Fermo restando che io sono andato a fantasia, io non credo che qualsiasi cosa che si facesse in passato sia da demonizzare.Quelle che hai descritto sono le ripetute "forza e ossigeno", in voga una 20ina di anni fa. Le SFR classiche dicono che siano sorpassate, in realtà, in un video recente su GCN, un Corridore ( Zampagnini ) ha dichiarato che le fa ancora, così come un DS ( Martinelli ) ha dichiarato che fa fare dietro moto di tanto in tanto ai suoi ragazzi, quindi c' è da chiedersi perchè alcuni demonizzino certi tipi di allenamento quando invece molti atleti evoluti li praticano tutt' ora. Forse si tenta di scoraggiare gli amatori perchè rischiano di farsi male ?
Nel mio concetto nel passato si sviluppava prima la forza per un gesto atletico, e poi la resistenza allo stesso; trasponendolo nel ciclismo, una volta messa su forza (si, anche attraverso i pesi) oltre che la resistenza su quello sforzo si deve aumentare anche l'agilità.
Quello che è cambiato sono il contorno di questi esercizi sopratuto per i pro che hanno per loro un preparatore e un nutrizionista, e che poi se ne fanno anche altri, quindi non è che uno deve sottrarre, ma magari aggiungere. Esercizi somiglianti ad esempio si possono fare andando a 120 rpm e riposandosi a 90. Ma questi sono immaginati su due piedi così.
Sulla questione salita, IMHO devi deciderti. O non ti piace, siamo noi che te la smeniamo con la salita etc etc etc, o vorresti farla a ritmi che non tieni, sono due cose diverse. Da quello che hai raccontato a dire il vero salite di rispetto ne hai fatte eccome, il Sampeyre non lo si sale per caso; certo che le salite delle tue parti, brevi, necessitano quasi più di capacità anaerobica in quanto questi tuoi amici la fanno sempre a cannone, io sono convinto che tu più leggero su una salita anche solo di 8-9 km alla fine li prendi e li superi.
Per quanto riguarda le pulsazioni, tu come me sei bradicardico; nell'ultima uscita nell'unica salita vera prima del pioggione ho tristemente preso i ....160 bpm !! Per un secondo, stavo ammorì (cit)
Infine su sta storia del dietro moto, basta. Io credo che ci siamo spiegati, ci sono due elementi dei dietro moto, una la simulazione di situazioni per cui può essere utilissimo e l'altra quella della agilità che a mio avviso non cambia nulla rispetto a mettere un dente in meno. Questo rende compatibile il fatto che venga ancora oggi usato e che si possano rispettare le leggi della fisica, che possiamo discutere quanto vogliamo, quelle sono anche se smetto di ricordarlo. Tanto è vero che tu stesso lamenti di essere difficoltà in agilità, cosa per me assurda per uno appassionato di pianura e velocità e con tutti quei km. Uno col tuo profilo dovrebbe essere un mostro di agilità. Fossi in te, mi sforzerei artificiosamente nell'andare agile.