

se un giorno una sentenza li indicherà come dopati allora non resterei certamente meravigliato...

se non dovesse succedere (come a quella ragazzina di 16 anni che a una olimpiade ha nuotato più veloce della controparte maschile...) mi resterà il ragionevole dubbio...
Aspe la Slovenia ha una buona tradizione ciclistica, anche a fine 90 inizio 2000 venivano a gareggiare in veneto e andavano bene, avevano squadre etc
 

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Specy
Può essere, mi resta da capire cosa sia successo nel 2019, per cui di colpo questa mentalità si è imposta all'istante, e nel giro di 2 anni ha fatto aumentare le medie sostanzialmente.
Praticamente l'unico che è riuscito a transitare dall'epoca "romantica" (?) a quella attuale senza danni è Roglic.
ci sono varie spiegazioni , la piu' scontata e superficiale e' che il doping sia sempre un passo avanti (come si e' chiaramente constatato negli interventi) , altre che non sappiamo , una che mi do, che deriva da una recente intervista a Dario Belletta della Jumbo ed il lavoro e filosofia che c'e' alle spalle alla luce delle recenti tendenze.
in sintesi e' cambiato che del rapporto peso potenza , sopratutto nei giovani, interessa il giusto. loro ricercano al contrario i Watt in primis. a fianco del e/o dei preparatori nello stesso ufficio c'e' il nutrizionista . lavorano sulla benzina che oltre all'ossigeno e la fonte dei watt duraturi :si e' passati a alimetare i corridori dai 60grh ai 110-120 grh (e forse oltre) nel giro di pochi anni . se l'o2 e' essenziale per le potenze max (test vo2) alle potenze submassimali avere piu' benzina nelle gambe fa aumentare i ritmi di gara e le velocita' medie sostanzialmente (oltre al giochino dei treni introdotto dalla sky) . e consente pure allenamenti glicolitici piu' lunghi .fanno corsi di alimentazione ed adiritttura corsi di formazione sulla deontologia (doping) .
 
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