News Fine di un'era: Campagnolo fuori dal World Tour

[Skardy]

Appunto qui pensano che le squadre wt vanno al negozio e comprano il gruppo che gli piace..

C'è pure chi pensa che a Campagnolo non serva la vetrina WT come se invece a Shimano che è leader del mercato o a Sram che è co-leader una spanna sotto servisse.
Che poi in verità il gruppo segue la bici e siccome le bici non montano più Campagnolo ecco che le squadre che usano certe bici usano il gruppo che che quella bici monta anche in vendita al cliente. Del resto le marche di bicicletta forniscono i WT per vendere le bici a noi non perchè sono sostenitori ora di questa ora di quella squadra.

Prodotti bici scontati

 

[JamesHunt]

A quel che so...
Dipende alcuni Team sono molto se non del tutto Svincolati dai fornitori Tecnici.
Alcuni credo li acquistino..
La scelta a volte sia anche dettata dalla semplicità di impiego, non sempre il peronale tecnico che hanno a disposizione ha delle competenze eccelse....

Dipende dai team.

Alcuni hanno tra gli sponsor anche Shimano o Sram e quindi oltre il materiale prendono anche soldi.

Altri sono solo sponsorizzati dalla casa che fornisce le biciclette.

Non ricordate i primi 12V? Alcuni team dovevano arraggiarsi con le rimanenze dell'11. Credo la Total Energie di Sagan fosse una di quelle.

 

[JamesHunt]

Il problema di Campagnolo, World Tour a parte, è che non lo trovi su un sacco di marchi famosi. Non vorrei dire stupidaggini ma Specialized, Pinarello, Trek, Cervelo e chissà quante altre non propongono più bici montate Campagnolo.

 

[Cyboraf]

Sono in lutto.

idem, è vero che probabilmente la strategia di marketing di Campagnolo è stata poco efficace ma l' azienda continua a fare ottimi prodotti e anche innovare.
Epperò siamo proprio noi Italiani i primi a snobbarla.
Purtroppo, quando non hai il mercato OEM difficile competere con le multinazionali come SHIMANO , e Campagnolo multinazionale non è. cercando di guardare anche al territorio.
Eppoi vogliamo parlare di ruote, neppure le fulcrum più nel wt, incredibile!!!!

 

[robeambro]

idem, è vero che probabilmente la strategia di marketing di Campagnolo è stata poco efficace ma continua l' azienda continua a fare ottimi prodotti e anche innovare.
Eppro siamo proprio noi italiani i primi asnobbarla.
purtroppo, quando non hai il mercato OEM difficile competre con multinazionali come SHIMANO , e campagnolo multinazionale non è. cercando di guardare anche al territorio.
eppoi vogliamo parlare di ruote, neppure le fulcrum più nel wt, incredibile!!!!

Ma tu guarda sti Italiani disgraziati, con gli stipendi praticamente congelati da decenni, che senza alcuna riconoscenza snobbano questi gruppi innovativi proposti alla modica cifra di cinquemila euro..

 

[Cyboraf]

Ma tu guarda sti Italiani disgraziati, con gli stipendi praticamente congelati da decenni, che senza alcuna riconoscenza, snobbano questi gruppi innovativi proposti alla modica cifra di cinquemila euro..

aspetta guarda che un chorus costa quanto un ultegra o poco più, e non è cosa da poco se consideri i numeri di vendita i luoghi di produzione e i materiali migliori...
Gli Italiani avranno sempre stipendi bassi se non ci saranno ricadute sul territorio, se continuano a comprare comprare esclusivamente con l' ottica del risparmio immediato a tutti i costi.
Capisco che sia comprensibile, ma più che altro mi riferivo a al fatto che molti dicono che :" vuoi mettere l' ultegra?"..
Per carità, shimano va bene , ma anche Campagnolo

 

[winston]

Si. SR 12v meccanico. Rumoroso, gracchiante e con marce che quando entravano sembravano una fucilata. Lasciamo stare i comandi, con leve e levette a pollice che avevano una corsa infinita e senza senso. Accoppiato a una Colnago C64 che fletteva come uno spaghetto e’ stata di gran lunga la peggior esperienza ciclistica da quando vado in bici, della serie il mio telaio Sworks di 4 anni prima era un altro pianeta. Però dai, vuoi mettere ? Eeeeeh….il Made in Italy, la storia, il prestigio…

Campagnolo, Colnago e quanti altri rappresentano l’eccellenza italiana di NON sapersi adattare ad un mercato sempre più globalizzato, con nuovi consumatori che si affacciano alla vetrina dei prodotti attraverso la pubblicità, il marketing. E che per fortuna se ne sbattono del prestigio del Made in Italy, che ormai è solo un marchio che poco e nulla porta al prodotto finale. Anche perche',per fortuna, la bici deve essere accessibile a tutti.

Questa veramente non l'ho mai sentita da nessuna parte. La C64 che fletteva come uno spaghetto è una notizia bomba, non mi dispiacerebbe trovare conferme in tal senso da recensioni di riviste o utilizzatori professionali. Per quanto riguarda il cambio la mia esperienza con un meccanico Chorus 11v / record 11v è spettacolare; sarà questione di preferenze ma le levette a pollice non le cambierei con nessun'altra tipologia, cambiate perfette, necessità di regolazioni sostanzialmente nulle. La multi cambiata per me ad esempio è un valore aggiunto. Non sono un fan boy, la versione wireless del super record 12v per me è inguardabile e non la prenderei mai (al di là del prezzo, inconcepibile).

 

[Ser pecora]

perchè una WT la devi pagare oltre a dargli il materiale?

Chiaro che si. E non poco.

Però esistono diversi livelli e modalità di sponsorizzazione, per cui poi puoi usare o meno le immagini della squadra/atleta, solo i nomi, etc.. Ci sono poi accordi diversi per lo sviluppo dei prodotti (non tutte le squadre hanno accordi in merito), ed altre che invece rinunciano a parte degli introiti per essere svincolate da alcuni pacchetti (ruote, pedali, Pm, et.).

Non vorrei dire stupidaggini ma Specialized, Pinarello, Trek, Cervelo e chissà quante altre non propongono più bici montate Campagnolo.

Pinarello e Specialized hanno due modelli montati SR. In particolare Specy ha una Aethos montata campy, che un po' da l'idea del target.

Il problema comunque è che non vivi col SR, e che l'OEM è ormai fuori portata per i costi*. Certo, potrebbero produrre in oriente come dicono alcuni, ma poi qualcuno veramente comprerebbe un Campagnolo made in oriente?

Perché tutti bravi a fare le pulci a tutti quelli che hanno delocalizzato, poi però Campagnolo che non lo ha fatto (o solo in parte per forza di cose, ma in Romania, per restare in EU) è stata premiata per questo? Magari dagli stessi che criticano? Direi di no.

*per cui non bisogna guardare il costo dell'aftermarket per il consumatore, ma al produttore di bici che ne compra n-mila, e che guarda, letteralmente, al centesimo.

 

[bicilook]

Ma tu guarda sti Italiani disgraziati, con gli stipendi praticamente congelati da decenni, che senza alcuna riconoscenza snobbano questi gruppi innovativi proposti alla modica cifra di cinquemila euro..

Diciamo che anche quando c'era una gamma prodotti che arrivava al max a 2000 euro col super record,con prodotti che a mio avviso erano qualitativamente ed esteticamente superiori a Shimano,venivano snobbati lo stesso,in primis da molti rivenditori.
E poi c'è poco da fare,sui prezzi,una fabbrica in veneto,non può competere con una Multinazionale che ha manodopera degli schiavi nei posti più poveri del pianeta.
Poi strategie industriali e commerciali sbagliate hanno sicuramente fatto il grosso del flop...perché se nell'era dei gruppi elettronici,tieni in catalogo un gruppo solo da 5000 euro,che lascia a desiderare anche dal punto di vista estetico,non puoi certo vedere tante bici montate con quel gruppo.
Poi io non sono in azienda,ma sicuramente negli ultimi anni il management ha avuto la vista davvero corta,su cose banali che anche un semplice appassionato avrebbe previsto.

 

[Space Invader]

Ma tu guarda sti Italiani disgraziati

All’estero (dove vivo: differenti paesi, stesse esperienze) è peggio: l’assistenza post-vendita Campagnolo è risibile (due mesi preventivati per la sostituzione di un cuscinetto difettoso all’acquisto: grazie, faccio da me), supporto cliente completamente assente, qualità dei componenti (approssimativamente) post-2006 della fascia medio-bassa (un paio di esempi possono i meccanismi interni in “tecnopolimero” di quella boiata nomata “PowerShift” destinati inesorabilmente a rompersi – mediamente - entro il primo biennio, senza parlar del fatto che si la cambiata multipla non c’è più) è atroce oltre ad inspiegabili incompatibilità (ricordate il Potenza?) con i propri prodotti per finire con la necessità di astrusi attrezzi per la manutenzione; ad ogni modo è mia ferma convinzione che il concetto aziendale "Non siamo noi a dover capire il mercato, è il mercato che deve capire i nostri prodotti" ( cit. @bradipus ) si estende al “Made in Italy” in generale (ho la mia nutrita collezione di storie dell’orrore con Castelli, Selle Italia, etc.) ma sto divagando.

Nota: personalmente la componentistica Campagnolo non mi dispiace affatto e la utilizzo su alcune delle mie bici - su altre uso Shimano.

 

[Corvo Torvo]

Non credo che sia non capire le cose, ma aver spesso insistito su questioni di "principio".

Alla fine negli ultimi 20 anni (mica 2) bastava che qualcuno leggesse cosa dicevano i consumatori nei forum (noi tutti) e social vari di tutto il mondo: tutti hanno sempre chiesto una gamma semplificata e non con gruppi troppo simili, come dici tu (e chiunque altro).

Va bene essere convinti delle proprie idee, ma se i tuoi clienti (a qualche azienda sfugge che nei social ci scrivono loro) chiedono per 20 anni una cosa, perseverare è abbastanza diabolico.

Concordo anche io sulla inutlilità di una gamma medio alta così farcita di modelli.
Quando mi stavo guardando intorno per una bici nuova disc è apparso sul mercato il Potenza 11, credo sia durato meno di 1 anno, non ho fatto nemmeno in tempo a vederlo sui negozi online.
3 modelli sarebbero più che sufficienti, magari mantenendo una opzione di meccanico o rim sul meno costoso dei 3.
3 modelli di ruote che vanno di pari passo con i suddetti
E poi vai di ecomomia di scala

 

[Ser pecora]

E poi c'è poco da fare,sui prezzi,una fabbrica in veneto,non può competere con una Multinazionale che ha manodopera degli schiavi nei posti più poveri del pianeta.

Il DuraAce è prodotto in Giappone, che non è propriamente il posto più povero del pianeta.
Sono i gruppi entry level che sono prodotti in paesi del sudest asiatico.

Però va anche detto che i gruppi, per buona parte sono prodotti da macchine (catene, pignoni, corone). Tanta minutaglia è fatta da terzisti (molle, viti, etc.). Gran parte di questi componenti SRAM li produce in Germania.

 

[longjnes]

Chiaro che si. E non poco.

Però esistono diversi livelli e modalità di sponsorizzazione, per cui poi puoi usare o meno le immagini della squadra/atleta, solo i nomi, etc.. Ci sono poi accordi diversi per lo sviluppo dei prodotti (non tutte le squadre hanno accordi in merito), ed altre che invece rinunciano a parte degli introiti per essere svincolate da alcuni pacchetti (ruote, pedali, Pm, et.).



Pinarello e Specialized hanno due modelli montati SR. In particolare Specy ha una Aethos montata campy, che un po' da l'idea del target.

Il problema comunque è che non vivi col SR, e che l'OEM è ormai fuori portata per i costi*. Certo, potrebbero produrre in oriente come dicono alcuni, ma poi qualcuno veramente comprerebbe un Campagnolo made in oriente?

Perché tutti bravi a fare le pulci a tutti quelli che hanno delocalizzato, poi però Campagnolo che non lo ha fatto (o solo in parte per forza di cose, ma in Romania, per restare in EU) è stata premiata per questo? Magari dagli stessi che criticano? Direi di no.

*per cui non bisogna guardare il costo dell'aftermarket per il consumatore, ma al produttore di bici che ne compra n-mila, e che guarda, letteralmente, al centesimo.

per quello che mi riguarda se avesse un funzionamento impeccabile sarebbe nel mio radar. e sarei disposto pure a riconoscere un plus rispetto alla concorrenza per via del made in italy, della storia e bla bla. plus che in un gruppo top gamma potrebbe aggirarsi sui 500-1000 euro. però deve essere almeno a livello della concorrenza in tutto con il plus del design.
inoltre i materiali di usura (pignoni per citarne uno) non possono costare come un rene. e non credo che il pacco pignoni campagnolo chorus costa quasi 200 euro perche l'operaio di vicenza o rumeno viaggia in ferrari. tra l'altro sono anche un po' rumorosi. quindi per me il problema nasce dal livello del prodotto, non da dove viene prodotto.

 

[palmer]

per quello che mi riguarda se avesse un funzionamento impeccabile sarebbe nel mio radar. e sarei disposto pure a riconoscere un plus rispetto alla concorrenza per via del made in italy, della storia e bla bla. plus che in un gruppo top gamma potrebbe aggirarsi sui 500-1000 euro. però deve essere almeno a livello della concorrenza in tutto con il plus del design.
inoltre i materiali di usura (pignoni per citarne uno) non possono costare come un rene. e non credo che il pacco pignoni campagnolo chorus costa quasi 200 euro perche l'operaio di vicenza o rumeno viaggia in ferrari. tra l'altro sono anche un po' rumorosi. quindi per me il problema nasce dal livello del prodotto, non da dove viene prodotto.

Io lo ammetto: in circa 40 anni di pedalate ho usato Shimano una sola volta su una bici a noleggio.
Tu hai mai usato un gruppo Campagnolo?

 

[Cyboraf]

Si. SR 12v meccanico. Rumoroso, gracchiante e con marce che quando entravano sembravano una fucilata. Lasciamo stare i comandi, con leve e levette a pollice che avevano una corsa infinita e senza senso. Accoppiato a una Colnago C64 che fletteva come uno spaghetto e’ stata di gran lunga la peggior esperienza ciclistica da quando vado in bici, della serie il mio telaio Sworks di 4 anni prima era un altro pianeta. Però dai, vuoi mettere ? Eeeeeh….il Made in Italy, la storia, il prestigio…

Campagnolo, Colnago e quanti altri rappresentano l’eccellenza italiana di NON sapersi adattare ad un mercato sempre più globalizzato, con nuovi consumatori che si affacciano alla vetrina dei prodotti attraverso la pubblicità, il marketing. E che per fortuna se ne sbattono del prestigio del Made in Italy, che ormai è solo un marchio che poco e nulla porta al prodotto finale. Anche perche',per fortuna, la bici deve essere accessibile a tutti.

Ecco il fratello gemello di Aru!
Come fa Pogocar a non lamentarsi di queste bici che flettono come canne di bambù al vento!
Guarda che il tanto da te aspirato sapersi adattare implica: andare a pagare le tasse in paradisi fiscali, razionalizzare stabilimenti e linee produttive tramite accordi internazionali, dare più importanza al marketing che al prodotto finito, minimizzare le ricadute sul territorio e in definitiva licenziare.
Qualcuno lo ha fatto, paga le tasse in olanda, altra anomalia un paese dell' unione praticamente paradiso fiscale, ma poi pretende di venderti il proprio prodotto appiccicandoci su un tricolore
Dovremmo essere grati a quelle aziende che invece credono in cose diverse e che si sentono radicate al territorio.

Vorrei solo far notare che seguire una strada come quella su descritta ha prodotto, durante il covid, e lasciamo stare altri tipi di considerazione, che una nazione altamente industrializzata come l' Italia, non fosse in grado di produrre delle semplici mascherine chirurgiche prima di due mesi.
Ve la ricordate la scena ridicola delle mascherine donate dalla Cina che venivano contese fra Italia e Germania...
Svegliatevi e cercate di capire che quei 50 auro in più spesi per un prodotto italiano, a parità di qualità. non sono un gettar via denaro ma un risparmio sul lungo periodo e garantiscono ricadute sul territorio e mantenimento del know How o non lamentatevi se poi gli stipendi italiani sono bassi e i vs figli per trovare lavoro qualificato dovranno emigrare

 

[Moebius]

Il rivenditore prima di tutto spinge sul prodotto dove ha più margine oggi più di ieri senza se e senza ma se no non sopravvive.
L'elettronica costa una frazione della meccanica e te la vendono al doppio .
Oramai portare la bicicletta dal meccanico equivale a fare il tagliando nell'automobile .
Se vi piace così .

 

[Ser pecora]

il Potenza 11, credo sia durato meno di 1 anno, non ho fatto nemmeno in tempo a vederlo sui negozi online.

Il Potenza era stato espressamente concepito come gruppo OEM da opporre all'Ultegra, quindi la presenza aftermarket era nulla.
Ma per quel tipo di prodotto bastano 10eu in più e non te lo compra più nessuno. Il valore aggiunto del brand quindi non è stato riconosciuto.

 

[Fill]

Perché tutti bravi a fare le pulci a tutti quelli che hanno delocalizzato, poi però Campagnolo che non lo ha fatto (o solo in parte per forza di cose, ma in Romania, per restare in EU) è stata premiata per questo? Magari dagli stessi che criticano? Direi di no.

*per cui non bisogna guardare il costo dell'aftermarket per il consumatore, ma al produttore di bici che ne compra n-mila, e che guarda, letteralmente, al centesimo.

Non ho elementi concreti in mano ( numeri) Per dire che Campagnolo è fuori da EOM Perchè non ha delocalizzato...
Che poi ha anche localizzato...

La mia idea su questa azienda dagli elementi che conosco....
E' ci sia una gran confusione ( eufemismo) da come si gestisce il prodotto finito in poi.. Da come si individui il Prodotto da Proporre...
Gestione clienti/installatori.....
Probabile che anche nei processi produttivi siano presenti delle diciamo delle Vestusità evidenti, sopratutto a livello decisionale...Catena comando simil Monte Olimpo..
Ma hanno un Tale know how che gli permette di superare queste problematiche... in modo brillante...
Es sentivo parlare di controlli qualità... Quando campagnolo ha rifatto linea produttiva per 12 v ha introdotto un sistema di controllo..Qualità che non ha eguali nel settore ( Giapponesi compresi)
Se poi quel sistema abbia un senso per quel prodotto, utilizzo.... Beh.. anche questo un tema...
Per dirti poi arrivano i Lazzaroni di Sram( che io personalmente adoro ) Non riusciamo a fare deragliatori.. Fuck.. Vai di monocorona...

E a Vicenza sempre pancia a Terra e inseguire....

 

[paoloderapage]

sullo scarso montaggio OEM di Campagnolo oltre alla gamma incompleta (elettronico media gamma) credo pesi tanto anche l'assenza del settore MTB. Più aumenti l'offerta (e il legame) verso un cliente a 360° più diventi concorrenziale...
Sram con i suoi pacchetti completi per le MTB trasmissione+freni+sospensioni ha talmente tanto peso che tutti i produttori si sono adeguati al suo standard forcellino e l'ultima specialized da XC non solo è montata escusivamente SRAM ma non puoi nemmeno metterci un cambio Shimano aftermarket. E son proprio i marchi che hanno radici nel fuoristrada che hanno spinto di più sui montaggi SRAM su BDC.

 

[Zugnajima#11]

Piccolo OT avete mai letto un annuncio così ???

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Leggendario!!!