Il futuro è dello sport all'aria aperta

ChristianR

Cronoman
24 Luglio 2004
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Nera
Anche uscire in gruppo sarà "problematico". Nonostante la teorica distanza di sicurezza rispettata, sai quanti davanti a te, si soffiano il naso addosso a quelli dietro, tossiscono, starnutiscono, sputano ecc.ecc.

Chi si comporta così nei gruppi, incurante di quelli dietro, anche in tempi di non-epidemia, è solo un povero coglione maleducato, con grossa probabilità uno di quelli che si sente pro e non può spostarsi o aspettare di essere dietro.
 

ChristianR

Cronoman
24 Luglio 2004
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Nera
La foto della tremola mi fa scendere una lacrima, non vedo l'ora che arrivi l'estate, spazzi via tutto questo casino e che la gente possa finalmente tornare a gioire delle proprie passioni, che sia la bici, la corsa, il giardinaggio, l'aperitivo con le persone care.

Mah...avanti di questo passo la vedo difficile. Spero vivamente di essere smentito dai fatti.
 

vulcan

Apprendista Scalatore
29 Ottobre 2011
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Colnago M10
Vorrei essere ottimista come chi ha scritto l'articolo, ma temo che, con la campagna martellante di queste settimane, il marchio dell'untore, quelli che fanno sport all'aria aperta, se lo porteranno dietro per molto tempo.
 

servarel

Velocista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
Vorrei essere ottimista come chi ha scritto l'articolo, ma temo che, con la campagna martellante di queste settimane, il marchio dell'untore, quelli che fanno sport all'aria aperta, se lo porteranno dietro per molto tempo.

fregatene, sii ottimista e non farti contagiare da quella brutta bestia che è l'ignoranza, perchè allora dovremmo chiamare untori gli anziani che stanno nelle case protette, i giovani che fanno l'ape, chi lavora in fabbrica, chi va al supermercato, e via così, cioè tutti.

A questo punto ci portiamo dietro il marchio di untori in Europa in quanto italiani, però poi in italia in quanto Lombardi, ma anche in Lombardia in quanto Bresciani e Bergamaschi, alla fine non se ne esce più perchè c'è sempre qualcuno pronto ad additare qualcun'altro nascondendo la testa sotto la sabbia perchè tanto il mostro sicuramente è uno che viene da fuori (è un po' un pippone, ma spero si sia capito il senso, ovvero...fregatene, quando si potrà fallo sereno).
 
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vulcan

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fregatene, sii ottimista e non farti contagiare da quella brutta bestia che è l'ignoranza, perchè allora dovremmo chiamare untori gli anziani che stanno nelle case protette, i giovani che fanno l'ape, chi lavora in fabbrica, chi va al supermercato, e via così, cioè tutti.

A questo punto ci portiamo dietro il marchio di untori in Europa in quanto italiani, però poi in italia in quanto Lombardi, ma anche in Lombardia in quanto Bresciani e Bergamaschi, alla fine non se ne esce più perchè c'è sempre qualcuno pronto ad additare qualcun'altro nascondendo la testa sotto la sabbia perchè tanto il mostro sicuramente è uno che viene da fuori (è un po' un pippone, ma spero si sia capito il senso, ovvero...fregatene, quando si potrà fallo sereno).
Ma io continuerò a fare quello che ho sempre fatto (poco e sempre piacevolmente in solitaria); mi sono limitato a dubitare della "rivincita", a meno che non la si voglia intendere come "intima soddisfazione per la riconquista della libertà" (pippone libertario).
Anzi, temo che coloro che non potranno più frequentare le palestre (per paura o per qualche altra limitazione) o comunque gli sport al coperto, saranno ancora più incazzosi di prima.
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Inoltre ,per quel che concerne uscite di gruppo, vorrei far notare che i primi ciclisti fermati in varie regioni sfrecciavano incuranti raccomandazioni in 4 o 5..., proprio come i runner improvvisati nei parchi ! Dobbiamo ringraziare ste persone se ora siam tutti a casa!
Secondo te, sarebbero bastate una decina di multe, perché di quello parliamo, per fare una legge ad hoc?
Dobbiamo ringraziare la vergognosa campagna mediatica, scatenata dai media su input anche di gente che andava in bici e che si è fatta lobotomizzare il cervello da un hashtag.
 
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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Vado in bici perché mi piace, non perché mi ritengo migliore
Aggiungo.. perchè mi fa star anche bene fisicamente e mentalmente.
Cosciente che questa condizione, che prova chiunque abbia mai praticato attività motoria sistematicamente, sarà motivo di invidia da parte di chi non è in grado di organizzare la propria e che non a caso adesso è dietro alla finestra pronto con il cell in mano a segnalarci.. quello che mi preoccupa sarà quando al posto del cell (o assieme al cell) avranno in mano il volante.
 
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servarel

Velocista
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
Ma io continuerò a fare quello che ho sempre fatto (poco e sempre piacevolmente in solitaria); mi sono limitato a dubitare della "rivincita", a meno che non la si voglia intendere come "intima soddisfazione per la riconquista della libertà" (pippone libertario).
Anzi, temo che coloro che non potranno più frequentare le palestre (per paura o per qualche altra limitazione) o comunque gli sport al coperto, saranno ancora più incazzosi di prima.

Amen, c'è sempre qualcuno incazzoso per qualche motivo, pure io giro preferibilmente da solo, per stare con i miei pensieri e rilassarmi, fermarmi quando e quanto mi pare a fare qualche foto, al massimo in due per chiaccherare, e se qualcuno mi maledirà ignorerò, oppure ricambierò amabilmente, come sempre.

p.s. Ti consiglio un giro verso il lago d'Iseo, ne guadagneresti una forcella whisp
 
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mauretto

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Friûl
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un onesto ferro
Bah, non vedo l'utilità di queto thread francamente, mi pare uno sfogo livoroso da parte del ciclista costretto in casa sui rulli (chi ce li ha) nè più ne meno come quello del tizio che inveisce dal balcone. Siamo tutti più o meno nervosetti, avviliti, suscettibili...non val la pena di fare guerre di religione tra di noi
Just my 2 cents :-|
 

IlNigno

Apprendista Cronoman
13 Agosto 2010
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La Citta' dei Doria
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A mio parere (conoscendo gli italiani) si è passati dalla fase "chi se ne frega delle regole",e si arriverà,alla fase "sto' lontano da tutto e tutti!"
Le mezze misure non sono mai state un nostro punto di forza, e le attività sportive saranno soggette a questa cosa,magari solo per un breve periodo...che poi siamo anche maestri nello scordare EH...
Vedremo.
 

Tony 96

Scalatore
5 Maggio 2016
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Torino
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S-Works Tarmac - Caad 12
L'avete vista la foto di quel ciclista, che va a lavoro in bici costretto a dover mettere un cartello con scritto "Sto andando a lavoro" ?

Ecco, c'è poco altro da aggiungere, siamo presi di mira da sempre, prima di tutto questo (quante volte ci stringono la carreggiata apposta oppure ci fanno le rasette) ed adesso siamo pure visti come untori, dove c'è gente che usciva in solitaria e prendeva tutte le precauzioni del caso (quando ancora si poteva sia ben chiaro). Ma voi pensate veramente che il classico ciclista solitario che spesso e volentieri se ne va in strade isolate per non avere seccature, sia un problema sociale ? Ed invece tutti quelli che facevano comunella nei parchi, gli anziani nelle panchine senza un perchè, ecc ecc ?
Io vedo soltanto una "rivincita" sociale nient'altro, magari il topic attacca le altre categorie sociali ma come si dice "Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum“.
 
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Giampi0308

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Si, ce l'ho.
In molti paesi si è adottato un regime di lockdown che ha consentito, con limitazioni, lo sport individuale all'aria aperta.
Il rischio contagio è pressoché nullo, del resto.
In Italia si è chiusa questa possibilità, per una sorta di battaglia social anti-ciclista (ma più ancora anti-runner), non del tutto spiegabile, se non con una caccia all'untore che doveva per forza avere un bersaglio. Ed in quest'ottica è stato abbastanza casuale che sian stati i runners o i ciclisti, semplicemente, in quel momento erano il bersaglio più facile.
Visto che addirittura l'OMS consiglia invece, entro determinati limiti, l'attiivtà all'aria aperta, mi auguro che nel momento in cui le misure anti-contagio potranno essere attenuate, il divieto assoluto possa cadere.
Vedo molto più difficile far ripartire attività come le palestre, pubbliche o private, o le piscine, etc... temo che a lungo, post epidemia, rimarranno per queste attività delle limitazioni, come contingentamenti numerici norme stretta a livello di igiene degli ambienti, il ché potrebbe favorire l'outdoor (= tutto l'outdoor, di cui il ciclismo è solo una modesta parte).
Per le attività indoor ci saranno cambiamenti, si penserà maggiormente all'attività individuale a scapito di quella di gruppo, potranno proporre moduli all'esterno, etc... Sarà una sfida anche quella che si troverà ad affrontare, per esempio, chi gestisce una palestra e dovrà reinventarsi rispetto ai metodi attuali.
Ci saranno dei cambiamenti nel nostro modo di vivere, e non sarano tutti negativi. Vedremo.
 

Corvo Torvo

Apprendista Passista
11 Aprile 2016
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Più esacerbati di così? Piuttosto è un grido di dolore per le cose ignobili che si sono lette e dette contro chi non faceva nulla di male.

Anche uscire in gruppo sarà "problematico". Nonostante la teorica distanza di sicurezza rispettata, sai quanti davanti a te, si soffiano il naso addosso a quelli dietro, tossiscono, starnutiscono, sputano ecc.ecc. e chi passa immediatamente dietro a 30/40 kmh, anche ove fosse a 2 metri se la piglia tutta…..chi avrà remore da contagio, farà bene a uscire da solo.
Ovviamente d'accordo su tutto il resto che hai scritto.

Quindi di fatto questa sarà solo la rivicincita nei confronti dei ciucciaruota, converrà mettersi davanti a tirare :-)
 
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Bam Bam

Guest
L'articolo è insulso però è uno stimolo a parlare di tanti aspetti... ora in città si respira quasi aria di montagna. Io non ho mai avuto un'auto di proprietà, nonostante me la potessi permettere. La ritengo un oggetto utile in certi casi, ma non da usare tutti i giorni come fa la maggioranza. La ritengo anche una gran rottura di scatole, ingombrante e soprattutto dannosa per la salute, per l'incolumità, per il clima. Questo modello dell'auto privata per tutti non è sostenibile, ma ci sono in gioco troppi interessi e poi la maggior parte delle persone la ritiene un oggetto indispensabile. In alcuni casi lo è davvero, ma sono una piccola percentuale. Ci sarebbero i mezzi pubblici, ci sarebbero, ad esempio le bici. Andare in bdc vuol dire stare molto attenti. E il clima sta evolvendo in maniera pericolosa. Mi sembrerebbero due ragioni sufficienti per cambiare modello. Anche attraversare la strada può essere, se non pericoloso, quantomeno palloso. Io non abolirei l'auto in sé, ma la metterei seriamente in discussione come mezzo di trasporto abituale di massa. E quindi in fondo mi piace la conclusione dell'articolo, anche se politicamente scorretta: vai, vai, ingrassate, rincoglionitevi alla televisione, e aggiungo: inquinate, rovinate i polmoni alla gente, asfaltatela, distruggete il pianeta.
 

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