Ci vogliono anni per "imparare a soffrire", che poi è anche una delle differenze fondamentali tra i professionisti e tutti gli altri: il pro da Dicembre a Ottobre non stacca mai, si allena anche se non ha voglia, corre tanto e sempre, sembra banale ma ci vuole una gran gran testa per reggere.Le premesse di quella pubblicazione sono ottime, l'ho salvato e lo leggerò tutto.
Temevo, infatti, che potesse essere soltanto una sensazione errata, quella di sentirmi basso con la sella, infatti non credo di essere cresciuto in questi mesi, ma controllerò...
Riguardo all'affaticamento neuromuscolare devo lavorarci sopra! Mi è capitato e mi capita spesso di sentirmi stanco ancor prima di partire, di avere un ottima spinta, ma poca motivazione, oppure troppa preoccupazione nell'eseguire un determinato sforzo.
In un altra occasione mi è capitato di pedalare una salita a ritmo elevato e, improvvisamente, mi è arrivata molta più energia, mi sono alzato sui pedali e sono andato ben oltre il mio ftp attuale. Era una giornata molto positiva, segno che lo stato d'animo incida non poco.
Poi ovviamente ci sono delle differenze anche tra i vari pro. La cosa più difficile secondo me è imparare a dare il massimo anche quando le gambe non sono al top.