Il consiglio che ti posso dare è di inizare a correre presto ad inizio anno, magari anche spostandoti: in piemonte le prime gare sono a metà febbraio, in liguria e toscana se è come l'anno scorso anche prima, se fai gare anche con altri enti, tipo UISP trovi qualcosa anche a gennaio nella zona del lucchese (devi avere la dolce metà disposta ad una trasferta, magari con la scusa di una mangiata e una gita fuori porta). Questo ti consente di iniziare a fare presto un po' di ritmo, che a meno di non avere un gruppone di persone che si muove tipo gara, in allenamento difficilmente fai. Se ti presenti a correre a metà marzo nelle gare di provincia (pavia e allessandria) trovi persone che hanno già un certo ritmo nelle gambe e la probabilità di rimanerci (dal punto di vista competitivo) è molto alta. A marzo quando iniziano le gare del pasta (orbassano, Torino) al sabato (per la II serie) falle tutte, sono un po' meno impegnative delle gare del trofeo Mortara (ora che si corre con i I, direi molto meno impegnative) e anche quelle sono ottime per fare ritmo.
A marzo evita come la peste la gara di rivanazzano (commento che già ti avevo fatto altrove, comunque parco partenti estremamente alto) e la gara di ovada (percorso vallonato e situazione di traffico fanno si che i primi 25 - 30 km - i primi due giri circa - vengono fatti rigorosamente a strappi). In generale se riesci a conoscere i percorsi (come punti salienti) dai un'occhiata su google map per vedere se ci sono punti che creano variazioni di ritmo, come ad esempio rotonde e curve secche: meglio una gara fatta ai 45 di media ma senza troppi rilanci che una gara fatta ai 41 ma tutta a rilanci. A fine inverno inizio primavera, ricorda che al pomeriggio di solito c'è più vento che la mattina, quindi meglio le gare di domenica (si fanno di solito alla mattina) di quelle del sabato (che sono quasi sempre al pomeriggio). In ogni caso ilmeteo.it mette anche il vento previsto. Ti dico questo perchè la gara più semplice del mondo (esempio mortara sul percorso di castel d'agogna) le volte in cui tira vento diventa una mattanza stile tonnara.