News L'UCI vieta ai corridori transgender la partecipazione alle gare femminili
- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
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vado a prendere un po' di Anacardi e un Hugo, torno subito, aspettatemi.
stavo pensando lo stesso. Ser Pecora D'Urso probabilmente pure lui..
mi sembra una decisione giusta. non vedo alternative.
gabbia
chubby sprinter
- 21 Agosto 2014
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- corsa alluminio, carbonio e titanio, gravel carbonio e MTB carbonio
si pero era una delle poche opzioni rimaste per uno come me di finire nella prima pagina di una classifica.
eh niente, prevedo ricorsi, carte bollate, manifestazioni
Lo trovo corretto. E' sacrosanto che un individuo crescendo e assecondando i suoi sentimenti e le sue sensazioni rivendichi il suo sentirsi maschio o femmina pur essendo nato del sesso opposto. Però resta il fatto che dal punto di vista biologico, un individuo mantiene il sesso con il quale è stato generato dalla combinazione dei cromosomi per tutta la sua esistenza, dal momento del concepimento fino alla sua morte. Indipendentemente da tutti i trattamenti ormonali e operazioni chirurgiche a cui si può sottoporre durante la vita.
Quindi, imho, decisione giusta e che secondo me non va a ledere in nessun modo la parità di genere
Quindi, imho, decisione giusta e che secondo me non va a ledere in nessun modo la parità di genere
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Maglia Iridata
- 21 Marzo 2010
- 14.773
- 7.845
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- Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Vallo a dire alle comunità lgbtq+.....sono pienamente d'accordo con te, puoi fare tutte le cure di questo mondo ma contro madre natura non ci vai ....uomo o donna sei nato e biologicamente lo sei per tutta la vita! Io sono per il rispetto di tutti, ogniuno è libero di vivere la propria sessualità come vuole ma in campo sportivo i vantaggi di una muscolatura maschile in gare femminili porta dei vantaggi non trascurabili.
beh in realta non è proprio cosi, premetto che ne capisco poco e che po ho approfondito, ma le persone transgendere che vogliono partecipare alle gare , devono comunque sottoporsi a dei controllie cure per abbassare i valori di testeterone o altro .
non è che le federazioni vedono una persona con la "parrucca" e pensano che sia donna e puo tranquillamente passare i controlli e fare le gare .
Ovviamente parlo sono dal punto di vista sportivo.
Poi insisito nel dire che ne capisco poco.
andry96
Ammiraglia
La questione è decisamente complessa e difficile da gestire, per quanto si possano controllare i livelli di testosterone ecc al momento non si può fare nulla sul passato e sullo sviluppo fisico di una persona, il rischio è di avere atleti con valori fuori scala in una corsa donne, purtroppo una qualunque decisione in un verso o nell'altro fa clamore e scontenta qualcuno.
Solo il testosterone, che è responsabile dello sviluppo muscolare ed altro. Fino al 2022 il limite era stabilito a 5 nmol/L per almeno 12 mesi. Poi è stato abbassato a 2,5 nmol/L per 24 mesi.
Ora semplicemente hanno deciso per far gareggiare i transgender nelle categorie maschili "open" per mancanza di studi su atleti transgender di alto livello.
A livello di testosterone no appunto. Poi c'è enorme variabilità tra le stesse discipline. Più gli eventi sono di endurance meno marcate sono le differenze.
Lo studio riferimento dell'UCI è molto interessante: https://assets.ctfassets.net/761l7g...Transgender_athletes_in_cycling_June_2022.pdf
ma loro dovrebbero essere i primi ad avere l'intelligenza e la sensibilità di comprendere questa decisione.
Proprio per una questione di parità di GENERE, se il regolamento di un certo sport non permette competizioni miste, è corretto che individui della stessa natura biologica gareggino solo con i loro pari.
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Si certo, ci mancherebbe, anche io non ne capisco nulla di anatomia però di primo acchito mi viene da pensare che la muscolatura maschile e femminile sono diverse (se non lo fossero uomini e donne potrebbero fare le stesse distanze, invece il Giro maschile è molto più lungo e "duro" di quello femminile) e che una donna nel corpo di un uomo abbia degli indubbi vantaggi in una competizione femminile altrimenti non spieghi le rivolte delle donne nel nuoto femminile americano. Ma la battuta sull'uomo con la parrucca non è tanto una battuta; https://www.google.com/url?sa=t&sou...MQFnoECBQQAQ&usg=AOvVaw2VKcyn5He8lI7zXjAu17ES
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Mah sai, come per tutte le cose alla fine penso sia magari una minoranza quella che fa casino, polemica e di conseguenza "notizia". Immagino che invece, conoscendone qualcuno, la maggioranza della comunità LGBT sia abbastanza intelligente da comprendere sentenze come questa, anzi. Per quella che è la mia esperienza, confrontandomici, si sentono molto più a disagio quando qualcuno "di loro" fa pubblicamente proclami strampalati per rivendicare diritti che nulla hanno a che vedere con la vera e corretta parità di genere
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Parole sante!!!! In fin dei conti fa molto più rumore partecipare ai vari Pride piuttosto che condurre la propria vita normale ed essere assieme a una persona del proprio sesso o trans che sia! Ma per rientrare in topic penso che l'UCI abbia ragione e bisognerebbe essere ancora più "coraggiosi" e giusti istituendo, visto che le atlete/atleti trans sono sempre di più, una nuova categoria.
Il problema non è (solo) il livello di testosterone sul momento, ma tutto quello che il sistema endocrino ha innescato durante la pubertà, e che non è sempre (o non del tutto) reversibile.
