In questo momento il più in forma sembra essere Roglic, che direi sia tutt'altro che incostante: negli ultimi tre GT corsi è arrivato quarto, terzo e primo, e il podio del Giro è arrivato dopo che andava fortissimo da marzo, quindi un po' di calo nel finale era abbastanza prevedibile (io anzi me lo sarei aspettato molto più in difficoltà). Quest'anno è più pericoloso che mai, ma bisognerà vedere se riuscirà a mantenere questo stato di forma fino alla fine del Tour; nel frattempo mi aspetto che gli Ineos, squadra da sempre meticolosa nella preparazione, crescano ancora per avere il picco nella terza settimana. Diciamo che da anni non c'era tanta incertezza sull'esito del prossimo Tour, e questo mi pare un bene.
Froome al momento sembra effettivamente molto più indietro dei suoi rivali diretti (compagni di squadra compresi), e se per un Thomas si può verosimilmente prevedere un recupero di forma, magari non tanto da giocarsi la vittoria ma magari il podio sì, su Froome c'è molta più incertezza. Io comunque lo porterei sempre, il verdetto lo dà sempre la strada e con la sua esperienza può sempre inventarsi qualcosa, o al limite se si mette male provare a fare come Nibali l'anno scorso e andare a caccia di una tappa.