Domanda: ma tu cosa faresti? Lasceresti tutto così o cosa proponi? Perchè sinora ti ho letto solo parlare di prologo
Non c'è la ricetta magica. Dipende da come è tracciato il percorso, in quali città passa, chi paga per cosa. Quest'anno al Tour non c'è stato prologo perché probabilmente in Bretagna nessuno lo voleva e preferivano mostrare più territorio possibile.
Le strade sono sempre meno adatte alle corse.
Etc.etc..
Io al
silver bullett non credo in nessun campo. In particolare in quelli dove la situazione è complessa.
Credo che intanto dovrebbero parlarsi tra interessati. Un punto molto debole sono proprio i ciclisti, che parlano parlano, ma senza avere le idee chiare, e comunque spesso hanno interessi contrastanti e non sono compatti.
Fino a 20 anni fa tante regole erano chiare in gruppo. Cipollini si metteva davanti al gruppo alla prima salita e urlava "piano!!!". E tutti la facevano al ritmo che decideva lui. Oggi è impensabile. Si beccherebbe la pernacchia da un 15enne che va su a 2000 di vam.
Non sto dicendo che era meglio prima, ma che va considerato tutto l'insieme. Ogni tanto la ricetta funziona altre volte no.
Ma le soluzioni facili non esistono. Bisogna anche considerare le ricadute.
Ed anche i tentativi tanto per provare non vanno bene, perché confondono il pubblico.
Il problema è che se un velocista punta ad una tappa e arriva nel tempo massimo nelle salite i suoi obiettivi rimangono integri.
Chi veste la maglia verde se arriva 1 ora dopo nel tappone mica gli tolgono punti, stesso per la maglia a pois.
Se la maglia gialla ai -5 viene travolto da un treno e perde 5 minuti perde la maglia e il tour.
Non per una sua debolezza...
Poi vediamo alle volte una certa variabilità sui tempi massimi (meteo) ma sulle tappe di pianura i -3 se e solo se picchi il muso sull'asfalto o fori.
Il velocista che va per terra perché la squadra da classifica lo sgomita per portare il capitano salvo al traguardo vede sfumare il suo obiettivo dell'anno non per una sua debolezza.