ieri sera, preso da stanchezza poi, non avevo concluso. Lo faccio ora facendo riferimento anche alla mia vicenda personale.
Io ho gareggiato 12 anni, 2 da allievo, 2 da juniores ed 8 da dilettante.
Da allievo ho vinto 4 gare, da juniores 12 (tra cui una tappa al giro della lunigiana, vinto da Bortolami), da dilettante una ventina di gare (giro di campania a tappe, 2° campionato italiano militari vinto da Rampollo, 6 campionato italiano vinto da Bertolini, 10° in classifica generale del Giro d'Italia vinto da Simoni ecc.)
La mia ultima gara l'ho fatta nel '94 e dopo vari anni di nausea dell'ambiente ho ripreso, dopo essermi fatto convincere da un amico e, per raggiunti limiti di sedentarietà, a fare qualche gara.
Ne ho fatte 7/8, ho circa 4000 km nelle gambe, ho buttato via quasi 10 kg in 3 mesi (ora peso 72kg, da dilettante ne pesavo 62) e corro con una Rossin genius del 1994 e domenica scorsa, nonostante le mie gambe alla vista sembrino ancora quelle di un sedentario, ho fatto il miglior risultato della stagione 6° assoluto.
Devo dire che la bici non l'avevo del tutto abbandonata in questi 15 anni: ma un conto è fare 50/60 km al sabato mattina e un altro conto è rimettersi a correre.
Io non sono ritornato alle competizioni con pregiudizi di alcun genere verso la categoria, anche se mi ricordo di come, da giovane, prendevamo per il culo questi convintoni che si compravano biciclette da 4/5 milioni (di allora), facevano 20/30.000 km all'anno e dormivano in cantina per non rischiare di toccare la moglie.
Ora che sono anch'io un cicloamatore vedo che il livello di "sfiga" è ancora più alto di quanto me lo immaginassi.
La categoria è infarcita di questi pseudo-fenomeni che hanno scoperto la bici a 30 anni e che son tutti convinti che se avessero iniziato al momento giusto LORO sarebbero stati i veri campioni.
Io pensavo di ritrovarmi con amici la domenica e di andare a fare delle scampagnate in allegria, invece mi ritrovo in un ambiente nauseante (che lascerò tra qualche domenica, giusto il tempo di fare una gara vicino casa che mi piace, per non ritornarci mai più) fatto di gente che si allena 100km al giorno, frequenta il dott. Santuccione (x chi non lo conosce il medico pluri-inquisito x doping che cura Di Luca, Riccò e tanti altri...d'Ascenzo è sempre stato un suo pupillo ad esempio), va in ritiro a febbraio alle Canarie per fare la gamba, viaggia su mezzi da 7/8 mila euro ed in corsa si comporta come dei cafoni totali....pensano di essere da soli in mezzo al gruppo facendo tutto quello che ***** gli pare e se gli dici ad esempio che una buca si può schivare ma senza fare uno scarto di 2m tale da tirare giù mezzo gruppo, si incazzano anche e sono così esaltati (o imbenzinati) da essere pronti a menare le mani per una gara di cicloamatori ovvero, una borsa del supermercato con (premiazione di domenica) N. 1 pacco di penne, N.1 barattolo di passata di pomodoro, N.3 succhi di frutta yoga, N.1 pacco di merendine..
Ecco per cosa questi fenomeni fanno i sacrifici e la vita del corridore.
La bici, a mio parere, è l'attività sportiva più bella. Non ce ne sono altre per il senso di libertà, per lo stare all'aria aperta, per il contatto con la natura e per il poter scoprire sempre posti nuovi in cui pedalare. Sarà che io non ho più lo spirito agonistico e che certe cose vanno fatte a suo tempo, ma vedere questi Eddy Mercx, pronti a tutto e per vincere un salame a me fanno venire una gran tristezza, saluti
A.P.