L'ansia, ma non da prestazione...brutta bestia: aiuto!

donnie

Pignone
4 Settembre 2015
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basso ionio catanzarese
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bianchi lite alloy - cannondale supersix hi-mod red racing edition 2015
Normalmente una TPSV seppur con sintomi analoghi ad un attacco d’ansia ha una durata minore. Il reflusso non incide sulla comparsa dei sintomi, ti consiglio di fare un ecg sotto sforzo per appurare che non sia una tachicardia da rientro.

Per l’ansia il discorso, paradossalmente é un po’ più complesso, i farmaci possono attenuare i sintomi ma difficilmente elimineranno le cause, é un percorso interiore, ma difficile da intraprendere da solo.


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Ho fatto tutto. Il cardiologo, specialista in aritmie, mi ha riferito che potrei risolvere con un'ablazione, ma non è detto che il problema non si ripresenti. Lui stesso (e si occupa proprio di ablazioni), mi ha sconsigliato di farla, visto che questa cosa fastidiosa si verifica saltuariamente e per pochi secondi (15/20) e solo una volta è durata 3 minuti circa. Quella sensazione di vuoto /vertigini dopo il tonfo, dura invece pochi secondi. Tengo a precisare che nelle gare non mi è mai successo, nemmeno nella cronoscalata dove lo stress è stato tanto.

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flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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L'errore piu comune (spesso usato come alibi) è l'autodiagnosi....Mi è capitata una cosa simile mesi fa, aritmia ed extrasistole ogni volta che facevo sforzi anche le scalw di casa con la classica sensazione del tuffo al cuore..Nonostante i problemi quotidiani che mi potrebbere scatenare ansia/panico non ho pensato un attimo a psicologo/psichiatra ma sono corso dal mio medico sportivo che mi ha fatto tutti gli esami necessari tutto sommato positivi....Ho rivisto la mia dieta, ho preso per 30gg un integratore specifico ed ho ripreso a fare quello che ho sempre fatto senza grossi problemi.
Questo per dire che collegare subito un artimia/extrasistole ad un attacco di panico quando ci sono molteplici cause e patologie che le possono scatenare (compresa l'attivita fisica intensa che costringe il cuore ad un supelavoro) è perlomeno curioso se non bizzarro e mi sembra piu un alibi per non voler ammettere che potrebbe anche essere qualcosa che non vogliamo accettare....Spero di sbagliarmi ovviamente
Saluti

Gli esami sono nella norma
Questo è quanto mi hanno riferito...
Ecg sotto sforzo con recuper lento ma niente di anormale.
Sono uscito ieri e finalmente non ho accusato sintomi se non la paura di fare fatica ma passerà anche quella con l'allenamento
 

scifondo

Novellino
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Ciao, da anni soffro di ansia dopo un periodo con forti crisi di panico. La bici, lo sci di fondo, la corsa , lo sport in generale è sempre stata una valvola di sfogo. Facevo giri in bdc o mtb in solitaria per ore in posti estremi, ora riesco a malapena fare 50 km in pianura. I farmaci ( ricaptatori della serotonina) tolgono i sintomi, ma non la causa. Quella la devi trovare da solo. A me aiuta la respirazione diaframmatica, ma non è così per tutti. Ho fatto meditazione con un maestro di fama. Ho fatto anni di psicologi e psichiatra. A me fa bene confrontarmi con chi ha lo stesso disturbo, perchè chi non lo ha provato non sa di cosa parla e di quanto sia debilitante nello sport, ma sopratutto nella vita di tutti i giorni. Bisogna cambiare obiettivi e accettarsi per quello che siamo.
Ti auguro di risolvere.
 
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Cere_

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16 Agosto 2018
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Avevo scritto qualcosa anche io, ma ho eliminato il messaggio per paura di dar consigli sbagliati, dato che è un'argomento delicato, riassumo in altri termini.

Una notte mi alzo di colpo, sto soffocando, sensazione bruttissima, una delle più brutte della mia vita (e ne ho passate...), crisi allergica bella potente causata da un'alimento, sempre mangiato, mai fatto alcun effetto, ma da un giorno all'altro sono diventato allergico, ho preso il cortisone e l'antistaminico e dopo la notte in bianco è passato (in realtà per qualche giorno i polmoni erano messi male).
Ora, certe volte che sono in bici e faccio accelerate improvvise da portarmi quel debito di ossigeno che tutti conosciamo, mi capita che mi venga un "mezzo attacco di panico" lo possiamo chiamare, che mi porta a iperventilare, sentirmi soffocare, star male, per un 10-20 secondi in più del normale recupero da un cambio di ritmo simile.
Ho fatto visite e controvisite, nulla da segnalare (tranne roba che non influisce), e nel mio caso è realmente ansia, una paura inconscia del ripetersi di quella sensazione di soffocamento capitata con la crisi allergica pochi mesi fa.
Parlandone con chi ha più esperienza di me, e ragionandoci sopra anche da solo, la conclusione a cui sono arrivato è che devo dare sicurezza al mio inconscio per fargli capire che la crisi allergica ed il debito di ossigeno dopo una ripetuta sono due cose differenti, sembra un ragionamento contorto, ma la propria mente non la si comanda a bacchetta, non la parte inconscia.
Come?
Faccio spesso accelerate, non massimali, da portarmi a quel debito di ossigeno, e poi recupero, le faccio a caso, non è che dico "la parto", parto e basta. Le prime volte tutte le volte compariva quella sensazione, ora capita moolto meno, tipo questa settimana solo una volta, e leggera anche.
Piano piano arrivo a debiti di ossigeno elevati, ora riesco a fare di nuovo sprint quasi massimali stando "bene" dopo, ogni tanto capita ancora, ma la sicurezza guadagnata è servita a qualcosa.

Mi è stato difficile anche perché non sono uno che si metteva a sprintare a caso, il neuromuscolare lo usavo su zwift :))): , outdoor arrivavo massimo a z4 piena, di più non mi piace.

Psicologi a mio parere possono servire a determinate tipologie di pensiero, non vanno bene per tutti, esempio a me possono servire per un'opinione tecnica in una seduta singola, ad altri magari servono tutte le settimane per cercare una spalla su cui parlare dei propri problemi, etc, quindi a mio parere hanno un'utilità.
Psichiatri li è un'altro discorso, che preferisco non esporre per completo, dato che verrebbe un post enorme e si andrebbe off topic.
 

flavio-resana

Maglia Gialla
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Ciao, da anni soffro di ansia dopo un periodo con forti crisi di panico. La bici, lo sci di fondo, la corsa , lo sport in generale è sempre stata una valvola di sfogo. Facevo giri in bdc o mtb in solitaria per ore in posti estremi, ora riesco a malapena fare 50 km in pianura. I farmaci ( ricaptatori della serotonina) tolgono i sintomi, ma non la causa. Quella la devi trovare da solo. A me aiuta la respirazione diaframmatica, ma non è così per tutti. Ho fatto meditazione con un maestro di fama. Ho fatto anni di psicologi e psichiatra. A me fa bene confrontarmi con chi ha lo stesso disturbo, perchè chi non lo ha provato non sa di cosa parla e di quanto sia debilitante nello sport, ma sopratutto nella vita di tutti i giorni. Bisogna cambiare obiettivi e accettarsi per quello che siamo.
Ti auguro di risolvere.

già, ti capisco in maniera assoluta.
facevo le stesse cose tue, giri in solitaria già a 16 anni in altopiano di Asiago e 50/60 km tra salite e discese, pietraie etc. ed il tutto senza cellulare e nessuno a seguito, solo 10000 lire per un panino.
Apice nel 2009/10 con oltre 12000 km su un anno e salite che me le mangiavo letteralmente, mi piaceva proprio prendere la bici partire e fare anche 140/150 km con molta salita.

ORA? ho quasi paura a fare 52 km con 1 salita, e anche venerdì erano iniziate le paranoie in salita, poi di colpo ho dato una sferzata e un po' mi è passato; per fortuna il ritorno l'ho fatto in gruppo (tirato sempre ai 40/44) e non ho avuto modo di pensare a nulla...solo a stare in coda e non farmi staccare.
INfatti la FC med di 24 km finali è stata 150 bmp in pianura con punte di 170 nel vallonato (media assurda lì).

però è stato un po' come tornare ai vecchi tempi per me!

auguri anche a te.
non è una vita semplice così.
 

scifondo

Novellino
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già, ti capisco in maniera assoluta.
facevo le stesse cose tue, giri in solitaria già a 16 anni in altopiano di Asiago e 50/60 km tra salite e discese, pietraie etc. ed il tutto senza cellulare e nessuno a seguito, solo 10000 lire per un panino.
Apice nel 2009/10 con oltre 12000 km su un anno e salite che me le mangiavo letteralmente, mi piaceva proprio prendere la bici partire e fare anche 140/150 km con molta salita.

ORA? ho quasi paura a fare 52 km con 1 salita, e anche venerdì erano iniziate le paranoie in salita, poi di colpo ho dato una sferzata e un po' mi è passato; per fortuna il ritorno l'ho fatto in gruppo (tirato sempre ai 40/44) e non ho avuto modo di pensare a nulla...solo a stare in coda e non farmi staccare.
INfatti la FC med di 24 km finali è stata 150 bmp in pianura con punte di 170 nel vallonato (media assurda lì).

però è stato un po' come tornare ai vecchi tempi per me!

auguri anche a te.
non è una vita semplice così.
Asiago... la mia "partita per la mtb, le ho fatte tutte dal Vezzena a enego , da monte corno a ortigara, gran bei ricordi...
 

flavio-resana

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Asiago... la mia "partita per la mtb, le ho fatte tutte dal Vezzena a enego , da monte corno a ortigara, gran bei ricordi...

di dove sei?
io ho pure un appartamento a Stoner, per 37 anni ho avuto la casa al Monte Corno dove ho iniziato a 14 anni ad andare in MTB...che ricordi, specie quella mattina caldissima quando partii alle 5.30 con appena il bagliore del sole che sorgeva dalla laguna e mi diressi verso Asiago, salendo al Mazze e scendendo la Langabisa. da 19° a 2° della vallata e geloni su mani e piedi, ma che emozionante!
scriviamoci in privato!!
 

flavio-resana

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Avevo scritto qualcosa anche io, ma ho eliminato il messaggio per paura di dar consigli sbagliati, dato che è un'argomento delicato, riassumo in altri termini.

Una notte mi alzo di colpo, sto soffocando, sensazione bruttissima, una delle più brutte della mia vita (e ne ho passate...), crisi allergica bella potente causata da un'alimento, sempre mangiato, mai fatto alcun effetto, ma da un giorno all'altro sono diventato allergico, ho preso il cortisone e l'antistaminico e dopo la notte in bianco è passato (in realtà per qualche giorno i polmoni erano messi male).
Ora, certe volte che sono in bici e faccio accelerate improvvise da portarmi quel debito di ossigeno che tutti conosciamo, mi capita che mi venga un "mezzo attacco di panico" lo possiamo chiamare, che mi porta a iperventilare, sentirmi soffocare, star male, per un 10-20 secondi in più del normale recupero da un cambio di ritmo simile.
Ho fatto visite e controvisite, nulla da segnalare (tranne roba che non influisce), e nel mio caso è realmente ansia, una paura inconscia del ripetersi di quella sensazione di soffocamento capitata con la crisi allergica pochi mesi fa.
Parlandone con chi ha più esperienza di me, e ragionandoci sopra anche da solo, la conclusione a cui sono arrivato è che devo dare sicurezza al mio inconscio per fargli capire che la crisi allergica ed il debito di ossigeno dopo una ripetuta sono due cose differenti, sembra un ragionamento contorto, ma la propria mente non la si comanda a bacchetta, non la parte inconscia.
Come?
Faccio spesso accelerate, non massimali, da portarmi a quel debito di ossigeno, e poi recupero, le faccio a caso, non è che dico "la parto", parto e basta. Le prime volte tutte le volte compariva quella sensazione, ora capita moolto meno, tipo questa settimana solo una volta, e leggera anche.
Piano piano arrivo a debiti di ossigeno elevati, ora riesco a fare di nuovo sprint quasi massimali stando "bene" dopo, ogni tanto capita ancora, ma la sicurezza guadagnata è servita a qualcosa.

Mi è stato difficile anche perché non sono uno che si metteva a sprintare a caso, il neuromuscolare lo usavo su zwift :))): , outdoor arrivavo massimo a z4 piena, di più non mi piace.

Psicologi a mio parere possono servire a determinate tipologie di pensiero, non vanno bene per tutti, esempio a me possono servire per un'opinione tecnica in una seduta singola, ad altri magari servono tutte le settimane per cercare una spalla su cui parlare dei propri problemi, etc, quindi a mio parere hanno un'utilità.
Psichiatri li è un'altro discorso, che preferisco non esporre per completo, dato che verrebbe un post enorme e si andrebbe off topic.

che dire, pensavo di essere ormai davvero "matto" ma mi rendo conto di quanti siamo in realtà.
Ammiro (con un pizzico di invidia) i miei compagni di squadra: 230 km tra salite e discese, 2 volte monte grappa, non so davvero come facciano.
Dai che pian piano rinizieremo anche noi.
 

Cere_

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che dire, pensavo di essere ormai davvero "matto" ma mi rendo conto di quanti siamo in realtà.
Ammiro (con un pizzico di invidia) i miei compagni di squadra: 230 km tra salite e discese, 2 volte monte grappa, non so davvero come facciano.
Dai che pian piano rinizieremo anche noi.

150+ Km con 3-4000mt di dislivello li faccio anche io, su salita secca di un'oretta con la gravel vado su a 1050 di VAM, ma sono proprio i fuorisoglia che mi danno quel problema, che un poco alla volta sta sparendo.
 

scifondo

Novellino
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di dove sei?
io ho pure un appartamento a Stoner, per 37 anni ho avuto la casa al Monte Corno dove ho iniziato a 14 anni ad andare in MTB...che ricordi, specie quella mattina caldissima quando partii alle 5.30 con appena il bagliore del sole che sorgeva dalla laguna e mi diressi verso Asiago, salendo al Mazze e scendendo la Langabisa. da 19° a 2° della vallata e geloni su mani e piedi, ma che emozionante!
scriviamoci in privato!!
Io sono di Vicenza
 

GRM

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Avevo scritto qualcosa anche io, ma ho eliminato il messaggio per paura di dar consigli sbagliati, dato che è un'argomento delicato, riassumo in altri termini.

Una notte mi alzo di colpo, sto soffocando, sensazione bruttissima, una delle più brutte della mia vita (e ne ho passate...), crisi allergica bella potente causata da un'alimento, sempre mangiato, mai fatto alcun effetto, ma da un giorno all'altro sono diventato allergico, ho preso il cortisone e l'antistaminico e dopo la notte in bianco è passato (in realtà per qualche giorno i polmoni erano messi male).
Successo anche a me ma non stavo dormendo. Brutta roba , ogni tanto anche causa riflusso e mal di gola mangiando mi ritorna in mente quella sensazione. Ma in bici mai avuto problemi . All autore prima di finire dallo psichiatra meglio farsi vedere da un gastroenterologo . Auguri
 

flavio-resana

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Successo anche a me ma non stavo dormendo. Brutta roba , ogni tanto anche causa riflusso e mal di gola mangiando mi ritorna in mente quella sensazione. Ma in bici mai avuto problemi . All autore prima di finire dallo psichiatra meglio farsi vedere da un gastroenterologo . Auguri

grazie, ma parlando col medico di base oltre al "mangiar meglio" mi ha suggerito di fare un esame "statico" con eco e tramite endovena inserimento di un eccitante per il cuore, così da vedere se vi sono fibrillazioni e come si comporta sotto sforzo il cuore.
il picco registrato dal Garmin è abbastanza anormale e la presenza di "faccia con la sensazione di fuoco" e "pugno al cuore" lascia un po' perplesso si tratti solo di ansia o paura: per cui martedì o mercoledì sarò a fare sto esame.

Oltretutto il fatto che 10 anni fa facessi 12-13000 km/anno e pesassi 10 kg in meno (allenamento anche ben mirato) non aiuta: ho sempre in mente di voler tornare così, ma probabilmente il passato è meglio lasciarlo da parte e concentrarsi su quanto si può fare col tempo residuo ora.

Cmq concordo con te: ci sono cibi che mi fanno peggiorare i sintomi gastro-intestinali e me ne accorgo anche in bici ma sarebbero necessari altri esami che sono già programmati per altre cose...dalla colonscopia agli esami completi del sangue.
 

flavio-resana

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ed ecco quanto: mi hanno fermato "precauzionalmente" in quanto l'ECG da sforzo (non faccio denuncia ma manca poco...) dopo svariate richieste è stato letto da un mio cardiologo di fiducia e mi ha subito prescritto una Ecocardiodopplergrafia per vedere se i flussi sono costanti in quanto il recupero da uno sforzo di pochi minuti è praticamente ASSENTE nell'arco di 10 minuti.
Passato da 170 bpm a 140 bpm in 10 minuti appunto e non è un buon segnale, al di là di ansia e poco allenamento.

sono fermo ormai da tempo e mi rendo conto che qualcosa effettivamente non torna: anche facendo poche scale ho il fiatone, quasi faccio fatica a parlare...
in settimana dovrei avere questa ECDG e ne capiremo di più, anche il preparatore dice sia molto anomalo...
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
ed ecco quanto: mi hanno fermato "precauzionalmente" in quanto l'ECG da sforzo (non faccio denuncia ma manca poco...) dopo svariate richieste è stato letto da un mio cardiologo di fiducia e mi ha subito prescritto una Ecocardiodopplergrafia per vedere se i flussi sono costanti in quanto il recupero da uno sforzo di pochi minuti è praticamente ASSENTE nell'arco di 10 minuti.
Passato da 170 bpm a 140 bpm in 10 minuti appunto e non è un buon segnale, al di là di ansia e poco allenamento.

sono fermo ormai da tempo e mi rendo conto che qualcosa effettivamente non torna: anche facendo poche scale ho il fiatone, quasi faccio fatica a parlare...
in settimana dovrei avere questa ECDG e ne capiremo di più, anche il preparatore dice sia molto anomalo...
Quanto hai a riposo ?
 

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ed ecco quanto: mi hanno fermato "precauzionalmente" in quanto l'ECG da sforzo (non faccio denuncia ma manca poco...) dopo svariate richieste è stato letto da un mio cardiologo di fiducia e mi ha subito prescritto una Ecocardiodopplergrafia per vedere se i flussi sono costanti in quanto il recupero da uno sforzo di pochi minuti è praticamente ASSENTE nell'arco di 10 minuti.
Passato da 170 bpm a 140 bpm in 10 minuti appunto e non è un buon segnale, al di là di ansia e poco allenamento.
Giusto, la prova da sforzo da sola non basta. Ci vuole l'ecocardio.
Da 170 a 140 in dieci minuti non è un buon segnale, è un brutto segnale, al netto dell'ansia. Perché comunque a 140 sei in tachicardia. Ti auguro di non avere niente a livello cardiaco, ma prima di riprendere devi sistemare gli attacchi di ansia.
Prendi dei betabloccanti?
 

flavio-resana

Maglia Gialla
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Giusto, la prova da sforzo da sola non basta. Ci vuole l'ecocardio.
Da 170 a 140 in dieci minuti non è un buon segnale, è un brutto segnale, al netto dell'ansia. Perché comunque a 140 sei in tachicardia. Ti auguro di non avere niente a livello cardiaco, ma prima di riprendere devi sistemare gli attacchi di ansia.
Prendi dei betabloccanti?

NO, assolutamente.
IO ogni 5 anni circa eseguo una ecocardio per verificare funzionamento e flussometria del cuore, mio nonno aveva un soffio importante ed infatti si affaticava molto spesso; in più nella prima vi era un segno di prolasso della valvola mitralica, ma il prof. di Padova in cardiologia si mise a ridere e mi disse di fare la mia attività agonistica; in effetti mai avuto segnali prima di una brutta mattina ad ASolo, quella mattina appunto.
Sicuramente si tratterà di fare anche un percorso psichico, ma stiamo andando per gradi, perché ci sono giornate (aprile e maggio) nelle quali bastava fermarmi dal pedalare per scendere da 170 a 110 e giornate che faccio fatica ad arrivare a 160 ma rimango su a 130 tutto il giorno poi...
insomma, non sono sereno e chi mi ha dato il certificato per agonismo è stato decisamente IMPRUDENTE.

Grazie per tutto, venerdì 26 ho la visita e domattina esami del sangue.