chissà perchè quando si parla di Colnago si finisce sempre in rissa...
personalmente sono un appassionato del marchio, ammetto che le sue bici possono piacere o non piacere, come qualsiasi altra (a me personalmente non piacciono le Specy e trovo orrende le Cervelo, ma non mi scandalizzo se ad altri piacciano).
ritengo non particolarmente brillanti le grafiche della casa di Cambiago, anche se va detto che spesso dal vivo fanno un altro effetto: un mio amico, che le ha sempre considerate 'brutte', l'altro giorno è rimasto a guardare per un quarto d'ora la mia C59 con le grafiche 150mo anniversario, tanto gli piaceva.
tecnicamente non le trovo superate, almeno finchè l'UCI non porterà il peso limite a cinque chili e mezzo, le trovo belle da portare, mi da soddisfazione pedalarle.
poi, che il buon Ernesto abbia fatto delle scelte di marketing ben precise, scegliendo di rimanere ai margini del carrozzone WT, può essere discutibile ma anche condivisibile: probabilmente lui non si riconosce più in un mondo in cui devi pagare fior di milioni per poter fornire una squadra.
Lui ha fornito le squadre top per qualche decennio, collaborando con loro sia per gli aspetti tecnici che per quelli agonistici che promozionali; probabilmente non gli va di limitarsi a staccare un cospicuo assegno.
Personalmente non ho capito
cos'abbia da imparare da Pinarello; ambedue sono marchi italiani, che in maniera differente
portano avanti nel mondo l'immagine del nostro paese.
poi, ripeto, stiamo parlando di biciclette; possono piacere oppure no, personalmente mi piacciono, senza stare a fare guerre di religione.