In che senso? La distribuzione delle intensità di una metodologia di allenamento è relativa al volume in minuti non al numero di sessioni.col polarizzato si fanno il 20% di sedute intense, non di ore
In che senso? La distribuzione delle intensità di una metodologia di allenamento è relativa al volume in minuti non al numero di sessioni.col polarizzato si fanno il 20% di sedute intense, non di ore
non so quante ore si alleni l'amatore medio ma il dubbio che mi viene con quel numero di ore è nella parte di bassa intensità (z1 z2) che sarebbero 7/8 ore a settimana, poche per creare un fondo aerobico adeguato e preparare il corpo all'alta intensità alla tolleranza lattacida... aumentando l'intensità fino a medio/sweetspot questi adattamenti sono più veloci e cmq non rischi di affaticare troppo l'organismo perchè il vilume è limitato. Solo per questo dicevo che sotto un certo numero di ore mi sposterei verso il piramudale classico ma provare non costa nulla, anche i pro sperimentano figuriamoci se non possiamo farlo noiSono d’accordo con te in linea generale ma non sul concetto di “sotto un certo volume”. Se avessi a disposizione 4-5 ore a settimana probabilmente non avrebbe senso, ma con 9-10 ore (come la maggior parte degli amatori) sarebbe perfetto.
Poi ripeto, penso che prima vadano considerati tutti i parametri soggettivi e solo alla fine quale metodo di allenamento usare. Tra l’altro collegandomi a questo resto sempre del parere che un metodo “migliore” dell’altro non esiste proprio perché le esigenze di ognuno sono troppo diverse.
nel senso che seiler ha sempre parlato di sessioni polarizzate ( per tenere sotto controllo lo stress indotto dalle sessioni hard).In che senso? La distribuzione delle intensità di una metodologia di allenamento è relativa al volume in minuti non al numero di sessioni.
su questo sono d'accordo, ma se fatto bene, anche con "solo" 10-12h a settimana, per me rende bene, o almeno mi sembra vedendo i progressi di alcuni amici che "involontariamente" seguono questo metodo...per quanto mi riguarda è un ottimo metodo quando si hanno parecchie ore a disposizione, il problema è che in tanti specie nel "fai da te invece di fare z2(reale) fa z3 e non arriva a fare veramente alta intensità andando di fatto a fare tanta z3 e tanta z4 vanificando i benefici del polarizzato
io a novembre scorso ho fatto qualcosa del genere, non ricordo i numeri precisi ed ora non riesco a controllare, con circa 45-50h di cui circa 40 di Z2, tendenzialmente medio-alta nei giri brevi e medio-bassa nei giri più lunghi, ed il resto delle ore dalla Z4 piena in su...al 22-23 dicembre dopo le prime tre settimane del programma stavo benissimo, non avevo fatto test ma spingevo watt per me interessanti con meno fatica e bpm più bassi, stimavo almeno un 2-3% in più di ftp rispetto a settembre e mi lasciava ben sperare per la bella stagione...poi per varie cose ho praticamente mollato per 6 mesi e ricominciato ad inizio giugno un pò a cazzeggio e ad ora purtroppo ancora non spingo i numeri dello scorso anno ma conto di rifarmi da qui in avanti...non so quante ore si alleni l'amatore medio ma il dubbio che mi viene con quel numero di ore è nella parte di bassa intensità (z1 z2) che sarebbero 7/8 ore a settimana, poche per creare un fondo aerobico adeguato e preparare il corpo all'alta intensità alla tolleranza lattacida... aumentando l'intensità fino a medio/sweetspot questi adattamenti sono più veloci e cmq non rischi di affaticare troppo l'organismo perchè il vilume è limitato. Solo per questo dicevo che sotto un certo numero di ore mi sposterei verso il piramudale classico ma provare non costa nulla, anche i pro sperimentano figuriamoci se non possiamo farlo noi
per questo sono d'accordo con uno studio pubblicato un paio di anni fa dove si erano messi a confronto i vari approcci e quello più redditizio era piramidale nella prima parte e polarizzato nella seconda ma non ricordo questi periodi quanto erano lunghi ma per come la vedo io farsi i 3-4 mesi freddi di preparazione piramidali e poi spostarsi verso il polarizzato dovrebbe essere un ottimo approccio...io nelle scorse due stagioni ho seguito un approccio polarizzato e sono rimasto soddisfatto, specie nella prima, quest'anno speravo di migliorare i valori che invece sono rimasti più o meno simili. Per 2025 cambierò preparatore e ci sposteremo verso un piramidale con particolare attenzione a lavori di forza a secco
vedremo...
in generale si, più si aumenta il volume più l'intensità diminuisce ma dipende anche dal periodo, non è una regola fissa. 22 ore è un ottimo volume specialmente in inverno. Attualmente come organizzi la settimana?Ciao a tutti. Mi sto allenando con un regime di allenamento polarizzato e mi sorge qualche domanda: le linee guida parlano di distribuzione di intensità tra 90-10 e 80-20. C'è una correlazione con il volume settimanale? O meglio, più mi alleno e più devo sbilanciarmi sulla bassa intensità(verso il 90-10)? Perché se faccio 22h a settimana e faccio 5 giorni di intensità (uno è palestra e uno scarico), il 20% sarebbero più di 50min al giorno, che mi porterebbero a fare solo z4.
Inoltre mi chiedevo se le ore di palestra potessero contare come intensità o sostituirle in parte.
Però quello che proponi non sembrerebbe polarizzato, manca (correggimi se interpreto male) una successione fra giornate più facili e alcune giornate più impegnative. Non è solo una questione di ditribuzione totale dei tempi, anzi le distribuzioni sono più la coseguenza di come viene gestita la successione delle sessioni piuttosto che un obiettivo in sé.Perché se faccio 22h a settimana e faccio 5 giorni di intensità (uno è palestra e uno scarico), il 20% sarebbero più di 50min al giorno, che mi porterebbero a fare solo z4.