Alto Adige: paradiso per salitomani!
- Creatore Discussione rapportoagile
- Data di inizio
maxjet
Apprendista Passista
prima uscita oggi in mtb dopo oltre un mese di sosta, se prossimamente organizzate qualcosa mi aggregoVince, letargo breve, eh ?
[URL="http://www.bdc-forum.it/album.php?albumid=142&pictureid=8908"][url]http://www.bdc-forum.it/album.php?albumid=142&pictureid=8908[/URL][/URL]
Oh, bene.
Quoto.
Ci vorrebbe una bella uscita di gruppo per chiudere degnamente la stagione.
In MTB, pero'.
firmato:
Penso+ tornato alle origini biker e reduce da un fantastico giro sulla Alta via di Caldaro.
genannt vince
Scalatore
Vince, letargo breve, eh ?
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No, ultimo giro per poi ingrassare la bdc, penso sul serio, stavolta! E poi era tempo che volevo fare il giro del Garda, e quale occasione migliore di questa?
Oh, bene.
Quoto.
Ci vorrebbe una bella uscita di gruppo per chiudere degnamente la stagione.
In MTB, pero'.
firmato:
Penso+ tornato alle origini biker e reduce da un fantastico giro sulla Alta via di Caldaro.
Informatemi!!!!!
genannt vince
Scalatore
Ci vorrebbe una bella uscita di gruppo per chiudere degnamente la stagione.In MTB, pero'.
Come, per chiudere la stagione? Ma se inizia ora, quella della mtb!
Io penso che al sabato sarò spesso presente alle 13 a Ponte Resia, da dove parte un gruppo. Oppure, se impossibilitato al pomeriggio, sempre a Ponte Resia verso le 9.30 (orario da definire con precisione) con un altro gruppo.
Oppure, se si vuole organizzare qualcosa di più del solito giro a Monticolo, basta organizzarci e, partendo in tarda mattinata, un giro di 5-6 ore nelle ore più calde della giornata lo si organizza partendo da Bz.
Il problema però, è che oggi nevicherà fino ai 1000 mt: però, scegliendo le strade giuste, qualcosa si può fare.
Temo che per quest'anno salti, almeno per quel che mi riguarda. Sono impegnato tutti i fine settimana di novembre e anche i primi di dicembre. Poi....non è più periodo di törggelen. Peccato......per voi, dato che io ne ho già fatti 4 e me ne aspettano altri 3...e sono aumentato di un paio di kg
Potrei pubblicare un libro sui posti per "törggelen", sono un vero esperto!
Cosa intendi per "nostre parti"? Io sono "specialista" per le zone di Bolzano e comuni limitrofi. Dimmi dove vorresti andare. Tieni presente che in questo periodo il fine settimana (venerdì, sabato e domenica) è difficilissimo trovare posto se non hai prenotato, a meno che non siate in pochi, in qual caso un "buco" forse lo trovano....
Si , purtroppo pero' non amo il freddo.
Per ora vado avanti, fin che posso, ma appena il meteo diverra' troppo ostico mi dedichero' alle pedalate indoor.
Pedalare e' un piacere, ma se mi devo congelare che piacere e' ?
Ecco, questa idea mi piace.
Confermo: oggi pomeriggio a Verano fioccava.
Io arrivo a Bolzano dalla Val d'Ega, poi non saprei, magari Renon oppure Val Isarco, ma anche San Genesio o Caldaro, piuttosto che nel meranese. Cercavo un paio di posti davvero tipici, sai tipo vecchi ambienti, vecchi masi non il classico locale moderno ... ciao e grazie .
Sul Renon un "classico" è Signato, dove ti consiglierei il "Loosmannhof" con una bella Stube antica. È abbastanza vicino a Bolzano e relativamente facile da trovare. Questo link ti indica tutti i locali che offrono Törggelen, non li ho provati tutti, ma molti. Tra questi spicca appunto il Loosmannhof, sia come qualità del cibo, che la stupenda vista su Bolzano by Night:
http://www.ritten.com/ittoerggelen.htm
Ciauz
genannt vince
Scalatore
A proposito, Claus, vai qui
[url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=87641[/URL]
che manchi solo tu!
[url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=87641[/URL]
che manchi solo tu!
Grazie per la dritta, ti ringrazio ( la bilancia probabilmente un po meno
) sei stato davvero gentile,
Ultima modifica:
Tengo d'occhio. Quando verrà stabilita la data consulterò la mia agenda.
Tra Obama, la mediazione tra Iran e ONU, l'organizzazione del concerto di
Madonna, il 7° matrimonio del Sultano del Brunei, al quale sono ovviamente invitato........inzomma, sono impegnatissimo
Oggi ho ripreso ufficialmente la mia stagione di salitomane-scarso.
Ho optato per questa e forse ho un po' esagerato per la poca preparazione che ho.
http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=94837&page=3 post 21.... così non ripeto
Ho optato per questa e forse ho un po' esagerato per la poca preparazione che ho.
http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=94837&page=3 post 21.... così non ripeto
Spero che Mabon non si arrabbierà se "rubo" la descrizione dal suo bel blog, anche perchè la decisione di prove questa salita, l'ho presa proprio dopo averlo letto.
Tra l'altro, una volta arrivato a casa dopo il lavoro alle 16.30, mi sono messo a vedere l'arrivo della tappa del Giro. Inoltre il vento fortissimo mi aveva giá convinto di rimandare a "data da destinarsi" e di infilare le pantofole e starmene a casa. Invece, "l'eroico neurone"* mi ha costretto ad uscire; al limite solo a fare un "giretto". Ho preso la direzione di Rencio, pensando che comunque nessuno mi obbligava a salire, e avrei potuto anche pedalicchiare in pianura fino a Campodazzo e ritorno. Poi, invece, sempre "lui" (l'eroico neurone) mi ha convinto a provarci.
La salita che ho fatto ieri è questa:
Da Rencio si sale per i primi due chilometri della strada provinciale per l'altipiano del Renon. Un paio di centinaia di metri dopo un primo bivio giungiamo all'inizio della, è proprio il caso di dirlo, nostra fatica. Si svolta a sinistra in direzione Signato imboccando subito un breve tratto piuttosto duro, ma non è che l'antipasto. Una spianata serve solo per dare la possibilità di mettere bene a fuoco il cartello che annuncia l'inquietante pendenza del 16%... e non siamo nemmeno al primo chilometro! Per la verità quella percentuale si raggiunge solo per un centinaio di metri, poi cala di qualche punto pur restando sempre sopra il 10% fino ad un gruppo di case. Qui ci avviciniamo al secondo chilometro; la carreggiata è poco più larga di una normale corsia e sarà così fino in cima. Qualche strappetto alternato a momenti di respiro e poi, in vista di un bel tornante panoramico, di nuovo una rasoiata che mette in croce le gambe di chi non ha gestito bene le proprie forze. Fino al pese di Signato, un paio di chilometri più sopra, la strada concede poche possibilità di recupero, ma ci si può consolare con l'ottima vista sulla sottostante valle dell'Isarco e sulla conca bolzanina. Si entra nella piccola località (a chi può interessare, di fronte al ristorantino c'è una bella fontana, anche se un vero ciclista si ferma solo in cima...) e si prosegue tra strappi e brevi tratti più dolci fino in vista della sbarra che annuncia la zona a traffico limitato. Qui viene servito il "piatto forte" con tre-quattro impennate da brivido nel giro di poco più di un chilometro. Altre "cunette", poi una baracca in legno annuncia gli ultimi 500 metri: è fatta! Dopo circa 9 km dal bivio di Rencio si sbuca sulla strada che porta a Soprabolzano (distante un paio di chilometri). Girando a destra, invece, in duecento metri di discesa si raggiunge il Lago di Costalovara. Come ormai sarà chiaro, gran parte dell'ascesa è caratterizzata da una alternanza di strappi, anche molto duri, e brevi pause. E' questo che rende la salita particolarmente ostica: non appena trovato il ritmo giusto, è già tempo di variare nuovamente rapporto e frequenza della pedalata. Anche i più esperti, se non in buona giornata, rischiano un calvario davvero poco piacevole!
Beh, che dire, è proprio come l'ha descritta Marco (Mabon) e credo che sia fattibile solo in primavera o autunno, oppure in estate, ma molto molto presto, perchè è molto esposta al sole.
Non ho preso il tempo, anche perchè ero convinto che a metà avrei girato la bici e invece sono pure riuscito a non mettere il piede a terra, anche se la tentazione era forte in più di un'occasione. comunque indicativamente un'oretta.
Il bello è che mentre le stradine del fondovalle e le salite "facili" sono piene di ciclisti, qui non ne ho visto "uno", come d'altronde in altre "mie" salite. Segno che effettivamente siamo in pochi ad apprezzarle.
Conosco gente forte, che non le fa, perchè sostiene che "rovinano la gamba" e sono poco allenanti, e probabilmente hanno ragione.
Il mio computerino ha riportato da Rencio 8,7 km e 900 m di dislivello.
Bon, un'altra "tacchetta" nella mia stecca delle salite.
*A proposito: per chi non sapesse chi è "l'eroico neurone", e avesse voglia di sorbirsi un'altra lettura, è qua:http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=94837
P.S. Vince, scusa se non ti ho avvisato come eravamo d'accordo, ma come avrai letto ho deciso di farla solo in tardo pomeriggio e comunque c'era il rischio piuttosto marcato, che una volta giunto a casa, mi sarei "accasciato" o "accasato"..... La prossima volta ti avviso....giuro giuro giuro....
Tra l'altro, una volta arrivato a casa dopo il lavoro alle 16.30, mi sono messo a vedere l'arrivo della tappa del Giro. Inoltre il vento fortissimo mi aveva giá convinto di rimandare a "data da destinarsi" e di infilare le pantofole e starmene a casa. Invece, "l'eroico neurone"* mi ha costretto ad uscire; al limite solo a fare un "giretto". Ho preso la direzione di Rencio, pensando che comunque nessuno mi obbligava a salire, e avrei potuto anche pedalicchiare in pianura fino a Campodazzo e ritorno. Poi, invece, sempre "lui" (l'eroico neurone) mi ha convinto a provarci.
La salita che ho fatto ieri è questa:
Da Rencio si sale per i primi due chilometri della strada provinciale per l'altipiano del Renon. Un paio di centinaia di metri dopo un primo bivio giungiamo all'inizio della, è proprio il caso di dirlo, nostra fatica. Si svolta a sinistra in direzione Signato imboccando subito un breve tratto piuttosto duro, ma non è che l'antipasto. Una spianata serve solo per dare la possibilità di mettere bene a fuoco il cartello che annuncia l'inquietante pendenza del 16%... e non siamo nemmeno al primo chilometro! Per la verità quella percentuale si raggiunge solo per un centinaio di metri, poi cala di qualche punto pur restando sempre sopra il 10% fino ad un gruppo di case. Qui ci avviciniamo al secondo chilometro; la carreggiata è poco più larga di una normale corsia e sarà così fino in cima. Qualche strappetto alternato a momenti di respiro e poi, in vista di un bel tornante panoramico, di nuovo una rasoiata che mette in croce le gambe di chi non ha gestito bene le proprie forze. Fino al pese di Signato, un paio di chilometri più sopra, la strada concede poche possibilità di recupero, ma ci si può consolare con l'ottima vista sulla sottostante valle dell'Isarco e sulla conca bolzanina. Si entra nella piccola località (a chi può interessare, di fronte al ristorantino c'è una bella fontana, anche se un vero ciclista si ferma solo in cima...) e si prosegue tra strappi e brevi tratti più dolci fino in vista della sbarra che annuncia la zona a traffico limitato. Qui viene servito il "piatto forte" con tre-quattro impennate da brivido nel giro di poco più di un chilometro. Altre "cunette", poi una baracca in legno annuncia gli ultimi 500 metri: è fatta! Dopo circa 9 km dal bivio di Rencio si sbuca sulla strada che porta a Soprabolzano (distante un paio di chilometri). Girando a destra, invece, in duecento metri di discesa si raggiunge il Lago di Costalovara. Come ormai sarà chiaro, gran parte dell'ascesa è caratterizzata da una alternanza di strappi, anche molto duri, e brevi pause. E' questo che rende la salita particolarmente ostica: non appena trovato il ritmo giusto, è già tempo di variare nuovamente rapporto e frequenza della pedalata. Anche i più esperti, se non in buona giornata, rischiano un calvario davvero poco piacevole!
Beh, che dire, è proprio come l'ha descritta Marco (Mabon) e credo che sia fattibile solo in primavera o autunno, oppure in estate, ma molto molto presto, perchè è molto esposta al sole.
Non ho preso il tempo, anche perchè ero convinto che a metà avrei girato la bici e invece sono pure riuscito a non mettere il piede a terra, anche se la tentazione era forte in più di un'occasione. comunque indicativamente un'oretta.
Il bello è che mentre le stradine del fondovalle e le salite "facili" sono piene di ciclisti, qui non ne ho visto "uno", come d'altronde in altre "mie" salite. Segno che effettivamente siamo in pochi ad apprezzarle.
Conosco gente forte, che non le fa, perchè sostiene che "rovinano la gamba" e sono poco allenanti, e probabilmente hanno ragione.
Il mio computerino ha riportato da Rencio 8,7 km e 900 m di dislivello.
Bon, un'altra "tacchetta" nella mia stecca delle salite.
*A proposito: per chi non sapesse chi è "l'eroico neurone", e avesse voglia di sorbirsi un'altra lettura, è qua:http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=94837
P.S. Vince, scusa se non ti ho avvisato come eravamo d'accordo, ma come avrai letto ho deciso di farla solo in tardo pomeriggio e comunque c'era il rischio piuttosto marcato, che una volta giunto a casa, mi sarei "accasciato" o "accasato"
..... La prossima volta ti avviso....giuro giuro giuro....
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Ma figurati!
Complimenti per la scalata! Secondo me quando si parte tranquilli, senza porsi mete obbligate, si compiono le imprese più belle
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Campagnolo Levante
campagnolo levante complete di dischi, pacco pignoni Rival, gomme tubeless Specialized Pathfinder 38 Preferibile consegna a mano zona Pv Mi Pagamento in contanti o bonifico Eventuale spedizione con corriere tracciato