bonny92
Scalatore
A crono è ancora più allucinante, sopratutto come guida la bici e la fa andare in discesa.
Speriamo si rimetta dal brutto infortunio prima e che poi torni su i suoi livelli
A crono è ancora più allucinante, sopratutto come guida la bici e la fa andare in discesa.
Loro due sono di un’altra categoria nei GT, se ci sono entrambi c’è un minimo di incertezza, uno dei due non corre giro, tour o vuelta cambia poco, vincono loro.
Ma se era a bocca aperta e zizzagava alla fine !!! Basta con ste allusioni da divano...vi prego !!Lui neanche fatto mezza smorfia di fatica, gli altri faccia come Gesù nella passione di cristo di Mel Gibson e si sono pure beccati 3 minuti ?!
Fenomeno ok ok, ma fuori il nome del medico della UAE
Ma godetevi lo spirito e le imprese di sto ragazzo spettacolare che da spettacolo !!! Sempre a rimuginare , sminuire .....dal divano !Roglic del Giro non era quello della Vuelta,poi comunque Roglic l'ha vinto........lui corre sempre cosi e Thomas in ogni caso ha 1 anno in più.
Se poi vogliamo dire che quelli dietro a Pogacar sono i migliori corridori al mondo ok....ma per me di migliori ne sono rimasti a casa e questi che ci sono non sono minimamente sui livelli di Pogacar
Anche a me ha dato l'impressione di notevole fatica nel km finale e se non mi sbaglio dietro hanno recuperato qualche secondo.Ma se era a bocca aperta e zizzagava alla fine !!! Basta con ste allusioni da divano...vi prego !!
Potevano venire al Giro allora...chi non partecipa non ha scuse, ha perso in partenza. Dei nomi che hai fatto tolgo solo Landa (che deve fare il gregario a RE), Del Toro (troppo giovane e comunque compagno di TP). Gli altri potevano tranquillamente esserci, e avrebbero avuto molto più spazio che al tour.Aggiungici anche gli Yates, Carlos Rodriguez, Skyelmose, Felix Gall, Lenny Martinez, Mas, Landa, Carapaz, Del Toro, Jorgenson……dai nn si discute Tadei che è un fenomeno assoluto e vincerebbe cmq….ma il livello degli altri è basso ( ovvio x essere a questi livelli) poche balle….
Pauroso veramente!Tragedia sfiorata sul Mortirolo al Giro d’Italia, Biermans cade in un burrone: “Un volo di 25 metri”
Il ciclista belga Jenthe Biermans della Arkéa-B&B ha rischiato la vita lungo la discesa del Mortirolo nel corso della 15a tappa del Giro d'Italiawww.fanpage.it
Non mi sembra si sia detto nulla in telecronaca!
Che regolarmente si sciolgono come neve al sole.Ma adesso vanno di moda le squadre al tour col tridente per cui...
mi pare che su PCS non ci fosse nessun OTLUn paio sono arrivati a 1h dentro il tempo massimo
Non dimentichiamo per chi corre Valter, magari dall'ammiraglia gli hanno chiesto di stargli dietro qualche centinaio di metri perchè avevano bisogno di datiE questa tappa ci ha confermato anche che alcuni professionisti (in questo caso Attila Valter) si comportano a volte come l'ultimo dei pedalatori della domenica. Quando da dietro ti arriva uno al doppio della velocità in salita per giunta cosa ti dice la testa se ti ci metti a ruota? E' lampante che ha per te un passo insostenibile e devastante se provi a replicarlo.
Tempo massimo 1h6'mi pare che su PCS non ci fosse nessun OTL
abbiamo visto la stessa tappa?Cosa ci ha detto questa tappa?
Non che Pogacar è due spanne sopra agli altri partecipanti. Già lo sapevamo. Ci ha confermato che tapponi del genere servono a poco se non a rendere uno sport di base noioso (da vedere in tv) ancora più noioso. Se dopo un Mortirolo Ganna fa ancora parte del gruppo della maglia rosa e nonostante ciò la fuga è appena 3 minuti avanti vuol dire che stanno andando tutti più o meno piano (come valori assoluti) per riuscire ad arrivare al traguardo. Un pò come farebbero tanti amatori per arrivare vivi al traguardo della Oetztaler. Se poi hai un corridore così nettamente più forte degli altri ottieni con un tappone del genere di seppellire ogni parvenza di lotta per la generale. Tappe più brevi sono sicuramente più spettacolari e rivendibili televisivamente e contengono in poco eventuali distacchi tale che anche il superfavorito con una minicotta o una foratura o una imboscata trasversale potrebbe quasi rischiare nelle tappe a venire di trovarsi in difficoltà. In questa maniera e con questo distacco può finire sotto a un meteorite sollevarlo e ancora salvare la maglia rosa.
E questa tappa ci ha confermato anche che alcuni professionisti (in questo caso Attila Valter) si comportano a volte come l'ultimo dei pedalatori della domenica. Quando da dietro ti arriva uno al doppio della velocità in salita per giunta cosa ti dice la testa se ti ci metti a ruota? E' lampante che ha per te un passo insostenibile e devastante se provi a replicarlo.
No, scrivono sul forumNella famosa tappa Merano Aprica del 1994 Pantani tenne una media di 28,12 km/h e aveva il dottor Grazzi dietro.
Oggi Pogacar ha tenuto una media di 35,83 km/h
Gli asini volano.........
Matera-brindisi 2020 Demare senza nemmeno il finestrino a 51,234 km/h #gliasiniscrivonoenonvolanoNella famosa tappa Merano Aprica del 1994 Pantani tenne una media di 28,12 km/h e aveva il dottor Grazzi dietro.
Oggi Pogacar ha tenuto una media di 35,83 km/h
Gli asini volano.........
E' che il ciclismo sarebbe uno sport di fondo.Cosa ci ha detto questa tappa?
Non che Pogacar è due spanne sopra agli altri partecipanti. Già lo sapevamo. Ci ha confermato che tapponi del genere servono a poco se non a rendere uno sport di base noioso (da vedere in tv) ancora più noioso. Se dopo un Mortirolo Ganna fa ancora parte del gruppo della maglia rosa e nonostante ciò la fuga è appena 3 minuti avanti vuol dire che stanno andando tutti più o meno piano (come valori assoluti) per riuscire ad arrivare al traguardo. Un pò come farebbero tanti amatori per arrivare vivi al traguardo della Oetztaler. Se poi hai un corridore così nettamente più forte degli altri ottieni con un tappone del genere di seppellire ogni parvenza di lotta per la generale. Tappe più brevi sono sicuramente più spettacolari e rivendibili televisivamente e contengono in poco eventuali distacchi tale che anche il superfavorito con una minicotta o una foratura o una imboscata trasversale potrebbe quasi rischiare nelle tappe a venire di trovarsi in difficoltà. In questa maniera e con questo distacco può finire sotto a un meteorite sollevarlo e ancora salvare la maglia rosa.
E questa tappa ci ha confermato anche che alcuni professionisti (in questo caso Attila Valter) si comportano a volte come l'ultimo dei pedalatori della domenica. Quando da dietro ti arriva uno al doppio della velocità in salita per giunta cosa ti dice la testa se ti ci metti a ruota? E' lampante che ha per te un passo insostenibile e devastante se provi a replicarlo.
Questa é una giusta osservazione. Il ciclismo purtroppo mal si sposa con la diretta tv nel caso di tappe come ieri. D'altro canto tappe come ieri sono l'essenza del ciclismo, o meglio dei grandi giri, che é sport di fondo e fatica. Io tappe come ieri le adoro, ma mi rendo conto che per il 95% delle persone siano noiose.E' che il ciclismo sarebbe uno sport di fondo.