Scusa gigadeath, non vedo nessuna retorica: non ho mai affermato che l'una sia meglio o peggio dell'altra ho solo detto che sono oggetti diversi, soprattutto dal punto di vista emozionale (io non vinco nulla andando in bici) e che all'estero sono molto apprezzati; la tua teoria, poi, secondo cui la maggior quantità di bici vendute determinerebbe la qualità di un prodotto è assolutamente errata; sarebbe come dire che essendo il mercato dell'auto italiano coperto dalla Fiat per oltre il 20 % la Fiat è meglio di .... scegli tu le marche che intendi inserire.
A me del mercato e del marketing delle biciclette interessa poco o nulla, ho solo riportato ciò mi raccontano le persone quando vado in giro e parlo di biciclette.
La frase dei 5.000 km era un po' retorica
Il fatto è che Colnago mi fa un po' incazzare. Tralasciando la qualità delle bici, siedono su una potenziale miniera d'oro e stanno lasciando morire tutto in una patina di vecchio. E' un marchio che dovrebbe andare in giro a petto in fuori, non in carrozzina: se poi faranno il botto continuando all'infinito a riproporre congiunzioni sul carbonio, Art Decor e sponsorizzazioni all'Europcar, meglio eh
Per quanto riguarda il discorso estero, non lasciamoci prendere la mano: negli USA Colnago non è nè più nè meno che quello che può essere una Storck in Italia: ottimo prodotto, fascinoso e con estimatori raffinati, ma stringi stringi non fa numeri. E Colnago deve fare anche i numeri, mica in passato sono diventati grandi vendendo in provincia.
Per controprova, come detto, prendiamo una pagina a caso della sezione Road Cycling di Bikeforums e contiamo le Specy, contiamo le Trek, contiamo le Cannondale e contiamo le Colnago. Lo straniero apprezza il brand Colnago, e magari si fa anche i viaggi mentali mentre sfoglia le riviste. Di fatto non lo compra però. E i brand italiani hanno bisogno come il pane del mercato estero.
Invece i brand americani, che già avevano il vantaggio di un mercato interno 5 volte più grande, sono venuti qui a mangiarci in testa con la loro distribuzione. E ora sono arrivati anche i tedeschi in massa...
In poche parole, mi piacerebbe un Colnago che facesse un po' più a spallate in giro per il mondo, come Pinarello, che piaccia o no il brand, può essere una scuola per il resto degli italiani.