Di Felice fallisce di nuovo la traversata dell'Antartide

bach7

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se vai a vedere il suo diario di viaggio, risponde a (quasi?) tutte le tue domande
le ho lette, alcune anche risposte semplicemente nei commenti.

era per far capire ai "criticoni a prescindere" che indipendentemente dalla simpatia/antipatia personale, bisognerebbe guardare ai contenuti e giudicare quelli...

limitarsi a dire per esempio che non è ciclismo, non ha pedalato, che ha passato tutto il tempo a spingere, quando ci sono temi tecnici, tecnologici e scientifici molto interessanti (queste iniziative sono importanti proprio per questi aspetti) è quasi avvilente...
 
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marco

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le ho lette, alcune anche risposte semplicemente nei commenti.

era per far capire ai "criticoni a prescindere" che indipendentemente dalla simpatia/antipatia personale, bisognerebbe guardare ai contenuti e giudicare quelli...

limitarsi a dire per esempio che non è ciclismo, non ha pedalato, che ha passato tutto il tempo a spingere, quando ci sono temi tecnici, tecnologici e scientifici molto interessanti (queste iniziative sono importanti proprio per questi aspetti) è quasi avvilente...

Capisco l'entusiamo nei confronti di chi fa una cosa che a noi sembra da extraterrestri, ma i temi "tecnologici e scientifici" nel provare ad andare in bici in Antartide sono praticamente nulli. Se ti interessa sapere cosa succede ad una bici al freddo, vai a Livigno oggi e pedala in fat bike su una pista da fondo dopo averla lasciata davanti a casa tutta la notte.
Su come reagisce il corpo e la mente umana a mesi in tenda, basta leggere delle invernali dei vari Moro, ma il riassunto è piuttosto annichilente: noia mortale. Per fortuna adesso con i telefoni satellitari non si è più soli visto che si passa il tempo come a casa: sui social.

Poi lui è bravo a vendersi, a crearsi un seguito, a pianificare viaggi che interessano al suo pubblico, su questo non ci piove.
 

bach7

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Capisco l'entusiamo nei confronti di chi fa una cosa che a noi sembra da extraterrestri, ma i temi "tecnologici e scientifici" nel provare ad andare in bici in Antartide sono praticamente nulli. Se ti interessa sapere cosa succede ad una bici al freddo, vai a Livigno oggi e pedala in fat bike su una pista da fondo dopo averla lasciata davanti a casa tutta la notte.
Su come reagisce il corpo e la mente umana a mesi in tenda, basta leggere delle invernali dei vari Moro, ma il riassunto è piuttosto annichilente: noia mortale. Per fortuna adesso con i telefoni satellitari non si è più soli visto che si passa il tempo come a casa: sui social.

Poi lui è bravo a vendersi, a crearsi un seguito, a pianificare viaggi che interessano al suo pubblico, su questo non ci piove.
purtroppo per deformazione professionale appartengo alla scuola che per sapere le risposte devi andartele a cercare...

ovvero per quanto attendibile, ben pensato e preparato un test possa essere, non sarà mai la prova pratica, perché quando ti cimenti veramente poi sicuramente avrai tralasciato un dettaglio o un aspetto che potrebbe addirittura causare dei problemi.

una tenda ipobarica non sarà mai come "vivere" in altura.
 

marco

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purtroppo per deformazione professionale appartengo alla scuola che per sapere le risposte devi andartele a cercare...

ovvero per quanto attendibile, ben pensato e preparato un test possa essere, non sarà mai la prova pratica, perché quando ti cimenti veramente poi sicuramente avrai tralasciato un dettaglio o un aspetto che potrebbe addirittura causare dei problemi.

una tenda ipobarica non sarà mai come "vivere" in altura.

Non ho parlato di tenda iperbarica infatti. Io in Nepal a 5000 metri in bici e in tenda ci sono stato, con la neve, e so cosa succede ad una bici a -25° di notte: è di marmo al mattino, pure l'olio dei freni si giaccia (e in Nepal non sei in piano come in Antartide, quindi i freni servono). So anche i due maroni fotonici che ti fai in tenda ad aspettare di uscire, nei tempi pre satellitare che costa poco come adesso.

Poi chiaro che i dettagli fanno la differenza, ma non è per i dettagli che ha dovuto gettare la spugna, bensì per la più classica delle evenienze: ha nevicato e andare avanti in sella era diventato impossibile. C'è poi chi si immagina che l'Antartide sia una pista da fondo liscia come l'olio, e allora uno come di Felice aiuta a capire che non è così. Basterebbe però aver letto un mezzo articolo sugli esploratori polari per sapere che anche con gli sci trainando la slitta non è una passeggiata, vedere diario di Messner e il collega italiano qualche decennio fa.

Insomma, tutto bello e interessante per un neofita, ma per chi conosce un po' l'argomento niente di nuovo e soprattutto non è una sorpresa che non ce l'abbia fatta.
 

martin_galante

Nel Gruppetto
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cletta
A me sembra una discussione ai limiti del ridicolo. Intanto la bici nasce come mezzo di trasporto, e molte delle prime competizioni furono proprio organizzate per dimostrare quanto fosse efficace per spostarsi sulle lunghe distanze. Poi c'e' stata la spettacolarizzazione nei velodromi ed ancora dopo le strade asfaltate di oggi. Pensare quindi che usare la bici per spostarsi non sia ciclismo, mentre seguire tutta una serie di regole, dalla forma dei manubri alle dimensioni e numero delle squadre, col solo fine di mantenere la competizione 'televisa', sia ciclismo, mi fa sorridere. Ben inteso, io pure seguo il ciclismo (relativamente) spettacolare del WT mentre non sapevo neanche cosa stesse facendo ODF, ma non per questo dico che non sia ciclismo.

Io ho una limita esperienza di pedalate solitarie su piu' giorni, Siberia inclusa. E' un'attivita' che ho fatto in vacanza, di certo non per soldi anche perche' ho un lavoro che mi gratifica e non lo cambierei. E' chiaro che bisogna essere un minimo in forma per fare una cosa del genere, ma e' altrettanto chiaro che da un punto di vista strettamente atletico, il campionismo (inteso fisiologicamente) non e' necessario. Ma quel che serve e' proprio la capacita' di ascoltare il proprio corpo e portarlo al limite, di mantenere la concentrazione anche quando sei stanchissimo ed un errore puo' far fallire un progetto che si e' preparato. Sembrano stupidaggini, ma a me e' capitato di chiudere male una borraccia e ritrovarmi un guanto bagnato, o non gestire bene il cibo e poi trovare chiuso il punto (isolatissimo) in cui contavo fare rifornimento - tutti errori fatti da stanco e non da fresco. Si impara a gestirsi e migliorarsi, ed oggi sono un ciclista migliore di quando ero giovane anche se ho molti meno watt. Questo e' sport, ed e' crescita personale. Pure avere 7.5w/kg e' sport, perche' certi livelli non si raggiungono senza consapevolezza, ma entrambi sono degni di portare questo nome.

se vai a vedere il suo diario di viaggio, risponde a (quasi?) tutte le tue domande
A dire il vero, anni fa fece una delle sue prime esperienze 'al freddo', mi pare verso Mongolia. Seguii un po' la cosa perche' io pure ero attratto da questo tipo di esperienza all'epoca ed avevo iniziato a girare un po' d'inverno. Gli scrissi privatamente che secondo me aveva sbagliato setup a guardare le foto, e doveva usare ruota chiodata dietro e non chiodata davanti. Non mi rispose, salvo giorni dopo scrivere che aveva sbagliato setup, e che avrebbe dovuto usare ruota chiodata dietro e non chiodata davanti.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Questa riga è da sottolineare perché nella sua semplicità è una risposta a molte critiche e rosicate.
Farsi pagare (leggi: essere libero professionista e valere abbastanza da valere per sponsor, inserzionisti, audience ecc. che è ben diverso da prendere lo stipendio fisso) per andare in bici è difficile, molto più difficile che lavorare ogni giorno e andare in bici nel tempo libero.
Difficile nel senso di faticoso, che richiede tanta energia della quale il pedalare è solo una parte. Tanto impegno va speso a inventare, progettare, convincere persone, promuoversi, raccontare storie, realizzare materiale multimediale per le piattaforme, pianificare la comunicazione, non arrendersi se le cose non girano, reinventarsi...
Può non piacere ma il fatto che lo facciano in pochi non è un caso. La realtà è che alla maggior parte delle persone NON piacerebbe farlo, sembra fighissimo solo visto su youtube dal divano.
Però ci sono imprese che mi piacerebbe fare eccome,francamente queste che fa Omar Di Felice ,non mi fanno nemmeno venir la voglia di andarlo a vedere su YouTube...e di video correlati alla bici e ad altri sport ne guardo spesso su YouTube.
 

Tony 96

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Non ho parlato di tenda iperbarica infatti. Io in Nepal a 5000 metri in bici e in tenda ci sono stato, con la neve, e so cosa succede ad una bici a -25° di notte: è di marmo al mattino, pure l'olio dei freni si giaccia (e in Nepal non sei in piano come in Antartide, quindi i freni servono). So anche i due maroni fotonici che ti fai in tenda ad aspettare di uscire, nei tempi pre satellitare che costa poco come adesso.

Sono molto curioso sulla tua avventura, c’è un topic o qualche articolo scritto per dare un’occhiata?
 

Tabione

Passista
21 Marzo 2011
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Conversando con un "neofita" di ciclismo mi sono trovato a discutere del valore delle "imprese" di Omar Di Felice che per me hanno poco a che vedere con il ciclismo e che, valutando prettamente la componente atletica, non sono certo lontane da quello che fanno molti ciclisti, anche amatoriali, che hanno certamente molti meno sponsor e tempo libero. Ovviamente il mio interlocutore era della visione opposta e penso non avesse le basi per valutare quello di cui stava parlando. Premetto che Di Felice ha sicuramente delle ottime capacità di comunicazione e marketing che fanno invidia a molti ciclisti professionisti e merita quindi giustamente tutti gli sponsor che ha.

E tu pensi di avere le basi per scrivere quello che hai scritto (tra l'altro con un titolo che già parte male...Di Felice fallisce DI NUOVO)?? Senza considerare le innumerevoli inesattezze che hai scritto, e che ti hanno già sottolineato in merito al palmares di vittorie, anche importanti, conquistate fino ad oggi da Omar

Conosco personalmente Omar dal 2015 circa, tutto iniziò con un giro in bici di 200 km e, da allora ho l'occasione di frequentare Omar sia sulla bici che fuori. Ho fatto parte del team in due grandi avventure, cime della leggenda (quella dove lui ebbe quel grossissimo problema al soprassella e Italyunlimited3500.

Posso capire che quello che fa non sia di interesse ma, non per questo, bisogna dire che sia sbagliato. Non è giusto solo il nostro modo di vedere le cose, ci sono diversi punti di vista, diversi modi di intraprendere la bici e quello di Omar sicuramente è del tutto personale

Ah, ti rispondo alla mia domanda di apertura...ovviamente NO, ma come avviene sovente sui social, e non solo, si scrive tanto per farlo, senza neanche sapere cosa porta una persona a fare determinate scelte. Si etichetta una persona senza neanche conoscerla e, se poi gli si fa notare le ca@@ate dette allora si ritratta con un semplice "no, ma io non volevo intendere questo"
 

Cyboraf

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Del resto c'è anche chi non "afferra" il senso di fare a chi arriva prima. Il mondo è bello perchè è vario, e non tutti i gusti sono alla menta.
allora spiegami quale ricaduta e valenza possano avere tali imprese per il comune cicloamatore, ti assicuro che non è una richiesta polemica.
Fermo restando che ognuno intende il ciclismo a modo proprio, cosa spinge una persona ad affrontare questi rischi e sacrifici?
E' puro spirito di avventura? ma sopratutto chi puo farlo o fare qualcosa di simile, ad esempio una molto meno impegnativa tirata di 300 km consecutivi?
 

ConteIgor

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allora spiegami quale ricaduta e valenza possano avere tali imprese per il comune cicloamatore, ti assicuro che non è una richiesta polemica.
Fermo restando che ognuno intende il ciclismo a modo proprio, cosa spinge una persona ad affrontare questi rischi e sacrifici?
E' puro spirito di avventura? ma sopratutto chi puo farlo o fare qualcosa di simile, ad esempio una molto meno impegnativa tirata di 300 km consecutivi?
E che senso ha correre in tondo in un velodromo?
Perché poi dovrebbe avere "ricaduta e valenza [...] per il comune cicloamatore"? Continui a usare il metro dello sport per giudicare altro, ovvio che non ti tornano i conti.
 

trecow

Gregario
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Dai, dico la mia pure io: delle "imprese" di Omar non me ne frega una mazza, non è il mio modo di intendere il ciclismo (troppo "hard"). Non lo seguo (mai visto un suo video, un suo articolo, il suo sito - se lo avesse - i suoi social...), e non rompo le scatole a chi lo segue. Non lo conosco e quindi mi è semplicemente indifferente. Leggo eccessi sia di astio sia di ammirazione: sono entrambi contro la mia forma mentis. Per me chi fa queste cose "estreme" è un "disturbato" ed avrebbe bisogno di uno psicologo buono, ma è una mia opinione e conta solo per me. L'unica cosa che conta è che lui sia felice visto che non fa del male a nessuno se non, eventualmente, a se stesso - tutto il resto è solo fuffa... W la felicità!
 

tapamaloku

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osso capire che quello che fa non sia di interesse ma, non per questo, bisogna dire che sia sbagliato.
nessuno ha detto che ha sbagliato, leggi pure tutti i miei commenti. Se "puoi capire che quello che fa non sia di interesse" puoi trovare risposta da solo a tutto il resto.
E tu pensi di avere le basi per scrivere quello che hai scritto
ma guarda nessuno ha la verità in tasca e ognuno può avere le proprie idee ed è liberissimo di esprimerle in un forum. Noto che rispetto a ieri ci sono molti più commenti che in parte riflettono il mio pensiero ad esempio. Se sei un personaggio pubblico e fai dell'esposizione mediatica il tuo lavoro devi mettere in conto che ci siano persone che hanno delle opinioni di quello che fai. Altrimenti potrebbe fare benissimo quello che fa senza dover per forza veicolare tutto tramite social.
 

Kéo

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nessuno ha detto che ha sbagliato, leggi pure tutti i miei commenti. Se "puoi capire che quello che fa non sia di interesse" puoi trovare risposta da solo a tutto il resto.

ma guarda nessuno ha la verità in tasca e ognuno può avere le proprie idee ed è liberissimo di esprimerle in un forum. Noto che rispetto a ieri ci sono molti più commenti che in parte riflettono il mio pensiero ad esempio. Se sei un personaggio pubblico e fai dell'esposizione mediatica il tuo lavoro devi mettere in conto che ci siano persone che hanno delle opinioni di quello che fai. Altrimenti potrebbe fare benissimo quello che fa senza dover per forza veicolare tutto tramite social.
tu valuti quello che fa Omar con il metro del comune ciclismo. Ma non è la stessa cosa.
È come paragonare le spedizioni sul K2 ad una gara di trail running..
 

Tabione

Passista
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nessuno ha detto che ha sbagliato, leggi pure tutti i miei commenti. Se "puoi capire che quello che fa non sia di interesse" puoi trovare risposta da solo a tutto il resto.

ma guarda nessuno ha la verità in tasca e ognuno può avere le proprie idee ed è liberissimo di esprimerle in un forum. Noto che rispetto a ieri ci sono molti più commenti che in parte riflettono il mio pensiero ad esempio. Se sei un personaggio pubblico e fai dell'esposizione mediatica il tuo lavoro devi mettere in conto che ci siano persone che hanno delle opinioni di quello che fai. Altrimenti potrebbe fare benissimo quello che fa senza dover per forza veicolare tutto tramite social.

Guarda, ho già "perso" troppo tempo nel rispondere la prima volta ma, tanto, essendo a casa con la febbre ho tempo da perdere.

Ti ho risposto perchè mi infastidisce già leggere il titolo "fallisce DI NUOVO" ma che cosa vuol dire? per me già stai partendo male, poi leggo il testo e continui anche peggio...."parlavo con un neofita... che secondo me non aveva le basi per parlare di ciò"...quindi visto che siamo in un forum di ciclismo tu ritieni di avere le basi per parlarne?? Perdonami, ma non mi sembra affatto.

ps. Se la tue preoccupazione è vedere se hai ricevuto qualche consenso in più mi spiace deluderti, sono più quelli che ti hanno scritto, in maniera educata, che prima di scrivere inesattezze dovevi informarti meglio
 

Cyboraf

Scalatore
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E che senso ha correre in tondo in un velodromo?
Perché poi dovrebbe avere "ricaduta e valenza [...] per il comune cicloamatore"? Continui a usare il metro dello sport per giudicare altro, ovvio che non ti tornano i conti.
io non giudico, semplicemente non capisco: girare in tondo un velodromo rappresenta una gara, può piacermi o no ma è si tratta di una competizione in cui ci sarà un vincitore finale. Sottoporsi a prove come quella di Di Felice , stress, fisico portato allo stremo delle possibilità, condizioni che mai nessun altro o pochissimi altri al mondo affronteranno mai... davvero, spiegami cos' è
 

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allora spiegami quale ricaduta e valenza possano avere tali imprese per il comune cicloamatore...
Quale ricaduta possono avere per il "normale cicloamatore" gli studi sui 120 grammi di carboidrati all'ora, o il ciclomercato tra le squadre WT, o la dominazione di VDP nel cross? Sempre senza polemica, ma come semplicissima constatazione


Fermo restando che ognuno intende il ciclismo a modo proprio
Certamente, ma questo non autorizza a considerare "non ciclismo" tutto il resto. Per dire, a me non interessa la bici da crono ma di certo non vado a scrivere su un topic che non ne vedo l'utilità o la logica, semplicemente passo oltre e lascio chi è interessato a discuterne.


, cosa spinge una persona ad affrontare questi rischi e sacrifici?
E' puro spirito di avventura? ma sopratutto chi puo farlo o fare qualcosa di simile, ad esempio una molto meno impegnativa tirata di 300 km consecutivi?
Immagino che c'entri lo spirito di avventura ma anche la ricerca di una professione legata alla bici. Ma non me la sento di spiegare a chi lo fa il perchè, mi pare presuntuoso.