News Andrea Raccagni prende posizione sul caso Furrer

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Passista
18 Febbraio 2014
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Andrea Raccagni Noviero è corridore 20enne della Soudal-QuickStep Devo Team, ha partecipato ai recenti campionati del mondo di Zurigo nella cronometro U23 classificandosi 13°. È ora uno dei primi, se non il primo, corridore a spendere delle parole sul caso di Muriel Furrer, la 18enne svizzera morta in gara. Le...
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4x16

Maglia Iridata
21 Marzo 2010
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Rovigo
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Io non sono un esperto ne di corse ciclistiche ne di storia del ciclismo, quindi, non so se una volta c'erano più o meno vittime ma giusto ieri guardavo un video di Alberto Naskar che mi ha fatto riflettere......il video parlava dei piloti più scorretti partendo dagli albori fino ai giorni nostri; nell'epoca eroica i piloti non erano scorretti perché, con le auto di allora, prendersi dei rischi significa a fare un incidente e quasi certamente lasciarci le penne, si sono iniziati a prendere più rischi con l'avvento del carbonio con la maggior robustezza e sicurezza delle monoposto ma è solo dalla morte di Senna che si è pensato a implementare sempre di più la sicurezza. Mi sembra di rivivere la stessa cosa sul ciclismo, ai tempi di Coppi non ci si buttava in discesa come oggi perché le bici erano "cancelli" (passatemi il termine) oggi tra telai sempre più rigidi, gommature più generose, freni a disco ecc ecc hanno una "sicurezza" in più che li fa osare di più e quindi alzano il rischio solo che in F1 hanno abitacoli a prova di bomba atomica, in bici.....un casco di polistirolo e una tutina di lycra! Io ho iniziato a seguire il ciclismo nel 2010 e la prima vittima che ricordo è stato Wouter nel 2011 poi di colpo 2023 Mader, 2024 Furrer senza tralasciare le cadute che coinvolgono sempre di più i Big! Questa non è una critica ai freni a disco, per carità, ma visto che non si può tornare ai rim e alle coperture da 23 bisognerebbe investire di più sulla sicurezza passiva, localizzatori GPS sempre in ogni competizione, magari che solo la direzione di corsa può vedere! Le notizie che ho riportato solo solo quelle di cui ho memoria o sono dettate dalla mia personale impressione, se ho detto castronerie correggetemi senza pietà!!!
 

charlietrotter

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2011
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Romagna
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Nell'articolo completo Raccagni cita anche il fatto che nelle gare successive all'incidente mortale della povera Fuller, le riprese televisive del circuito internazionale hanno evitato di riprendere quella discesa dalla moto di ripresa posta posteriormente ai corridori, optando per l'elicottero in quel frangente (cosa che invece facevano nei giorni precedenti): l'ho notato anche io e, mentre dall'alto la discesa faceva tutta altra impressione, dalla moto di ripresa sembrava veramente pericolosa, stretta, velocissima, con una curva completamente cieca, per giunta poi bagnata in mezzo ad un parco alberato...lo stesso Ballan durante le gare giovanili, la descriveva in questi termini).
Non so se il tratto in cui e' avvenuto l'incidente della svizzera e' quello della stessa discesa citata dal Raccagni, non credo, ma poco importa; se c'e' un tratto in cui i corridori raggiungono velocita' molto elevate (90kmh?!), li' devono essere adottate tutte le precauzioni del caso, fino a cercare un percorso alternativo se sussistono condizioni di pericolo estremo; per di piu' in in circuito cittadino da ripetere svariate volte, non stavano scendendo dal Galibier o dallo Stelvio!!!
E l'UCI, proprio con quelle riprese tv "oscurate", ha dimostrato di avere una bella coda di paglia...
 
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loiety

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Complimenti per il coraggio. In una intervista ha detto una cosa ancora più pesante sull'uci ma mi piacerebbe trovare un riscontro. Purtroppo non è bastato l'incidente dello scorso anno ai Paeai Baschi. Io spero che adesso questa morte serva a qualche cosa e non passi in cavalleria. Comunque a mio avviso non serve il rappresentante dei corridori, basta un pò di buon senso.
 

paolone8

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Casati laser chorus
Mi piacerebbe che qualcuno che conta, abbia il coraggio di dire che l'uci, è responsabile di questa tragedia. Se lo scriviamo sul forum, non ci caga nessuno, lo dice un ciclista di seconda fascia, non fa effetto. Lo dicesse ad alta voce un top rider, qualcuno che si assumesse la responsabilità di lanciare accuse dirette, forse creerebbe dei rimorsi nella coscienza di qualcuno. Muriel non sarà mai più tra di noi, la possibilità di diventare grande le è stata rubata, ma magari un minimo di giustizia potrebbe esserle resa.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Ma non c’è già l’associazione corridori?
Lavora solo durante il giro o anche nel resto della stagione?
Era un campionato del mondo, i cui percorsi erano noti da tempo, nessuno li ha chiamati?
Loro non si sono proposti per supervisionare i percorsi e suggerire interventi?

Ma soprattutto l’associazione corridori non ha detto nulla dell’incidente o dei percorsi anche solo in un post?

Mi sembra che nel ciclismo regni un gran casino.
 

Ser pecora

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Mi piacerebbe che qualcuno che conta, abbia il coraggio di dire che l'uci, è responsabile di questa tragedia.

E l'associazione corridori? Dov'era? Cosa faceva? Il delegato l'ha visto il percorso? Se "tutti sapevano" che quella discesa era pericolisissima tra i corridori perché nessuno ha parlato al delegato?
E' esattamente quello che dice Raccagni.
 

canserbero

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Purtroppo nel mondo come nel ciclismo continuano ad imperare dinamiche quali il calcolo e la convenienza. Sarebbe stupendo che fossero state prese delle misure adeguate sul percorso - poi non sapremo mai se questo o altri incidenti si sarebbero evitati - ora ci si può solo e giustamente indignare; in questo frangente mi piacerebbe che atleti di prim’ordine si esponessero, ma, come premessa vuole, la carriera sportiva è breve e bisogna campare una vita. Spero di essere smentito da uno o più big.
 
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loiety

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Purtroppo nel mondo come nel ciclismo continuano ad imperare dinamiche quali il calcolo e la convenienza. Sarebbe stupendo che fossero state prese delle misure adeguate sul percorso - poi non sapremo mai se questo o altri incidenti si sarebbero evitati - ora ci si può solo e giustamente indignare; in questo frangente mi piacerebbe che atleti di prim’ordine si esponessero, ma, come premessa vuole, la carriera sportiva è breve e bisogna campare una vita. Spero di essere smentito da uno o più big.
L'incidente, anche mortale,può accadere in ogni caso. Un incidente con questa dinamica, in un campionato del mondo, no. Anche se si dimostrasse non penalmente criminale, le responsabilità non possono non esserci. Ricordiamoci, una ragazza con un vita davanti abbandonata agonizzante per un ora sotto la pioggia battente, una negazione della civiltà. Solo il pensiero mi rende insopportabile la cosa.
 

motogpdesmo16

Gregario
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E l'associazione corridori? Dov'era? Cosa faceva? Il delegato l'ha visto il percorso? Se "tutti sapevano" che quella discesa era pericolisissima tra i corridori perché nessuno ha parlato al delegato?
E' esattamente quello che dice Raccagni.
E, sebbene giovane, rischia poi di fare la fine (sportiva) del buon Simone Farina in ambito calcistico: prima osannato perfino sul palco della cerimonia del Pallone d'Oro e poi, via via, messo ai margini dal sistema stesso.
Probabilmente vivere ogni giorno nel World Tour e nel suo ambiente è molto diverso rispetto allo scrivere sul forum, ma penso tu lo sappia.

L'associazione corridori? Penso sia è ancora a Morbegno, dall'ottobre 2020.
 

Shadowplay

Passista
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Olmo Link Pro
Ma non c’è già l’associazione corridori?
Lavora solo durante il giro o anche nel resto della stagione?
Era un campionato del mondo, i cui percorsi erano noti da tempo, nessuno li ha chiamati?
Loro non si sono proposti per supervisionare i percorsi e suggerire interventi?

Ma soprattutto l’associazione corridori non ha detto nulla dell’incidente o dei percorsi anche solo in un post?

Mi sembra che nel ciclismo regni un gran casino.
Adam Hansen è uscito dal letargo e pare che stia pure sviluppando un dispositivo di sicurezza... udite, udite!! :clown::clown::clown:
 

cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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Ma soprattutto l’associazione corridori non ha detto nulla dell’incidente o dei percorsi anche solo in un post?
Vero, l'associazione dei corridori dovrebbe imporsi di più sulla sicurezza, stesso discorso per l'UCI che invece di pensare a quanto devono essere lunghi i calzini in gara (i problemoni del ciclismo moderno) deve iniziare a fare norme certe sulla sicurezza anche con indicazioni precise. Fanno le pulci per l'inclinazione della sella ma su quella delle discese nada.
 
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Masao1

Apprendista Velocista
10 Luglio 2018
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Castle of the river
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Purtroppo nel mondo come nel ciclismo continuano ad imperare dinamiche quali il calcolo e la convenienza. Sarebbe stupendo che fossero state prese delle misure adeguate sul percorso - poi non sapremo mai se questo o altri incidenti si sarebbero evitati - ora ci si può solo e giustamente indignare; in questo frangente mi piacerebbe che atleti di prim’ordine si esponessero, ma, come premessa vuole, la carriera sportiva è breve e bisogna campare una vita. Spero di essere smentito da uno o più big.

In tutti gli sport. Guarda le cagate delle gare cittadine della F1. A monaco che ci sono i soldi da sempre, correvano anche quando le auto erano delle scatolette. Ora che hanno cellule impenetrabili, hanno calcato ancora di più la mano.... I soldi spianano tutto. Gli arabi hanno i soldi, più di tutti, e sono dei f.....
 

Ser pecora

Diretur
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Vero, l'associazione dei corridori dovrebbe imporsi di più sulla sicurezza, stesso discorso per l'UCI che invece di pensare a quanto devono essere lunghi i calzini in gara (i problemoni del ciclismo moderno) deve iniziare a fare norme certe sulla sicurezza anche con indicazioni precise. Fanno le pulci per l'inclinazione della sella ma su quella delle discese nada.

Un po' come la polizia che da la multa a quelli in doppia fila invece che catturare i mafiosi....

Il mondo moderno.
 
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Makmatti

Pedivella
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Non so come funziona la categoria e i controlli ma con la sparizione di quel chip dalla rivelazione cronometrica nessuno ha dato peso.
Non è solo questione di radioline o di avere un rilevatore gps.
Chi ha la responsabilità oggettiva di controllare chi corre se è presente, gli organizzatori? La Swiss Cycling per cui stava correndo ?
Per me, specie per la gara che non porta soldini e visibilità , se ne son fregati un po’ tutti, in nome del risparmio.
Poche persone in punti pericolosi lungo il percorso.
Oliver Senn non è al primo morto in corse di cui è a capo dell’organizzazione.
Come sempre basso profilo e silenzio finché la massa non dimentica.
 
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Apprendista Cronoman
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Adam Hansen è uscito dal letargo e pare che stia pure sviluppando un dispositivo di sicurezza... udite, udite!! :clown::clown::clown:
Facciamo finta che la tragedia che purtroppo si è verificata, non si fosse verificata.

Ma solo Per la discesa della Crono, quella che Beatamente UCI si rifiutava di trasmettere in diretta. Per non fare brutta figura.
Un due righe di comunicato dal " POTENTE SINDACATO "
No vero..? era troppo chiedere di occuparsi di cose concrete..

Meglio Disquisire dei massimi sistemi..

Alla fine Ha concluso piu' un post di un ragazzino che il "POTENTE SINDACATO"
 
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Makmatti

Pedivella
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Domane sl
Bhe in Svizzera era morto pure un ciclista al giro in corsa un paio di anni fa. Quindi un pelo di attenzione in più specie dagli organizzatori, che sono gli stessi poteva esserci.
L’UCI non vuole radioline, che ci può stare, ma il primo problema è che su un percorso del genere non possono passare due ore o quasi dopo che un atleta ha fatto un dritto per avere un soccorso.
Perchè è brutto da scrivere ma a nessuno fregava nulla di quella gara femminile juniores, nè agli organizzatori, nè ai responsabili di gara, nè alla Swss Cycling, tra cui vi è gente che era retribuita anche per quell’evento.
Sarebbe successa la stessa cosa se faceva un dritto un atleta che correva nella categoria superiore ?
 

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