Sei idee per aumentare la suspense nelle tappe piatte al Tour

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cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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384
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Le proposte 1-4-5-6 mi sembrano delle boiate. Sul punto 2 sarei più drastico, zero radioline, sempre.
Io toglierei gli abbuoni finali, così le squadre della classifica maglia gialla non sono tentate a stare sempre li davanti per rosicchiare qualcosa. Forse alcune fughe, almeno dopo le prime tappe andrebbero a buon fine. Inoltre con meno gente davanti ci sarebbe un pizzico di sicurezza in più.
 

Zugnajima#11

Strat Twelve in Pit Lane
14 Giugno 2010
12.232
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Nußdorf am Inn, Bayern
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Bici
Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Delle 6 Idee nessuna è realmente in grado di far qualcosa.
Le dynamiche sono quelle, il ciclismo è difficile da cambiare, non perché non si voglia, ma perché è uno Sport di resistenza.
C'è anche chi si lamenta dello scattino nelle tappe di montagna e definisce, per esempio, il TdF di quest'anno noioso (cavolo, bastava guardare 2 minuti di Highlights) oppure i ciclisti degli sfaticati (detto da gente che a malapena fa il giro del paese).
Non c'è una soluzione facile, la gente corre per vincere (e per i soldi, dato che è un lavoro) non per lo spettacolo in se con attacchi fatti a ca..o per poi scoppiare.

P.S. A me mancano le Cronosquadre...
 

uber

Apprendista Passista
29 Giugno 2014
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Bianchi Intenso
Secondo me va bene così. Le tappe pianeggianti se le giocano gli sprinter con le loro squadre, per le fughe ci sono le frazioni mosse o di media montagna in cui solitamente hanno buone possibilità di riuscita.
 
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kekino

Apprendista Passista
17 Maggio 2007
943
695
40
R'lyeh (Venezia)
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CAADX Tiagra 2018
Manca il consiglio 7:
- Siete uomini da fuga? venite al Giro
:mrgreen:

Questo tra l'altro si tradurrebbe in sempre più gente che viene al giro per provare ad entrare in fuga, fino a che un po' alla volta la fuga sarà più grossa del gruppo stesso, e in quel momento ci parteciperanno pure tutti i big così si esaurirà anche la polemica di quelli che non vengono, e diventerà in automatico il grande giro più importante di tutti...
piano diabolico...
 

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
6.743
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Olmo ZeroTre Disc
A me il km d'oro piace moltissimo ma non vedo come possa agevolare le fughe. Piuttosto rischia di tenere la gara ancora più chiusa dalle squadre di classifica. Forse in uno scenario in cui le squadre di classifica se le danno, i velocisti si staccano e subito dopo il km d'oro parte la fuga. Ma mi sembra un caso un po' estremo...

Forse aumentare i premi a chi va in fuga potrebbe funzionare, soprattutto per le squadre minori.
 

Maiella

Biker Maiellensis
28 Gennaio 2015
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Abruzzo
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Focus Izalco Max
Sei proposte impraticabili.
É stato ormai ampiamente dimostrato (ma mi pare un fatto normale) che l'unico modo per far arrivare la fuga é disegnare una tappa vallonata, nervosa, con catatteristiche da classiche.
Qualche anno fa ci fu la bellissima tappa dei muri con arrivo a Roseto con la prima vittoria di Sagan al Giro (mi pare sia anche l'unica), che arrivò da solo al traguardo con il gruppo che venne "disintegrato" dal percorso.
In ultima battuta ritengo, però, che una corsa a tappe di tre settimane deve contenere planimetrie e altimetrie che rendono la gara completa per le prestazioni tecniche dei corridori. Ci vogliono anche le volate per i velocisti.
 

embolo70

Gregario
4 Settembre 2014
627
766
Genova
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Daccordi Profidea
Manca il consiglio 7:
- Siete uomini da fuga? venite al Giro
:mrgreen:

Questo tra l'altro si tradurrebbe in sempre più gente che viene al giro per provare ad entrare in fuga, fino a che un po' alla volta la fuga sarà più grossa del gruppo stesso, e in quel momento ci parteciperanno pure tutti i big così si esaurirà anche la polemica di quelli che non vengono, e diventerà in automatico il grande giro più importante di tutti...
piano diabolico...
STUPENDO la legge della gravità universale spiegata in 3 righe!!!!:==
 

pianpianello

Pignone
19 Dicembre 2020
218
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zona gialla
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cancello a pedali
Tutte stronzate. Esistono soltanto due modi per rendere il ciclismo più interessante senza stravolgerlo. Anzi, forse tre.

1. Basta piattume. Disegnare le tappe decentemente, inserendo sempre almeno qualche muro duro o salita breve in punti chiave. Le tappe totalmente piatte sono inutili e innaturali. I velocisti puri non sono nemmeno classificabili come veri ciclisti, che vadano in pista oppure a correre in mezzo al deserto e non rompano le palle.

2. Basta robot teleguidati. Togliere ogni strumento di monitoraggio in gara: vietate le radioline, vietato il power meter, vietato il cardio. I ciclisti in gara devono affidarsi alle loro sensazioni. Se uno scatta, scatta per istinto, se uno risponde, risponde ad istinto, senza calcoli sui watt. Se il gregario sta tirando troppo, devi urlargli di andare più piano, oppure affiancarlo per dirglielo, senza la comodità della radio. E se scatti, per capire chi ti viene dietro e quanto stai guadagnando devi per forza guardarti continuamente indietro. In questo modo sono convinto che le classifiche si rimescolerebbero più spesso, con corridori che sono costretti a fare tentativi continui per portare a casa un risultato o ribaltare le classifiche. Per comunicare pericoli o situazioni particolari, bastano che lo sappiano le moto e i vari addetti, che poi comunicheranno ai ciclisti con qualche tipo di segnalatore.

L’unico dubbio che mi viene è che se togli ogni tipo di monitoraggio perdi anche il monitoraggio della salute del ciclista. Forse si potrebbe lasciare che i dati vengano monitorati, ma i ciclisti non possano vederli mentre corrono (e non possono venire comunicati, se sono senza radio).

3. Basta squadroni. Servirebbe un fair play finanziario serio. In teoria già c’è, ma non so come funziona. So solo che c’è pure nel calcio, ma questo non impedisce alle squadre di avere comunque differenze enormi. È abbastanza impressionante vedere sulle ultime salite tutti UAE e Jumbo e le altre squadre già polverizzate e staccate. Farsi aiutare da “gregari” come Kuss e Yates dovrebbe essere considerato doping, sono “aiutini” troppo grandi. Però non credo che queste disparità possano essere evitate, quindi ho dei dubbi su cosa si possa fare di concreto che non stiano già facendo (di preciso non lo so).
 

ildoppingnonvincemai

Apprendista Scalatore
5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
Sei proposte impraticabili.
É stato ormai ampiamente dimostrato (ma mi pare un fatto normale) che l'unico modo per far arrivare la fuga é disegnare una tappa vallonata, nervosa, con catatteristiche da classiche.
Qualche anno fa ci fu la bellissima tappa dei muri con arrivo a Roseto con la prima vittoria di Sagan al Giro (mi pare sia anche l'unica), che arrivò da solo al traguardo con il gruppo che venne "disintegrato" dal percorso.
In ultima battuta ritengo, però, che una corsa a tappe di tre settimane deve contenere planimetrie e altimetrie che rendono la gara completa per le prestazioni tecniche dei corridori. Ci vogliono anche le volate per i velocisti.
il gruppo venne disintegrato da Sagan e Ganna che da soli hanno fatto fuori tutta la FDJ. Solo quello è valso il prezzo del biglietto!
Sagan a memoria ha vinto quella ed una tappa in volata l'anno successivo.
 

tincone

Cronoman
8 Luglio 2017
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greve in chianti
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giant tcr advanced1 pro
Tutte stronzate. Esistono soltanto due modi per rendere il ciclismo più interessante senza stravolgerlo. Anzi, forse tre.

1. Basta piattume. Disegnare le tappe decentemente, inserendo sempre almeno qualche muro duro o salita breve in punti chiave. Le tappe totalmente piatte sono inutili e innaturali. I velocisti puri non sono nemmeno classificabili come veri ciclisti, che vadano in pista oppure a correre in mezzo al deserto e non rompano le palle.

2. Basta robot teleguidati. Togliere ogni strumento di monitoraggio in gara: vietate le radioline, vietato il power meter, vietato il cardio. I ciclisti in gara devono affidarsi alle loro sensazioni. Se uno scatta, scatta per istinto, se uno risponde, risponde ad istinto, senza calcoli sui watt. Se il gregario sta tirando troppo, devi urlargli di andare più piano, oppure affiancarlo per dirglielo, senza la comodità della radio. E se scatti, per capire chi ti viene dietro e quanto stai guadagnando devi per forza guardarti continuamente indietro. In questo modo sono convinto che le classifiche si rimescolerebbero più spesso, con corridori che sono costretti a fare tentativi continui per portare a casa un risultato o ribaltare le classifiche. Per comunicare pericoli o situazioni particolari, bastano che lo sappiano le moto e i vari addetti, che poi comunicheranno ai ciclisti con qualche tipo di segnalatore.

L’unico dubbio che mi viene è che se togli ogni tipo di monitoraggio perdi anche il monitoraggio della salute del ciclista. Forse si potrebbe lasciare che i dati vengano monitorati, ma i ciclisti non possano vederli mentre corrono (e non possono venire comunicati, se sono senza radio).

3. Basta squadroni. Servirebbe un fair play finanziario serio. In teoria già c’è, ma non so come funziona. So solo che c’è pure nel calcio, ma questo non impedisce alle squadre di avere comunque differenze enormi. È abbastanza impressionante vedere sulle ultime salite tutti UAE e Jumbo e le altre squadre già polverizzate e staccate. Farsi aiutare da “gregari” come Kuss e Yates dovrebbe essere considerato doping, sono “aiutini” troppo grandi. Però non credo che queste disparità possano essere evitate, quindi ho dei dubbi su cosa si possa fare di concreto che non stiano già facendo (di preciso non lo so).
D'accordo su tutto
 

sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
1.755
2.850
TREVISO
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bella è bella...
Io eliminerei le tappe piatte, solo per una questione di sicurezza. In queste occasioni guardare gli ultimi km mi fa stare in ansia e temo sempre di assistere ad ammucchiate colossali di carne e carbonio. Non ho statistiche alla mano ma credo che negli ultimi km di tappa mediamente ci sia la maggior parte delle cadute.
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
3.418
1.993
Mestre (Ve)
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Cannondale S6 Dura Ace
Per me (in generale) il ciclismo moderno trarrebbe beneficio da 2 soli interventi (come in parte è già stato detto):

1)- assenza dei potenziometri nelle gare. Al massimo il cardiofrequenzimetro anche se potrebbero fare senza.
2)- assenza delle comunicazioni radio se non per ragioni di sicurezza da parte della direzione gara.

Si tornerebbe da un lato ad un ciclismo di istinto ed esperienza e dall'altro alla capacità dei ciclisti di leggere la gara e da parte dei D.S. di disegnare nel breifing mattutino la stretegia di gara per quanto prevedibile. Per quanto non prevedibile si corre alla vecchia maniera.

Questo non so quanto sarebbe compatibile con le esigenze televisive. Ma sarebbe sicuramente da provare e a costo zero.
Per verificare come questi due interventi incidono sulle corse.
 
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cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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Per me (in generale) il ciclismo moderno trarrebbe beneficio da 2 soli interventi (come in parte è già stato detto):

1)- assenza dei potenziometri nelle gare. Al massimo il cardiofrequenzimetro anche se potrebbero fare senza.
2)- assenza delle comunicazioni radio se non per ragioni di sicurezza da parte della direzione gara.

Si tornerebbe da un lato ad un ciclismo di istinto ed esperienza e dall'altro alla capacità dei ciclisti di leggere la gara e da parte dei D.S. di disegnare nel breifing mattutino la stretegia di gara per quanto prevedibile. Per quanto non prevedibile si corre alla vecchia maniera.

Questo non so quanto sarebbe compatibile con le esigenze televisive. Ma sarebbe sicuramente da provare e a costo zero.
Per verificare come questi due interventi incidono sulle corse.
Secondo me se togli le radioline, i dati dei watt sarebbero meno "utili" per il fatto di correre d'isntinto come giustamente hai sottolineato. Ci sarebbero più fuori giri e i watt in FTP si vanno a fare benedire :D
Io penso anche se si tolgono anche gli abbuoni le gare poi sono costretti a vincerle sulla strada senza aspettare lo scatto "telefonato" sul finale o prima del traguardo dove si prende il bonus.
Le tappe più belle, per ora, sono state quelle dove si sono dati dei distacchi senza pensare ai calcoli degli abbuoni, non dico che sono partiti a inizio salita ma nemmeno ai -100mt.
Le ultime tappe del Tour son state belle, ma riassunte in due swattate e poco più per i primi due.
 
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Classifica generale Winter Cup 2024