24h non stop di Aigle: endurance race

  • Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per bruciare le calorie prima che si trasformino in adipe: la
    Winter Cup edizione Feste! (clicca qui).

renatiello

Velocista
10 Novembre 2006
4.907
53
48
O sul lungomare o intorno allo stadio
Visita sito
Bici
Cervelo SLC - Cinelli Estrada - Giant Omnium
Non pensavo... la 24h di Aigle è un'esperienza speciale, che xò la fatica e la stanchezza non ti fa apprezzare e godere fino in fondo nel durante. Solo ora realizzo quel che è stato... e già mi manca.
L'atmosfera è particolare, il tempo, come tutti noi lo conosciamo... si ferma!
Non esiste più l'alternarsi del giorno e della notte...
Non è più ora di cena...
Non è più ora di colazione...
Non è più ora di pranzo...
Non sono più le 23... ma le 4, non è più l'una di notte ma le 6, non entro in pista alle 3 del pomeriggio ma alle 20...
... è quando tutto finisce non è mezzanotte... ma solo le 19 del giorno dopo e...
...il tempo, come tutti noi lo conosciamo, riparte!
Ed è ora di ritornare a casa!
 
  • Mi piace
Reactions: riky76

Cillo

Scalatore
10 Gennaio 2008
7.710
5.142
60
Torino
Visita sito
Bici
Wilier 110 Pro -
Complimenti a tutti ed in particolare ad un amico di vecchia data S. Picco che ha fatto secondo di squadra e si è sparato 180 km a 44,8 di media....
 

bicibikers

Apprendista Passista
4 Settembre 2008
995
52
Torino
www.bicibikers.com
Il 26-27 novembre 2010, si è svolta le settima edizione della 24 su pista Le Tour du Monde presso Velodromo di Aigle, situato nella splendida regione del Chiablese comprendente le montagne e le vallate di confine con l’Italia che si affacciano sul lago di Ginevra. La manifestazione attira ogni anno un gran numero di ciclisti “pistard” provenienti dalle regioni transalpine e principalmente le nazioni di Svizzera, Italia, Francia, Germania. Quest’anno, visti gli impegni della nazionale svizzera su pista Elite, che gareggiava nella gara di coppa del Mondo in Nuova Caledonia, non si sono presentati i due elementi che hanno caratterizzato e vivacizzato le ultime due edizioni, ovvero Cyrille Thery e Claudio Himof, non per questo il “parterre” di corridori era meno ricco di personaggi di valore a livello internazionale: i francesi del Team Mavic, si sono presentati con Demaret (professionista della Cofidis) e Paiani (un ottimo stradista e cronoman Under 23 reduce dai campionati mondiali di Melbourne in Australia e vincitore di tappa del Tour de l’Avenir 2010). Rispetto all’edizione del 2009, sono mancati alcuni team locali di giovani e gli organizzatori che fanno parte dello staff dell’UCI (Unione Ciclistica Internazionale), hanno comunicato che si impegneranno a pubblicizzare di più l’evento per il 2011. La gara si è svolta con una media complessiva uguale a quella dello scorso anno, segno che non si è andato meno veloci, piuttosto la riduzione dei corridori in pista ha impegnato maggiormente i presenti. La vittoria è andata al Team Mavic (molto bene organizzata ed arrivata sul campo con l’obiettivo di battere tutti gli avversari) composta da Jean-Eude Demaret, Jean Lou Paiani, Amael Donnet, Gaydon Fabrice e Marcat Jean Pierre, rispettando i pronostici, hanno percorso 1085 km nelle 24 ore alla velocità media dei 45.21 km/h, al secondo posto gli italiani del Team Albonese MAPEI composta dai piemontesi Alberto Vanzo, Alessandro Picco, Roberto Dardi, dall’olandese Jeroen Neuhof e dal lombardo Luca Salvadeo. Il team italiano (già secondo lo scorso anno) ha percorso in 24 ore 1057 km alla media oraria di 44,04 km/h, mentre al terzo posto la squadra svizzera Under 23 del VC Orbe, con Michael Iannetta, Franck Pasche, Lars Schnyder, Michael Randin e Aubert Loic con 1052 km alla media di 43.83 km/h. La partenza del team italiano della MAPEI è stato penalizzato da alcuni problemi tecnici sul rilevamento chilometrico e su una foratura, quindi la gara è stata da subito in salita con il problema di dover rincorrere degli avversari di assoluto valore e che non concedevano nulla, probabilmente non sarebbe cambiato di molto il risultato finale ma una partenza più equilibrata avrebbe reso la battaglia tra i team ancora più avvincente, almeno nelle fasi iniziali. Una grande gara, l’ha completata anche Luca Salvadeo, arrivando secondo in classifica generale percorrendo nelle sue frazioni cronometriche 340 km ai 44 km/h di media, purtroppo battuto Rumpf che ha percorso 392 km ad una media dei 39.9 km/h (in queste gare a volte i team non partecipano per la classifica a squadre ma per favorire la vittoria di un elemento della squadra in classifica individuale, proprio com’è avvenuto in questo caso). Nelle ultime tre ore di gara si è assistito dunque ad una sfida di tecnica e gambe ormai allo stremo delle forze tra l’Albonese MAPEI e il VC Orbe per la piazza d’onore, un grande aiuto al Team MAPEI e arrivato anche dalla seconda formazione in campo della Mapei (Alberti, Bettinelli, Grimani, Roberto Salvadeo e Fedele), che con giochi di squadra e astuzie date dalla grande esperienza su pista degli elementi hanno consentito al team MAPEI degli inseguitori di conquistare la seconda piazza in classifica generale. Le classifiche ufficiali si possono scaricare dal sito internet della manifestazione www.letourdumonde.ch
 

renatiello

Velocista
10 Novembre 2006
4.907
53
48
O sul lungomare o intorno allo stadio
Visita sito
Bici
Cervelo SLC - Cinelli Estrada - Giant Omnium
Il 26-27 novembre 2010, si è svolta le settima edizione della 24 su pista Le Tour du Monde presso Velodromo di Aigle, situato nella splendida regione del Chiablese comprendente le montagne e le vallate di confine con l’Italia che si affacciano sul lago di Ginevra. La manifestazione attira ogni anno un gran numero di ciclisti “pistard” provenienti dalle regioni transalpine e principalmente le nazioni di Svizzera, Italia, Francia, Germania. Quest’anno, visti gli impegni della nazionale svizzera su pista Elite, che gareggiava nella gara di coppa del Mondo in Nuova Caledonia, non si sono presentati i due elementi che hanno caratterizzato e vivacizzato le ultime due edizioni, ovvero Cyrille Thery e Claudio Himof, non per questo il “parterre” di corridori era meno ricco di personaggi di valore a livello internazionale: i francesi del Team Mavic, si sono presentati con Demaret (professionista della Cofidis) e Paiani (un ottimo stradista e cronoman Under 23 reduce dai campionati mondiali di Melbourne in Australia e vincitore di tappa del Tour de l’Avenir 2010). Rispetto all’edizione del 2009, sono mancati alcuni team locali di giovani e gli organizzatori che fanno parte dello staff dell’UCI (Unione Ciclistica Internazionale), hanno comunicato che si impegneranno a pubblicizzare di più l’evento per il 2011. La gara si è svolta con una media complessiva uguale a quella dello scorso anno, segno che non si è andato meno veloci, piuttosto la riduzione dei corridori in pista ha impegnato maggiormente i presenti. La vittoria è andata al Team Mavic (molto bene organizzata ed arrivata sul campo con l’obiettivo di battere tutti gli avversari) composta da Jean-Eude Demaret, Jean Lou Paiani, Amael Donnet, Gaydon Fabrice e Marcat Jean Pierre, rispettando i pronostici, hanno percorso 1085 km nelle 24 ore alla velocità media dei 45.21 km/h, al secondo posto gli italiani del Team Albonese MAPEI composta dai piemontesi Alberto Vanzo, Alessandro Picco, Roberto Dardi, dall’olandese Jeroen Neuhof e dal lombardo Luca Salvadeo. Il team italiano (già secondo lo scorso anno) ha percorso in 24 ore 1057 km alla media oraria di 44,04 km/h, mentre al terzo posto la squadra svizzera Under 23 del VC Orbe, con Michael Iannetta, Franck Pasche, Lars Schnyder, Michael Randin e Aubert Loic con 1052 km alla media di 43.83 km/h. La partenza del team italiano della MAPEI è stato penalizzato da alcuni problemi tecnici sul rilevamento chilometrico e su una foratura, quindi la gara è stata da subito in salita con il problema di dover rincorrere degli avversari di assoluto valore e che non concedevano nulla, probabilmente non sarebbe cambiato di molto il risultato finale ma una partenza più equilibrata avrebbe reso la battaglia tra i team ancora più avvincente, almeno nelle fasi iniziali. Una grande gara, l’ha completata anche Luca Salvadeo, arrivando secondo in classifica generale percorrendo nelle sue frazioni cronometriche 340 km ai 44 km/h di media, purtroppo battuto Rumpf che ha percorso 392 km ad una media dei 39.9 km/h (in queste gare a volte i team non partecipano per la classifica a squadre ma per favorire la vittoria di un elemento della squadra in classifica individuale, proprio com’è avvenuto in questo caso). Nelle ultime tre ore di gara si è assistito dunque ad una sfida di tecnica e gambe ormai allo stremo delle forze tra l’Albonese MAPEI e il VC Orbe per la piazza d’onore, un grande aiuto al Team MAPEI e arrivato anche dalla seconda formazione in campo della Mapei (Alberti, Bettinelli, Grimani, Roberto Salvadeo e Fedele), che con giochi di squadra e astuzie date dalla grande esperienza su pista degli elementi hanno consentito al team MAPEI degli inseguitori di conquistare la seconda piazza in classifica generale. Le classifiche ufficiali si possono scaricare dal sito internet della manifestazione www.letourdumonde.ch

Congratulazioni!

P.S.
La tua anteriore ad altissimo profilo con 87 raggi è una figata!!!o-o
 

bicibikers

Apprendista Passista
4 Settembre 2008
995
52
Torino
www.bicibikers.com
Congratulazioni!

P.S.
La tua anteriore ad altissimo profilo con 87 raggi è una figata!!!o-o

grazie, mi ha fatto piacere conoscerti.

per la ruota... guarda che non è una meraviglia in fatto di aerodinamica, purtroppo per contenere costi ho dovuto adattare un cerchio posteriore all'anteriore con raggiatura troppo numerosa, ma va bene lo stesso, meglio che me mie due campy del 1984 che uso da allenamento hahaha!!!! Io non sono fissato sui materiali
 

bicibikers

Apprendista Passista
4 Settembre 2008
995
52
Torino
www.bicibikers.com
qualche aneddoto così tanto per ridere... a Surplace e Falco1950 l'ho già raccontato

bene allora...allora immaginatevi... dopo essere sveglio per 36 ore di fila, con 200 km nelle gambe ai 44,5/45 di media… sembravamo zombie sulla pista… tocca a me, penultima sessione… i primi, i mavic francesi erano ormai in fuga, ci tallonavano i ragazzotti svizzeri, che non erano fenomenali, visto che quelli buoni erano in Nuova Caledonia a correre… però sempre Under 23 erano e in fatto di energie ne avevano fin troppe.. dicevo, salgo su e tampino il numero 4 (loro avevano quel numero), noi in vantaggio di poco, bastava stare sull’uomo e non far prendere giri. Quello era alla fine del turno, era “bolso” dopo che Dardi lo aveva ben cotto nell’ora prima, Roby sembrava matto quanto andava in quella sessione. Io gli “chiappo” due giri, allora loro si organizzano e fanno salire su uno fresco, io ero imbambolato e sento Grimani (che di pista se ne intende darmi una botta sul culo...) ho capito tutto!!!! Cavoli devo sfruttare il cambio per recuperare ancora terreno e aumento, a volte non servono le parole per capirsi, così eseguo e Grimani mi dà una mano nei treni, poi sale il giovanotto, io mi attacco con il bostik alla ruota, lui aumenta, confabula con un amico e scattano, io inseguo e li riachiappo, lo vedo un po’ incerto della situazione. Lui tira il giro, io gli dò il cambio ma non tiro, vado davanti a lui e lo guardo (testa rivolta indietro come per la velocità) rallento, lui pure… 20 allora… 15 allora…. Allora lui per 10 minuti cerca di passare davanti aumentando… appena aumenta, io gli sono dietro con il bostik, chiede cambio e io ripeto la situazione, lo guardo in faccia e vado ai 20 allora… lui non sa più che fare… se scatta, gli sono al culo, se molla, io mi fermo… hahaha. Prova uno sprint da velocista, vado a nozze, sempre al culo… gatto e topo, “mizziga” si infila tra la balaustra e un ciclista nel pieno del lancio io dietro passa solo il manubrio e lo scarpino viene "limato" dal legno della balaustra (peccato per lo scarpino nuovo...), 5mm e facevo il “salto della quaglia”, dopo mi stufo di giocare e alzo il braccio per il cambio, sento un urlo da dietro “Alèèèèèèè” di gioia di un compagno del ragazzino che si era tolto una grana, fuori l’italiano rompicoglioni… Scende dalla pista dopo 20 minuti e ci becchiamo al bar, 20 anni di differenza, ci stringiamo la mano, mi dice che non si era mai divertito tanto a giocare così. Gli regalo un cappellino Mapei, mi sono fatto un’amico. Bene questa è stata la cosa più bella di questa edizione... mi sono divertito un casino.
 
  • Mi piace
Reactions: riky76

renatiello

Velocista
10 Novembre 2006
4.907
53
48
O sul lungomare o intorno allo stadio
Visita sito
Bici
Cervelo SLC - Cinelli Estrada - Giant Omnium
qualche aneddoto così tanto per ridere... a Surplace e Falco1950 l'ho già raccontato

bene allora...allora immaginatevi... dopo essere sveglio per 36 ore di fila, con 200 km nelle gambe ai 44,5/45 di media… sembravamo zombie sulla pista… tocca a me, penultima sessione… i primi, i mavic francesi erano ormai in fuga, ci tallonavano i ragazzotti svizzeri, che non erano fenomenali, visto che quelli buoni erano in Nuova Caledonia a correre… però sempre Under 23 erano e in fatto di energie ne avevano fin troppe.. dicevo, salgo su e tampino il numero 4 (loro avevano quel numero), noi in vantaggio di poco, bastava stare sull’uomo e non far prendere giri. Quello era alla fine del turno, era “bolso” dopo che Dardi lo aveva ben cotto nell’ora prima, Roby sembrava matto quanto andava in quella sessione. Io gli “chiappo” due giri, allora loro si organizzano e fanno salire su uno fresco, io ero imbambolato e sento Grimani (che di pista se ne intende darmi una botta sul culo...) ho capito tutto!!!! Cavoli devo sfruttare il cambio per recuperare ancora terreno e aumento, a volte non servono le parole per capirsi, così eseguo e Grimani mi dà una mano nei treni, poi sale il giovanotto, io mi attacco con il bostik alla ruota, lui aumenta, confabula con un amico e scattano, io inseguo e li riachiappo, lo vedo un po’ incerto della situazione. Lui tira il giro, io gli dò il cambio ma non tiro, vado davanti a lui e lo guardo (testa rivolta indietro come per la velocità) rallento, lui pure… 20 allora… 15 allora…. Allora lui per 10 minuti cerca di passare davanti aumentando… appena aumenta, io gli sono dietro con il bostik, chiede cambio e io ripeto la situazione, lo guardo in faccia e vado ai 20 allora… lui non sa più che fare… se scatta, gli sono al culo, se molla, io mi fermo… hahaha. Prova uno sprint da velocista, vado a nozze, sempre al culo… gatto e topo, “mizziga” si infila tra la balaustra e un ciclista nel pieno del lancio io dietro passa solo il manubrio e lo scarpino viene "limato" dal legno della balaustra (peccato per lo scarpino nuovo...), 5mm e facevo il “salto della quaglia”, dopo mi stufo di giocare e alzo il braccio per il cambio, sento un urlo da dietro “Alèèèèèèè” di gioia di un compagno del ragazzino che si era tolto una grana, fuori l’italiano rompicoglioni… Scende dalla pista dopo 20 minuti e ci becchiamo al bar, 20 anni di differenza, ci stringiamo la mano, mi dice che non si era mai divertito tanto a giocare così. Gli regalo un cappellino Mapei, mi sono fatto un’amico. Bene questa è stata la cosa più bella di questa edizione... mi sono divertito un casino.

SPASSOSO!!!
E credo di aver assistito a parte di questo gioco... ho visto te e un altro (ma ricordo solo te perchè so come sei fatto)... molto alti in parabola con gli sguardi che si incrociavano e le vostre schermaglie... FANTASTICO!!!
 

Classifica generale Winter Cup 2024