News Giancarlo Brocci propone all'UCI un ritorno al ciclismo eroico

ian

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Che poi mi piacerebbe vedere quanti milioni di telespettatori accenderanno la TV prima dell'alba per vedere la partenza si una tappa del giro/tour di 300 km...
Va be le dirette integrali sono una tortura il più delle volte (oppure con i primi chilometri di battaglia sono una tortura preceduta da grandi illusioni): può essere un'opportunità per smetterla e far cominciare i collegamenti tv quando verosimilmente la corsa si sviluppa
 

ian

Apprendista Scalatore
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La cosa più assurda mi pare la limitazione di partecipazione in base alla misurazione della % del grasso corporeo!!! Pazzia assoluta, passiamo dallo stato etico che vuole tassare i troppo grassi... al ciclismo etico che vuole penalizzare i troppo magri...
Riflettiamo e torniamo a utilizzare la ragione!!!
Già, quei pazzi della fis, che hanno già fatto lo stesso nel salto con gli sci
 
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Ser pecora

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Già, quei pazzi della fis, che hanno già fatto lo stesso nel salto con gli sci

M sembrano però due casi un po' diversi. Il salto con gli sci si basa principalmente sulla tecnica, quindi la deriva era l'anoressia pur di pesare meno e le contro-misure sono state adottate per proteggere la salute degli atleti.
Nel ciclismo sotto una certa % non vai più avanti o basta un niente per farti venire un'infezione, infatti non è che tutti indistintamente hanno la stessa o la minore possibile. Quindi decidere a priori quali sia quella "giusta" mi pare una forzatura, ed un tentativo contraddittorio (vedere più avanti) per livellare il tutto.

In generale mi pare una forzatura obbligare i ciclisti a fare qualcosa "perché cosi c'è più spettacolo"...in primis perché ormai, non tanto grazie ai misuratori di potenza, ma ai principi su cui si basano, mi stupirebbe vedere qualcuno che attaccasse come 20 o più anni fa. Con la retorica potremmo definirlo "coraggioso", ma nella realtà sarebbe solo un azzardo. Come lo erano nel passato. Se andavano in porto fughe da lontano era per una serie di cause fortunate, ieri come oggi. Poi certo, si può apprezzare per l'appunto "il coraggio", ma resterebbe un azzardo.

Altro punto che sarebbe "poco spettacolare" mi par di capire che sarebbero i risicati distacchi ed il fatto che le prestazioni sono livellate.
La cosa mi sembra figlia del punto sopra: ormai le tecniche di allenamento, nutrizione e gestione dello sforzo sono codificate non solo grazie alla tecnologia, ma alla scienza, come la fisiologia.
Ai tempi eroici il livello era meno omogeneo per ignoranza, non per epica. Ovvero, una volta che si sa non si può fare finta di non sapere (o si, ma con risultati drammatici).

Ai tempi delle tappe da 300km e più c'era quello che si mangiava le cotolette in corsa, quello che si beveva un fiasco di vino, etc...chiaro che cotte e svarioni erano dietro l'angolo....i distacchi erano abissali a volte.
Ma era grande spettacolo? Oggi sarebbe entusiasmante vedere il 2° che arriva 1h dopo il 1°? All'epoca faceva poca differenza perché tanto i risultati si leggevano sui giornali e basta, ma oggi? Sarebbe possibile una diretta tv/social con tempi del genere?

Personalmente le corse finite con distacchi minimi o all'ultima tappa mi sembrano quelle più entusiasmanti. Un po' come l'1-0 col gol al 90° piuttosto che un 8-0 a metà partita.

Altro punto quello dei "rapporti da rampichino": qui mi sembra proprio un'assurdità. Come se per rendere più spettacolare la F1 li obbligassero a montare i freni a tamburo...boh

Infine: sempre nei tempi eroici grandi "narrazioni" sono sempre scaturite dalle condizioni meteo proibitive o da percorsi disastrati, ma sono sempre stati proprio i corridori ad invocare il protocollo meteo estremo o percorsi non demenziali per il rispetto della loro incolumità, e quando sono stati ottenuti sono stati salutati come un progresso.
Per rendere il tutto più spettacolare bisogna tornare alle maglie di lana anche quando piove?
 

mikimetal91

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Ai tempi delle tappe da 300km e più c'era quello che si mangiava le cotolette in corsa, quello che si beveva un fiasco di vino, etc...chiaro che cotte e svarioni erano dietro l'angolo....i distacchi erano abissali a volte.
Ma era grande spettacolo? Oggi sarebbe entusiasmante vedere il 2° che arriva 1h dopo il 1°? All'epoca faceva poca differenza perché tanto i risultati si leggevano sui giornali e basta, ma oggi? Sarebbe possibile una diretta tv/social con tempi del genere?



Altro punto quello dei "rapporti da rampichino": qui mi sembra proprio un'assurdità. Come se per rendere più spettacolare la F1 li obbligassero a montare i freni a tamburo...boh
due punti molto centrati, non posso che darti ragione
sulla magrezza estrema rimango della mia opinione ma è comprensibile anche la tua
 

Doppiomisto

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Alcune...
M sembrano però due casi un po' diversi. Il salto con gli sci si basa principalmente sulla tecnica, quindi la deriva era l'anoressia pur di pesare meno e le contro-misure sono state adottate per proteggere la salute degli atleti.
Nel ciclismo sotto una certa % non vai più avanti o basta un niente per farti venire un'infezione, infatti non è che tutti indistintamente hanno la stessa o la minore possibile. Quindi decidere a priori quali sia quella "giusta" mi pare una forzatura, ed un tentativo contraddittorio (vedere più avanti) per livellare il tutto.

In generale mi pare una forzatura obbligare i ciclisti a fare qualcosa "perché cosi c'è più spettacolo"...in primis perché ormai, non tanto grazie ai misuratori di potenza, ma ai principi su cui si basano, mi stupirebbe vedere qualcuno che attaccasse come 20 o più anni fa. Con la retorica potremmo definirlo "coraggioso", ma nella realtà sarebbe solo un azzardo. Come lo erano nel passato. Se andavano in porto fughe da lontano era per una serie di cause fortunate, ieri come oggi. Poi certo, si può apprezzare per l'appunto "il coraggio", ma resterebbe un azzardo.

Altro punto che sarebbe "poco spettacolare" mi par di capire che sarebbero i risicati distacchi ed il fatto che le prestazioni sono livellate.
La cosa mi sembra figlia del punto sopra: ormai le tecniche di allenamento, nutrizione e gestione dello sforzo sono codificate non solo grazie alla tecnologia, ma alla scienza, come la fisiologia.
Ai tempi eroici il livello era meno omogeneo per ignoranza, non per epica. Ovvero, una volta che si sa non si può fare finta di non sapere (o si, ma con risultati drammatici).

Ai tempi delle tappe da 300km e più c'era quello che si mangiava le cotolette in corsa, quello che si beveva un fiasco di vino, etc...chiaro che cotte e svarioni erano dietro l'angolo....i distacchi erano abissali a volte.
Ma era grande spettacolo? Oggi sarebbe entusiasmante vedere il 2° che arriva 1h dopo il 1°? All'epoca faceva poca differenza perché tanto i risultati si leggevano sui giornali e basta, ma oggi? Sarebbe possibile una diretta tv/social con tempi del genere?

Personalmente le corse finite con distacchi minimi o all'ultima tappa mi sembrano quelle più entusiasmanti. Un po' come l'1-0 col gol al 90° piuttosto che un 8-0 a metà partita.

Altro punto quello dei "rapporti da rampichino": qui mi sembra proprio un'assurdità. Come se per rendere più spettacolare la F1 li obbligassero a montare i freni a tamburo...boh

Infine: sempre nei tempi eroici grandi "narrazioni" sono sempre scaturite dalle condizioni meteo proibitive o da percorsi disastrati, ma sono sempre stati proprio i corridori ad invocare il protocollo meteo estremo o percorsi non demenziali per il rispetto della loro incolumità, e quando sono stati ottenuti sono stati salutati come un progresso.
Per rendere il tutto più spettacolare bisogna tornare alle maglie di lana anche quando piove?

Concordo su tutto tranne che sulla parte in grassetto.

Purtroppo ora i DS in ammiraglia oltre alle radio hanno anche la TV che trasmette in diretta tutte la gara. Ovviamente questo facilità enormemente il lavoro di chi deve "controllare" la corsa. Non serve neppure più andare a parlare coi corridori a fine gruppo. Hanno la possibilità di vedere come sta pedalando chi è in fuga, che rapporti usa, se è bollito o no... Insomma un vantaggio di troppo che limita azioni di un certo tipo.
 

Ser pecora

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Concordo su tutto tranne che sulla parte in grassetto.

Purtroppo ora i DS in ammiraglia oltre alle radio hanno anche la TV che trasmette in diretta tutte la gara. Ovviamente questo facilità enormemente il lavoro di chi deve "controllare" la corsa. Non serve neppure più andare a parlare coi corridori a fine gruppo. Hanno la possibilità di vedere come sta pedalando chi è in fuga, che rapporti usa, se è bollito o no... Insomma un vantaggio di troppo che limita azioni di un certo tipo.

Le radio non le ho menzionate, ma è un caso diverso rispetto i misuratori di potenza.

Obiettivamente le radio consentono di controllare meglio le corse, ma ho il sospetto che in mancanza di radio le corse sarebbero ancora più chiuse e controllate dalle grosse squadre, che nel dubbio non farebbero andare via nessuno.
 

Corvo Torvo

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Premetto che sono un Eroico, ho fatto due volte Gaiole e una Montalcino. Adoro questa manifestazione e l'aria che si respira in quei luoghi.
Non credo che Brocci sia così folle da voler far tornare indietro un mondo che evolve. Probabilmente l'idea è quella di dar vita ad un circuito parallelo con delle regole proprie, un calendario basato su gare di quel tipo in giro per l'Europa o per il mondo. Che male c'è'?
Si sono addirittura inventati le competizioni con le e-bike per amore di business, ben venga il ciclismo eroico.
 

salomone

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Già, quei pazzi della fis, che hanno già fatto lo stesso nel salto con gli sci
Ammetto l'ignoranza... ero completamente all'oscuro di questo fatto, magari mi sai anche dire come misurano la %:
  • misurazione delle pliche
  • impedenziometro
  • altro...
Non so che dire, perché io stesso che, in gioventù, ero abbastanza sovrappeso, in età più matura sono stato "misurato" (con i metodi che ho prima citato) più volte al 5 max 6% di grassi e non sono mai assolutamente stato né un professionista (ho sempre lavorato molte ore al giorno strappando il tempo allo sport nel tempo libero), né ho utilizzato "sostanze" di nessun genere.
Quindi mi pare sbagliato vietare la partecipazione alle competizioni a chi, naturalmente dotato mooolto più di me, ha costituzionalmente queste caratteristiche, o essendo un professionista ha tempo e modo di curare la dieta e gli allenamenti specifici.
P.S.
O forse mi hanno sempre illuso ed ero almeno al 15%:°°(
 

Airone del Chianti

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Un ciclismo così non è vendibile, in quanto non televisivo. Già la Milano-Sanremo (che è la gara più lunga del calendario) è mortalmente noiosa.
Questi sono format che vanno bene per i cicloamatori paganti che cercano il fascino dell'impresa ma il ciclismo professionistico è massimizzazione della prestazione, e solo così può essere spettacolare.
 

Airone del Chianti

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Già, quei pazzi della fis, che hanno già fatto lo stesso nel salto con gli sci
Nel salto con gli sci non si fa riferimento alla % di grasso corporeo ma al BMI che è cosa concettualmente diversa.
Sulla base di questo parametro vengono determinate anche le misure consentite di lunghezza degli sci.
Comunque il salto con gli sci non è solo tecnica. Fondamentale è la forza esplosiva da esprimere in fase di stacco che spesso fa la differenza...

Detto questo non vedo quali problemi possano dare ciclisti magri... credo che il modello del "bello grasso", propagandato dalla società capitalistica e opulenta, sia fortunatamente un lontano ricordo.
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.028
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Genova
www.sportintranslation.com
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Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
Nel salto con gli sci non si fa riferimento alla % di grasso corporeo ma al BMI che è cosa concettualmente diversa.
Sulla base di questo parametro vengono determinate anche le misure consentite di lunghezza degli sci.
Comunque il salto con gli sci non è solo tecnica. Fondamentale è la forza esplosiva da esprimere in fase di stacco che spesso fa la differenza...

Detto questo non vedo quali problemi possano dare ciclisti magri... credo che il modello del "bello grasso", propagandato dalla società capitalistica e opulenta, sia fortunatamente un lontano ricordo.
Troppo magri significa che fanno dieta dimagrante anche quando sono già magri e dovrebbero mangiare per recuperare adeguatamente. Io sarei d'accordo per un limite sotto il quale non scendere per motivi di salute, non estetici. E io sono molto magro, 183 x65 kg, e tendenzialmente grasso fobico.
 

ian

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ah ecco perché frotte di giovani bambini e adolescenti si sono dati al salto con gli sci..
Ma cosa c'entra scusa? Io ho detto che non la vedo come una misura fuori dal mondo, poi concordo con Ser Secora che le finalità sono diverse e qui ci siamo.
Ma perdonami questo è un commento buttato lì, non so che dirti. Personalmente non guardo il salto con gli sci e posso presumere che il basso numero di praticanti non sia collegato con questa misura sul peso corporeo, ma con il fatto che un ragazzo che decida di fare questa attività deve sfruttare quel centinaio di impianti (forse meno) presenti nel mondo... peraltro concentrati in una manciata di Paesi.
Troppo magri significa che fanno dieta dimagrante anche quando sono già magri e dovrebbero mangiare per recuperare adeguatamente. Io sarei d'accordo per un limite sotto il quale non scendere per motivi di salute, non estetici. E io sono molto magro, 183 x65 kg, e tendenzialmente grasso fobico.
Il discorso sulla magrezza potrebbe scoraggiare eventuali assurdità tipo " rientrare dall'allenamento e scolarsi una bottiglia di acqua gassata con 2-3 sonniferi. quando ti svegli sarà ora di cena, o se sei fortunato, di colazione". Ma sono chiaramente ipotesi infondate agitate da noi ciccioni figli del consumismo (ho la tua stessa corporatura).
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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Ma cosa c'entra scusa? Io ho detto che non la vedo come una misura fuori dal mondo, poi concordo con Ser Secora che le finalità sono diverse e qui ci siamo.

Nel thread si è parlato di ampliamento del bacino gioanile grazie alla misura anti magri, prima di confrontarsi col salto con gli sci. Due sport non confrontabili, bacini di utenza e potenzialità completamente diverse, ma soprattutto: è la troppa magrezza di chi vince le corse a frenare i giovani dal dedicarsi al ciclismo? Pensavo il problema principale fossero le strade poco sicure, i costi delle attrezzature, etc etc
 

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Nel thread si è parlato di ampliamento del bacino gioanile grazie alla misura anti magri, prima di confrontarsi col salto con gli sci. Due sport non confrontabili, bacini di utenza e potenzialità completamente diverse, ma soprattutto: è la troppa magrezza di chi vince le corse a frenare i giovani dal dedicarsi al ciclismo? Pensavo il problema principale fossero le strade poco sicure, i costi delle attrezzature, etc etc
Ma certo che non è la magrezza esasperata che tiene lontano le famiglie da far fare ciclismo, ma soprattutto la sicurezza sulle strade. Ma parlando in generale, sarebbe una norma a tutela della salute dei corridori, non vedo perché contrastarla. L'anoressia è un problema noto delle ginnaste, non vorrei lo diventasse anche dei ciclisti.
 

RamboGuerrazzi

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Ma certo che non è la magrezza esasperata che tiene lontano le famiglie da far fare ciclismo, ma soprattutto la sicurezza sulle strade. Ma parlando in generale, sarebbe una norma a tutela della salute dei corridori, non vedo perché contrastarla. L'anoressia è un problema noto delle ginnaste, non vorrei lo diventasse anche dei ciclisti.

ci sono casi accertati di anoressia nel ciclismo professionistico?
 

Ser pecora

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ci sono casi accertati di anoressia nel ciclismo professionistico?

Non proprio anoressia, ma i disturbi alimentari sono un problema diffuso:
 

Airone del Chianti

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Ma cosa c'entra scusa? Io ho detto che non la vedo come una misura fuori dal mondo, poi concordo con Ser Secora che le finalità sono diverse e qui ci siamo.
Ma perdonami questo è un commento buttato lì, non so che dirti. Personalmente non guardo il salto con gli sci e posso presumere che il basso numero di praticanti non sia collegato con questa misura sul peso corporeo, ma con il fatto che un ragazzo che decida di fare questa attività deve sfruttare quel centinaio di impianti (forse meno) presenti nel mondo... peraltro concentrati in una manciata di Paesi
Per amor di precisione il numero di praticanti del salto con gli sci è piuttosto elevato in paesi come Slovenia e Polonia dove è sport nazionale considerato quasi religione e dove molti bambini iniziano con lo sport saltando dai trampolini.

Il paragone con il ciclismo ci sta tutto perché in entrambi gli sport essere magri dà un netto vantaggio.
Poi è chiaro che non è la magrezza eccessiva a essere un problema, ma come ci si arriva. Un conto è disporre di uno staff medico che ti segue con un'alimentazione corretta (cosa di cui sono dotati i team vincenti come Sky/Ineos e Jumbo Visma, nonché le principali nazionali di salto), un altro è essere in balia di cialtroni che - senza alcuna competenza - rovinano i ciclisti, soprattutto nelle categorie giovanili.
 

ian

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Nel thread si è parlato di ampliamento del bacino gioanile grazie alla misura anti magri, prima di confrontarsi col salto con gli sci. Due sport non confrontabili, bacini di utenza e potenzialità completamente diverse, ma soprattutto: è la troppa magrezza di chi vince le corse a frenare i giovani dal dedicarsi al ciclismo? Pensavo il problema principale fossero le strade poco sicure, i costi delle attrezzature, etc etc
Non credo sia la troppa magrezza il problema, principalmente credo ci sia il fatto che il ciclismo non va per la maggiore tra i ragazzini. Poi il virgolettato che ho inserito (che è preso dalla testimonianza di un corridore professionista per chi non avesse colto.. una delle, sul tema) non è certo tra le cose che facciano buonissima pubblicità.

Per amor di precisione il numero di praticanti del salto con gli sci è piuttosto elevato in paesi come Slovenia e Polonia dove è sport nazionale considerato quasi religione e dove molti bambini iniziano con lo sport saltando dai trampolini.
Parliamo sempre in senso relativo, il numero di persone che si avvicinano a sport del genere (potremmo dire pure gli sport da budello) anche nelle regioni in cui sono concentrati gli impianti è sempre infinitesimale rispetto agli aspiranti calciatori, per dire. Poi in Slovenia potremmo magari esprimere la quota in 0,..% anziché in unità per decine di milioni.

Poi è chiaro che non è la magrezza eccessiva a essere un problema, ma come ci si arriva.
Per me oltre certi limiti ci si arriva in un solo modo, quello del prof. Birkenmeier.
D'altronde nel salto con gli sci nessuno ha messo limiti sul come conseguire il dimagrimento.
 

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