mlv
Cronoman
Per me la proposta è gustosa come una patata cruda e scondita.
Poi, per carità, se a qualcuno piace ... liberissimo !!!
Per me la proposta è gustosa come una patata cruda e scondita.
Non a caso fior fior di scrittori sono passati dalle cronache del giro d'Italia. I racconti delle tappe di Buzzati sono una via di mezzo tra giornalismo e letteratura... Farlo con una partita di calcio è molto più difficile...Non li ascolto mai, ma confermi che non stanno in piedi?
Allo stesso tempo, per un pubblico generalista, com'è quello dei grandi giri ad es., una cronaca basata solo su statistiche e dati sarebbe indigeribile.
Comunque io intendo la narrazione basata sulla retorica, con l'enfasi sulla sofferenza, il sacrificio, il dolore, etc.etc le cronache pre-tv erano pura epica...oggi ci si accontenta di dire che i ciclisti son dei duri rispetto ai calciatori...
Il fine ultimo dello sport professionistico in effetti è questo, creare un intrattenimento tale che qualcuno stia lì apposta per guardarlo. Come uno spettacolo teatrale o un concerto...Ma non è solo la questione della lunghezza, ma di come si vuole considerare lo sport, caso specifico il ciclismo. In questo caso si vuole renderlo "più interessante" o più spettacolare per il pubblico...è questo che dovrebbe essere il fine ultimo dello "sport"?
Non è una domanda retorica, in realtà spesso è stato cosi, in particolare proprio per il ciclismo, riducendo la lunghezza delle gare per l'appunto.
alcune idee mi sembrano interessanti altre meno.
la % di grasso corporeo è già una regola nel salto con gli sci, dove si raggiungevano casi di anoressia vera e propria, e penso possa giovare allo sport.
quando un adolescente o un telespettatore occasionale vedono le gambe di certi ciclisti, o Rasmussen che si toglie la tuta, secondo voi gli viene voglia di fare ciclismo? secondo me no, nessuno vorrebbe avere quel fisico lì, e questo allontana molti ragazzi promettenti dal ciclismo (perchè nella vita lo sport è importante, ma la figa di più).
anche una maggiore varietà nei percorsi potrebbe alzare l'interesse, magari inserendo tappe da 50km come tappe da 300km, cronodiscese o salite estreme (scanuppia, per dire). una maggiore varietà nella durata, nel tipo di sforzo e nelle abilità richieste porterebbe a giri meno prevedibili e più avvincenti
IMHO
Hai mai visto quando insegnano ginnastica artistica alle bambine? perchè quello sono bambine.. Per parlare che praticamente gli bloccano sviluppo..
Tutto lo sport ad alti livelli è estremizzato, quello a livello giovanile diventa anche odioso...
Ma tornando all'articolo..
Brocci ha delle idee sue, alcune condivisili altre meno...
In passato anche in altri campi, vedi Eroica.. E' partito che lo prendevano per scemo... Io che partecipai a una delle prime edizioni.. prima o seconda.. Volevo pure picchiarlo....
Ma un punto focale di non ritorno a mio avviso lo ha centrato.
La Tecnologia nel ciclismo e sopratutto quello da strada è e diventerà sempre piu' invasiva e deleteria, livellado e rendendo ancor piu' noioso uno sport che spesso lo è già..
Quindi dei provvedimenti in questo senso dovranno essere presi...
dei limiti alla magrezza, che siano una % del grasso corporeo, una tabella "altezza X peso" o un misto delle due penso che amplierebbero di molto il bacino del ciclismo giovanile
Ah era sua?!? Ecco perchè questa proposta mi sembrava la riproposizione del GiroBio. Non lo sapevo.Il ragionamento che fa Brocci è comunque degno di interesse anche se alcune proposte mi sembrano più che altro provocazioni. Io ho apprezzato molto un'altra "creatura" dello stesso Brocci che purtroppo non ha avuto lo stesso successo dell'Eroica, il GiroBio di qualche anno fa. Quella mi sembrò un ottima proposta soprattutto nelle categorie minori tipo quella dei dilettanti/U23, ma non è detto che qualche esperimento o qualche concetto non possa essere applicato anche alla categoria maggiore.
............ se potesse scegliere diventerebbe Magnini o diventerebbe Froome? dai facciamo i seri .....