forse e' meglio spiegarsi nello specifico, su un cannotto reggisella tradizionale, quello che viene infilato nel tubo piantone e deve reggere il peso del ciclista senza scendere progressivamente, bisogna assolutamente all'occorrenza interporci il grasso grippante (pasta per carbonio) che di "grasso" non ha proprio nulla.
e' un gel che rimane tale con dispersione di microparticelle abrasive, solitamente silice o ceramica.
questo impasto permette un grippaggio fra le parti, soprattutto fra carbonio e carbonio che notoriamente ha un coefficiente di attrito molto basso. inoltre, la parte gelatinosa evita a lungo andare che le due superfici si saldino fra loro per effetto pila tipico nell'alluminio,acciaio.
nel caso invece del reggisella sopracitato, quest'ultimo non puo' comunque scendere perché e' vincolato meccanicamente per appoggio con il cannotto integrato del telaio, e' proprio quest'ultimo che entra nella parte del reggisella al suo interno.
un filo di grasso, meglio vasellina tecnica perché non interferisce minimamente con parti solventi sulla resina epossidica della fibra di carbonio, evita il classico "krok-krok" che si amplifica per effetto dell'attrito tra due parti in fibra.
pertanto la scelta di un filo di grasso, solo in questo caso, e' la scelta giusta per zittire i rumoracci.
se ci mettiamo invece il grasso tradizionale sul cannotto reggisella ad esempio della defy, ahi-ahi scenderebbe continuamente.
ricordate comunque che sulla fibra di carbonio non verniciata, non andrebbe mai grasso tradizionale, al litio o al teflon per possibilita' che ci sia interazione fra le parti.
sempre meglio vasellina tecnica o al massimo grasso al silicone.