News L'Arabia Saudita sta per creare una nuova lega di ciclismo

Ser pecora

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Ma sarebbe un’alternativa all’uci?

Sarebbe qualcosa di giustapposto al WorldTour. Bisogna vedere quali corse/organizzatori aderiranno. Probabile che qualche organizzatore si faccia ingolosire dalla montagna di soldi promessi. In ogni caso tutti quei soldi possono garantire alle squadre che aderiscono un maggior potere negoziale verso Aso.
Soldi che però saranno riservati a 8 squadre solo, quindi le ripercussioni sulla struttura del ciclismo pro come lo conosciamo penso saranno importanti. Già adesso la categoria U23 è passata da essere "dilettanti" a "sviluppo". Con 8 squadre che possono mettere le mani su quella montagna di soldi le squadrette conti diventeranno ancora più ininfluenti di adesso.
 

Lumi

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Quindi se ho capito bene l’organizzazione del ciclismo ci sono questi livelli:
  1. uci che detta le regole
  2. associazioni varie che detengono i diritti per le gare (rcs, quella che organizza tdf/vuelta che non ricordo come si chiama, ecc.)
  3. le squadre
Oggi i soldi dei diritti tv passano dal soggetto 2 che li rida’ alle singole squadre. Questa nuova societa’ vorrebbe aggregare le squadre principali per aumentare il potere negoziale di queste, decidendo a quali gare partecipare e quali no e in ultima istanza reclamando una fetta maggiore dei ricavi per le squadre stesse, avendo il potere di fatto di togliere i protagonisti da una gara per spostarli su un’altra. A rimetterci potrebbero essere anche le squadre minori, senza potere negoziale adeguato.

Ho capito male?

Se fosse cosi’, a casa mia si chiamerebbe cartello, ci potrebbero essere risvolti antitrust, ad esempio l’obbligo di far aderire anche squadre minori e non lasciare fuori specifiche gare.
 

Ser pecora

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Oggi i soldi dei diritti tv passano dal soggetto 2 che li rida’ alle singole squadre.

Eh no. Gli organizzatori (Aso = Vuelta/Tour, etc.) danno un bel niente alle squadre. Questo è l'annoso punto del ciclismo. Le uniche entrate delle squadre sono gli sponsor, ed al contempo sono in balia di Aso, (che oltretutto se ne frega delle regole Uci. Se decidesse di togliersi dal calendario Uci praticamente questo sarebbe svuotato di senso).

Chiaro che se le squadre potessero contare su tutti quei soldi non sarebbero ostaggio di Aso rispetto gli sponsor (che hanno come unico obiettivo andare al Tour, del resto se ne pappano allegramente).

Certo che le stesse squadre si mettono in mano a questa società araba...con tutti i punti interrogativi del caso.

Direi che la novità comunque sta che questi mettono sul tavolo talmente tanti soldi da potersi praticamente comprare gli organizzatori.
 
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Lumi

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Chiaro … in effetti il rischio sembra quello di passare dalla padella alla brace
 
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Ennesimo buco nella sabbia dei petroldollari, finirà, se mai partirà come il calcio, tutti a gridare whooooo e a cercare di tornare in Europa dopo 6 mesi...
Tra l'altro dubito che correbbero la, quindi ancora meno appeal e ritorno economico per loro.
 
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Ser pecora

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Chiaro … in effetti il rischio sembra quello di passare dalla padella alla brace

Anche perché faccio notare una cosa aldilà della solita retorica circolante: le "squadre" ciclistiche non sono strutture stile Nfl, Premier League, etc... sono società con 1-2 soci che detengono una licenza ottenuta nella notte dei tempi o presa perché altri sono falliti. Fine.

Cioè, per quanto bravo possa essere l'Unzué (Movistar) o Lefèvere (Quickstep) di turno, non mi affiderei al 100% sulla loro buona volontà sul "futuro del ciclismo", se gli arabi gli mettono davanti al naso decine di milioni (che incasserebbero personalmente loro).
 
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qualunquemente
Con la conseguenza, poi, di una ulteriore diminuzione o azzeramento del potere negoziale di tutti gli attori in gioco, a fronte della montagna di quattrini.
Cosa accadrebbe domani se gli arabi, 'padroni' dell'intero movimento, decidessero ad esempio che il Giro d'Italia deve passare da tre a due settimane? Solo un 'obbedisco' da parte dell'organizzatore 'stipendiato' dagli arabi stessi.
 

bughy

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E fai la stessa fine della Saudi League, con l'aggravante che correre nel deserto non è proprio come il Giro o il Fiandre, interesse mediatico meno di zero...
 

Ser pecora

Diretur
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E non ultimo il considerare che il ciclismo (cosa spesso dimenticata) è uno sport che si è sempre prestato molto bene ad essere "manipolato" anche proprio concretamente.
 

Lumi

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Io credo che un’operazione del genere sia positiva solo se l’effetto netto sara’ quello di alzare la somma netta del valore del ciclismo, ad esempio aumentando gli sponsor da nuovi mercati visto che il ciclismo oggi e’ principalmente materia di Europa e USA e poco Australia (e Giappone ma solo per shimano, non ci sono gare importanti e atleti giapponesi) e c’e’ una scarsa partecipazione dei mercati emergenti, almeno in termini di location delle gare. Se invece l’obiettivo è ridistribuire la torta esistente qualcuno ci rimettera’.

E’ anche vero che a parte i soldi c’e’ una risorsa che non è possibile allargare che è il calendario, e se vuoi far spazio a nuove gare devi ridimensionare quelle esistenti.
 

Ser pecora

Diretur
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E fai la stessa fine della Saudi League, con l'aggravante che correre nel deserto non è proprio come il Giro o il Fiandre, interesse mediatico meno di zero...

Qui però si tratta di vedere quali organizzatori potrebbero aderire a questa super-lega. Con quei soldi un Giro delle Fiandre te lo compri facile.

ps
l'esempio del Fiandre comunque non è felicissimo, perché a livello di "paesaggi" è abbastanza micidiale

Questo è quello che si vede in un giorno qualunque dalla "sommità" del Paterberg (che è lo stradino a dx). In uno dei 2gg di sole annui.

 

bicilook

Ammiraglia
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È sempre molto meglio di un rettilineo di 50 km d'asfalto in mezzo alla sabbia del deserto.
 

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È sempre molto meglio di un rettilineo di 50 km d'asfalto in mezzo alla sabbia del deserto.
Ma pensi sul serio che quelle terre altro non siano che una roba stile Sahara con i cammelli a bordo strada?
Forse non ti è chiaro che quelli se vogliono vanno da ASO e si comprano tutta la baracca: Fiandre Roubaix Tour Vuelta diventano il giocattolo di qualche sceicco dei loro.
Comunque le loro terre sono ben altro che solo deserto stile Sahara. Solo a me paiono molto suggestive più di quelle di tante tappe del Tour ad esempio le immagini di questo Tour of Oman?

E io penso che al Sagan di turno vincere qui o vincere il mondiale a Doha non faccia molto meno effetto che vincere tante tappe "anonime" in Europa o vincere il mondiale a Bergen o Richmond. Un mondiale è un mondiale e conta chi c'è non dove si corre. E pazienza se a bordo strada non ci sono migliaia di ebeti urlanti che gli lasciano 30 cm di spazio per passare (a volte non li fanno manco passare e se la devono fare a piedi) o gli corrono a fianco gli danno pacche gli tirano piscio o accendono fumogeni. Stanno benissimo lo stesso è il loro lavoro e se vengono ben pagati lì loro vanno lì.
I protagonisti del ciclismo sono i corridori e sono loro i primi a doverne riscuotere i frutti economici non essere gli schiavi neri delle piantagioni che si sbattono per le strade per un tozzo di pane salvo una decina di pochi benestanti fortunati.
 
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Lumi

Scalatore
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Infatti penso che loro adorino correre in Arabia ... certo che ci vanno per soldi ... ma i soldi li dà il pubblico che guarda le gare in TV e guarda le pubblicità e compra i prodotti ... il tema è tutto qui, questi stanno puntando ad un nuovo pubblico medio orientale e orientale che compensi e superi il business generato dal vecchio pubblico occidentale. Succede nel ciclismo, è già successo in F1 e sta succedendo nel calcio. Per questo mettono soldi per spostare gli equilibri e gare nel deserto.
 

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