Al Tour 2009 non aveva una giornata nera ed é arrivato 7., alla Vuelta 2010 ha vinto...non so a che giornate nere ti riferisci in quella Vuelta, al Giro 2010 ha lavorato per Basso una giornata no ci stava, e al Giro 2011 é arrivato 3. La mancanza di continuitá non é suo problema mi sembra.
Il Tour 2009 non l'ho citato, ha seguito un percorso non eclatante ma regolare e ha approfittato di un percorso non certo duro, dove appunto ha potuto gestire meglio le forze. Sul Mont Ventoux, dopo le Alpi fatte a tutta, aveva già evidenziato qualche cedimento.
Al Giro 2010 non ha LAVORATO per Basso. Questo è un mito da sfatare. Io non ho mai visto Nibali in testa al gruppo a lavorare per Basso, nè prendere vento per lui. Quando sono arrivate le montagne si è vista un po' com'era la situazione e Basso è stato più forte, ma dire che ha sfruttato Nibali come gregario è decisamente sbagliato. Per la cronaca in quel Giro le giornate difficili furono Zoncolan (perse più di 3 minuti e non si può giustificare solo con l'attacco, perlopiù in discesa, del giorno prima) e anche in quel caso cedimenti verso la fine del Giro staccandosi sul Tonale - e fortuna per lui che quella tappa fu fatta piano fino a 10 Km dalla fine.
In quella Vuelta non ci furono vere e proprie giornate nere, perché anche in quel caso - complici rivali non all'altezza di una grande corsa a tappe e modo di correre in Spagna, come sappiamo bene, non certo stressante e dispendioso - potè regolarsi al meglio. Però ricordiamo il tappone di Cotobello, che fu affrontato a ritmi cicloturistici fino all'ultima salita e dove Nibali riuscì a salvarsi solamente grazie all'aiuto di Kreuziger, che lo trascinò al traguardo fino agli ultimi 800 metri. In ogni modo non penso che la Vuelta 2010, visto il campo partenti, possa essere paragonata a qualunque altra grande corsa a tappe di questi anni.
Al Giro 2011 è arrivato terzo, sì. E allora? Io non guardo il piazzamento, guardo le prestazioni. E dimmi che non ci sono state giornate difficili: vogliamo parlare della tappa del Gardeccia, quando andò in difficoltà enormi a 50 Km dall'arrivo e c'erano nel gruppetto ancora una decina di corridori? E anche in questa corsa, come possiamo vedere, il calo netto nella terza settimana andando in difficoltà sul Colle delle Finestre e staccandosi nel finale della tappa da tanti corridori, compresa la cronometro non all'altezza del giorno successivo.
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Questi sono fatti, non dicerie. E possono essere visti da tutti. Lui non è scarso in salita, non è scarso a cronometro. Anzi, è abbastanza bravo in queste specialità, il che gli consente di essere considerato "uomo da corse a tappe". Ma non eccelle in nessuna di queste caratteristiche e, inoltre, il suo grande problema - come ho detto prima e come penso di aver dimostrato ricordandovi gli eventi, poi andate a rivederveli se non li ricordate - è la mancanza di continuità nelle prestazioni, specialmente quando si affrontano più tappe dispendiose di seguito nella seconda metà della gara.
Non è mica facile correre ai quei livelli, non lo sto denigrando. Sto semplicemente dicendo che, visti i precedenti, non penso proprio che possa competere alla pari con gli altri partecipanti del Tour de France, che negli anni precedenti hanno dimostrato di avere qualcosa in più di lui da molti punti di vista.