Pro stagione 2024

grimpeur75

Passista
13 Febbraio 2007
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Aosta
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Bianchi Specialissima disc
Uno di sicuro ce la fa. Se va come a Plateau de Beille.
Ma nn so…li fece mi pare 1860 di Vam e la salita era all’8 x cento, più è alta la pendenza più facile è fare Vam alte..era arrivo di tappa e fece una prestazione mostruosa…era x dire che mi sembra una cavolata che una salita così nn faccia selezione e salgano a 25 di media….al max uno al mondo lo fa e nn è nemmeno detto…
 

FRNK

Pignone
26 Dicembre 2021
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Como
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Pepino R09
Lavorando nel mondo della chimica non posso che confermare che tutte le sponsorizzazioni Ineos sono una grandissima operazione di green washing.

Sul piano sportivo però ci hanno regalato pagine di sport indimenticabili, tra cui la "maratona sub 2h" corsa da Kipchoge a Vienna.
 

gibo2007

Apprendista Cronoman
30 Agosto 2015
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Canyon
Ma nn so…li fece mi pare 1860 di Vam e la salita era all’8 x cento, più è alta la pendenza più facile è fare Vam alte..era arrivo di tappa e fece una prestazione mostruosa…era x dire che mi sembra una cavolata che una salita così nn faccia selezione e salgano a 25 di media….al max uno al mondo lo fa e nn è nemmeno detto…
Era anche 14 km di salita al 7,8% a 23,8 km/h.
Penso che se ha fatto quei valori lì possa farcela. Non saliranno i big a 25 all'ora, ma attorno ai 23 molto probabile.
 
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Makmatti

Pignone
25 Agosto 2024
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Reggio Emilia
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Domane sl
Non mi pare cosi brutta la tappa Albanese
Secondo me essendo l’inizio non tireranno più di tanto.
Poi io non ci prendo mai quindi quando penso non si tira, parte un gruppetto e caccia 1/4 dei corridori fuori tempo massimo
 

alespg

Passista
26 Dicembre 2017
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pavia
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scapin eos 3
Non mi pare cosi brutta la tappa Albanese
Secondo me essendo l’inizio non tireranno più di tanto.
Poi io non ci prendo mai quindi quando penso non si tira, parte un gruppetto e caccia 1/4 dei corridori fuori tempo massimo
come sempre, la corsa la faranno i corridori, ma dal punto di vista del percorso, è duro davvero.
 
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Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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Radio-France ha fatto uno speciale sul doping odierno. Niente di nuovo, se non un tot di anonimi del gruppo che dicono che oggi è "ipermedicalizzato", con sostanze a pioggia per ogni cosa, più ketoni, monossido di carbonio, etc.etc..uno parla della "Magic Box" disponibile pre-gara con paracetamolo, caffeina, teoffilina e tiocolchicoside. Tutti autorizzati e non nella lista antidoping.

Il medico francese di una squadra WT che ha voluto rimanere anonimo (ma la scelta non è infinita, e ad occhio potrebbe essere Grappe) ha dichiarato su Pogačar:

"Pogačar al Giro mi ha tolto la voglia di guardare il ciclismo: nelle ultime centinaia di metri delle salite aveva una freschezza incompatibile con la potenza che sviluppava".

Olivier Rabin, direttore della ricerca medica della WADA, ha detto che la minaccia del doping genetico "è molto piu' reale oggi di qualche anno fa". E spiegava come negli Usa abbiano già manipolato il Dna di ratti "spostandolo" poi sugli umani per stimolare la produzione endogena di Epo e Gh. E che devono essere sempre più vigili su questa tematica (non solo per il ciclismo ovviamente).

E comunque dice che oggi sul mercato ci sono centinaia di Epo diversi, non solo 1-2 come 25 anni fa. Che la Wada li compra sul mercato nero cinese e indiano per testarli e trovare il modo di identificarli nei test, ma per identificarli tutti vuol dire analizzarli tutti ed "è un po' presuntuoso pensare di poterlo fare"

Poi intervistano Eric Boyer, ex-pro, che ha corso 1 anno nella Polti assieme a Gianetti di cui era anche compagno di stanza. Il quale racconta come Gianetti non avesse mai vinto niente per anni e poi d'un tratto ha cominciato a vincere corse importanti. E che è una persona simpatica e piacevole, ma che "non concepisce il ciclismo senza aiuti medici per la prestazione".

Chiudono Barguil e G. Martin che dicono che dopo il covid è iniziata una nuova era del ciclismo. Barguil dice che dopo il covid doveva essere al 100% anche solo per non perdere le ruote. Martin dice che prima con 6,5w/kg stava coi migliori in salita, mentre adesso fa fatica a fare una Top10.
 

Makmatti

Pignone
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Domane sl
come sempre, la corsa la faranno i corridori, ma dal punto di vista del percorso, è duro davvero.
Per me all’inizio, una tappa più difficile fisicamente ci può stare. Poi non si conosce tutto il calendario.
Parte del gioco, nelle corse a tappe è la gestione delle risorse e del recupero nelle 21 tappe, mettere tappe facili le fa diventare 18.
Quindi una tappa dura all’inizio ci sta.
Fa parte dello spettacolo.
Capisco che la lamentela è che sia in terra straniera, visto non mancano le salite dure in italia. Pero a parte che le le escursioni fuori dal territorio nazionale piacciono però l’Albania è terra montuosa.
 
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gibo2007

Apprendista Cronoman
30 Agosto 2015
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Canyon
Radio-France ha fatto uno speciale sul doping odierno. Niente di nuovo, se non un tot di anonimi del gruppo che dicono che oggi è "ipermedicalizzato", con sostanze a pioggia per ogni cosa, più ketoni, monossido di carbonio, etc.etc..uno parla della "Magic Box" disponibile pre-gara con paracetamolo, caffeina, teoffilina e tiocolchicoside. Tutti autorizzati e non nella lista antidoping.

Il medico francese di una squadra WT che ha voluto rimanere anonimo (ma la scelta non è infinita, e ad occhio potrebbe essere Grappe) ha dichiarato su Pogačar:

"Pogačar al Giro mi ha tolto la voglia di guardare il ciclismo: nelle ultime centinaia di metri delle salite aveva una freschezza incompatibile con la potenza che sviluppava".

Olivier Rabin, direttore della ricerca medica della WADA, ha detto che la minaccia del doping genetico "è molto piu' reale oggi di qualche anno fa". E spiegava come negli Usa abbiano già manipolato il Dna di ratti "spostandolo" poi sugli umani per stimolare la produzione endogena di Epo e Gh. E che devono essere sempre più vigili su questa tematica (non solo per il ciclismo ovviamente).

E comunque dice che oggi sul mercato ci sono centinaia di Epo diversi, non solo 1-2 come 25 anni fa. Che la Wada li compra sul mercato nero cinese e indiano per testarli e trovare il modo di identificarli nei test, ma per identificarli tutti vuol dire analizzarli tutti ed "è un po' presuntuoso pensare di poterlo fare"

Poi intervistano Eric Boyer, ex-pro, che ha corso 1 anno nella Polti assieme a Gianetti di cui era anche compagno di stanza. Il quale racconta come Gianetti non avesse mai vinto niente per anni e poi d'un tratto ha cominciato a vincere corse importanti. E che è una persona simpatica e piacevole, ma che "non concepisce il ciclismo senza aiuti medici per la prestazione".

Chiudono Barguil e G. Martin che dicono che dopo il covid è iniziata una nuova era del ciclismo. Barguil dice che dopo il covid doveva essere al 100% anche solo per non perdere le ruote. Martin dice che prima con 6,5w/kg stava coi migliori in salita, mentre adesso fa fatica a fare una Top10.
Tutte cose note, che però, per chi non vive nel mondo degli angelorsi, qualche domanda la fanno sorgere.
Sul salto epocale di prestazioni post 2020 penso si sia tutti d'accordo.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Radio-France ha fatto uno speciale sul doping odierno. Niente di nuovo, se non un tot di anonimi del gruppo che dicono che oggi è "ipermedicalizzato", con sostanze a pioggia per ogni cosa, più ketoni, monossido di carbonio, etc.etc..uno parla della "Magic Box" disponibile pre-gara con paracetamolo, caffeina, teoffilina e tiocolchicoside. Tutti autorizzati e non nella lista antidoping.

Il medico francese di una squadra WT che ha voluto rimanere anonimo (ma la scelta non è infinita, e ad occhio potrebbe essere Grappe) ha dichiarato su Pogačar:

"Pogačar al Giro mi ha tolto la voglia di guardare il ciclismo: nelle ultime centinaia di metri delle salite aveva una freschezza incompatibile con la potenza che sviluppava".

Olivier Rabin, direttore della ricerca medica della WADA, ha detto che la minaccia del doping genetico "è molto piu' reale oggi di qualche anno fa". E spiegava come negli Usa abbiano già manipolato il Dna di ratti "spostandolo" poi sugli umani per stimolare la produzione endogena di Epo e Gh. E che devono essere sempre più vigili su questa tematica (non solo per il ciclismo ovviamente).

E comunque dice che oggi sul mercato ci sono centinaia di Epo diversi, non solo 1-2 come 25 anni fa. Che la Wada li compra sul mercato nero cinese e indiano per testarli e trovare il modo di identificarli nei test, ma per identificarli tutti vuol dire analizzarli tutti ed "è un po' presuntuoso pensare di poterlo fare"

Poi intervistano Eric Boyer, ex-pro, che ha corso 1 anno nella Polti assieme a Gianetti di cui era anche compagno di stanza. Il quale racconta come Gianetti non avesse mai vinto niente per anni e poi d'un tratto ha cominciato a vincere corse importanti. E che è una persona simpatica e piacevole, ma che "non concepisce il ciclismo senza aiuti medici per la prestazione".

Chiudono Barguil e G. Martin che dicono che dopo il covid è iniziata una nuova era del ciclismo. Barguil dice che dopo il covid doveva essere al 100% anche solo per non perdere le ruote. Martin dice che prima con 6,5w/kg stava coi migliori in salita, mentre adesso fa fatica a fare una Top10.
Mi sembra abbastanza evidente che ci sia qualcosa di nuovo che circola in gruppo ...e non sono solo i 100 gr/h di carboidrati.
 

gibo2007

Apprendista Cronoman
30 Agosto 2015
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Canyon
Si certo…ma salire a 23 o a 25 orari c è una bella differenza….
Sono valori stratosferici anche salire a 23 all'ora. Comunque Pogacar per me sale a 25.
Edit: forse anche più di 25. Visto come ha fatto Isola 2000 in un tappone del Tour
Screenshot_20241025_204327.jpg
Non ci si rende ancora conto di cosa abbia fatto Pogacar in questa stagione.
 
Ultima modifica:
23 Ottobre 2015
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Varese
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Cube, Specialized
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Il medico francese di una squadra WT che ha voluto rimanere anonimo (ma la scelta non è infinita, e ad occhio potrebbe essere Grappe) ha dichiarato su Pogačar:

"Pogačar al Giro mi ha tolto la voglia di guardare il ciclismo: nelle ultime centinaia di metri delle salite aveva una freschezza incompatibile con la potenza che sviluppava".

Olivier Rabin, direttore della ricerca medica della WADA, ha detto che la minaccia del doping genetico "è molto piu' reale oggi di qualche anno fa". E spiegava come negli Usa abbiano già manipolato il Dna di ratti "spostandolo" poi sugli umani per stimolare la produzione endogena di Epo e Gh. E che devono essere sempre più vigili su questa tematica (non solo per il ciclismo ovviamente).

E comunque dice che oggi sul mercato ci sono centinaia di Epo diversi, non solo 1-2 come 25 anni fa. Che la Wada li compra sul mercato nero cinese e indiano per testarli e trovare il modo di identificarli nei test, ma per identificarli tutti vuol dire analizzarli tutti ed "è un po' presuntuoso pensare di poterlo fare"

Poi intervistano Eric Boyer, ex-pro, che ha corso 1 anno nella Polti assieme a Gianetti di cui era anche compagno di stanza. Il quale racconta come Gianetti non avesse mai vinto niente per anni e poi d'un tratto ha cominciato a vincere corse importanti. E che è una persona simpatica e piacevole, ma che "non concepisce il ciclismo senza aiuti medici per la prestazione".

Chiudono Barguil e G. Martin che dicono che dopo il covid è iniziata una nuova era del ciclismo. Barguil dice che dopo il covid doveva essere al 100% anche solo per non perdere le ruote. Martin dice che prima con 6,5w/kg stava coi migliori in salita, mentre adesso fa fatica a fare una Top10.
Noooo, che delusione, non hanno parlato del motorino di Cancellara
 

drio75

Ex Gravel Race, apprendista BDC
9 Maggio 2016
550
458
Castelvetro di Modena
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Cube - Bianchi
Sono valori stratosferici anche salire a 23 all'ora. Comunque Pogacar per me sale a 25.
Edit: forse anche più di 25. Visto come ha fatto Isola 2000 in un tappone del Tour
Vedi l'allegato 466880
Non ci si rende ancora conto di cosa abbia fatto Pogacar in questa stagione.
Io credo che Pogacar potrebbe salire anche ai 30 di media.
 

Classifica generale Winter Cup 2024