Non credo che lo abbiano fatto progettare o montare al primo che passava, ma al tempo stesso ho anche difficoltà a pensare che gli adempimenti siano stati anche lontanamente paragonabili a quelli necessari alle nostre latitudini. C'è una logica (ed una normativa...) molto diversa dalla nostra, basata sulla responsabilità personale più che sulle certificazioni, per dire alle gare amatoriali si partecipa senza certificato medico (ma sul modulo di iscrizione, rigorosamente online, c'è scritto che è consigliata una visita medica sportiva...), oppure sugli argini dei canali ci sono le piste ciclabili mentre da noi non si può accedere "per motivi di sicurezza" (= se sbagli e cadi nel canale poi fai causa alla Provincia/Regione/Consorzio di bonifica...). Quando ho visto la gara di Hulst mi era venuto in mente proprio questa cosa dei canali, da noi son "pericolosi" e da loro ci gareggiano... sempre fettucciati sono, ma per motivi diversi