Ti racconto un episodio.. molti anni or sono, quando la caccia non era ancora confinata in ambiti territoriali, andai con il cugino della mia ex moglie a caccia in montagna (era la prima volta per me) pernici e gallo cedrone sarebbero state eventualmente le nostre prede ma, complice un cambiamento repentino del meteo ripiegammo sui tordi bottaccio e ve n'erano parecchi.. incappammo però in molte trappole posizionate ad hoc dai bracconieri ed erano tutte scattate (si tratta di archetti fatti in legno che in pratica imprigionano il volatile -spesso spezzandogli le gambe-) quindi con tordi ancora vivi ma imprigionati e anche se liberati in pratica cmq condannati a morire non potendo fare uso della zampe per posarsi.
Neanche a farlo apposta ne beccammo uno intento a raccogliere le prede.. non la passò liscia.
Lo so in apparenza può sembrare un ossimoro ma se uno pratica la caccia rispettando le varie regole tempi e modi sa bene quanto alla fine della giornata quelle poche prede se le è "guadagnate" (non è facile camminare in montagna tenendo alta la testa e nel contempo vedere dove metti i piedi per di più prestando attenzione a tutto ciò che si muove.. giusto per non sparare a casaccio)
Loro invece, oltre che non pagare nessun obolo, fanno incetta e in un sol giorno catturano più di quanto un cacciatore possa fare in tutta la stagione.
Da anni però non pratico più.. so per certo che lassù sti bell'imbusti ancora operano e si tramandano di generazione in generazione queste pratiche discutibili.