vero. L'altro problema, magari meno legato ad abitudini e necessità lavorative è quello di cercare il numerello, il rapporto magico, il "copia incolla" dal vicino/complice/amante
, dall'amapro, dal pro e chi più ne ha più ne metta senza capire le proprie esigenze, senza cogliere i principi che stanno alla base di un allenamento -o sua impostazione generale- con o senza radicali modifiche.
Tutte le osservazioni sul polarizzato NON sono prescrizioni di carico, sono analisi e confronti, anche tra sport differenti ma con alla base un denominatore comune, anzi 2...essere sport aerobici e il raffronto su atleti di alto livello (anche in forma comparativa con periodo passati).
La sintesi comune è che spesso si indugia troppo, in forma strutturata e non, nell'intensità compresa tra LT1/VT1 e LT2/VT2, che questa intensità è eccessivamente intensa per apportare adattamenti sul profilo metabolico ed eccessivamente stancante, a lungo termine, per apportare sostanziali miglioramenti qualitativi sulla prestazione intensa. Senza però incidere proprio su questi parametri più "alti" (Vo2max, passaggio sistema Ae->An, carico neuromuscolare massimale, ecc ecc).
Inoltre che la densità di carico se eccessivamente e continuativamente qualitativa può portare a forme di stagnazione o peggioramento della performance. Anche per mancanza di solide componenti metaboliche (che appunto non si costruiscono stando tra LT1 e 2 ma sotto ~LT1...alzando questo parametro).
Invece No! Calcoliamo su 14 ore 25 minuti e 30 secondi quanto è il 20% e in quel 20% andiamo alla morte....da gennaio a dicembre ed è polarizzato
#nonfunzionacosì