anche le barrette energetiche sono aumentate di prezzo ... 
mi porterò pane e salame ... ed il vino nella borraccia ...
mi porterò pane e salame ... ed il vino nella borraccia ...
Chi c'è di Padova? (parte 23)
- Creatore Discussione Aqualung
- Data di inizio
Sto aspettando anch'io di trovare qualche super offerta, nel frattempo panini e crostatine. Per non parlare del vestiario, ieri ho preso una maglietta e un paio di pantaloncini in uno spaccio ad Altivole, costa tutto una fortuna ormai....anche le barrette energetiche sono aumentate di prezzo ...
mi porterò pane e salame ... ed il vino nella borraccia ...
Alla fine ci sono andato, tempo splendido anche in cima. Mi sono ricordato quanto letto fra queste pagine, e sono partito prima della partenza ufficiale, pochi gruppetti di ciclisti nel tratto fino alla chiesa di Semonzo(che suonava campane da morto alle 8 del mattino
), poi come è cominciata la salita si sono materializzati un reggimento di individui su 2 ruote, la presenza di addetti al traffico, organizzatori e addetti al soccorso fino a campo croce per poi rivederli all'ultimo incrocio stradale prima del rifugio.
Sono salito cercando di trovare il mio ritmo senza badare a quelli che mi superavano, un tipo o due che scattavano a tutta per poi piantarsi sui pedali e essere ripresi a ripetizione( poi ho pensato fosse un tipo di allenamento a tabelle), dal secondo tornante ho trovato una coppia che procedeva alla mia andatura, lui più tirato ogni tanto staccava la compagna di qualche decina di metri per poi aspettarla, dal decimo tornante hanno rallentato il ritmo e ho seguito altri gruppetti che finivano per spezzarsi un po' alla volta. Frasi tipo "ti va pure, noialtri a toemo con calma" rivolte al più allenato o " 'ndemo su tranquii tosi, cossa disío?" richiesta al gruppetto da chi chiudeva la fila ma avendo l'accortezza di farsi sentire a chi tirava davanti, si sentivano con i più svariati accenti veneti.
Ho deciso di saltare il primo ristoro a Campo Croce appena ci sono arrivato, sembrava di essere in una stalla, tutti ammassati davanti ai gazebo dei volontari che distribuivano cibarie e riempivano borracce. Un tipo saltato giù dalla bicicletta si era messo a ruttare di impegno fra gli amici, una donna pochi metri più in là aveva una faccia più schifata che stupita e stava al bordo strada forse timorosa di affrontare la calca davanti ai banchetti. Ho dovuto sganciare il pedale sinistro per farmi strada e spingere per qualche metro onde evitare di finire a terra. Finita la parte più ripida dopo il primo scollinamento mi sono accorto di non essermi ancora fermato così mi sono messo in testa di arrivare sopra senza soste anche se nell'ultimo tratto sono andato veramente piano.
Alla fine ho impiegato 11 minuti in meno dell'anno scorso solo per la salita a campo croce, anche se nei primi due tornanti sono salito più lentamente. Anche lo sprint finale al rifugio e l'ultimo km è stato più lento ( mi ero fermato più volte l'anno scorso però) ma il tempo complessivo ben più basso.
Ben più organizzato il ristoro sopra nel piazzale anche se c'era molta più gente. Dopo quasi mezz'ora sono ripartito per la discesa, c'era ancora una valanga di gente in fila che procedeva a stento fin dove si vedeva la strada.
Bella la discesa verso Feltre, era la prima volta che facevo quella strada e ogni tanto buttavo l'occhio sulla traccia nel GPS per anticipare le curve, forse un paio di copertoni da 28/30 e i freni a disco mi avrebbero permesso di osare un po' di più, anche se nei tratti boschivi in ombra con la strada più stretta e malconcia un sasso nel posto sbagliato o una buca sono un rischio elevato. Forse è meglio con la strada aperta al traffico, ti regoli diversamente nello scendere più in sicurezza.
Purtroppo lato negativo la pianura fra Arsiè a Bassano, dopo il primo tratto a seguito di un gruppetto ho dovuto rallentare, le gambe erano di legno, non riuscivo più a procedere. Ho avuto anche i crampi alle coscie all'altezza di Valstagna. Mi hanno superato in molti. Mi sono praticamente trascinato fino al parcheggio o quasi.
All'arrivo a Bassano non c'era più nulla, neanche uno stand nella piazza a parte un ubriacone piegato in due sul segrato della chiesa.
Un po' deluso come se mi aspettassi di vedere qualcosa anche se avrei comunque tirato dritto al parcheggio.
), poi come è cominciata la salita si sono materializzati un reggimento di individui su 2 ruote, la presenza di addetti al traffico, organizzatori e addetti al soccorso fino a campo croce per poi rivederli all'ultimo incrocio stradale prima del rifugio.Sono salito cercando di trovare il mio ritmo senza badare a quelli che mi superavano, un tipo o due che scattavano a tutta per poi piantarsi sui pedali e essere ripresi a ripetizione( poi ho pensato fosse un tipo di allenamento a tabelle), dal secondo tornante ho trovato una coppia che procedeva alla mia andatura, lui più tirato ogni tanto staccava la compagna di qualche decina di metri per poi aspettarla, dal decimo tornante hanno rallentato il ritmo e ho seguito altri gruppetti che finivano per spezzarsi un po' alla volta. Frasi tipo "ti va pure, noialtri a toemo con calma" rivolte al più allenato o " 'ndemo su tranquii tosi, cossa disío?" richiesta al gruppetto da chi chiudeva la fila ma avendo l'accortezza di farsi sentire a chi tirava davanti, si sentivano con i più svariati accenti veneti.
Ho deciso di saltare il primo ristoro a Campo Croce appena ci sono arrivato, sembrava di essere in una stalla, tutti ammassati davanti ai gazebo dei volontari che distribuivano cibarie e riempivano borracce. Un tipo saltato giù dalla bicicletta si era messo a ruttare di impegno fra gli amici, una donna pochi metri più in là aveva una faccia più schifata che stupita e stava al bordo strada forse timorosa di affrontare la calca davanti ai banchetti. Ho dovuto sganciare il pedale sinistro per farmi strada e spingere per qualche metro onde evitare di finire a terra. Finita la parte più ripida dopo il primo scollinamento mi sono accorto di non essermi ancora fermato così mi sono messo in testa di arrivare sopra senza soste anche se nell'ultimo tratto sono andato veramente piano.
Alla fine ho impiegato 11 minuti in meno dell'anno scorso solo per la salita a campo croce, anche se nei primi due tornanti sono salito più lentamente. Anche lo sprint finale al rifugio e l'ultimo km è stato più lento ( mi ero fermato più volte l'anno scorso però) ma il tempo complessivo ben più basso.
Ben più organizzato il ristoro sopra nel piazzale anche se c'era molta più gente. Dopo quasi mezz'ora sono ripartito per la discesa, c'era ancora una valanga di gente in fila che procedeva a stento fin dove si vedeva la strada.
Bella la discesa verso Feltre, era la prima volta che facevo quella strada e ogni tanto buttavo l'occhio sulla traccia nel GPS per anticipare le curve, forse un paio di copertoni da 28/30 e i freni a disco mi avrebbero permesso di osare un po' di più, anche se nei tratti boschivi in ombra con la strada più stretta e malconcia un sasso nel posto sbagliato o una buca sono un rischio elevato. Forse è meglio con la strada aperta al traffico, ti regoli diversamente nello scendere più in sicurezza.
Purtroppo lato negativo la pianura fra Arsiè a Bassano, dopo il primo tratto a seguito di un gruppetto ho dovuto rallentare, le gambe erano di legno, non riuscivo più a procedere. Ho avuto anche i crampi alle coscie all'altezza di Valstagna. Mi hanno superato in molti. Mi sono praticamente trascinato fino al parcheggio o quasi.
All'arrivo a Bassano non c'era più nulla, neanche uno stand nella piazza a parte un ubriacone piegato in due sul segrato della chiesa.
Un po' deluso come se mi aspettassi di vedere qualcosa anche se avrei comunque tirato dritto al parcheggio.
Qualcuno è andato in Marcesina ultimamente? come sonono messe le strade sempre disatrate o hanno sistemato qualcosina tipo la discesa verso Lazzaretti Thanks
Oggi mi sono cimentato su via Rina a Torreglia, credo che non la rifaró prima dell'anno prossimo....
Ma che umidità c'era stamattina?
Ma che umidità c'era stamattina?
Questa mattina son partito alle 6:15, percorso nuovo attraversando le strade di campagna in direzione Monselice, ho provato una piacevole sensazione attraversando il centro di Cartura e Pernumia, i balconi chiusi, le serrande dei negozi abbassate, quasi nessuno per strada, io da solo in bici (no, non è il lockdown 
) tutti ancora a letto.
Obbiettivo Monte Ricco, mi mancava. Bella salita ombreggiata, trovi una rampa all'inizio e pensi "Ok... Spianerà prima o poi, invece non ti lascia mai fino in cima", bellissima vista su Monselice visibile da alcuni tornanti e tranquillità assoluta per tutto il percorso. Volevo vedere la statua di Ercole ma non sono riuscito, in cima all'altezza di una terrazza era recintato e non si poteva proseguire, avevo già aggirato la sbarra chiusa all'inizio e ho pensato di non proseguire oltre.
Suggestive anche le stradine fra la collina e i vigneti che ti portano a Valsanzibio. Per concludere ho provato a rifare il muro del Turri, beh complice anche il giro corto, mi è riuscito senza fermate a differenza dell'anno scorso e ho scoperto poi con un tempo quasi dimezzato
Alle 9:30 ero a casa, con questo caldo 3 ore possono bastare.
) tutti ancora a letto.Obbiettivo Monte Ricco, mi mancava. Bella salita ombreggiata, trovi una rampa all'inizio e pensi "Ok... Spianerà prima o poi, invece non ti lascia mai fino in cima", bellissima vista su Monselice visibile da alcuni tornanti e tranquillità assoluta per tutto il percorso. Volevo vedere la statua di Ercole ma non sono riuscito, in cima all'altezza di una terrazza era recintato e non si poteva proseguire, avevo già aggirato la sbarra chiusa all'inizio e ho pensato di non proseguire oltre.
Suggestive anche le stradine fra la collina e i vigneti che ti portano a Valsanzibio. Per concludere ho provato a rifare il muro del Turri, beh complice anche il giro corto, mi è riuscito senza fermate a differenza dell'anno scorso e ho scoperto poi con un tempo quasi dimezzato
Alle 9:30 ero a casa, con questo caldo 3 ore possono bastare.
Mi pare che la statua di Ercole non sia in cima ma su un sentiero laterale prima della fineQuesta mattina son partito alle 6:15, percorso nuovo attraversando le strade di campagna in direzione Monselice, ho provato una piacevole sensazione attraversando il centro di Cartura e Pernumia, i balconi chiusi, le serrande dei negozi abbassate, quasi nessuno per strada, io da solo in bici (no, non è il lockdown
Obbiettivo Monte Ricco, mi mancava. Bella salita ombreggiata, trovi una rampa all'inizio e pensi "Ok... Spianerà prima o poi, invece non ti lascia mai fino in cima", bellissima vista su Monselice visibile da alcuni tornanti e tranquillità assoluta per tutto il percorso. Volevo vedere la statua di Ercole ma non sono riuscito, in cima all'altezza di una terrazza era recintato e non si poteva proseguire, avevo già aggirato la sbarra chiusa all'inizio e ho pensato di non proseguire oltre.
Suggestive anche le stradine fra la collina e i vigneti che ti portano a Valsanzibio. Per concludere ho provato a rifare il muro del Turri, beh complice anche il giro corto, mi è riuscito senza fermate a differenza dell'anno scorso e ho scoperto poi con un tempo quasi dimezzato
Alle 9:30 ero a casa, con questo caldo 3 ore possono bastare.
Vedi l'allegato 350253
Mmm credo solo a piedi o MTB (o gravel)...almeno credo
Ma ci si arriva in bici da corsa?
Mi toccherà rifarla
Qualcuno sa il percorso esatto della tappa di domenica sui colli? Volevo vedere da vicino le croste al gomito della signora Van Vleuten
Partono da Abano e poi Selvazzano, Feriole, Rovolon, via bettone, Teolo, giù a zovon e poi fanno il perimetro dei colli mi pare, Este, Baone, Monselice, Galzignano, Torreglia, Montegrotto, Giarre, prendono via armistizio e vanno in PratoQualcuno sa il percorso esatto della tappa di domenica sui colli? Volevo vedere da vicino le croste al gomito della signora Van Vleuten
c'è qualche "graveller" che mi possa girare un traccia gpx "padova-bassano" lungo gli argini del brenta ???
grazie!
grazie!
Per il gravel non saprei, prova con komoot.
Oggi risalito il sella dopo 45 giorni di stop causa malattia.
Un'oretta dopo lavoro dalle 19:30 alle 20:30 fatta a ritmo sostenuto (secondo i miei criteri) tutta in zona 6/7, gambe legnose fin da subito, rilanci inesistenti, ho provato a spingere in un paio di cavalcavia buttando giù due rapporti e alzandomi sui pedali, una disfatta. Mi sembra di aver perduto tutte le forze.
Caldo comunque
Oggi risalito il sella dopo 45 giorni di stop causa malattia.
Un'oretta dopo lavoro dalle 19:30 alle 20:30 fatta a ritmo sostenuto (secondo i miei criteri) tutta in zona 6/7, gambe legnose fin da subito, rilanci inesistenti, ho provato a spingere in un paio di cavalcavia buttando giù due rapporti e alzandomi sui pedali, una disfatta. Mi sembra di aver perduto tutte le forze.
Caldo comunque
Eh un mese e mezzo è tanto, poi penso che i fisici siano in generale provati da questi lunghi periodi di caldoPer il gravel non saprei, prova con komoot.
Oggi risalito il sella dopo 45 giorni di stop causa malattia.
Un'oretta dopo lavoro dalle 19:30 alle 20:30 fatta a ritmo sostenuto (secondo i miei criteri) tutta in zona 6/7, gambe legnose fin da subito, rilanci inesistenti, ho provato a spingere in un paio di cavalcavia buttando giù due rapporti e alzandomi sui pedali, una disfatta. Mi sembra di aver perduto tutte le forze.
Caldo comunque
Io oggi ho lasciato la bici parcheggiata per svogliatezza, mi sa che me ne pentiró...oggi giornata "primi" freddi ...
inizia il periodo di "come mi vesto?" ...
Giá domenica scorsa alle prime ore del mattino ho visto un paio di tipi in invernale completo, sottocasco e scaldacollo alzato fin sotto al naso.
Per me maniche corte e gilet leggero in tasca si son rilevati adatti, anche in settimana dopo lavoro, prima che sia buio buio.