Ciao a tutti......secondo me tocchiamo un argomento, quello del posizionamento in bicicletta, che non ha certezze o verità assolute.....e dove, come in tutte le cose, si seguono un pò le mode del momento.
In effetti, anche senza leggere articoli a riguardo o senza andare a spulciare foto o quant'altro, penso sia sotto l'occhio di tutti noi cicloamatori la tendenza degli ultimi anni di utilizzare telai "sottodimensionati" e i motivi, almeno per quella che è la mia opinione, sono fondamentalmente due: il primo riconducibile al solito spirito di emulazione dei professionisti, mentre il secondo riconducibile al fattore estetico.....sicuramente una bici con uno svettamento sella importante (es. 20/25cm) uno scarto sella/manubrio pronunciato (11/12cm) e un attacco manubrio lungo (130/140) si presenta meglio di una bici con 10cm di fuorisella, manubrio appena al di sotto della sella e attacco da 90.
Poi un telaio più piccolo sarà forse anche più rigido, pronto alla risposta e guidabile rispetto ad uno più grande, ma dubito che i più acquistino un telaio volutamente sottodimensionato per queste motivazioni......anche perchè, se non correttamente valutato l'assemblaggio tenendo conto della lunghezza dell'attacco e degli eventuali spessori da applicare sotto al manubrio, si rischia decisamente di ottenere l'effetto contrario, ossia una bicicletta poco guidabile e reattiva.....o nella peggiore delle ipotesi di doverlo rivendere perchè troppo piccolo!
E' risaputo, almeno mi è sempre stato detto questo, che l'utilizzo di un attacco manubrio troppo lungo (tipo da 130/140) e l'applicazione di molti spessori sotto al manubrio, tendono a rendere la guida meno precisa, quando si carica il peso sul manubrio c'è molta dispersione di forze (quindi meno reattività) e il rischio di rottura dello stelo della forcella è molto più probabile.....
Anche la biomeccanica non è una scienza esatta (anzi) e anche a parità di misure antropometriche non è detto che l'assetto consigliato dallo stesso biomeccanico sia uguale per tutti......ogni centro poi ha un "suo" motedo di valutazione che si basa su elementi completamente diversi dagli altri centri biomeccanici, cosa che rende difficile trovare riscontri comuni (persino nelle misure antropometriche)......per non dimenticarci infine che il nostro corpo è in continua evoluzione e quindi, in base anche al nostro grado di preparazione ed elasticità muscolare/articolare, l'assetto che va bene oggi, non è detto che sia altrettanto valido a distanza anche solo di un paio di anni.
Ovviamente parlo per esperienza diretta......se mi chiedete infatti che misura ho di cavallo o quanto è lunga la mia gamba oppure quanto è lungo l'orizzontale della mia bicicletta, vi dovrei chiedere a quale dei 2 centri di biomeccanica che mi hanno visitato vi riferite, dal momento che non c'è una misura che corrisponde.......e se mi chiedete qual'è la larghezza di sella che più si addice alla conformazione del mio bacino, vi dovrei chiedere se vi riferite alla prima volta che lo stesso centro mi ha visitato oppure alla seconda (a distanza di 1 anno).....perchè vi sentireste rispondere 2 cose completamente diverse (motivazione: tra le due visite hanno perfezionato l'algoritmo che in base alla larghezza della coscia, ecc......, determina la misura della larghezza ideale)......e intanto io andando di "fai da me" provando selle più o meno larghe sono arrivato alla stessa conclusione.....con il biomeccanico che mi chiede come mai sono arrivato ad utilizzare proprio quella sella che risulta essere perfetta per me!
Con questo non voglio parlar male dei centri biomeccanici......che contrariamente a quanto può sembrare da quanto scritto sopra, sono comunque ottimi aiuti per trovare l'assetto più corretto.....ma ripeto non delle scienze esatte!
Detto questo, basta.....penso di avervi annoiato abbastanza