Lettera di Crisp a bicitech

diogenenomade

Pignone
21 Agosto 2008
187
24
Visita sito
Quando l'ignoranza s'accoppia con l'arroganza nasce il giornalista/tuttologo, specie tipicamente italica che produce danni enormi e non certo solo nel settore sportivo. Vogliamo parlare dei titoloni sul " vaccino killer " ? Migliaia di persone a rischio saranno indotte a scelte sbagliate pur di fare sparate e soldi. I terroristi non sono solo quelli che mettono le bombe. Che schifo
 

schillaci

Gregario
27 Febbraio 2010
605
4
Visita sito
Bici
graziella
Leggo ora la discussione, ma non avendo faccialibro non so cosa abbia scritto di preciso il giornalista. Per completezza di informazione, credete sia possibile riportare qui sul forum, articolo del giornalista e la risposta di Crisp?
 

mapie

Apprendista Velocista
3 Marzo 2007
1.411
25
Terni - Italia
www.max-bdc.it
Bici
De Rosa
Leggo ora la discussione, ma non avendo faccialibro non so cosa abbia scritto di preciso il giornalista. Per completezza di informazione, credete sia possibile riportare qui sul forum, articolo del giornalista e la risposta di Crisp?

Anche se non sei iscritto su fb, cliccando sui link del primo post dovresti leggere la lettera di Crisp


Inviato da mio iPad utilizzando Tapatalk HD
 

mapie

Apprendista Velocista
3 Marzo 2007
1.411
25
Terni - Italia
www.max-bdc.it
Bici
De Rosa
Quando l'ignoranza s'accoppia con l'arroganza nasce il giornalista/tuttologo, specie tipicamente italica che produce danni enormi e non certo solo nel settore sportivo. Vogliamo parlare dei titoloni sul " vaccino killer " ? Migliaia di persone a rischio saranno indotte a scelte sbagliate pur di fare sparate e soldi. I terroristi non sono solo quelli che mettono le bombe. Che schifo

Io ho smesso di comprare riviste del settore in quanto molto spesso, per non dire sempre, al termine dell'articolo c'è la pubblicità dell'oggetto recensito.
Poi non ho mai letto di aspetti negativi dell'oggetto recensito. Un po' come sta accadendo su bike channel.

Inviato da mio iPad utilizzando Tapatalk HD
 

scamorza

Apprendista Scalatore
4 Marzo 2006
2.109
218
Visita sito
Io ho smesso di comprare riviste del settore in quanto molto spesso, per non dire sempre, al termine dell'articolo c'è la pubblicità dell'oggetto recensito.
Poi non ho mai letto di aspetti negativi dell'oggetto recensito. Un po' come sta accadendo su bike channel.

Inviato da mio iPad utilizzando Tapatalk HD
Questo però è un errore.
Se sei appassionato e ti piace leggere di ciclismo, sia esso racconto di pedalate, oppure dell'oggetto in uso, le riviste le puoi acquistare ugualmente.
Sarebbe come non guardare le tappe del Giro d'Italia perchè potrebbero esserci dei ciclisti dopati. Se ami il gesto atletico li osservi lo stesso.
Oppure fai come un amico, che viveva per il ciclismo, ma dato che per un certo periodo le tappe venivano trasmesse dalle reti mediaset e lui odia il cavaliere (ex?), allora NON seguiva il Giro.
La moglie esce con il tuo migliore amico e tu ti tagli....
Saluti.

o-o
 

mapie

Apprendista Velocista
3 Marzo 2007
1.411
25
Terni - Italia
www.max-bdc.it
Bici
De Rosa
Questo però è un errore.
Se sei appassionato e ti piace leggere di ciclismo, sia esso racconto di pedalate, oppure dell'oggetto in uso, le riviste le puoi acquistare ugualmente.
Sarebbe come non guardare le tappe del Giro d'Italia perchè potrebbero esserci dei ciclisti dopati. Se ami il gesto atletico li osservi lo stesso.
Oppure fai come un amico, che viveva per il ciclismo, ma dato che per un certo periodo le tappe venivano trasmesse dalle reti mediaset e lui odia il cavaliere (ex?), allora NON seguiva il Giro.
La moglie esce con il tuo migliore amico e tu ti tagli....
Saluti.

o-o

Gli esempi che fai non c'entrano nulla.
Io leggo riviste tipo bs o ct ma non leggo più riviste tipo la bicicletta o ciclismo dove tutte le recensioni sono fasulle e di parte. Chi compra queste riviste lo fa per aver dei chiarimenti su dei prodotti ma non chiarimenti di parte.
Sono stato abbonato a la bicicletta per molti anni e, in tutti gli anni, non è mai stato recensito un prodotto da loro non pubblicizzato.
Ora se voglio delle opinioni chiare su di un prodotto le cerco su altri mezzi, tipo questo forum, dove è più facile trovare consigli utili e veritieri.



Inviato da mio iPad utilizzando Tapatalk HD
 

Perseo_navy

Apprendista Scalatore
26 Dicembre 2008
2.302
62
Visita sito
Bici
Pinarello FP3 e Rose CGF
Salve ragazzi,
io parlo per le riviste di ciclismo che leggo qui in area francofona e sottolineo, come prodotto artigianali non solo francesi, ma anche e soprattutto italiani vedi passoni, tommasini e spada vengono censiti con obbiettività, elogiando sempre un prodotto artigianale che premia la qualità.
In un numero di Le Cycle di cui sono abbonato di questo anno tra tre telai da sogno dal prezzo intorno ai 10.000 (trek e cannodale) veniva censito una bici in titanio della passoni montata campagnolo super record.
Buone feste
 

edoardo3

Apprendista Scalatore
11 Settembre 2009
1.932
107
50
Firenze
Visita sito
Bici
Carbonella svizzera (Made in Taiwan)
Io credo che il punto non stia nel materiale ma nel come le cose vengono fatte.
Un oggetto industriale per me non avrà mai lo stesso fascino di un oggetto artigianale concepito per essere un'opera d'arte. Io credo che artigiani come Crisp facciano bici che al tempo stesso sono opere d'arte, gli altri fanno biciclette.
Se poi trattiamo l'argomento dal punto di vista industriale allora si, oggi come oggi il carbonio ha soppiantato gli altri materiali, ma io mi chiedo, chi se ne frega?
 

walterlugs

Apprendista Scalatore
12 Settembre 2012
1.912
27
Langhe
Visita sito
Bici
Cletta
Io credo che il punto non stia nel materiale ma nel come le cose vengono fatte.
Un oggetto industriale per me non avrà mai lo stesso fascino di un oggetto artigianale concepito per essere un'opera d'arte. Io credo che artigiani come Crisp facciano bici che al tempo stesso sono opere d'arte, gli altri fanno biciclette.
Se poi trattiamo l'argomento dal punto di vista industriale allora si, oggi come oggi il carbonio ha soppiantato gli altri materiali, ma io mi chiedo, chi se ne frega?

Sono d'accordissimo sul fatto che il materiale non sia l'unico elemento in base al quale misurare la qualità di un manufatto.
Sul piano industriale non puoi paragonare un industria che appunto sforna milioni di pezzi con un artigiano che fa poche decine di telai l'anno...non si pone nemmeno il problema di stabilire chi ha soppiantato chi secondo me.
 
9 Luglio 2009
189
5
Visita sito
buongiorno a tutti....mi presento: sono l'ignorante pennivendolo da bar che ha scritto l'articolo che ha scatenato la risposta di Crisp e i successivi cori da stadio. Mi dispiace di aver visto questo posto solo ora, ma suFB non mi sono certo risparmiato ribattendo punto su punto alle critiche che mi venivano mosse.

Detto questo, potrei cominciare dicendo chi sono, cosa faccio e magari anche cosa ho fatto "con" e "per" la bici, ma ritengo che il mio articolo debba essere giudicato per quello che contiene e non per chi lo ha scritto. Comunque una cosa ci tengo a dirla, che nella vita la mia professione è solo e soltanto quella dell'ingegnere, e quando scrivo lo faccio soltanto per condividere quello che le mie esperienze di ingegnere mi hanno insegnato. venendo alla'rticolo della discordia, questo era la puntata finale di una serie di 4 servizi che Bicitech ha dedicato ai materiali per telaistica: e mi rammarico di dover dire che NESSUNO di quelli che hanno protestato si era preso la briga di leggere tutto il lavoro, e la maggior parte non aveva neanche letto tutta la quarta puntata....
Comunque sia, anche a seguito della lettera del buon Crisp Bicitech ha organizzato a gennaio una tavola rotonda a cui sono stati invitati molti telaisti italiani che operano con acciaio, alluminio, titanio e carbonio , compreso Crisp che però si è rifiutato di intervenire....
La tavola rotonda ha comunque avuto luogo con una quindicina di intervenuti, e un ampio resoconto credo sia già disponibile sul sito della rivista.
 
9 Luglio 2009
189
5
Visita sito
venendo invece al contenuto del servizio nella sua interezza (che credo dovrebbe essere l'unica cosa di cui discutere, possibilmente in maniera civile), ecco la sintesi di quello che ho esposto

1) in termini di caratteristiche meccaniche, il rapporto peso/resistenza/rigidità dei 4 materiali considerati è molto simile, tanto che se dovessimo realizzare con i 4 materiali 4 telai con tubazioni a sezione circolare di identico diametro esterno e stesso peso, le prestazioni sarebbero abbastanza simili

2) Essendo tuttavia il telaio ciclistico una struttura le cui caratteristiche di resistenza e rigidezza non sono costanti in tutti i punti e in tutte le direzioni, i diversi materiali si possono differenziare in funzione alla loro attitudine a realizzare tubazioni con prestazioni differenziate lungo il loro sviluppo

3) tra i diversi materiali, le tecnologie costruttive della fibra di carbonio sono quelle che permetono di massimizzare la "personalizzazione" locale delle diverse tubazioni, ma solo nel caso in cui il carbonio venga assemblato manualmente, altrimenti i telai in carbonio non presentano differenze apprezzabili rispetto a telai realizzati con gli altri materiali.

relativamente al titanio, un commento che avevo aggiunto era che , A PRESCINDERE DALLE SUE CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI, al momento attuale la sua presenza sul mercato è trascurabile
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
22.988
2.836
ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
www.strava.com
Bici
7 Tour de France consecutivi!
venendo invece al contenuto del servizio nella sua interezza (che credo dovrebbe essere l'unica cosa di cui discutere, possibilmente in maniera civile), ecco la sintesi di quello che ho esposto

1) in termini di caratteristiche meccaniche, il rapporto peso/resistenza/rigidità dei 4 materiali considerati è molto simile, tanto che se dovessimo realizzare con i 4 materiali 4 telai con tubazioni a sezione circolare di identico diametro esterno e stesso peso, le prestazioni sarebbero abbastanza simili

2) Essendo tuttavia il telaio ciclistico una struttura le cui caratteristiche di resistenza e rigidezza non sono costanti in tutti i punti e in tutte le direzioni, i diversi materiali si possono differenziare in funzione alla loro attitudine a realizzare tubazioni con prestazioni differenziate lungo il loro sviluppo

3) tra i diversi materiali, le tecnologie costruttive della fibra di carbonio sono quelle che permetono di massimizzare la "personalizzazione" locale delle diverse tubazioni, ma solo nel caso in cui il carbonio venga assemblato manualmente, altrimenti i telai in carbonio non presentano differenze apprezzabili rispetto a telai realizzati con gli altri materiali.

relativamente al titanio, un commento che avevo aggiunto era che , A PRESCINDERE DALLE SUE CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI, al momento attuale la sua presenza sul mercato è trascurabile


Condivido la tua sintesi !!!


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

zipangulu

Apprendista Passista
13 Luglio 2008
854
18
38
Verona
Visita sito
Bici
love #3
1) in termini di caratteristiche meccaniche, il rapporto peso/resistenza/rigidità dei 4 materiali considerati è molto simile, tanto che se dovessimo realizzare con i 4 materiali 4 telai con tubazioni a sezione circolare di identico diametro esterno e stesso peso, le prestazioni sarebbero abbastanza simili

Sei proprio sicuro di essere un ingegnere? mi vorresti dire che un telaio in carbonio da 900gr con geometrie, spessori e diametri uguali ad un telaio in titanio o acciaio (che mediamente viaggiano dai 400-600 gr in più in taglia media) possano avere le stesse prestazioni a prescindere dalla lega e altri fattori? Mi sa che non hai ben chiaro molti punti. Caratteristiche meccaniche, strutture, forze e dinamica non sono il tuo forte.
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
6.374
200
Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
www.stimarchetti.it
Bici
BTwin Triban 5
buongiorno a tutti....mi presento: sono l'ignorante pennivendolo da bar che ha scritto l'articolo che ha scatenato la risposta di Crisp e i successivi cori da stadio. Mi dispiace di aver visto questo posto solo ora, ma suFB non mi sono certo risparmiato ribattendo punto su punto alle critiche che mi venivano mosse.

Detto questo, potrei cominciare dicendo chi sono, cosa faccio e magari anche cosa ho fatto "con" e "per" la bici, ma ritengo che il mio articolo debba essere giudicato per quello che contiene e non per chi lo ha scritto. Comunque una cosa ci tengo a dirla, che nella vita la mia professione è solo e soltanto quella dell'ingegnere, e quando scrivo lo faccio soltanto per condividere quello che le mie esperienze di ingegnere mi hanno insegnato. venendo alla'rticolo della discordia, questo era la puntata finale di una serie di 4 servizi che Bicitech ha dedicato ai materiali per telaistica: e mi rammarico di dover dire che NESSUNO di quelli che hanno protestato si era preso la briga di leggere tutto il lavoro, e la maggior parte non aveva neanche letto tutta la quarta puntata....
Comunque sia, anche a seguito della lettera del buon Crisp Bicitech ha organizzato a gennaio una tavola rotonda a cui sono stati invitati molti telaisti italiani che operano con acciaio, alluminio, titanio e carbonio , compreso Crisp che però si è rifiutato di intervenire....
La tavola rotonda ha comunque avuto luogo con una quindicina di intervenuti, e un ampio resoconto credo sia già disponibile sul sito della rivista.

sono ing. mecc. anche io, e sinceramente penso che al giorno d'oggi non ci siano motivi tecnici per non usare solo ed esclusivamente la fibra di carbonio per fare telai da bdc.

Vedo bene l'alluminio solo sulla bassa gamma per ragioni di costo, e acciaio e titanio solo per chi vuole distinguersi con il prodotto artigianale.

Spiego meglio:
E' abbastanza normale che l'artigiano scappi a gambe levate dal carbonio. Per fare un telaio in carbonio come si deve servono investimenti iniziale da migliaia di euro per fare tutti gli stampi delle varie taglie, chiaramente parlando di telai monoscocca perche' se parliamo di telai in tubi incollati allora non ha senso usare il carbonio. Chi fa pero' pochi telai all'anno non avrebbe modo di ammortizzare questi costi, e allora non gli resta che comprare i tubi da columbus o chi per lui, tagliarli e saldarli.
Il carbonio pero' ha prestazioni migliori perche' permette di differenziare la sezione resistente punto per punto, in maniera molto piu' agile di quanto si possa fare con un metallo, ecco perche' il carbonio e' preferibile: grossa sezione sulla linea sterzo-m.c.-carro post per la rigidita', e piccola sezione nella zona del reggisella per la comodita'. Come sarebbe possibile ottenere questo con i tubi tagliati e saldati a misura? L'unico modo sarebbe forse l'idroformatura, ma anche li' ricadiamo negli alti costi di stampo che precludono l'ingresso ai piccoli costruttori.
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
11.056
926
Resana (TV)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima CV
se non ricordo male qualcuno mi rispose dicendomi che basta costruire il telaio in maniera adeguata e le differenze tra i materiali si assottigliano drasticamente.

A questo punto ipotizzo che un fondo di verità ci sia, anche Bonetti mi confermava ciò.
La domanda, però, sorge spontanea: certamente un telaio in carbonio da 690 grammi non potrà mai competere con uno in titanio da 690 grammi, no?
E mi sembra di vederne in giro sui 700 grammi in Carbonio, mentre in Titanio, Acciaio, Alluminio nemmeno l'ombra degli 800...o 900.
Ecco, una riflessione da una persona disinteressata, ma se devo guardare i materiali nella loro completezza direi che attualmente il carbonio è l'unico che permette un rapporto peso/rigidità così favorevole.o-o

Non me ne vogliano i produttori di telai artigianali, ma chi viene a farsi un telaio in alu, titanio o acciaio di certo non sta a guardare i grammi...o-o
 
9 Luglio 2009
189
5
Visita sito
Sei proprio sicuro di essere un ingegnere? mi vorresti dire che un telaio in carbonio da 900gr con geometrie, spessori e diametri uguali ad un telaio in titanio o acciaio (che mediamente viaggiano dai 400-600 gr in più in taglia media) possano avere le stesse prestazioni a prescindere dalla lega e altri fattori? Mi sa che non hai ben chiaro molti punti. Caratteristiche meccaniche, strutture, forze e dinamica non sono il tuo forte.
per sicurezza sono andato a ricontrollare l'albo degli ingegneri della provincia di Lucca, e sembrerebbe proprio che ingegnere lo sono..... per il resto è probabile che ci siano cose che ancora non mi sono ben chiare, ma ho sempre la speranza di trovare volenterosi esperti che me le insegnino o-o . Nel frattempo spiego quello che sò e vediamo dove sbaglio... Le prestazioni meccaniche di ogni MATERIALE sono rappresentabili da parametri caratteristici solo e soltanto di quel materiale: per quelli che sono i nostri scopi, i parametri di interesse possono essere ridotti a 4


1) PESO
2) CARICO DI ROTTURA
3) CARICO DI SNERVAMENTO
4) MODULO ELASTICO

Con il termine “carico di rottura” si intende quanti N di forza per mm2 di sezione devono essere applicati per arrivare alla rottura del materiale

Con il termine “carico di snervamento” si intende quanti N di forza per mm2 di sezione devono essere applicati per deformare permanentemente il materiale. Fino a quando il carico applicato e’ inferiore al carico di snervamento, azzerando il carico applicato il materiale ritorna alle sue dimensioni iniziali, con un comportamento che viene definito “elastico” .

Con il termine “modulo elastico” si intende infine il rapporto tra il carico applicato in trazione ad un materiale e la deformazione elastica che esso subisce per effetto di quel carico.


fino a questo punto siamo d'accordo?
 
9 Luglio 2009
189
5
Visita sito
sono ing. mecc. anche io, e sinceramente penso che al giorno d'oggi non ci siano motivi tecnici per non usare solo ed esclusivamente la fibra di carbonio per fare telai da bdc.

Vedo bene l'alluminio solo sulla bassa gamma per ragioni di costo, e acciaio e titanio solo per chi vuole distinguersi con il prodotto artigianale.

Spiego meglio:
E' abbastanza normale che l'artigiano scappi a gambe levate dal carbonio. Per fare un telaio in carbonio come si deve servono investimenti iniziale da migliaia di euro per fare tutti gli stampi delle varie taglie, chiaramente parlando di telai monoscocca perche' se parliamo di telai in tubi incollati allora non ha senso usare il carbonio. Chi fa pero' pochi telai all'anno non avrebbe modo di ammortizzare questi costi, e allora non gli resta che comprare i tubi da columbus o chi per lui, tagliarli e saldarli.
Il carbonio pero' ha prestazioni migliori perche' permette di differenziare la sezione resistente punto per punto, in maniera molto piu' agile di quanto si possa fare con un metallo, ecco perche' il carbonio e' preferibile: grossa sezione sulla linea sterzo-m.c.-carro post per la rigidita', e piccola sezione nella zona del reggisella per la comodita'. Come sarebbe possibile ottenere questo con i tubi tagliati e saldati a misura? L'unico modo sarebbe forse l'idroformatura, ma anche li' ricadiamo negli alti costi di stampo che precludono l'ingresso ai piccoli costruttori.

E queste sono praticamente le conclusioni cui giungeva il mio articolo o-o.... il carbonio è tecnicamente la scelta vincente solo e soltanto quando utilizzato al meglio delle sue caratteristiche, altrimenti alluminio e acciaio possono offrire prestazioni paragonabili se non migliori in termini di rapporto qualità/prezzo . Il titanio rimane un prodotto di nicchia anche per alcune difficoltà tecniche nelal sua lavorazione
 

Classifica generale Winter Cup 2024