D'estate in passato (sono istruttore di sub) ho avuto modo di lavorare per anni con gruppi organizzati di giovani belgi (16-21 anni circa) che venivano a fare due settimane di vacanza all'Isola d'Elba incluso corso di sub (erano figli di dipendenti delle ferrovie, e parte della vacanza era pagata in convenzione dalle ferrovie stesse; ovviamente non erano figli di manager, ma di personale di livello medio-basso).
Ogni anno il gruppo era abbastanza bilanciato, metà valloni e metà fiamminghi.
I due gruppi facevano di fatto vacanza a se, non si mischiavano, non parlavano tra di loro, non uscivano la sera assieme; come fossero stranieri.
Valloni molto chiusi e riservati nel loro gruppo, difficile anche per noi dello staff del centro immersioni fare amicizia,anche perchè praticamente nessuno di loro parla inglese, ma solo francese. Tant'è che le lezioni di teoria subacquea le dovevamo fare in inglese, e poi uno degli accompagnatori del gruppo ritraduceva il tutto in francese.
Fiamminghi invece super simpatici, sempre fatto grande amicizia, alcuni sono amico tutt'oggi a 15 anni di distanza, mi hanno poi ospitato a casa loro ed io li ho ospitati da me quando son tornati in Italia autonomamente.
Parlando con questi ultimi, alla domanda perchè non legano coi valloni, la risposta è sempre stata "noi sappiamo la nostra lingua, capiamo l'olandese che è praticamente uguale e riusciamo a seguire una conversazione in tedesco, anche se non lo parliamo. In più a scuola studiamo E il francese E l'Inglese. Siamo praticamente trinlingue completi, più le altre due che capiamo. Loro invece studiano solo la loro lingua, e non fanno nessuno sforzo per imparare e capire la nostra, né tantomeno l'inglese. Sono pigri, non lavorano, e la nostra parte deve pagare le spese per mantenere la loro parte"...insomma, come sentir Bossi parlare dei meridionali, o giù di lì...confermo che quindi si odiano a morte, ma alla fine convivono più o meno ignorandosi.
Aneddoto anche per i catalani: mia cugina andò a fare un erasmus a Barcellona nei primi anni 2000, prima lezione all'università, il professore fa lezione in catalano...dopo una 30ina di secondi qualcuno degli altri studenti stranieri presenti alza la mano, dice di avere difficoltà a seguire, e che si era preparato (come tutti, mia cugina inclusa) all'anno all'estero studiando il castillano. Il professore, con grande fastidio, rispose a brutto muso (in castillano, quantomeno) "se volevate fare l'erasmus sentendo le lezioni in castillano dovevate andare in Spagna; qua siamo in un altro paese, la Catalunya, e le lezioni si tengono nella lingua del paese, che è il catalano", dopodichè ha ripreso imperterrito a fare lezione in catalano. Così è stato per tutto il resto dell'erasmus con tutti gli altri professori, nessuno ha mai fatto lezione in castillano.