Cosa "impedisce" ad Abruzzo, Molise, Campania e nord della Puglia di essere come Girona o Mallorca?

  • Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per bruciare le calorie prima che si trasformino in adipe: la
    Winter Cup edizione Feste! (clicca qui).

Susodueto

Pedivella
28 Maggio 2020
493
279
57
San Donato Milanese
Visita sito
Bici
Olympia Ikon
L'Abruzzo potrebbe essere un paradiso per il turismo ciclistico.
Hai 2 salite iconiche come il Gran Sasso e la Majella.
Poi hai la costa dei Trabocchi, con la ciclabile del Giro e colline infinite con stradine che partono anche dal mare.

Come meteo, pedalabile 9 mesi su 12.

Servirebbe poco. Asfalto decente almeno nei percorsi segnati. Qualche ciclabile per rendere gli avvicinamenti sicuri. Bus e treni che portano anche le bici.
Avremmo un sacco di indotto e posti di lavoro.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
17.337
14.577
Genova
Visita sito
Bici
Colnago C60
L'ho capito benissimo, stai sereno. Non pensate invece che in quei posti del sud che avete citato non interessi il turismo ciclistico e gli basti il loro?
P.S. alle Canarie ci sono stato e quando vado in vacanza non ci vado per pedalare e oltre alle piscine e il vulcano non ho trovato Granchè a parte qualche italiano scappato di casa. Non mi è sembrato sto paradiso turistico o-o
Beh...io alle Canarie sono andato diverse volte...e se paesaggisticamente c'è sicuramente di meglio,avere un clima sicuramente più favorevole che in Italia dove freddo non fa mai,strade buone e meno trafficate e non da meno un governo che dovendo tirare fuori il pane per i suoi cittadini dal turismo, ha saputo incentivare non solo i bagni e il surf ma anche attività legate ai vari pedalatori,camminatori,che vengono da ogni parte d'Europa e trovano strutture ricettive ottime a costi medio bassi...con oltre al territorio,anche manifestazioni agonistiche e non ,di trail,cicloturistiche,granfondo etc.
Ci sono zone d'Italia in cui il traffico non c'è e si potrebbero fare queste cose,ma se un giovane ha le idee e non ha i capitali per l'avvio e il mantenimento di un'attività in zone che è inutile girarci intorno,ormai sono zone depresse,con strade disastrate e lì se non ci mettono mano i governi in sinergia con le istituzioni locali non ci si può far niente.
 
  • Mi piace
Reactions: Petgold969

LAGEG

Pignone
8 Settembre 2017
208
239
Visita sito
Bici
ENVE MELEE - ENVE MOG - ORBEA ORCA
in generale manca anche la voglia o capacità di programmare, da parte di chi governa enti nazionali o locali che potrebbero decidere a riguardo, di destinare fondi per sviluppare progetti sul medio/lungo termine. Solitamente tutti preferiscono farlo a breve/brevissimo termine per incassare il consenso di un popolo che non è mai stato in grado di valutare in base a qualcosa di diverso dai propri interessi.
Il tuo ragionamento non è intrinsecamente sbagliato, ma chi vuole puntare seriamente sul cicloturismo, o comunque sul ciclismo in generale, dovrebbe PRIMA sistemare strade, fare ciclabili, ecc, e DOPO pubblicizzare le peculiarità e bellezze del territorio.
Qualche piccolo esempio in Italia esiste, ma si tratta di "piccole" realtà locali che a furia di fare belle cose pungolano anche realtà più grandi; mi viene in mente l'esempio della Valtellina e zone limitrofe, che hanno messo in campo un bel progetto facendo un'interessante ciclabile, pubblicizzandosi, e in seguito sono riuscite anche a organizzare i weekend con salite famose come Gavia o Stelvio chiuse al traffico 2/3 volte durante l'estate.
Per fare l'esempio contrario io vivo in una zona morfologicamente simile a quella citata, pur senza salite iconiche a livello professionistico, e negli ultimi anni in tre delle Valli che mi circondano sono state fatte 3 gallerie, tutte e 3 assolutamente pericolose per le biciclette, e una di questa addirittura all'apertura ne vietava il transito, salvo dover cambiare le carte in corsa perchè non esisteva un'altra strada, l'ultimo lavoro fatto è stato un viadotto che ha la larghezza per far passare 4 camion, e nessuno ha pensato di metterci due righe per identificare un passaggio ciclabile. In una di quelle 3 valli la strada vecchia è stata chiusa dopo la realizzazione della galleria e non è stata più manutenuta, sarebbe bastato destinare quei 3km a pedoni e bici per attirare molto turismo (parlo della salita alla Cascata del Toce, che conoscono in tutta Europa). Sono tutte piccole cose, ma penso siano esempi lampanti di come gli enti locali ignorino palesemente e volontariamente l'argomento ciclismo e cicloturismo, in modo miope e stupido, ma ben sostenuti da chi dà loro i voti in cambio di investimenti in altri settori
ho fatto anni a far fondo a Riale e nell'ultima parte della stagione, quando anni fa si riusciva ancora a sciare a marzo, mi facevo lasciare all'inizio della salita, appena fuori dalla superstrada e salivo in bici fino a Riale, facendo la vecchia strada.
A febbraio, dopo anni sono tornato in Formazza, ho fatto la nuova galleria e mi sono fermato a Ponte: ho chiesto alla ragazza del campeggio come si facesse ad arrivare in bici a Ponte e poi a Riale, partendo da sotto, visto che avevo notato la vecchia strada chiusa: risposta "non si può più". Ti giuro che l'ho chiesto tre volte, pensando che non avesse compreso la domanda. Anche per lei era incredibile. Spero, ma so che non succederà, che la riaprano al traffico pedonale e ciclistico, prendendo magari spunto da quello che stanno facendo in Vigezzo, con il bike park

ciao
 

gushle

Apprendista Passista
17 Luglio 2014
1.163
857
Visita sito
Bici
Merida Scultura 905
ho fatto anni a far fondo a Riale e nell'ultima parte della stagione, quando anni fa si riusciva ancora a sciare a marzo, mi facevo lasciare all'inizio della salita, appena fuori dalla superstrada e salivo in bici fino a Riale, facendo la vecchia strada.
A febbraio, dopo anni sono tornato in Formazza, ho fatto la nuova galleria e mi sono fermato a Ponte: ho chiesto alla ragazza del campeggio come si facesse ad arrivare in bici a Ponte e poi a Riale, partendo da sotto, visto che avevo notato la vecchia strada chiusa: risposta "non si può più". Ti giuro che l'ho chiesto tre volte, pensando che non avesse compreso la domanda. Anche per lei era incredibile. Spero, ma so che non succederà, che la riaprano al traffico pedonale e ciclistico, prendendo magari spunto da quello che stanno facendo in Vigezzo, con il bike park

ciao
la tua incredulità è la stessa di poche persone di buon senso che si stanno attivando da ormai un paio di anni per, quantomeno, portare un pò di visibilità alla questione, che è veramente grottesca. Purtroppo una soluzione non sembra proprio intravedersi, allo stato attuale delle cose; da una parte c'è scoramento, dall'altra c'è la maggior parte delle persone che non è interessata alla faccenda e non capisce come non si tratti di fare un favore a pochi ciclisti ma di valorizzare un territorio che varrebbe molto di più (sono di parte essendoci nato, ma penso che chiunque lo conosca non possa che essere d'accordo).
Vigezzo, come San Domenico e Domobianca, sono realtà molto diverse, in sintesi: "va benissimo se arrivate nelle nostre valli con le bici caricate sulle auto e poi di vi divertite nelle riserve che vi mettiamo gentilmente a disposizione, ma non pretendete di arrivare nelle nostre valli in bici"... è veramente triste e, ripeto, grottesco, per luoghi che ormai non hanno un'economia se non quella legata al turismo
 

patrick89

Pedivella
18 Giugno 2017
403
398
Visita sito
Bici
Scott Addict Rc15
la tua incredulità è la stessa di poche persone di buon senso che si stanno attivando da ormai un paio di anni per, quantomeno, portare un pò di visibilità alla questione, che è veramente grottesca. Purtroppo una soluzione non sembra proprio intravedersi, allo stato attuale delle cose; da una parte c'è scoramento, dall'altra c'è la maggior parte delle persone che non è interessata alla faccenda e non capisce come non si tratti di fare un favore a pochi ciclisti ma di valorizzare un territorio che varrebbe molto di più (sono di parte essendoci nato, ma penso che chiunque lo conosca non possa che essere d'accordo).
Vigezzo, come San Domenico e Domobianca, sono realtà molto diverse, in sintesi: "va benissimo se arrivate nelle nostre valli con le bici caricate sulle auto e poi di vi divertite nelle riserve che vi mettiamo gentilmente a disposizione, ma non pretendete di arrivare nelle nostre valli in bici"... è veramente triste e, ripeto, grottesco, per luoghi che ormai non hanno un'economia se non quella legata al turismo
Assurdo, sono stato anni fa sia in Val Vigezzo che a Riale per gare di fondo e ogni tanto penso che sarebbe bello toccarle in una vacanza bici al seguito.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
17.337
14.577
Genova
Visita sito
Bici
Colnago C60
la tua incredulità è la stessa di poche persone di buon senso che si stanno attivando da ormai un paio di anni per, quantomeno, portare un pò di visibilità alla questione, che è veramente grottesca. Purtroppo una soluzione non sembra proprio intravedersi, allo stato attuale delle cose; da una parte c'è scoramento, dall'altra c'è la maggior parte delle persone che non è interessata alla faccenda e non capisce come non si tratti di fare un favore a pochi ciclisti ma di valorizzare un territorio che varrebbe molto di più (sono di parte essendoci nato, ma penso che chiunque lo conosca non possa che essere d'accordo).
Vigezzo, come San Domenico e Domobianca, sono realtà molto diverse, in sintesi: "va benissimo se arrivate nelle nostre valli con le bici caricate sulle auto e poi di vi divertite nelle riserve che vi mettiamo gentilmente a disposizione, ma non pretendete di arrivare nelle nostre valli in bici"... è veramente triste e, ripeto, grottesco, per luoghi che ormai non hanno un'economia se non quella legata al turismo
Penso che in ogni regione d'Italia ci siano centinaia di casi come questo...Io venerdì scorso ero in ferie e sono andato con un amico a fare il Colle di Sampeyre(Val Maira,Cuneo) sono salito da Stroppo perché purtroppo il versante per così dire più suggestivo il Vallone di Elva (peraltro Elva comune più alto d'Europa) è chiuso ormai da anni...una strada che si arrampica alla montagna con gallerie nella roccia,è qualcosa di stupendo...Quando si arriva sul colle un panorama mozzafiato con il Monviso
in fronte... inutile dire che se quella strada fosse al di là del confine dai nostri cugini transalpini sarebbe sicuramente patrimonio dell'umanità e tenuta non solo in sicurezza ma in tutto il suo splendore.
Purtroppo quando non si ha la concezione del bene comune e i governanti sono beceri affaristi e faccendieri di bassa lega,senza una visione di futuro finisce così.
Lo sappiamo tutti che ci sono posti che ormai possono rivivere solo grazie al turismo anche e soprattutto legato allo sport outdoor...ma se il patrimonio che già abbiamo lo.lasciamo in abbandono è finita.
E anche dal versante che cmq ho percorso la strada a tratti è buona,ma in molti tratti è disastrata...poi ci sono altre salite che portano a frazioni bellissime lungo la valle e lì ci vorrebbe un trattore per farle in discesa...se non si capisce che la manutenzione e un po' di asfalto sono quelli che poi fanno sì che la gente ritorni in quei posti,acquisti i prodotti locali,consumi,chissà ,decida addirittura di andarci abitualmente o addirittura di andarci a vivere e avviare un attività...
 

Lupeaq

Pignone
10 Marzo 2017
298
103
Visita sito
Bici
Bottecchia
Ho appena finito di guardare un documentario su GCN+ che parlava di come Girona sia la "capitale" del ciclismo in Europa e mi sono chiesto perchè in Italia non ci siano posti del genere.
Come latitudine (e quindi come clima) le regioni che ho citato sono sulla stessa linea. Ci sono gli Appennini che hanno salite che non penso abbiano nulla da invidiare alle salite di Mallorca o Girona quindi, secondo voi, perchè loro si e noi no?

Mi piacerebbe sviscerare di più il problema e non fermarmi al "le strade fanno schifo" perchè penso che se il gargano (dove comunque le strade non fanno così schifo) si riempisse di ciclisti che portano soldi le strade verrebbero riasfaltate senza problemi (esempio a Vieste le spiagge vengono rifatte ogni anno per far si che ci sia spazio a sufficienza per chi fa kitesurf o windsurf visto che c'è un sacco di turismo solo per quel motivo)

OT se la sezione è sbagliata spostate pure... non sapevo dove altro avrei potuto mettere questa discussion OT
Ti scrivo da L'Aquila. X farla molto breve: manca la mentalità, manca la voglia delle istituzioni, le autorizzazioni, ed almeno qui da noi, ci sono troppi Parchi che ostacolano ogni cosa. Ma proprio ogni cosa. Poi la prefettura autorizza la chiusura delle strade solo x due ore in occasione di competizioni amatoriali. Insomma, tutti miopi
 

gushle

Apprendista Passista
17 Luglio 2014
1.163
857
Visita sito
Bici
Merida Scultura 905
Penso che in ogni regione d'Italia ci siano centinaia di casi come questo...Io venerdì scorso ero in ferie e sono andato con un amico a fare il Colle di Sampeyre(Val Maira,Cuneo) sono salito da Stroppo perché purtroppo il versante per così dire più suggestivo il Vallone di Elva (peraltro Elva comune più alto d'Europa) è chiuso ormai da anni...una strada che si arrampica alla montagna con gallerie nella roccia,è qualcosa di stupendo...Quando si arriva sul colle un panorama mozzafiato con il Monviso
in fronte... inutile dire che se quella strada fosse al di là del confine dai nostri cugini transalpini sarebbe sicuramente patrimonio dell'umanità e tenuta non solo in sicurezza ma in tutto il suo splendore.
Purtroppo quando non si ha la concezione del bene comune e i governanti sono beceri affaristi e faccendieri di bassa lega,senza una visione di futuro finisce così.
Lo sappiamo tutti che ci sono posti che ormai possono rivivere solo grazie al turismo anche e soprattutto legato allo sport outdoor...ma se il patrimonio che già abbiamo lo.lasciamo in abbandono è finita.
E anche dal versante che cmq ho percorso la strada a tratti è buona,ma in molti tratti è disastrata...poi ci sono altre salite che portano a frazioni bellissime lungo la valle e lì ci vorrebbe un trattore per farle in discesa...se non si capisce che la manutenzione e un po' di asfalto sono quelli che poi fanno sì che la gente ritorni in quei posti,acquisti i prodotti locali,consumi,chissà ,decida addirittura di andarci abitualmente o addirittura di andarci a vivere e avviare un attività...
tutto verissimo, purtroppo questa discussione è l'esemplificazione del fatto che di queste situazioni è piena l'Italia, a dimostrazione che si tratta di un problema più legato a politiche e mentalità che perpetuano un pò in tutta la nazione, salvo rare eccezioni, più che alla gestione dei singoli casi
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
7.691
6.975
Italia
Visita sito
Bici
Colnago V3Rs
tutto verissimo, purtroppo questa discussione è l'esemplificazione del fatto che di queste situazioni è piena l'Italia, a dimostrazione che si tratta di un problema più legato a politiche e mentalità che perpetuano un pò in tutta la nazione, salvo rare eccezioni, più che alla gestione dei singoli casi
Penso però che per risolvere il problema serva volontà politica ma anche soldi.

Faccio un altro esempio attuale: dopo le tempeste di fine luglio tutti i sentieri e percorsi nei boschi della mia zona (provincia nord milano al confine con provincia di Varese e Como) in cui facevo giri in gravel e MTB sono ora bloccati da decine di tronchi e alberi caduti e totalmente impraticabili.

Chi e quando si occuperà di sistemarli?

E' anche una questione di ordine pubblico perchè quei boschi se non frequentati da ciclisti o altri sportivi diventano la base di spacciatori e altre gang malavitose.
 
  • Mi piace
Reactions: Susodueto

LAGEG

Pignone
8 Settembre 2017
208
239
Visita sito
Bici
ENVE MELEE - ENVE MOG - ORBEA ORCA
Molte volte diventa un problema di competenze: i sentieri sono all'interno di Parchi? devono occuparsene i forsetali o le GEV. Se non sono nei parchi, diventano competenza del proprietario del fondo: però a volte il proprietario nemmeno sa di avere quel pezzo di bosco, quindi lo sistema chi ha interesse a passare (di solito, altri proprietari). Ma poi, come nelle migliori storie italiane, il proprietario del bosco, del quale non si è mai interessato, dice che quel tronco era suo, e che quella legna gli serviva ecc ecc...
nel mentre, i sentieri rimangono bloccati.
Situazioni vissute centianaia di volte, sia nel parco pineta, che nel parco lura, che nel parco spina verde, anche se devo dire che quest'ultimo è molto più attento ai sentieri e più veloce nelle pulizie.
Se giri nel parco pineta, a volte da parte agli alberi caduti sono stati creati nuovi sentieri...
 
  • Mi piace
Reactions: Lumi

Bordi

Apprendista Scalatore
18 Dicembre 2005
2.429
1.471
Losone-Ticino-Swiss
Visita sito
Bici
Time/ Argon18 / Specialized / One - One
in generale manca anche la voglia o capacità di programmare, da parte di chi governa enti nazionali o locali che potrebbero decidere a riguardo, di destinare fondi per sviluppare progetti sul medio/lungo termine. Solitamente tutti preferiscono farlo a breve/brevissimo termine per incassare il consenso di un popolo che non è mai stato in grado di valutare in base a qualcosa di diverso dai propri interessi.
Il tuo ragionamento non è intrinsecamente sbagliato, ma chi vuole puntare seriamente sul cicloturismo, o comunque sul ciclismo in generale, dovrebbe PRIMA sistemare strade, fare ciclabili, ecc, e DOPO pubblicizzare le peculiarità e bellezze del territorio.
Qualche piccolo esempio in Italia esiste, ma si tratta di "piccole" realtà locali che a furia di fare belle cose pungolano anche realtà più grandi; mi viene in mente l'esempio della Valtellina e zone limitrofe, che hanno messo in campo un bel progetto facendo un'interessante ciclabile, pubblicizzandosi, e in seguito sono riuscite anche a organizzare i weekend con salite famose come Gavia o Stelvio chiuse al traffico 2/3 volte durante l'estate.
Per fare l'esempio contrario io vivo in una zona morfologicamente simile a quella citata, pur senza salite iconiche a livello professionistico, e negli ultimi anni in tre delle Valli che mi circondano sono state fatte 3 gallerie, tutte e 3 assolutamente pericolose per le biciclette, e una di questa addirittura all'apertura ne vietava il transito, salvo dover cambiare le carte in corsa perchè non esisteva un'altra strada, l'ultimo lavoro fatto è stato un viadotto che ha la larghezza per far passare 4 camion, e nessuno ha pensato di metterci due righe per identificare un passaggio ciclabile. In una di quelle 3 valli la strada vecchia è stata chiusa dopo la realizzazione della galleria e non è stata più manutenuta, sarebbe bastato destinare quei 3km a pedoni e bici per attirare molto turismo (parlo della salita alla Cascata del Toce, che conoscono in tutta Europa). Sono tutte piccole cose, ma penso siano esempi lampanti di come gli enti locali ignorino palesemente e volontariamente l'argomento ciclismo e cicloturismo, in modo miope e stupido, ma ben sostenuti da chi dà loro i voti in cambio di investimenti in altri settori
Penso che tu stia anche parlando della strada che risale la valle Vigezzo, con quell'orrenda galleria diritta e infinita.
Quando fuori c'è la vecchia strada, che però dovrebbe essere rimessa in sesto e poi mantenuta, da usare come ciclabile.
Ma evidentemente non c'è la volontà di mettersi dietro a fare tutti i lavori di messa in sicurezza e poi la manutenzione ordinaria, tanto i turisti salgono lo stesso in valle in auto.
Il turismo della bicicletta non gli interessa, non é con quello che fanno i numeri.
 
  • Mi piace
Reactions: gushle

gushle

Apprendista Passista
17 Luglio 2014
1.163
857
Visita sito
Bici
Merida Scultura 905
Penso che tu stia anche parlando della strada che risale la valle Vigezzo, con quell'orrenda galleria diritta e infinita.
Quando fuori c'è la vecchia strada, che però dovrebbe essere rimessa in sesto e poi mantenuta, da usare come ciclabile.
Ma evidentemente non c'è la volontà di mettersi dietro a fare tutti i lavori di messa in sicurezza e poi la manutenzione ordinaria, tanto i turisti salgono lo stesso in valle in auto.
Il turismo della bicicletta non gli interessa, non é con quello che fanno i numeri.
Parlo di Vigezzo, Anzasca e Formazza, tre valli con tre gallerie nuove e tre strade vecchie non più sfruttate. Quando si dice: errare è umano, ma perseverare è diabolico.

Riguardo a ciò che dicono @Lumi e @LAGEG : dite cose vere e giuste, però è anche vero che vengono fatte opere ben più costose e ben più impegnative dal punto di vista burocratico ogni giorno in ogni parte d'Italia, io non riesco a vedere altro se non mancanza di volontà
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
7.691
6.975
Italia
Visita sito
Bici
Colnago V3Rs
Riguardo a ciò che dicono @Lumi e @LAGEG : dite cose vere e giuste, però è anche vero che vengono fatte opere ben più costose e ben più impegnative dal punto di vista burocratico ogni giorno in ogni parte d'Italia, io non riesco a vedere altro se non mancanza di volontà
Ma che ritorno politico potrà mai avere tenere pulito un parco ... le opere di cui parli probabilmente sono più visibili
 

Susodueto

Pedivella
28 Maggio 2020
493
279
57
San Donato Milanese
Visita sito
Bici
Olympia Ikon
Secondo me i Sindaci delle aree interne non si rendono nemmeno conto del potenziale del turismo in bicicletta.

Specialmente adesso con l'espansione dell'elettrico dei percorsi che prima erano limitati a sportivi veri possono essere raggiunti da molti.
Strade secondarie con poco traffico dove servirebbero solo qualche cartello turistico, cartello a 1.5m dalle bici, un paio di stazioni di ricarica e un bar aperto ogni ora di strada per fargli spendere qualche soldo e mangiare un panino con la coppa o anche di più.
Senza mandare le famiglie sui single track, nell'Appennino Piacentino ci sono percorsi bellissimi, a 1h30 da Milano.
Certo l'asfalto deve migliorare. E di molto.
 
  • Mi piace
Reactions: Marmuel

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
32.879
25.000
Bugliano
Visita sito
Bici
qualunquemente
Parlo di Vigezzo, Anzasca e Formazza, tre valli con tre gallerie nuove e tre strade vecchie non più sfruttate. Quando si dice: errare è umano, ma perseverare è diabolico.

Riguardo a ciò che dicono @Lumi e @LAGEG : dite cose vere e giuste, però è anche vero che vengono fatte opere ben più costose e ben più impegnative dal punto di vista burocratico ogni giorno in ogni parte d'Italia, io non riesco a vedere altro se non mancanza di volontà
La vecchia strada delle Casse, in Formazza, è bellissima, così come i percorsi dell'alta valle, che sembrano fatti apposta per il turismo ciclistico. Speriamo la riaprano.
Per la valle Anzasca, c'è da dire che la nuova galleria lunga è molto larga e bene illuminata, si può percorrere in bici in tutta sicurezza.
Purtroppo il resto della strada fa schifo, se non l'hanno asfaltata quest'anno ha il fondo peggiore del VCO; per non parlare della galleria di Piedimulera, pericolosissima.
Anche la strada che sale da Masera in val Vigezzo secondo me è abbastanza pericolosa da fare in salita, al di là della galleria. Purtroppo la valle è stretta e trafficata, difficile renderla sicura. Molto meglio salire dalla Cannobina.
 
  • Mi piace
Reactions: gushle

gushle

Apprendista Passista
17 Luglio 2014
1.163
857
Visita sito
Bici
Merida Scultura 905
La vecchia strada delle Casse, in Formazza, è bellissima, così come i percorsi dell'alta valle, che sembrano fatti apposta per il turismo ciclistico. Speriamo la riaprano.
Per la valle Anzasca, c'è da dire che la nuova galleria lunga è molto larga e bene illuminata, si può percorrere in bici in tutta sicurezza.
Purtroppo il resto della strada fa schifo, se non l'hanno asfaltata quest'anno ha il fondo peggiore del VCO; per non parlare della galleria di Piedimulera, pericolosissima.
Anche la strada che sale da Masera in val Vigezzo secondo me è abbastanza pericolosa da fare in salita, al di là della galleria. Purtroppo la valle è stretta e trafficata, difficile renderla sicura. Molto meglio salire dalla Cannobina.
tutto verissimo, la cosa più ridicola e paradossale è che la galleria della valle Anzasca inizialmente era l'unica vietata alle biciclette pur essendo, come hai detto bene, larga, ben illuminata e senza punti ciechi. Solo in seguito alle rimostranze di chi faceva notare che non esisteva un altro passaggio hanno rimosso il divieto:-x
Parlando di Valle Anzasca è interessante far notare come sia in costruzione una ciclabile che, attraverso il Monte Moro, collegherà Macugnaga con Zermatt (mi pare, comunque il lato svizzero del Rosa). Tutto bellissimo, italiani in vantaggio nei lavori rispetto al versante elvetico nonostante le solite rimostranze di chi dice che si tratta di un'opera troppo invasiva a livello naturalistico e paesaggistico... ma ora finita sotto sequestro ( https://www.tio.ch/svizzera/cronaca...rbano-cusio-ossola-confine-realizzazione-rosa ) fondamentalmente perchè è stato variato il tracciato, pare per valorizzare uno o più alpeggi (dove le malelingue dicono che il sindaco abbia delle proprietà, cosa che non sono in grado di confermare o smentire) portando la strada più vicina di quanto fosse originariamente (la storia dei permessi doganali che è l'unica parte della storia di cui parla il Comune penso passi in secondo piano e sia risolvibile in corso d'opera)
 
  • Mi piace
Reactions: bradipus

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
7.691
6.975
Italia
Visita sito
Bici
Colnago V3Rs
Secondo me i Sindaci delle aree interne non si rendono nemmeno conto del potenziale del turismo in bicicletta.

Specialmente adesso con l'espansione dell'elettrico dei percorsi che prima erano limitati a sportivi veri possono essere raggiunti da molti.
Strade secondarie con poco traffico dove servirebbero solo qualche cartello turistico, cartello a 1.5m dalle bici, un paio di stazioni di ricarica e un bar aperto ogni ora di strada per fargli spendere qualche soldo e mangiare un panino con la coppa o anche di più.
Senza mandare le famiglie sui single track, nell'Appennino Piacentino ci sono percorsi bellissimi, a 1h30 da Milano.
Certo l'asfalto deve migliorare. E di molto.
Secondo me il problema è anche di governance, magari i sindaci se ne rendono conto ma la strada da sistemare è dell’ANAS che nella sua missione vede i ciclisti e il turismo a priorita’ meno infinito. Oppure se e’ tutta di competenza comunale vanno messi d’accordo tutti i comuni da cui passa altrimenti ne basta uno che lascia la strada in pessime condizioni. Oppure è competenza comunale ma il comune e’ di 50 abitanti e non ha i fondi per sistemare un lavoro importante (galleria o ponte o frana o altro).
 

Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
1.427
418
Visita sito
Bici
Pinarello
Sono boschi grandi come una citta’ intera in realta’
Il comune di Milano sta cementificando gli scali ferroviari dismessi che equivalgono a un paesino, oltre non essersi fatto problemi a impermeabilizzare i terreni dove è sorta l'utilissima Expo. Più i terreni sono grandi, più possono frazionarli.

Con il ritmo di consumo di suolo che c'è in Lombardia, non c'è area verde al riparo dalle speculazioni edilizie. E proprio ora i tg stanno trasmettendo le indagini di Milano allagata... quindi è vero che il cemento non assorbe acqua.

Tutto ciò rientra nel tema del topic, i motivi per cui in Italia non si sviluppa un turismo ecosostenibile sono politiche di "sviluppo"
che sembrano appartenere al dopoguerra.
 

Classifica generale Winter Cup 2024