Eccomi, qua, settimana col turno di notte e chi si ricorda di guardare il forum? Per fortuna ho letto le mail ove tra una di queste c'era la notifica del messaggio in essere.
Dunque. La verità ? La verità è che sabato 22 febbraio non sono nemmeno partito da casa per la pioggia. Ne ho presa talmente già tanta nel tragitto casa lavoro in questi primi 2 mesi dell'anno che non avevo voglia di ulteriore acqua.
Resto, dunque, a casa, alle 8 circa pioviggina ed il Radar carica da sud ovest. Zero voglia come detto di fango, freddo e pioggia, ma nel frattempo smette quindi passo una mattinata terribile senza sapere se ricomincia a piovere e tra il dubbio di partire, non partire, oppure partire e fare il corto , oppure fare altro. Come l'asino di Buridano ( o come Mark Renton

) scelgo di non scegliere . Resto qui a casa ed ormai sono le 13, non piove più ma è ormai andata la quaglia. Rimandato tutto tristemente e dannatamente all'indomani, domenica 23 febbraio.
Domenica mattina stesso copione ma non piove per cui nonostante tutto decido di partire, ci sono piccoli problemi alla bici che mi fanno perdere un sacco di tempo , visto che decido di usare la
gravel anzichè la mtb, quindi devo regolare il freno anteriore perchè le pastiglie sono larghe e non è centrato. Parto quindi tardissimo a bici pronta, alle 10 da casa, ed arrivo alla partenza a valbrembo alle 10:30. Controllo il
Garmin e si parte. So già che è troppo tardi e che sarà una lotta contro il tempo per arrivare a casa con la luce diurna visto il tempo preventivato di circa 8 ore.
Partenza normale, passaggio dalle Cornelle, poi volo a vela e si arriva a Brembate sopra, passaggio da casa Consonni e primo inghippo di percorso, ciclabile chiusa per lavori e devo fare un giro largo per ritornare a san tomè. All'incrocio con la provinciale: "carramba che sorpresa

", è Bomba
@CSJ.BOMBER che appare improvvisamente, mi fermo 2 minuti per fargli capire dove vado e poi riparto a spron battuto. Si arriva al sentiero del Golf di almenno ed iniziano i primi problemi che mi fanno capire che ho una bici inadatta o che per lo meno qui serve la mtb. Arranco parecchio negli strappi a causa dei rapporti troppo lunghi ed ho difficoltà nella guida in discesa, scendo quindi a spingere la bici più volte con notevole disappunto. Ne esco vivo a Palazzago e poi si rientra sullo sterrato per affrontare la prima salitella per poi ridiscendere a Gromlongo. Passaggio a Pontida per imboccare la seconda salita di giornata, molto bella e per me inedita, anche se fangosa, dove il 36 dietro non basta e non mi permette di fare una buona velocità in salita. Tuttavia arrivo in cima a Santa Barbara, piccolo single track da mtb e poi discesa in terra battuta che non permette di fare velocità per cui punto ad arrivare sano e salvo a Sotto il monte. Recupero velocità e tempo sull'asfalto e via dritto a Terno d'isola con passaggio dalla casa della povera Sharon

e poi chignolo e bonate sotto. Qui il tracciatore purtroppo sbaglia e non si rende conto che non esiste il ponticello sul Dordo, mi fermo e decido saggiamente di fare la strada e ricongiungermi più avanti evitando un inutile guado nelle acque fetide. Discesa al brembo su un single track che non mi è mai piaciuto fino ad arrivare al terzo errore di traccia di giornata, a Filago. Si passa in mezzo ai rovi spianati dove per fortuna non buco ma perdo poi 5 minuti perchè dei tronchi ostruiscono il passaggio: bastava risalire mezzo km prima sulla ciclabile per evitare tutto questo. Riparto scavalcando i tronchi con un buco nel calzino probabilmente per qualche ramo preso col piede e la media in questo momento segna un assurdo 12 kmh, 3h23' per fare 40 km. Tra le bestemmie e l'ora tarda medito di ritirarmi e tornare a casa visto le innumerevoli volte che sono sceso a spingere, ma è anche vero che adesso arriva un tratto pianeggiante e posso recuperare. Quindi non mollo e continuo, per onor di firma e per mettere km nel motore. Passaggi ad osio , verdello , urgnano, alternando tratti asfaltati a, finalmente, bei tratti gravel battuti. Per prenderli nel migliore dei modi faccio la volata a 35 kmh ,come i professionisti col pavè

. Si arriva al lungo serio col classico passaggio alla muratella, prostitute, scavalco del fiume sul ponte della francesca e poi subito a sinistra per il lungo serio lato sinistro a risalire. Anche qui cerco di andare a tutta fino a malpaga per poi ri dover spingere a mani in alcuni tratti successivi sterrati appesantiti dal fango. Poi Grassobbio, bagnatica, brusaporto con salitella e via veloce verso Zandobbio. Qui sono a 6h03' per 90 km, media totale risalita a 15 kmh

. Si affronta la salita della Cava, salita bellissima, battuta e regolare fino a località "grena" che percorro nella bruma pomeridiana. Con gli occhiali scuri e la caligine riesco a vedere il sole senza bruciarmi gli occhi in mezzo al bosco in un'atmosfera spettrale ma bellissima. Finisce lo sterrato bello e l'ultimo km è durissimo che mi tocca spingere ancora a mano perchè i rapporti non mi consentono di salire in bici. Rapida discesa verso Trescore, Cenate e san paolo d'argon con salita al monte d'argon, durissima , dove mi tocca spingere a mano ancora, e più volte, mentre sta venendo buio lentamente in mezzo al bosco. Raggiungo la sommità al colle dei Pasta e qui si imbocca un disgraziato sterrato dove mi tocca spingere a mano in discesa a causa dei sassi troppo grandi. Discesa da Tribulina e fermata a Scanzo per una barrettona
enervit al cacao con la cognizione che la lotta contro il buio la sto perdendo. Qui per fortuna proseguo veloce verso bergamo alta che è l'ultima asperità di giornata. Alla fara rifornisco l'acqua ( ero disidratato oltretutto), ed approccio benino la boccola e poi via sudorno. Arrivato a San sebastiano rinuncio a fare la ciottolata perchè non vedo nulla con gli occhiali scuri e col buio, per cui scendo dalla strada normale per poi riconnettermi alla traccia dove c'è l'ultimo errore visto che il passaggio del maneggio è chiuso per lavori. Alternativamente proseguo diritto e mi riconnetto alla traccia appena più avanti fino ad arrivare all'arrivo in 8h33' per 128 km a 15 kmh di media totale, media movimento 17.5 kmh, mentre il dislivello è di 1615 durissimi metri.
Impressioni ? Preferivo il vecchio tracciato, mentre questo è molto tecnico e necessita di mtb oppure gravel con sviluppo metrico minimo di almeno 1,5 metri , e gomme larghe da 2" o almeno 46 di larghezza e gonfiate a massimo 2 atm.
Io premetto di aver sbagliato bici e set up bici, visto che avevo una gravel con 2,2 di sviluppo metrico e gomme da 38 gonfiate a 3,5 atm, quindi non andava per niente bene



. Purtroppo la traccia comprendeva 2 o 3 passaggi sbagliati che secondo me mettevano anche a repentaglio l'incolumità del pedalatore oltre a 2 o 3 veri e propri errori di traccia visti i lavori in corso e la traccia completamente sbarrata.
Mi sono divertito comunque, nonostante l'arrivo col buio alla fine, ma quello è colpa mia che sono partito troppo tardi

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