in generale manca anche la voglia o capacità di programmare, da parte di chi governa enti nazionali o locali che potrebbero decidere a riguardo, di destinare fondi per sviluppare progetti sul medio/lungo termine. Solitamente tutti preferiscono farlo a breve/brevissimo termine per incassare il consenso di un popolo che non è mai stato in grado di valutare in base a qualcosa di diverso dai propri interessi.
Il tuo ragionamento non è intrinsecamente sbagliato, ma chi vuole puntare seriamente sul cicloturismo, o comunque sul ciclismo in generale, dovrebbe PRIMA sistemare strade, fare ciclabili, ecc, e DOPO pubblicizzare le peculiarità e bellezze del territorio.
Qualche piccolo esempio in Italia esiste, ma si tratta di "piccole" realtà locali che a furia di fare belle cose pungolano anche realtà più grandi; mi viene in mente l'esempio della Valtellina e zone limitrofe, che hanno messo in campo un bel progetto facendo un'interessante ciclabile, pubblicizzandosi, e in seguito sono riuscite anche a organizzare i weekend con salite famose come Gavia o Stelvio chiuse al traffico 2/3 volte durante l'estate.
Per fare l'esempio contrario io vivo in una zona morfologicamente simile a quella citata, pur senza salite iconiche a livello professionistico, e negli ultimi anni in tre delle Valli che mi circondano sono state fatte 3 gallerie, tutte e 3 assolutamente pericolose per le biciclette, e una di questa addirittura all'apertura ne vietava il transito, salvo dover cambiare le carte in corsa perchè non esisteva un'altra strada, l'ultimo lavoro fatto è stato un viadotto che ha la larghezza per far passare 4 camion, e nessuno ha pensato di metterci due righe per identificare un passaggio ciclabile. In una di quelle 3 valli la strada vecchia è stata chiusa dopo la realizzazione della galleria e non è stata più manutenuta, sarebbe bastato destinare quei 3km a pedoni e bici per attirare molto turismo (parlo della salita alla Cascata del Toce, che conoscono in tutta Europa). Sono tutte piccole cose, ma penso siano esempi lampanti di come gli enti locali ignorino palesemente e volontariamente l'argomento ciclismo e cicloturismo, in modo miope e stupido, ma ben sostenuti da chi dà loro i voti in cambio di investimenti in altri settori