News "Il 50% delle cadute è dovuto all'atteggiamento dei corridori", secondo il presidente dell'UCI Lappartient

Maiella

Biker Maiellensis
28 Gennaio 2015
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Abruzzo
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Focus Izalco Max
A parte qualche causa diversa citata(rotonde, dossi) mi sembra che questo medico dica le stesse cose del presidente UCI, ovvero che un’alta percentuale degli incidenti avvenga per l’atteggiamento dei ciclisti in gara.
Il presidente UCI parla di un non meglio definito atteggiamento dei corridori, mentre il professor Tredici allude chiaramente alla competizione come concausa per le cadute evidenziando come nella parte finale del Giro i corridori sono meno vittime di cadute.
 
Ultima modifica:

siddue

Passista
27 Febbraio 2011
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Bianchi Aria-Focus Atlas 6.8
Lappartient non da nessun riferimento utile. Dire che il 50% delle cadute dipende dal comportamento dei corridori non ha nessun fondamento statistico, ma sono numeri sparati a caso.
Ad ogni buon conto, per rendere meglio l'idea di cosa si parla, riporto un articolo del 2015 su uno studio fatto dal professor Tredici sul Giro. Il professor Tredici per decenni é stato il responsabile sanitario della corsa rosa.

Quello che dice il sign. David Lappartient presidente dell'UCI, è un modo come un altro per scaricare un problema evidenziato dai fatti drammatici in questi ultimi giorni, non essendo manco un ciclista non capisco come faccia a dire certe cose.
Nella caduta di Vingegaard, Roglic ed Evenepoel, il commentatore in telecronaca ha detto che, in una cura così semplice con una bici di qualche anno fa, meno rigida, quel che è successo non sarebbe accaduto, Io non sono d'accordo, neanche con chi da la colpai freni a disco.
Credo invece che quella curva maledetta sia piuttosto ingannevole magari un pochino sporca, a mio parere visto la velocita con cui viaggiano i ciclisti, è "ci fanno divertire" il direttore sportivo dovrebbe prima della gara fare una ricognizione molto più approfondita e accurata, mettendo poi dei giudici di gara segnalatori che molto spesso ci sono, ma in questo caso specifico io non ho visto, poi sta al ciclista decidere se rallentare o andare a manetta anche nelle situazioni di pericolo, ovviamente quando vedi un Thomas Pidcock sfrecciare in discesa per noi appassionati diventa puro spettacolo mentre loro rischiano l'osso del collo.

 
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Masao1

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10 Luglio 2018
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Castle of the river
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Specialized tarmac
Detto da appassionato, purtroppo pochi altri sport "impongono" di deformare il proprio fisico (per raggiungere determinati traguardi)
come il ciclismo su strada, il ciclocross o la MTB.
La strada concordo, il ciclocross non lo so perché non l'ho mai praticato, ma vedo che vince gente non così pelle ossa.
Mentre la MTB se non hai braccia, torace e spalle non vai da nessuna parte, sempre che tu non voglia romperti i denti ad ogni buca un po' più buca :-)xxxx
 

Joe_T

Ciclo Randagio
11 Ottobre 2016
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Francamente trovo questa uscita di Lappartient inopportuna al pari di tante altre in passato.
Se in quella curva non ci fossero state quelle "gobbe" sull asfalto, il gruppo ne sarebbe uscito indenne.
Io stesso su una cosa del genere ci ho rimesso la clavicola sx lo scorso anno.
Se ci finisci su con la bici in piega..ci cadi al 101%
Quindi direi atteggiamento dei corridori fino ad un certo punto.
Tra l altro, anche nella tappa di ieri durante la telecronaca, dove si è parlato molto dell accaduto, il coro unanime è stato che se una delle moto staffetta si fosse fermata prima per segnalare il pericolo..con ogni probabilità quel macello si sarebbe evitato.
 
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Pringles

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17 Agosto 2022
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Bdc
Tanti pro non l'hanno mai digerita. Bardet in questi giorni l'ha ritirata fuori che sono pericolosi.

però dati alla mano mi pare che l'ipotesi che possano essere pericolosi mi pare ormai sfatata, insomma di cadute anche nelle ultime settimane se ne sono viste a "iosa", leggo di costole, clavicole e vertebre ma tagli e dissanguamenti mi pare proprio di no.

che poi ad una parte di ciclisti non piacciano e/o non gli servono questo è un altro discorso.
 

Lanfi

Pignone
29 Giugno 2021
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XC900
Ragazzi il punto secondo me è semplice: nelle gare oggi come oggi sono sempre al limite, alla prima insidia del tracciato sono per terra.

Come si può risolvere? Di preciso non lo so, sicuramente visto che parliamo di corse dubito che gli si possa dire "ehi ragazzi andate un po' più piano". Quindi anche i dispositivi di sicurezza attiva aiutano poco, per dire con i (vituperati) freni a disco freni meglio ma se freni più tardi ti "mangi" quel margine di sicurezza in più che avevi. Idem sezione pneumatici, più diventano larghe le gomme più le bici sono sicure in discesa...ma a parità di velocità, se invece vai 10 km/h più di quando avevi le gommine strette anche qui ti sei mangiato il margine di sicurezza.

Sicurezza dei tracciati, certo si può intervenire ma è dura imporre all'organizzatore asfalto perfetto in tutte le tappe di un giro.

Sicurezza passiva del ciclista. Qui si potrebbe fare qualcosa imponendo mettiamo un abbigliamento più protettivo ma la performance ne risentirebbe per certo. Però magari con un aiuto dalla tecnologica qualcosa si potrebbe fare, quando è stato introdotto il casco nessuno lo voleva mettere adesso nessuno (sano di mente) esce più senza.
 

LIUL

Apprendista Passista
2 Gennaio 2017
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bo
Le velocità in gara sono sempre più alte perchè c'è stato un livellamento verso l'alto del gruppo e le differenze tra i top e i "medi" sono meno importanti e sono dovute più che altro alla durability dei corridori, quindi per scremare bisoga aumentare l'intensità della corsa. 30 anni fa questo non era necessario, i top riders erano talmente superiori che potevano permettersi di andare a spasso o quasi fino alla salita visto che poi quando aprivano il gas infliggevano distacchi abissali. Il livello tra il gregario e il capitano era notevole a differenza di adesso.
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
Le velocità in gara sono sempre più alte perchè c'è stato un livellamento verso l'alto del gruppo e le differenze tra i top e i "medi" sono meno importanti e sono dovute più che altro alla durability dei corridori, quindi per scremare bisoga aumentare l'intensità della corsa. 30 anni fa questo non era necessario, i top riders erano talmente superiori che potevano permettersi di andare a spasso o quasi fino alla salita visto che poi quando aprivano il gas infliggevano distacchi abissali. Il livello tra il gregario e il capitano era notevole a differenza di adesso.
25-30 anni fa erano tutti, ma proprio tutti, dopati, infatti molti record su specifiche salite ancora di quegli anni. Il fatto che i corridori di oggi sono mediamente migliori di quelli di allora a me non torna tanto.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
25-30 anni fa erano tutti, ma proprio tutti, dopati, infatti molti record su specifiche salite ancora di quegli anni. Il fatto che i corridori di oggi sono mediamente migliori di quelli di allora a me non torna tanto.
Si ma una volta iniziavano a tirare quando iniziava la diretta televisiva...ora fanno i rulli prima di partire perché al km zero tirano come alla fiamma rossa.
 

LIUL

Apprendista Passista
2 Gennaio 2017
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bo
25-30 anni fa erano tutti, ma proprio tutti, dopati, infatti molti record su specifiche salite ancora di quegli anni. Il fatto che i corridori di oggi sono mediamente migliori di quelli di allora a me non torna tanto.
è probabile infatti che il motivo di tale differenza sia questo...
 

cbr70

Scalatore
6 Giugno 2018
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Specy
forse e' vero che le peroformances delle bici odierne in discesa tra freni e grip copertoni siano molto migliorate. questo fa si che in discesa le velocita' siano aumentate e conseguentemente i rischi perche' i tempi di reazione non permettono di recuperare eventuali errori. anche le pieghe che vedo ora sembrano quasi motociclistiche. le moto che seguono la corsa in discesa a volte fanno da tappo a questi piccoli bolidi guidate da gran manici obbligati ad esserlo . ma non sono in pista e se sbagliano o c'e' un burrone o degli alberi.
e' sempre piu' uno sport estremamente pericoloso e francamente non vedo vie di uscita ragionevoli. spero solo che nessuno si faccia ancora piu' male...
 

4x16

Maglia Iridata
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
forse e' vero che le peroformances delle bici odierne in discesa tra freni e grip copertoni siano molto migliorate. questo fa si che in discesa le velocita' siano aumentate e conseguentemente i rischi perche' i tempi di reazione non permettono di recuperare eventuali errori. anche le pieghe che vedo ora sembrano quasi motociclistiche. le moto che seguono la corsa in discesa a volte fanno da tappo a questi piccoli bolidi guidate da gran manici obbligati ad esserlo . ma non sono in pista e se sbagliano o c'e' un burrone o degli alberi.
e' sempre piu' uno sport estremamente pericoloso e francamente non vedo vie di uscita ragionevoli. spero solo che nessuno si faccia ancora piu' male...
La soluzione ci sarebbe..... tornare ai freni rim :== bella cumpa
 
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pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Cioè, la patente a punti?
Quindi, per le cadute incriminate, a chi diamo i punti di penalizzazione?!?!??!

Si è già detto, vanno tutti più forte, da subito. Maggiore "confidenza" col mezzo e maggior "voglia" di prendere dei rischi pur di provare a vincere/emergere

Ahimè, non vedo grossi margini per rallentare questi aspetti.

O, almeno, un idea ci sarebbe (come già detto). Tutti a correre negli emirati. Strade perfette, vie di fuga ampie.....
Visto che con i soldi fanno (o provano) tutto, gli facciamo costruire una bella montagna artificiale over 2.000, gli facciamo riprodurre il pavè, costruiscono alcune cotè.......ed il gioco è fatto :-x:clown:bella cumpa
 
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valter65

Cronoman
11 Febbraio 2012
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latina
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giant propel
io penso ci sia una serie di concause : mezzi tecnicamente oltre , che permettono performances veramente al limite che taluni riescono a domare/cavalcare , altri meno andando incontro a rischi maggiori ....paragone un po' forzato , mi viene in mente quell'artista di Valentino che senza elettronica faceva veramente la differenza in motogp , rispetto ad altri che senza , certe cose non se le potevano permettere ... Effettivamente le bici attuali sono molto molto performanti ma anche -sembrano- molto scorbutiche ...a scanso di equivoci , al momento utilizzo bici rim e disco tutte stradali ...pero' devo dire che , freni a parte , tra il mio venge del 2013 e la van rysel Fcr , tra geometrie e materiali sembra esserci un abisso ,concetti diversi e reazioni molto diverse ...
poi , in un certo senso , alle volte è vero che agli atleti in corsa sembrano chiudersi le vene ed alle volte si vedono cose da accapponare la pelle , nel bene e nel male ; lungi da me scaricargli addosso tutte le responsabilità , ma in certi momenti oggettivamente non si regolano ...
Che poi oggi la viabilità per i corridori sia diventata un campo minato è vero , tra rotonde piu' o meno strette , segnaletiche ed arredi pericolosissimi per gli atleti ...anche se poi mi domando , anche in Belgio ancora lasciano quel cavolo di canala al centro della strada , come se tutto il resto non bastasse , per dire ...alle volte penso a delle infrastrutture segnaletiche removibili , almeno per limitare i rischi ....poi ci sono degli Organizzatori scriteriati , vedi arrivi in discesa , transenne folli , l'ultimo che mi viene in mente (non so se Baschi o in Belgio ) linea di arrivo attaccata ad un attraversamento pedonale rialzato ... il colpo di reni è stato da panico .....assurdo .....
poi c'e' la componente imprevedibile ,sulla strada succede di tutto , alle volte in punti dove magari neanche ci si pensa : ricordate il ragazzo che perse la vita sbilanciandosi su un "occhio di gatto" e impattando su un muretto su una strada di per sè tranquillissima ? oppure nello sci , dove una sciatrice austriaca o tedesca in discesa libera spigolo' su valocissimo tratto in rettilineo , schizzando di lato , andando ad impattare sul paletto del cronometraggio (posizionato completamente fuori traiettoria) perdendo la vita ? lo vidi in diretta ed ancora penso che aveva una possibilità su un milione di partire di lato così ....
soluzioni ? ....bbbboooh !!! ....protezioni come in moto sono impensabili....magari un abbigliamento un po' piu' robusto , forse ....poi decine di corridori senza guantini , che si sbraciolano le mani scivolando ; magari cercare - dove possibile - di proteggere e segnalare con piu' attenzione i percorsi , gestire meglio le masse di moto dei fotografi nel gruppo , anche il caos delle ammiraglie che fa accapponare la pelle nelle retrovie !!
alla fine sempre il rischio rimane , non si può prevedere tutto , anche l'imponderabile : certe cose capiteranno - purtroppo - sempre ...certo , la frequenza di questo periodo dà da pensare ....quando si lima su tutto , su tutti i fronti , il margine di recupero diminuisce in proporzione , credo ...
 

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