E' assolutamente plausibile quello che tu hai detto, nè io posso essere certo di quello che penso. La mia infatti, e ci tengo a sottolinearlo di nuovo è solo una sensazione. Una sensazione che origina da una inconsueta serena rassegnazione alla sconfitta. Il ciclismo (lo sport in generale) è pieno di gente che non ne ha, che sbaglia la preparazione, o che è adatta ad un tipo di gara piuttosto di un altra. Tuttavia spesso ascoltiamo mille più o meno improbabili o veritiere scuse (crisi di fame, di sete, bronchiti, gastroenteriti, freddo oppure caldo) per giustificare una sconfitta (e per fortuna che nel ciclismo almeno non è colpa dell'arbitro), per cui una reazione così inconsueta (questo almeno concedimelo) mi fa riflettere. Tutto qui. Se mi sbaglio, complimenti lo stesso a Cunego, almeno ha giustificato la propria sconfitta senza accampare scuse o gettare ombre, ma riconoscendo che non ne aveva e che gli altri andavano di più. Forse non ha saputo vincere ma almeno ai miei occhi ha saputo perdere. Peraltro parlando tra amici e senza esserci messi d'accordo prima anche altri avevano spontaneamente pensato la stessa cosa.
Comunque non racconto barzellette e non invento cose assurde, potrò avere un opinione della quale sono io il primo a dubitare dell'assoluta fondatezza? Non c'è quindi bisogno di schernire o attaccare.....men che meno da parte di uno che dovrebbe moderare, il quale, fra l'altro, può confutare la mia sensazione con una sua, (parimenti rispettabile) sensazione, che certamente non può assurgere a rango di assoluta certezza non avendone prove (come non ne ho io)