Mi pare che non sia molto diverso da quanto succede in qualsiasi altro ambito.
C'è molta mediocrità di atteggiamenti in questa vicenda...
Remco Evenepoel fuori dal Giro per covid
- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
- Data di inizio
C'è molta mediocrità di atteggiamenti in questa vicenda...
Beh non lo trovo neanche cosi assurdo come messaggio.......con il covid a mille tra corridori,personale,giornalisti,operatori ecc.......prendere il covid era facilissimo,il problema cosa vogliamo fare,se vivere perennemente in Lockdown oppure vivere sapendo che il covid lo possiamo prendere molto facilmente.
Giulio Ciccone, ammalatosi qualche giorno prima della partenza del Giro, è tornato già ad allenarsi in bici.
Evenepoel già a casa: polemiche e dubbi. E Bystrom rivela: "Ho il Covid, resto"
Tiene banco il ritiro del belga: non aveva l’obbligo di lasciare, l’ha deciso il team. Ma il norvegese dell’Intermarché: "Se i vari positivi non partissero, allora a Roma arriverebbero in pochi...."
www.gazzetta.it
evenepoel tra l'altro è proprio famoso per essere lassista, passa il tempo sul divano da quando aveva 6 anni
NO !!!
Non può, è positivo !
Se continua vuol dire:
- non hanno capito quanto gravi saranno le conseguenze
- hanno il medico della squadra che la pensa come tanti qua dentro quindi è uno del forum
- che tanti qua dentro non hanno capito nulla e mai capiranno
- se remco e ganna volevano continuavano con comunicato della squadra, carica virale bassa
Si può continuare per ore se uno volesse ...
Concordo in pieno con quanto hai scritto.Sono combattutto su questa cosa... stiamo comunque parlando di gente che sta facendo il suo lavoro.
Ok, l'immagine "epica" del ciclismo ha il suo fascino, ma se per raggiungere determinate performance è sempre tutto più tirato al limite per forza di cose tutto dev'essere più controllato.
E un conto è dire "piove non voglio partire" (vedi l'anno scorso), dove secondo me ci fai na figura un po' così... perchè è ciclismo su strada, e il meteo (a parte condizioni estreme) è una cosa che fa parte del ciclismo su strada.. e i 2 arrivi che io ricordo come più belli sono quelli di Evans a montalcino e Nibali sotto la neve alle 3 cime.
Un altro conto è dire "devono correre con l'influenza / col braccio rotto / ecc. ecc. " con la seria possibilità magari di compromettere il resto della stagione per insistere.
A tutti credo fa emozionare un atleta che stringe i denti e porta la bici fino all'arrivo nonostante tutto e per dire pure il pluridopato Riccò me lo ricordo in un'azione dove dopo una caduta tutto sanguinante si è rimesso in bici e ci ha dato di cattiveria fino all'arrivo, e mi ha molto impressionato (positivamente, quella volta).
O voeckler buttato fuori da una macchina dell'organizzazione sul filo spinato che arriva al traguardo praticamente in perizoma...
Però non si può pensare che sia un atto dovuto. Se uno lo fa, lo fa perchè se la sente, o perchè mancano 2 tappe e sei in rosa e vuoi portarti a casa il giro.
Però non può basarsi tutto sull' "epicità" del ciclismo, sennò tanto vale tornare alle bici senza nemmeno i cambi e fare solo sterrate...
Io lavoro col computer, faccio lo sviluppatore, l'epicità dei monitor a fosfori verdi degli hacker dei film la lascio volentieri a loro senza per questo sentirmi inferiore a Neo in Matrix
Però non era Voeckler ma Hoogerland
La scelta è libera. Il problema è di chi vorrebbe che tutti facessero come gli piace a loro.
il ciclismo ha comunque una storia che è ben diversa dal ping pong.Sono combattutto su questa cosa... stiamo comunque parlando di gente che sta facendo il suo lavoro.
Ok, l'immagine "epica" del ciclismo ha il suo fascino, ma se per raggiungere determinate performance è sempre tutto più tirato al limite per forza di cose tutto dev'essere più controllato.
E un conto è dire "piove non voglio partire" (vedi l'anno scorso), dove secondo me ci fai na figura un po' così... perchè è ciclismo su strada, e il meteo (a parte condizioni estreme) è una cosa che fa parte del ciclismo su strada.. e i 2 arrivi che io ricordo come più belli sono quelli di Evans a montalcino e Nibali sotto la neve alle 3 cime.
Un altro conto è dire "devono correre con l'influenza / col braccio rotto / ecc. ecc. " con la seria possibilità magari di compromettere il resto della stagione per insistere.
A tutti credo fa emozionare un atleta che stringe i denti e porta la bici fino all'arrivo nonostante tutto e per dire pure il pluridopato Riccò me lo ricordo in un'azione dove dopo una caduta tutto sanguinante si è rimesso in bici e ci ha dato di cattiveria fino all'arrivo, e mi ha molto impressionato (positivamente, quella volta).
O voeckler buttato fuori da una macchina dell'organizzazione sul filo spinato che arriva al traguardo praticamente in perizoma...
Però non si può pensare che sia un atto dovuto. Se uno lo fa, lo fa perchè se la sente, o perchè mancano 2 tappe e sei in rosa e vuoi portarti a casa il giro.
Però non può basarsi tutto sull' "epicità" del ciclismo, sennò tanto vale tornare alle bici senza nemmeno i cambi e fare solo sterrate...
Io lavoro col computer, faccio lo sviluppatore, l'epicità dei monitor a fosfori verdi degli hacker dei film la lascio volentieri a loro senza per questo sentirmi inferiore a Neo in Matrix
senza nulla togliere mai e poi mai discriminerei il ping pong.
basso nel 2005 non si fermò andò al tour e fece secondo.
certo era un altro ciclismo sento già la frase di circostanza.
a me pare sempre quello...coi suoi numeri che ci sono sempre stati.
diciamo che basso era più attaccato al giro. poteva andarsene a casa.
non è il caso di evenenpoel dove il team è convinto non solo di avergli salvato la stagione ma pure la vita.
per me possono fare quello che vogliono, sia chiaro.
non ho mai corso in maglia rosa e preso milioni di euro per andare in bici ma un'opinione sul mondo del ciclismo in generale me la sono fatto.
pre covid e post covid è un ambientino coi fiocchio dove l'ipocrisia non manca.
esistono sistemi per abbassarne la circolazione, senza per forza pensare alle quarantene di massa. Ma sono sistemi e tecnologie che richiedono un investimento, e non si fa un investimento per un qualcosa che ormai a detta delle istituzioni non esiste. (Di nuovo, non esiste, ma loro sui sistemi di aerazione ci investono eccome...)
...se non hai il contratto per il 2024 come Bystrom... magari corri anche il rischio di giocare con la tua salute, continuando a correre da malato, per cercare di dimostrare che meriti ancora un posto in una WT.
lo svedese sta commettendo un reato? tecnicamente no. nella sostanza da positivo dovrebbe isolarsi.ha tutelato la salute ma non ha dimostrato il suo valoreEvenepoel già a casa: polemiche e dubbi. E Bystrom rivela: "Ho il Covid, resto"
Tiene banco il ritiro del belga: non aveva l’obbligo di lasciare, l’ha deciso il team. Ma il norvegese dell’Intermarché: "Se i vari positivi non partissero, allora a Roma arriverebbero in pochi...."
Beh anche se prende 20 minuti a tappa di lui comunque non si accorge nessuno.....se prende 30 secondi Remco con il covid si.
alla fine della fiera, per quanto letto fino ad oggi..e quanto ancora sono certo leggeremo.. "quelli che ci lavorano" la stanno riducendo veramente ad una barzelletta ben oltre alle Nostre supposizioni e trame da semplici appassionati.
Davvero non una bella immagine per una competizione di importanza come il Giro.
Dispiace.Tanta Amarezza.
Ottima analisi. Come reagisce un corridore alle avversità poi dipende da quello che ha dentro, ed ognuno di loro ovviamente deve essere lasciato libero di agire come meglio crede.Sono combattutto su questa cosa... stiamo comunque parlando di gente che sta facendo il suo lavoro.
Ok, l'immagine "epica" del ciclismo ha il suo fascino, ma se per raggiungere determinate performance è sempre tutto più tirato al limite per forza di cose tutto dev'essere più controllato.
E un conto è dire "piove non voglio partire" (vedi l'anno scorso), dove secondo me ci fai na figura un po' così... perchè è ciclismo su strada, e il meteo (a parte condizioni estreme) è una cosa che fa parte del ciclismo su strada.. e i 2 arrivi che io ricordo come più belli sono quelli di Evans a montalcino e Nibali sotto la neve alle 3 cime.
Un altro conto è dire "devono correre con l'influenza / col braccio rotto / ecc. ecc. " con la seria possibilità magari di compromettere il resto della stagione per insistere.
A tutti credo fa emozionare un atleta che stringe i denti e porta la bici fino all'arrivo nonostante tutto e per dire pure il pluridopato Riccò me lo ricordo in un'azione dove dopo una caduta tutto sanguinante si è rimesso in bici e ci ha dato di cattiveria fino all'arrivo, e mi ha molto impressionato (positivamente, quella volta).
O voeckler buttato fuori da una macchina dell'organizzazione sul filo spinato che arriva al traguardo praticamente in perizoma...
Però non si può pensare che sia un atto dovuto. Se uno lo fa, lo fa perchè se la sente, o perchè mancano 2 tappe e sei in rosa e vuoi portarti a casa il giro.
Però non può basarsi tutto sull' "epicità" del ciclismo, sennò tanto vale tornare alle bici senza nemmeno i cambi e fare solo sterrate...
Io lavoro col computer, faccio lo sviluppatore, l'epicità dei monitor a fosfori verdi degli hacker dei film la lascio volentieri a loro senza per questo sentirmi inferiore a Neo in Matrix
E se domani si ritirano per covid Cattaneo o van Wilder non gliene stra-frega niente a nessuno...
Hai perfettamente ragione, correggo!Concordo in pieno con quanto hai scritto.
Però non era Voeckler ma Hoogerland
Sono andato a memoria ma dovrei saperlo ormai che non posso fidarmi della mia memoria... solo che me ne dimentico sempre