il casco mi ha salvato la vita!!!

passolento59

Pedivella
2 Settembre 2009
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Calabria del sud
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Olmo Kurva " Rosaria "
Spero che rendano obbligatorio l'uso del casco, e' un fatto di civilta' stradale, come le cinture di sicurezza, :angrymod:poi se e' destinato che devi morire perche' ti si buca una ruota mentre sei a 70 all'ora in discesa, non c'e' casco che tenga :wacko:, ma questa ultima parte del mio intervento e' rivolta a chi crede al destino...:tie:
 

hulk

Maglia Gialla
4 Gennaio 2010
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anziznottza quasi come me
Il problema dei costi sanitari è un "falso" problema. È vero che incidono sulla collettività, ma è un problema che dovrebbe farsene carico il Ministero della Salute, nel caso ci fosse un'ecatombe di ciclisti infortunati che avessero bisogno di cure riabilitative. Per fortuna così non è e il problema del casco rimane secondario.

L'uso da parte dei ciclisti è una libera scelta e io lo condivido, fintanto che non lo diventerà per legge, perché prima o poi, statene certi sarà così, come in Belgio e in Danimarca.
Io stesso iniziai ad usare il casco su insistenza di mia madre e molti che conosco hanno iniziato a metterlo su consiglio/instistenza della moglie/fidanzata/genitori. Poi, non hanno più smesso perché indossarlo non è quella gran tortura che sembra.
Se proprio vogliamo cercare una giustificazione per indossarlo, che non sia «Lo faccio perché voglio.» dovrebbe essere una forma di rispetto nei confronti di chi ci vuole bene e che non vorremmo mai che ci accudisse per il resto della nostra vita.
I costi sanitari sono un moltissimissimo falso problema. Se a tutte quelle che si sono rifatte le tette, per parlar chiaro, adesso NOI paghiamo l'espainto e il reimpianto, vuol dire che soldi da buttare na hanno moltissimi. Pazienza per quelle che hanno dovuto farlo per motivi di salute, ma per la mastoplastica additiva mi gira non poco.
E se pensiamo che chi va in bici di solito ha una assicurazione a parte non vedo che costi gravino sulla società;nonzo%;nonzo%;nonzo%;nonzo%
 
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Hawk83

Ammiraglia
19 Aprile 2009
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Il problema dei costi sanitari è un "falso" problema. È vero che incidono sulla collettività, ma è un problema che dovrebbe farsene carico il Ministero della Salute, nel caso ci fosse un'ecatombe di ciclisti infortunati che avessero bisogno di cure riabilitative. Per fortuna così non è e il problema del casco rimane secondario.

L'uso da parte dei ciclisti è una libera scelta e io lo condivido, fintanto che non lo diventerà per legge, perché prima o poi, statene certi sarà così, come in Belgio e in Danimarca.
Io stesso iniziai ad usare il casco su insistenza di mia madre e molti che conosco hanno iniziato a metterlo su consiglio/instistenza della moglie/fidanzata/genitori. Poi, non hanno più smesso perché indossarlo non è quella gran tortura che sembra.
Se proprio vogliamo cercare una giustificazione per indossarlo, che non sia «Lo faccio perché voglio.» dovrebbe essere una forma di rispetto nei confronti di chi ci vuole bene e che non vorremmo mai che ci accudisse per il resto della nostra vita.

Dici benissimo!!!
 

vulcan

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(...) Se proprio vogliamo cercare una giustificazione per indossarlo, che non sia «Lo faccio perché voglio.» dovrebbe essere una forma di rispetto nei confronti di chi ci vuole bene e che non vorremmo mai che ci accudisse per il resto della nostra vita.
Pienamente d'accordo. Ma il senso di responsabilità verso te stesso e i tuoi cari non lo fai crescere con l'imposizione di un obbligo.o-o
 

ibondio

Apprendista Cronoman
23 Dicembre 2010
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un cannibale ed un ferro
I costi sanitari sono un moltissimissimo falso problema. Se a tutte quelle che si sono rifatte le tette, per parlar chiaro, adesso NOI paghiamo l'espainto e il reimpianto, vuol dire che soldi da buttare na hanno moltissimi. Pazienza per quelle che hanno dovuto farlo per motivi di salute, ma per la mastoplastica additiva mi gira non poco.
E se pensiamo che chi va in bici di solito ha una assicurazione a parte non vedo che costi gravino sulla società;nonzo%;nonzo%;nonzo%;nonzo%
Io invece penso che i costi sanitari e sociali siano il problema.
A mio avviso hai scelto l'esempio sbagliato, il caso di pericolo sanitario legato alle mastoplastiche additive è un caso di dolo. La società incriminata non ha fatto controlli obbligatori che ci avrebbero risparmiato il costo sanitario, che il ministero della salute, quindi Noi, dovrà sostenere.
Rifarsi le zinne ha una componente di rischio, che si regolamenta in modo da ridurne i rischi; volendo fare un paragone, anche andare in bici è oggetivamente pericoloso e secondo me bisogna ridurne ragionevolmente i rischi.
 
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ibondio

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un cannibale ed un ferro
Non capisco perchè ci si scandalizza, anche evitando di commentare, l'affermazione per cui un morto ha un costo sociale più basso di un ferito.
Non è una provocazione, è un dato di fatto, oggettivo e incontrovertibile.

Ci sono professori universitari e ricercatori che ci studiano una vita, teorie in proposito. Non sono sovversivi, né avvoltoi.
Per la fattibilità di un'opera importante e/o impattante, sono valutazioni che vengono tranquillamente fatte. Quindi, ragionando da un punto di vista puramente economico, è meglio che in caso di esplosione di un impianto industriale muoiano 100 persone e ne sopravvivano 10 piuttosto che il contrario. In un'analisi costi-benefici è più "conveniente" per il servizio sanitario nazionale.

E allora perchè non è così e non si fanno scelte in questa direzione? Perchè per fortuna la società non ragiona solo ed esclusivamentre in termini biecamente economici (in realtà ci stiamo arrivando piano piano) e preferisce accettare il rischio di doversi sobbarcare tali eventuali costi sanitari poichè, in caso di incidente con parecchie vittime, si avrebbero conseguenze negative ben peggiori su altri piani (ad es. politico, sociale, ecc., vi ricordate il disastro di Bophal dell'84?) di quelle positive che otterrei solo considerando l'aspetto economico.

Tutto questo per dire che è fuori luogo tirare in ballo la questione dei costi sanitari che tutti paghiamo per quelli che girano senza casco e si schiantano al suolo.
Perchè per lo stesso motivo non si chiede di fare una legge per evitare che chiunque, per qualunque minchiat@, possa farsi sottoporre ad esami superflui e costosi? Anche questi li paghiamo tutti e, sono sicuro, sono costi complessivamente molto più importanti.

Resto dell'idea che sul casco l'unica strada sia cercare di cambiare la mentalità delle persone affinchè facciano una scelta consapevole.
Introdurre l'obbligatorietà qualche volta funziona (es. le cinture), altre volte ci si adegua in qualche modo: provate a guardare quanti ragazzini girano in motorino con la mentoniera del casco posizionata sulla fronte.
Per come la vedo io, è più grave che quel ragazzino non abbia la percezione del rischio che corre la sua salute piuttosto che della multa che rischia di prendere...
o-o
Sarei daccordo se vivessimo in un mondo perfetto, dove tutti rispettano le regole civili senza che queste debbano essere scritte:angrymod:, dove tutti contribuiscono alle spese sociali senza che equitalia ti minacci di pignorarti la bici :cry:... anch'io sogno questo modello, ma purtroppo le cose funzionano solo a suon di multe.:wacko:
E' triste, a me non piace, ma è così che funziona.:cry
E poi chi se ne frega di pedalare capelli al vento, capelli non ne ho più:-x:mrgreen: ... sarà quindi l'invidia?;nonzo%
 

ibondio

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un cannibale ed un ferro
Aggiungo un po' d'informazione tratta da: [url]http://www.biciedintorni.org/biblioteca/dossier.htm[/URL]
L'uso del casco

C’è un luogo comune tra i ciclisti: il casco serve solo a chi fa agonismo, in città è inutile. Le statistiche dimostrano invece che proprio negli impatti di intensità medio-alta il casco serve di più, per evitare che un incidente (anche una semplice caduta) banale abbia esiti gravissimi.
Negli USA più del 50% degli incidenti in bici comportano lesioni alla testa. I traumatologi spiegano che il ciclista in caduta non ha quasi mai il tempo di ripararsi la testa con le mani, tenute fino all’ultimo istante aggrappate al manubrio dall’istintivo tentativo di evitare il “volo”. Inoltre proprio le città, più delle strade extraurbane, sono ricche di elementi come marciapiedi,auto parcheggiate, pali che possono aggravare le conseguenze di urti anche modesti. In USA il 75% dei decessi e il 70% dei ricoveri legati a cadute da bici è per lesioni a collo o testa. L’85% delle lesioni alla testa riscontrate in soggetti senza casco avrebbe potuto essere evitato o contenuto nel danno da casco. Le percentuali salgono ancor più trattandosi di bambini o adolescenti.
 

vulcan

Apprendista Scalatore
29 Ottobre 2011
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Sarei daccordo se vivessimo in un mondo perfetto, dove tutti rispettano le regole civili senza che queste debbano essere scritte:angrymod:, dove tutti contribuiscono alle spese sociali senza che equitalia ti minacci di pignorarti la bici :cry:... anch'io sogno questo modello, ma purtroppo le cose funzionano solo a suon di multe.:wacko:
E' triste, a me non piace, ma è così che funziona.:cry
E poi chi se ne frega di pedalare capelli al vento, capelli non ne ho più:-x:mrgreen: ... sarà quindi l'invidia?;nonzo%
In questi casi il design ci viene in aiuto :mrgreen::-x
o-o
 

Allegati

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vulcan

Apprendista Scalatore
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Aggiungo un po' d'informazione tratta da: [url]http://www.biciedintorni.org/biblioteca/dossier.htm[/URL]
L'uso del casco

C’è un luogo comune tra i ciclisti: il casco serve solo a chi fa agonismo, in città è inutile. Le statistiche dimostrano invece che proprio negli impatti di intensità medio-alta il casco serve di più, per evitare che un incidente (anche una semplice caduta) banale abbia esiti gravissimi.
Negli USA più del 50% degli incidenti in bici comportano lesioni alla testa. I traumatologi spiegano che il ciclista in caduta non ha quasi mai il tempo di ripararsi la testa con le mani, tenute fino all’ultimo istante aggrappate al manubrio dall’istintivo tentativo di evitare il “volo”. Inoltre proprio le città, più delle strade extraurbane, sono ricche di elementi come marciapiedi,auto parcheggiate, pali che possono aggravare le conseguenze di urti anche modesti. In USA il 75% dei decessi e il 70% dei ricoveri legati a cadute da bici è per lesioni a collo o testa. L’85% delle lesioni alla testa riscontrate in soggetti senza casco avrebbe potuto essere evitato o contenuto nel danno da casco. Le percentuali salgono ancor più trattandosi di bambini o adolescenti.
Non discuto l'utilità del casco, ci mancherebbe, ma il fatto che qualcuno (lo Stato) preferisca calartelo sulla testa senza se e senza ma, come si fa con le supposte ai bambini, piuttosto che provare a spiegarti i motivi per cui sarebbe meglio metterlo. :-)
 

ibondio

Apprendista Cronoman
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un cannibale ed un ferro
Non discuto l'utilità del casco, ci mancherebbe, ma il fatto che qualcuno (lo Stato) preferisca calartelo sulla testa senza se e senza ma, come si fa con le supposte ai bambini, piuttosto che provare a spiegarti i motivi per cui sarebbe meglio metterlo. :-)

Concordo in pieno, non c'è uno straccio di sensibilizzazione sul tema.
Metti un manifestino sulle vetrine dei negozi di bici, cartellonistica sulle ciclabili, pubblicità progresso.... 'na mazza!
 

clavicola

Pignone
11 Febbraio 2010
258
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Aggiungo un po' d'informazione tratta da: http://www.biciedintorni.org/biblioteca/dossier.htm[url]http://www.biciedintorni.org/biblioteca/dossier.htm[/URL]
L'uso del casco

C’è un luogo comune tra i ciclisti: il casco serve solo a chi fa agonismo, in città è inutile. Le statistiche dimostrano invece che proprio negli impatti di intensità medio-alta il casco serve di più, per evitare che un incidente (anche una semplice caduta) banale abbia esiti gravissimi.
Negli USA più del 50% degli incidenti in bici comportano lesioni alla testa. I traumatologi spiegano che il ciclista in caduta non ha quasi mai il tempo di ripararsi la testa con le mani, tenute fino all’ultimo istante aggrappate al manubrio dall’istintivo tentativo di evitare il “volo”. Inoltre proprio le città, più delle strade extraurbane, sono ricche di elementi come marciapiedi,auto parcheggiate, pali che possono aggravare le conseguenze di urti anche modesti. In USA il 75% dei decessi e il 70% dei ricoveri legati a cadute da bici è per lesioni a collo o testa. L’85% delle lesioni alla testa riscontrate in soggetti senza casco avrebbe potuto essere evitato o contenuto nel danno da casco. Le percentuali salgono ancor più trattandosi di bambini o adolescenti.

Sarà per questo che in USA il caschetto da bici è obbligatorio mentre quello da moto no ;nonzo%
 

mitico_2

Passista
6 Dicembre 2009
3.876
167
piemonte
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Il problema dei costi sanitari è un "falso" problema. È vero che incidono sulla collettività, ma è un problema che dovrebbe farsene carico il Ministero della Salute, nel caso ci fosse un'ecatombe di ciclisti infortunati che avessero bisogno di cure riabilitative. Per fortuna così non è e il problema del casco rimane secondario.

L'uso da parte dei ciclisti è una libera scelta e io lo condivido, fintanto che non lo diventerà per legge, perché prima o poi, statene certi sarà così, come in Belgio e in Danimarca.
Io stesso iniziai ad usare il casco su insistenza di mia madre e molti che conosco hanno iniziato a metterlo su consiglio/instistenza della moglie/fidanzata/genitori. Poi, non hanno più smesso perché indossarlo non è quella gran tortura che sembra.
Se proprio vogliamo cercare una giustificazione per indossarlo, che non sia «Lo faccio perché voglio.» dovrebbe essere una forma di rispetto nei confronti di chi ci vuole bene e che non vorremmo mai che ci accudisse per il resto della nostra vita.

I costi sanitari sono un moltissimissimo falso problema. Se a tutte quelle che si sono rifatte le tette, per parlar chiaro, adesso NOI paghiamo l'espainto e il reimpianto, vuol dire che soldi da buttare na hanno moltissimi. Pazienza per quelle che hanno dovuto farlo per motivi di salute, ma per la mastoplastica additiva mi gira non poco.
E se pensiamo che chi va in bici di solito ha una assicurazione a parte non vedo che costi gravino sulla società;nonzo%;nonzo%;nonzo%;nonzo%

Per fortuna non sono il solo a pensarla così.

Comunque questa discussione mi è stata molto utile e mi ha fatto vedere certe cose sotto un altro aspetto.
Vado in bici "seriamente" solo da 7-8 anni, ma credo di avere un senso del pericolo molto alto (dovuto forse al fatto che vado in moto da quando avevo 14 anni, ora ne ho 40), per cui sono sempre concentrato sulla strada, sui rumori delle auto che sopraggiungono, sugli incroci che stò per attraversare, sulle stradine laterali, sulla presenza di ghiaia o sabbia sull'asfalto, sulla traiettoria da tenere, su eventuali buche.......; sono comunque consapevole che questo non mi garantisca la sicurezza al 100% ma credo che rispetto a certi ciclisti "con la testa tra le nuvole" sono un piccolo passo avanti.
Da motociclista sono abituato a un casco che offre ben altra protezione rispetto a quello da ciclista, che a mio avviso in caso di urto "serio" può fare ben poco; non sempre il casco o protezioni varie possono fare miracoli, comunque non ci piove sul fatto che sia meglio indossarlo e che abbia salvato delle vite.

Mi scuso con per la lunghezza del post e lancio una piccola provocazione: forse il fatto di indossare il casco ci rende inconsciamente più sicuri ed invulnerabili e quindi si è portati a prendere rischi maggiori.
Quindi anche con il casco, massima prudenza sempre!!!

Credo comunque che dalle prossime uscite il casco sarà mio fedele compagno di viaggio.
 

Luka

Apprendista Scalatore
15 Giugno 2004
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Milano Est
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Scott Alu sub40
Il pensiero, immediatamente dopo aver picchiato così forte la tempia, è andato subito a mia figlia e a quello che conto per lei... :eek:
"questa volta mi sono fatto davvero male", ho pensato poi al momento di rialzarmi.. tanto da chiedere al ciclista che mi precedeva (e che si era fermato) se mi vedeva a posto..
E invece è andata come vi ho raccontato. E, come detto, quel caschetto fessurato nella zona dell'impatto, l'ho baciato e lo tengo sullo scaffale del box .. ovviamente rimpiazzato da un altro che spero non debba finire allo stesso modo!!:bua:
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Colnago 50 Anniversary
Non discuto l'utilità del casco, ci mancherebbe, ma il fatto che qualcuno (lo Stato) preferisca calartelo sulla testa senza se e senza ma, come si fa con le supposte ai bambini, piuttosto che provare a spiegarti i motivi per cui sarebbe meglio metterlo. :-)

Perché da solo non ci arrivi a capirlo se ti serve il casco? Abbiamo sempre bisogno che qualcuno ci prenda per mano e ci dica quello che dobbiamo fare? E se le ragioni che ti forniscono non ti piacciono? Che, fai? Ti rifiuti di indossarlo?
 

Hawk83

Ammiraglia
19 Aprile 2009
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per fortuna non sono il solo a pensarla così.

Comunque questa discussione mi è stata molto utile e mi ha fatto vedere certe cose sotto un altro aspetto.
Vado in bici "seriamente" solo da 7-8 anni, ma credo di avere un senso del pericolo molto alto (dovuto forse al fatto che vado in moto da quando avevo 14 anni, ora ne ho 40), per cui sono sempre concentrato sulla strada, sui rumori delle auto che sopraggiungono, sugli incroci che stò per attraversare, sulle stradine laterali, sulla presenza di ghiaia o sabbia sull'asfalto, sulla traiettoria da tenere, su eventuali buche.......; sono comunque consapevole che questo non mi garantisca la sicurezza al 100% ma credo che rispetto a certi ciclisti "con la testa tra le nuvole" sono un piccolo passo avanti.
Da motociclista sono abituato a un casco che offre ben altra protezione rispetto a quello da ciclista, che a mio avviso in caso di urto "serio" può fare ben poco; non sempre il casco o protezioni varie possono fare miracoli, comunque non ci piove sul fatto che sia meglio indossarlo e che abbia salvato delle vite.

Mi scuso con per la lunghezza del post e lancio una piccola provocazione: Forse il fatto di indossare il casco ci rende inconsciamente più sicuri ed invulnerabili e quindi si è portati a prendere rischi maggiori.
quindi anche con il casco, massima prudenza sempre!!!

credo comunque che dalle prossime uscite il casco sarà mio fedele compagno di viaggio.

sempre!!!!
 

vulcan

Apprendista Scalatore
29 Ottobre 2011
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Colnago M10
Perché da solo non ci arrivi a capirlo se ti serve il casco? Abbiamo sempre bisogno che qualcuno ci prenda per mano e ci dica quello che dobbiamo fare? E se le ragioni che ti forniscono non ti piacciono? Che, fai? Ti rifiuti di indossarlo?
Guardando i ragazzini che girano in motorino con il casco semplicemente appoggiato sulla fronte riesci a convicerti che l'introduzione dell'obbligo di usarlo ha raggiunto il suo scopo? ;nonzo%