Merida e Giant sono nell'ordine i due più grossi produttori mondiali di biciclette. Merida in Italia è percepito come marchio di prodotti entry-level e fa fatica a competere con marchi diciamo così più blasonati. Merida Italia a quanto sembra fa poco nella promozione dei prodotti. Posso confermare che anche nel settore corsa le biciclette non hanno niente da invidiare a marchi più tradizionali. Speriamo che adesso con un testimonial come Vincenzo Nibali le cose cambino!
Ciao, la differenza tra 2017 e 2018 dovrebbe essere il posizionamento del freno posteriore:
Grazie mille gentilissimo,
Allora se così fosse vai pure sereno!
) era invece il CF5. 
Lo saprete già tutti ragion per cui lo scrivo a mo' di promemoria per me e per chi come me non è era a conoscenza: "sfogliando" i cataloghi pdf di merida 2018 e precedenti ho notato che il telaio scultura top di gamma attuale è il cd. CF4 con freno post in posizione tradizionale. Il telaio scultura dal peso monstre (il più leggero in assoluto), quello che con la forcella era sui 970gr effettivi in tag.M/54 (rivaleggia col mio
Essendo le geometrie identiche presumo con ragionevole certezza che le differenze tra i due siano a livelli di composito: sicuramente il CF4 è più pesante (100gr direi) e più rigido del CF5 (che aveva proprio nella rigidità in zona MC il suo "tallone d'achille" se così si può dire). Va aggiunto però, da parte mia almeno, che riuscire a far torcere in amniera percepibile questi telai ci vorrebbero potenze (a mio avviso) sconosciute al 99,9% periodico di chi bazzica il forum e le strade per diletto.Ma tant'è sulla carta.
O no?
Ora ne ho la conferma. Il freno in posizione tradizionale è più efficace. Ho avuto la Reacto e sono passato a Scultura anche a causa del freno posteriore. Sulla Reacto non mi ha mai soddisfatto.
Per avere il freno in posizione tradizionale c'era il CF2 come quello da me scelto.
Io non ho mai provato una bici con freno in zona MC. Leggendo mi sembra di capire che rusulta meno potente e necessita di continuo interventi di regolazione. Come mai?
Perché renda meno non lo so. Forse è causa della geometria di costruzione.Se ben ricordo non ha nessuna vite di registro. Nella Reacto avevo sul cavo in zona manubrio un meccanismo che ne permetteva l'apertura rapida per mettere e togliere la ruota. Il fissaggio con il doppio perno non ha la possibilità di regolare le ganasce in apertura o chiusura
Oltre all'efficacia di cui non posso pronunciarmi perchè non ho mai avuto una bicicletta con il freno sotto il movimento centrale, quest'ultima soluzione è un modo come un'altro di complicarsi la vita. Registrazione dei pattini freno in posizione più scomoda, operazione di smontaggio ruota più complicata specialmente in caso di foratura, obbligo di istallazione di un regolatore a sgancio rapido sul manubrio di dubbia estetica così come il passaggio cavo freno tipo MTB. Per contro vantaggi nulli nella migliore delle ipotesi. Fortunatemente molte case costruttrici stanno abbandonando questa soluzione...
Ciao Adg io seguendo la tabella e le mie misure ho preso una s/m e l'ho odinata online. Essendo un telaio race la posizione e molto abbassata, sulla mia reacto 7000. Detto questo pensavo di averla presa piccola invece mi sono ritrovato con una bici un po grande quasi al limite. Il discorso è correlato anche al tuo utilizzo e da quando tempo vai in BDC. Vuoi una bici race o endurance?
