Marco Pantani

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6 Dicembre 2009
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Bici
Vipera
da Fabio 1966
Uhmmm, ho letto tutto il tuo discorso e ci sono cose giuste ma anche cose inesatte ma non per tua colpa, ma semplicemente perchè fai riferimento a cose che ti sono state raccontate. Intanto sfata la storia della cyclette in stanza......il controllo della fluidità del sangue ed ematocrito lo fanno con sistemi all'avanguardia, mica cambia durante la notte o in qualche ora, i livelli vengono mantenuti per un certo periodo dopo vengono ricontrollati. Il sistema del doping come tu dici non è un sistema di protocollo giornaliero, mica ti fai la flebo e la mattina voli.....anche queste sono cose da sfatare, quando noi vediamo atleti che di punto in bianco partono mica lo fanno perchè la sera han fatto la flebo, fa parte di un programma fatto al tavolino prima della gara. I sistemi di integrazione farmocologica funzionano mesi prima non ore prima.

No Fabio, forse ti sei perso nella miriade di cose che ho scritto e hai fatto confusione e hai recepito cose che io in realtà non ho mai scritto, probabilmente perchè non sei molto addentro alle "dinamiche" della medicina.

Primo punto la cyclette: che c'entra la cyclette con i controlli o le variazioni del sangue? Mi sa che hai le idee un pò confuse. Mettiamo ordine. Allora un atleta che, come in quei tempi, viaggiava con un valore di Hct altissimo, diciamo oltre il 50% (ma prima dell'introduzione dei controlli sulla salute molti stavano intorno al 65%) se, come già spiegato in altri post, non ha solo "vantaggi". Infatti l'eritrocitosi assoluta iatrogena di cui era vittima (non sappiamo quanto inconsapevole all'epoca) lo predispone anche ad eventi tromboembolici. Ora notoriamente gli atleti di sport di fondo hanno frequenze cardiache basse, specialmente a riposo e quando dormono. Se con l'Hct al 62% vai a 28-30 brp mentre dormi, qualche rischio lo corri; fidati è così in alternativa ti rimando ad un testo di clinica medica. Quindi quello che varia durante la giornata è la frequenza cardiaca. Queste non sono cose che ho sentito al Bar raccontare così, ma sono testimonianze dirette di alcuni ciclisti che, riferiscono di aver dormito con il cardiofrequenzimetro che li allertava qualora la frequenza fosse troppo bassa e loro dovevano, non felici, alzarsi e fare un pò di movimento (ciclette). Se poi riferiscono delle balle non lo sò, io non essendo stato ne un pro ne un dilettante in quegli anni, a quelle pratiche non ero interessato, ma non lo sarei nemmeno adesso perchè da Medico so quali sono gli effetti collaterali. Quello che sò che chi ha un Hct alto è predisposto alla trombosi. Professionalmente con l'Oncocarbide (Idrossiurea) ho curato molti pazienti affetti da eritrocitosi, per appunto impedirne gli effetti collaterali di questa "patologia".

Controlli: certo che si autocontrollavano o meglio li autocontrollavano quelli dello staff medico della squadra. Il limite consentito per gareggiare era del 50%. Ora ti spiego. Chi si somministrava Eprex (all'epoca c'erano altre eritropietine, comunque il concetto non cambia) per incrementare (fraudolentemente nel caso del doping) il prorpio numero di Gr non è che otteneva un risultato del 50%: partendo non da una situazione di anemia dove poi ti accontenti (e te lo dico per esperienza professionale) di ottenere quel miglioramento di 1-2 milioni di Gr per far star megio il paziente, andavano tranquillamente sopra, specie nel post gara dove a causa della perdita dei fluidi l'emoconcentrazione relativa aumentava ulteriormente la % di ematocrito. Le pratiche di emodiluizione, altra inesattezza che hai riferito mal interpretando i miei scritti, rientrano tra le pratiche dopandi perchè agiscono da mascheranti (al pari dei diuretici) nei confronti delle sostanze note che tu ricerchi all'antidoping, e se praticate nell'immediatezza del controllo ufficiale permettevano di abbassarre il valore di ematocrito per rientrare nei range.

Tempistiche della somministrazione dei farmaci: amico non è che, come si dice dalle mie parti, puoi venir a "spiegare a babbo come si fanno i figli". Io maneggio quelle sostanze, per motivi professionali e quindi far star meglio i miei pazienti malati veramente, tutti i giorni. Quindi su Epo, anabolizzanti, cortisonici, fluidoterapie non mi vieni certo te a spiegare farmacologia, posologia, curve di distribuzione, effetti terapeuti, effetti collaterali (che chi li somministra per doping omette ai cretini che se li fanno somministrare). Quindi non mettermi in bocca cose che non ho scritto e tu hai mal interpretato. Ci sono sostanze dopanti che per "agire" hanno bisogno di tempo (epo e anabolizzanti per citarne alcuni), ma altre che vengono somministrate nell'immediatezza della gara (stimolanti, o cocktail insulina-cortisone per una distribuzione particolare dei carboidrati in corsa, ma non mi addentro in spiegazioni troppo tecniche). Quindi, a differenza di quello che sostieni, esistono anche sostanze (purtroppo) che se somministrate nell'immediatezza della gara migliorano le prestazioni dell'atleta: ma non si tratta di molecole delle quali si fa riferimento al caso Pantani, ma di molecole delle quali si "vocifera" attualmente (perchè l'epo tanto la trovano adesso) ancora non evidenziabili all'antidoping e del quale sembra abbiano fatto proprio da "cavie" i ciclisti (cretini). Ma a breve ne sapremo qualcosa di più. Ma poi si ricomnicerà da capo: qualcuno ne troverà una nuova e così via.
Poi sul fatto che il doping non è un protocollo giornaliero anche qua ti sbagli di grosso: cito l'epo. Dopo somministrazione dopo 3 giorni da i primi effetti sull'incremento dell'ematocrito. Ma l'epo non funziona "bene" se contestualmente non viene somministrato il ferro: quindi tutti i giorni è necessario che il "paziente" assuma ferro! Non ti preoccupare i ciclisti "MALATI" che ricorrono alle pratiche dopanti giornalmente si curano!
 

BOB NOVA

Pignone
11 Marzo 2008
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Qualche anno fa, ho scritto questo mio pensiero per Marco:

Marco Pantani. Era il 1994, lascio il calcio dopo qualche delusione degli ultimi anni. Degli amici mi convingono di prendere la bici per passare un po' di tempo e fare qualcosa di alternativo al calcio. Fu cosi che conobbi uno sport bellissimo e un Campione che tutt'oggi e' rimasto nel mio cuore. Marco Pantani! Ancora oggi ricordo la sua prima vittoria al Giro d'Italia del 1994 dove stacco' un certo Indurain...........Avevo 24 anni e di idoli non ne avevo mai avuti. Con lui mi sono creato dentro di me un punto di riferimento, un qualcosa da imitare, in pratica stavo facendo quello che i miei coetanei avevano vissuto dieci anni prima.......Ma sentivo che era diverso...non era la stessa cosa che fanno le ragazzine quando vedevano...Madonna o Ramazzotti, ma avevo la percezione che quel personaggio li, aveva qualcosa in piu' degli altri. Ben presto il ciclismo divento' il mio sport di passione, feci delle gare e piu' lo vedevo vincere e piu' i miei allenamenti diventavano piu' duri, piu' lo vedevo gioiere e piu' ero contento, quando attaccava in salita i miei battiti salivano come se quella salita la facessi io.............Per me era tutto, per me era il campione, per me era Marco Pantani, il pirata. Rimarra' sempre cosi, perche' lui mi ha fatto conoscere questo sport fatto di sacrifici e dove il soffrire diventa un arma per vincere nella vita. Conquistare una meta diventa un segno di volonta' e sacrifici. Tutto questo mi ha aiutato nella vita! Oggi lui non c'e piu', ma lo sto rivedendo in Tv, sembra tra di noi.......fanno vedere le immaggine delle sue imprese, il mio cuore piange per un persona che ha saputo trasmettere tanto a chi lo seguiva ma anche a chi di ciclismo non capiva un granche'. Il suo sorriso contagiava un po' tutti e quando era sul podio era una festa per chi guardava il suo viso, con gli occhi sempre lucidi di emozioni. Un persona semplice come lo era ognuno di noi che guardava quei momenti. Ci si rivedeva in lui.......Questo e' quello che ha fatto amare Marco. Quando il 5 giugno del 1999 si e' voluto colpire il campione, hanno colpito milioni di appassionati, milioni di fans e tutti quelle persone che avevano imparato a soffrire con la volonta' e il sacrificio. Oramai tutti sappiamo che questo sport, per quanto sia bello....e' infangato dal Doping. Si il Doping! Dal quel famoso giorno Pantani fu ucciso. Perche'? Perche' il ciclismo per sua natura porta al doping. Perche' fare 600 e piu' di Km di allenamento settimanale non e' una cosa normale ma che purtroppo c'e' di bisogno per affrontare una stagione da professionisti e da protagonisti. Ma non tutti possono essere lassu' in cima per diventare Campioni, per questo esiste il gregario, colui che aiuta il capitano a vincere una corsa, colui che per fare il gregario si AIUTA come il capitano per arrivare alla fine della stagione ed avere un altro contratto per poter vivere.........come un lavoratore......piu' di un lavoratore, perche' a fine stagione si contano nelle gambe 50.000 km, come se fossero delle macchine.....! Per questo quel giorno del 5 giugno, fu colpito Pantani.....ma tutti sanno che pago' solo lui per tutti. Perche' lui avrebbe fatto notizia, perche' perseguitare e ricercare Pantani sarebbe stato paragonato come la ricerca e l'arresto di Toto' Reina....C'e solo una differenza, uno...non ha mai ucciso nessuno. L'altro....ha fatto tante stragi. Per questo, mio campione, ti ricordero' per sempre nel mio cuore. Per me sei e sarai sempre vivo.


U sceccu non po divintari cavaddu (l'asino non puo' diventare mai un cavallo)
Con doping non si diventa campione.....bisogna gia' esserlo di natura....Campioni!
E' un pensiero molto bello e che condivido, anche se io sono un pelino piu' giovane e quando Marco correva ero un'adolescente. In quel periodo mi entusiasmavo per pochè cose: Una era certamente la patata:eek: e un'altra era il Pirata. Un saluto a tutti quelli che lo difendono. Ha dato troppo al ciclismo per non essere ricordato.
 

drpiega

Apprendista Passista
5 Novembre 2009
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milano
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100% d'accordo...non so se è stato per le scommesse, io ho sempre pensato che essendo oramai un simbolo del ciclismo, colpendo lui si voleva colpire il doping in generale...all'epoca era il numero uno...giro+tour...spettacolo a go-go appena cominciava una salita...l'ipotesi poteva essere "colpiamo lui, colpiamo il doping"...e difatti il risultato è sotto gli occhi di tutti!!!!! Mah...storia mooolto triste!
La classe di Marco Pantani era innegabile, e le sue gesta non possono essere "infangate" solo come figlie del doping. Ma al tempo stesso non bisogna far finta di non sapere quello che accadeva in quegli anni nel ciclismo professonistico (e speriamo che oggi non accada più??).
Ma andiamo con ordine:
Marco Pantani andava forte in salita perchè aveva delle doti innate, rapporto peso potenza, capacità polmonari e apparato cardiocircolatorio strepitoso, capacità di recupero dallo sforzo . Ma vi voglio raccontare un fatto riferitomi da che ha avuto la fortuna di lavorare con il Pirata, a dimostrazione delle sue doti naturali e non figlie solo della chimica come da qualcuno sostenuto. Marco, era solito staccare la spina a fine Ottobre, e rimetteva piedi sulla bici al primo giorno di raduno della squadra. Il primo giorno era solito "testare" i suoi compagni di squadra, che solitamente si allenavano già da un mesetto, mesetto e mezzo, portandoli a fare una salita delle sue. Orbene uno a uno li staccava tutti: badate bene, se vi ricordate, alla Mercatone uno non c'erano mica dei velocisti! Tutti i suoi gregari erano degli scalatori e nemmeno di quelli "minchia", tra questi qualcuno poi ha vinto anche un giro d'Italia. Prendetemi Ulrich o Amstrong, dopo mesi di inattività e mettetelo a correre in salita contro professionisti forti e già allenati da quasi due mesi: io non credo che fossero, o sono, in grado di staccare un Garzelli, un Podenzana, un Forconi e company. Lo stesso Contador, il fenomeno del momento, dopo mesi di inattività e 7 kg di sovrappeso (per non dire dei sovrappesi strepitosi di Ulrich) riferisce di avere difficoltà, nelle prime uscite, addirittura uscendo in bici con ciclisti non professionisti!!!

Ma metterò il mio amore per Pantani dapparte, e farò un ragionamento oggettivo e basato sui fatti.
Nel 1998, l'anno della doppietta, al giro Pantani dette mezzora a Zulle! Zulle, dopo l'esplosione dello scandalo Festina, ammise di aver fatto uso di Epo ed altre sostanze dopanti. Ora a logica, per fenomeno che tu sia, da pulito non dai 30' ad uno che prende Epo ed è comunque un professionista di livello! La realtà è che in quegli anni le pratiche dopandi erano largamente diffuse nel ciclismo professionistico (e dilettantistico): il doping rappresentava lo scalino che alzava le prestazioni di tutti gli atleti (dal capitano che doveva viincere al gragario che doveva tirare a medie strepitose), ma quello che vinceva (Indurain, Gotti, Pantani, Ulrich, Ugrumov, Tonkov, Rominger, Amstrong (vinse un mondiale in quegli anni) era quello più dotato.
Riassumendo Pantani era il più forte di tutti in salita ed in una corsa a Tappe equilibrata (giusto rapporto tra crono e montagne) era il più forte, in un giro con sole montagne era imbattibile, solo in un giro con cronometro e cavalcavia (i giri vinti da Rominger e il primo di Indurain) era battibile.
Due parole sugli ematocriti: come mai prima di Madonna di Campiglio nessuno aveva da dire nulla sugli ematocriti di Marco? Come la mettiamo sulle "stranezze" di quei giorni? Quelle scommesse "strane" su Gotti vincitore del giro (prima volta che si poteva scommettere sul ciclismo) il giorno prima di Madonna di Campiglio quando solo un "incidente" poteva portare via la vittoria a Marco (e c'era da fare il Mortirolo)? E le stranezze sui prelievi e la conservazione dei campioni? Nessuno ha querelato chi ha scritto mettendo in dubbio le procedure effettuate.
Sugli ematocriti di Pantani si sono scritte anche tante cazzate: i valori contestati dopo l'incidente della Milano Torino sono poi delle cose allucinanti: io non mi stupisco del 60% di ematocrito di uno che ha appena terminato una corsa di 5 ore. Io ho il 40% di Hct, ma dopo una Gf, se lo ripetessi salirebbe al 50% ed oltre, ma non perchè assumo Epo durante la corsa, ma perchè perdo liquidi! Quindi un pò di accanimento nei cofronti di Marco è innegabile che c'è stato!
Come poi non parlare dell'ipocrisia che regnava (e forse regna tuttora) attorno al fenomeno doping. Guardate gli Hct dei primi 3 del giro 99. E che dire quando Millesi, al processo alla tappa (quella del Mortirolo il giorno dell'esclusione di Marco) aprì bocca? Stava dicendo cosa facevano i ciclisti, e che tutti sapevamo, (dormire col cardio per ridurre il rischio trombosi, flebo per emodiluirsi e passare i controlli ecc ecc) gli fu tappata letteralmente la bocca dal "moralizzatore" Candido Cannavò, il quale da una parte accusava e dall'altro censurava (il direttore della Gazzetta) chi stava rompendo il muro dell'omertà. Un pò quello che fanno gli organizzatori delle Gf: condannano il doping a parole poi se gli dici di mettere i controlli antidoping, dicono di no perchè.......
All'epoca nei controlli antidopiing non si era in grado di evidenziare l'Epo, la misurazione dell'Hct era un mezzo, voluto dagli stessi ciclisti, per "frenare" o quantomeno limitare gli eccessi. Sarebbe bello rianalizzare oggi tutti quei campioni (dovrebbero essere stati conservati) per sapere poi quello che già sappiamo: ma di tutti i ciclisti.
Marco era il più grande perchè ci metteva il cuore, e se ne aveva andava, a costo di saltare, in maglia rosa, gialla a puà o con quella della sola squadra. Uno che, nella tappa dell'Argentario scatta, contro il mostro Zulle (all'epoca era così) sullo strappo di via Martiri d'Ungheria ha delle palle (e anche quello fanno parte del bagaglio per vincere) che solo Marco aveva. L'anno prima Indurain al tour in una tappa scatto, in pianura a 10 Km dall'arrivo: nessuno del gruppo ebbe il "coraggio" di andare a chiudere, cosa allucinante perchè per forte che era il gruppo sarebbe andato più veloce: quello era il ciclismo prima di Marco e lui con le sueimprese lo rivitalizzò. Oggi risiamo ai calcoletti degli abbuoni e mai una maglia rosa o gialla ha il coraggio di scattare in salita!
Marco ha fatto un unico e grande errore nella sua vita: quello di pensare di risolvere i suoi problemi utilizzando una sostanza che poi l'ha reso schiavo e l'ha portato alla morte.
 

frenky

Apprendista Velocista
23 Gennaio 2009
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No Fabio, forse ti sei perso nella miriade di cose che ho scritto e hai fatto confusione e hai recepito cose che io in realtà non ho mai scritto, probabilmente perchè non sei molto addentro alle "dinamiche" della medicina.

Primo punto la cyclette: che c'entra la cyclette con i controlli o le variazioni del sangue? Mi sa che hai le idee un pò confuse. Mettiamo ordine. Allora un atleta che, come in quei tempi, viaggiava con un valore di Hct altissimo, diciamo oltre il 50% (ma prima dell'introduzione dei controlli sulla salute molti stavano intorno al 65%) se, come già spiegato in altri post, non ha solo "vantaggi". Infatti l'eritrocitosi assoluta iatrogena di cui era vittima (non sappiamo quanto inconsapevole all'epoca) lo predispone anche ad eventi tromboembolici. Ora notoriamente gli atleti di sport di fondo hanno frequenze cardiache basse, specialmente a riposo e quando dormono. Se con l'Hct al 62% vai a 28-30 brp mentre dormi, qualche rischio lo corri; fidati è così in alternativa ti rimando ad un testo di clinica medica. Quindi quello che varia durante la giornata è la frequenza cardiaca. Queste non sono cose che ho sentito al Bar raccontare così, ma sono testimonianze dirette di alcuni ciclisti che, riferiscono di aver dormito con il cardiofrequenzimetro che li allertava qualora la frequenza fosse troppo bassa e loro dovevano, non felici, alzarsi e fare un pò di movimento (ciclette). Se poi riferiscono delle balle non lo sò, io non essendo stato ne un pro ne un dilettante in quegli anni, a quelle pratiche non ero interessato, ma non lo sarei nemmeno adesso perchè da Medico so quali sono gli effetti collaterali. Quello che sò che chi ha un Hct alto è predisposto alla trombosi. Professionalmente con l'Oncocarbide (Idrossiurea) ho curato molti pazienti affetti da eritrocitosi, per appunto impedirne gli effetti collaterali di questa "patologia".

Controlli: certo che si autocontrollavano o meglio li autocontrollavano quelli dello staff medico della squadra. Il limite consentito per gareggiare era del 50%. Ora ti spiego. Chi si somministrava Eprex (all'epoca c'erano altre eritropietine, comunque il concetto non cambia) per incrementare (fraudolentemente nel caso del doping) il prorpio numero di Gr non è che otteneva un risultato del 50%: partendo non da una situazione di anemia dove poi ti accontenti (e te lo dico per esperienza professionale) di ottenere quel miglioramento di 1-2 milioni di Gr per far star megio il paziente, andavano tranquillamente sopra, specie nel post gara dove a causa della perdita dei fluidi l'emoconcentrazione relativa aumentava ulteriormente la % di ematocrito. Le pratiche di emodiluizione, altra inesattezza che hai riferito mal interpretando i miei scritti, rientrano tra le pratiche dopandi perchè agiscono da mascheranti (al pari dei diuretici) nei confronti delle sostanze note che tu ricerchi all'antidoping, e se praticate nell'immediatezza del controllo ufficiale permettevano di abbassarre il valore di ematocrito per rientrare nei range.

Tempistiche della somministrazione dei farmaci: amico non è che, come si dice dalle mie parti, puoi venir a "spiegare a babbo come si fanno i figli". Io maneggio quelle sostanze, per motivi professionali e quindi far star meglio i miei pazienti malati veramente, tutti i giorni. Quindi su Epo, anabolizzanti, cortisonici, fluidoterapie non mi vieni certo te a spiegare farmacologia, posologia, curve di distribuzione, effetti terapeuti, effetti collaterali (che chi li somministra per doping omette ai cretini che se li fanno somministrare). Quindi non mettermi in bocca cose che non ho scritto e tu hai mal interpretato. Ci sono sostanze dopanti che per "agire" hanno bisogno di tempo (epo e anabolizzanti per citarne alcuni), ma altre che vengono somministrate nell'immediatezza della gara (stimolanti, o cocktail insulina-cortisone per una distribuzione particolare dei carboidrati in corsa, ma non mi addentro in spiegazioni troppo tecniche). Quindi, a differenza di quello che sostieni, esistono anche sostanze (purtroppo) che se somministrate nell'immediatezza della gara migliorano le prestazioni dell'atleta: ma non si tratta di molecole delle quali si fa riferimento al caso Pantani, ma di molecole delle quali si "vocifera" attualmente (perchè l'epo tanto la trovano adesso) ancora non evidenziabili all'antidoping e del quale sembra abbiano fatto proprio da "cavie" i ciclisti (cretini). Ma a breve ne sapremo qualcosa di più. Ma poi si ricomnicerà da capo: qualcuno ne troverà una nuova e così via.
Poi sul fatto che il doping non è un protocollo giornaliero anche qua ti sbagli di grosso: cito l'epo. Dopo somministrazione dopo 3 giorni da i primi effetti sull'incremento dell'ematocrito. Ma l'epo non funziona "bene" se contestualmente non viene somministrato il ferro: quindi tutti i giorni è necessario che il "paziente" assuma ferro! Non ti preoccupare i ciclisti "MALATI" che ricorrono alle pratiche dopanti giornalmente si curano!

Quoto tutto,
specialmente quando certi argomenti sono espressi da persone competenti in materia, anche perchè a volte il voler sapere a tutti i costi , fa prendere certe cantonate.......

Marco era e sarà sempre un grande , ma ha pagato un prezzo troppo alto.....
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
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Citazione da Elmic



Caro Elmic devi avere pazienza, ma essendo Medico Veterinario e facendo emocromi tutti (non a me sia chiaro) i giorni e avendo scritto pubblicazioni scientifiche, inerenti agli argomenti in discussione "credo" di avere le competenze di trattare gli argomenti precedentemente esposti; ma ti aggiungo due righe a chiarimento. Allora brevemente: l'ematocrito è una misura su volume (come il n° di Gr, WBC o Plt). Ti farò l'esempio che faccio ai miei clienti: pastina (Gr) su brodo (parte non corpuscolata del sangue). Prendi un litro di brodo, ci sono 100.000 pezzi di pastina, su di un mm3 avremo x pezzi di pastina. Tolgo 1/4 di brodo, sempre sul mm3 di campione in esame non avremo più x parti, ma un numero nettamente maggiore. Durante la perdita di fluidi dovuti ad attività fisica non diminuscono assolutamente il numero di Gr, ci mancherebbe altro (diversa è la condizione dell'atleta in sovrallenamento che può avere un calo di Hct). Io mediamente durante un attività fisica intensa, da studi ai quali mi sono sottoposto, perdo 1 kg/h, circa 1l: sono tutti liquidi (magari fossero grassi). Moltiplicalo per 3h di durata di una mediofondo e sono 3 litri circa. Se va bene a malapena riesco a integrare 1 litro. Quindi perdo 2 litri di liquidi. Se parto con il 40% di Hct arrivo minimo minimo con il 45%, te lo garantisco. Considera che tra le cause di eritrocitosi (incremento del numero di eritrociti oltre i limiti fisiologici) c'è, tra le eritrocitosi relative (quindi non assolute) la perdita di fluidi per attività sportiva! Ora un atleta come Pantani che viaggiava sul 50%, dopo una corsa di 5 ore, che arrivi al 60% (specie dopo un evento che non gli ha permesso di idratarsi) per me non è quello il dato spaventoso. Poi ci sarebbe da sfatare un mito: gli incrementi dell'Hct, sino a certi livelli, es soggetto che passa dal 42 al 48-50 sono vantaggiosi, ma quello che dal 50 va al 60% non ha grossi vantaggi. Infatti l'emoconcentrazione predispone alla trombosi, e l'eccessiva fluidità del sangue, nella realtà riduce, a livello di microcircolo, l'ossigenazione dei tessuti. Ora dobbiamo anche dire, che tra le doti di un atleta c'è anche quella di nascere magari con un 50% di Hct, vedi Cunego. Nel caso di Pantani non so, molto onestamente, se anche da piccolo i suoi erano valori fisiologicamente alti; ma lo stesso discorso vale per tutti quelli che in quegli anni correvano e avevano Hct mostruosi, tipo Indurain, Ugrumov, Bugno, Chiappucci, Simoni, Tonkov: ERANO TUTTI IN QUELLE MEDESIME CONDIZIONI! lO SAI SU CHI MI VENGONO I DUBBI: su quelli che hanno vinto un giro o hanno fatto una stagione e poi sono scomparsi: non è cheper primi avevano scoperto "il turbo" e poi gli altri raggiungendoli, e pareggiando il conto, .....................??????
Mi ripeto, attribuire le vittorie di Pantani al solo doping (poi mai dimostrato nei confronti di Marco, ma a limite presunto dai detrattori) è scorretto, ipocrita (perchè non è che gli altri andavano a pane ed acqua, come nemmeno Coppi o Mercx lui si beccato all'antidoping) e dimostra di non conoscere (o far finta di non saper) come andavano le cose. Ricordati, che un mulo, in mezzo ai purosangue se dopato potrà star dietro ai purosangue (poco probabile) e batterà tutti gli altri muli, ma ai purosangue dopati non li batterà mai. Tra quest'ultimi vince il purosangue più forte: questo era ciò che accadeva in quegli anni! Addirrittura il postulato era, anche fra i dilettanti o gli Juniores: senza chimica non si va in bicicletta! Parole tristi, ma che sentivo di continuo: quindi non mettiamo sul banco degli imputati l'unico che ne è uscito sconfitto "nella vita", mentre oggi altri che all'epoca "facevano", fanno i puliti e sono ricordati come campioni.

Grazie del post molto utile. Non sono un medico io ed é interessante sentire cosa ha da dire uno che se ne intende, siccome si leggono tantissime cose anche false magari.
Avevo cmq malinteso un post precedente, cioé il numero dell ematocrito non aumenta, solo la percentualitá nei confronti del liquido aumenta. Il numero reale dell ematocrito cmq rimane lo stesso ma siccome la parte liquida disaumenta ovviamente anche la percentualitá dell ematocrito aumenta.

Il punto della perditá del liquido durante un attivitá fisica peró mi sembra un po "criticabile". Dici che più o meno perdi un litro di liquidi per ora e percio perdi circa 2 litri dopo uno sforzo di 3 ore. Allora in 3 ore di gara o uscita tu bevi solo 2 borraccie?

Un corridore professionista sicuramente assuma di piu, secondo la tua teoria (perditá di 3 litri in 3 ore, integrazione di solo un 1 litro, perditá effettiva 2 litri in 3 ore), un corridore allora perderebbe circa 4-5 litri in una tappa di 6-7 ore senza re-integrarli. Se prendiamo un corridore come Pantani di soli 60 chili, la perdità di 5 litri sarebbe più o meno il 8-10% del suo peso, e con la perditá del 10% stai giá eventualmente rischiando di morire, perció mi sembra un po esagerato il tuo calcolo.?

Il punto che tanti di questi corridori sono "fenomeni" nati con il 50% per me é una grande cavolata, sopratutto se prendo in considerazione che poi uno come Pantani é nato e cresciuto a 0 metri...il valore naturale non si abbassa se sto per molto a livello del mare?
Interessante che ci sono pochi fenomeni nella populazione "normale", ma tra i ciclisti sembra che ogni terzo ciclista é un fenomeno nato. Poi sono anche tutti malati di astma ecc. Strano che proprio i ciclisti professionisti sono piu malati di noi amatori e pure essendo malati sono riusciti a diventare pro.

Rispondendo a tuo ultimo punto concordo pienamente. Non era mai l intenzione affermare che le vittorie di Pantani sono nati solo con il doping.
Pantani era sicuramente il piu forte in salita, le sue fughe non erano prodotto del doping, e so bene che anche i suoi concorrenti a quell epoca non erano meno dopati. Ma i suoi miglioramenti a cronometro? Da dove sono nati?

Del resto concordo anche con il fatto che cerano i fenomeni di una stagione. Giá qualche tempo fa ho fatto l esempio della Gewiss-Ballan.
Vi ricordate? Furlan che vince la Sanremo, Argentin, Furlan e Berzin che dominano la Fleche Vallone, Berzin che vince la Liegi, Berzin che vince il Giro, Bobrik che vince il Lombardia. Colombo che vince la Sanremo.

Dove sono finiti poi Furlan? Bobrik? Berzin? Colombo? Almeno Argenti si é ritirato dopo...
 
6 Dicembre 2009
357
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Vipera
Elmic
Un corridore professionista sicuramente assuma di piu, secondo la tua teoria (perditá di 3 litri in 3 ore, integrazione di solo un 1 litro, perditá effettiva 2 litri in 3 ore), un corridore allora perderebbe circa 4-5 litri in una tappa di 6-7 ore senza re-integrarli. Se prendiamo un corridore come Pantani di soli 60 chili, la perdità di 5 litri sarebbe più o meno il 8-10% del suo peso, e con la perditá del 10% stai giá eventualmente rischiando di morire, perció mi sembra un po esagerato il tuo calcolo.?

Il punto che tanti di questi corridori sono "fenomeni" nati con il 50% per me é una grande cavolata, sopratutto se prendo in considerazione che poi uno come Pantani é nato e cresciuto a 0 metri...il valore naturale non si abbassa se sto per molto a livello del mare?

Caro Elmic ho citato solo una parte del tuo post, ma risponderò a tutto perchè poni dei quesiti giusti e molto interessanti.
Per quanto mi riguarda in corsa non riesco nemmeno a finire una borraccia di liquidi: lo so non è corretto, ma rimontato in bici da Luglio, in gara sto con le mani fisse sul manubrio perchè, specialmente nella parte avanti del plotone, se ti distrai un attimo rischi, non tanto di perderli, quanto di finire in terra e farti male: quindi io non faccio testo, sicuramente un prof non ha di questi problemi, ma chi stava al limite del 50% e non si emodiluiva bene nel dopogara, con l'ematocrito alle "stelle", veniva estromesso perchè a rischio "salute". Sulle perdite dei liquidi negli atleti, ti rammento solo che Dino Zoff (portiere) durante i mondiali di Spagna dell'82 perdeva 3kg a partita!!
Non è detto che chi nasce con un Hct fisiologicamente alto perforsa sia un "Andino": guarda Cunego, mamma natura gli ha dato una base di Hct alto, ma da sempre. Infatti Cunego, che non abita sull'Himalaya, è sempre andato forte nelle discipline di fondo, compreso le corse campestri da bambino, e chi l'ha battuto, stranamente, è sempre incappato nelle maglie dell'antidoping! Nel suo caso prendere epo non avrebbe nemmeno senso, perchè con i suoi valori fisiologici di Hct andando oltre non andrebbe più forte. Su Pantani non so onestamente la reale storia dei suoi Hct. Ma oggi il problema non si pone: esiste il passaporto bilogico e le sostanze eritrostimolanti sono "trovabili": almeno che non ne escano di nuove che sfruttino il periodo finestra!
Sui risultati di Pantani a cronometro si dicono delle grossissime corbellerie. Pantani nelle cronometro ha sempre beccato minuti dagli specialisti. Ha fatto bene nelle cronoscalate e si è difeso meglio nelle cronometro che hanno seguito lunghe tappe di montagna: questo per il semplice motivo che uno Zulle di allora o un Cancellara di oggi nella cronoscalata del Mortirolo non potranno mai far meglio di un Contador od un Pantani o di un Ugrumov. Puoi avere anche 600 Watt di potenza ma se pesi 80 e passa kg sulle pendenze del 18% non vai come chi ne pesa 57 e ne ha 450! Cosiccome sulle seconde cronometro, dopo Dolomiti o Alpi o Pirenei, esce muscolarmente notevolmente meglio uno scalatore di un cronomen che può difendersi meglio in una crono magari non piatta e breve. A me semmai mi stupiva più il colosso Indurain che tuttosommato non prendeva 15 minuti da Pantani in salita; ma Pantani ne beccava a cronometro e come se ne beccava! Nel giro 98 nella prima cronometro Zulle dette oltre 3 minuti a Pantani, addirittura partì 2 minuti dopo, lo raggiunse e se ne andò. Nella seconda cronometro, vinta da Velo se non ricordo male, Zulle arrivò si dietro Pantani di (30-40" se non ricordo male), ma nelle precedenti tappe di montagna a Zulle dovettero portarlo in albergo col carroattrezzi, mentre Marco in salita era agile come un camoscio!
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
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Caro Elmic ho citato solo una parte del tuo post, ma risponderò a tutto perchè poni dei quesiti giusti e molto interessanti.
Per quanto mi riguarda in corsa non riesco nemmeno a finire una borraccia di liquidi: lo so non è corretto, ma rimontato in bici da Luglio, in gara sto con le mani fisse sul manubrio perchè, specialmente nella parte avanti del plotone, se ti distrai un attimo rischi, non tanto di perderli, quanto di finire in terra e farti male: quindi io non faccio testo, sicuramente un prof non ha di questi problemi, ma chi stava al limite del 50% e non si emodiluiva bene nel dopogara, con l'ematocrito alle "stelle", veniva estromesso perchè a rischio "salute". Sulle perdite dei liquidi negli atleti, ti rammento solo che Dino Zoff (portiere) durante i mondiali di Spagna dell'82 perdeva 3kg a partita!!
Non è detto che chi nasce con un Hct fisiologicamente alto perforsa sia un "Andino": guarda Cunego, mamma natura gli ha dato una base di Hct alto, ma da sempre. Infatti Cunego, che non abita sull'Himalaya, è sempre andato forte nelle discipline di fondo, compreso le corse campestri da bambino, e chi l'ha battuto, stranamente, è sempre incappato nelle maglie dell'antidoping! Nel suo caso prendere epo non avrebbe nemmeno senso, perchè con i suoi valori fisiologici di Hct andando oltre non andrebbe più forte. Su Pantani non so onestamente la reale storia dei suoi Hct. Ma oggi il problema non si pone: esiste il passaporto bilogico e le sostanze eritrostimolanti sono "trovabili": almeno che non ne escano di nuove che sfruttino il periodo finestra!
Sui risultati di Pantani a cronometro si dicono delle grossissime corbellerie. Pantani nelle cronometro ha sempre beccato minuti dagli specialisti. Ha fatto bene nelle cronoscalate e si è difeso meglio nelle cronometro che hanno seguito lunghe tappe di montagna: questo per il semplice motivo che uno Zulle di allora o un Cancellara di oggi nella cronoscalata del Mortirolo non potranno mai far meglio di un Contador od un Pantani o di un Ugrumov. Puoi avere anche 600 Watt di potenza ma se pesi 80 e passa kg sulle pendenze del 18% non vai come chi ne pesa 57 e ne ha 450! Cosiccome sulle seconde cronometro, dopo Dolomiti o Alpi o Pirenei, esce muscolarmente notevolmente meglio uno scalatore di un cronomen che può difendersi meglio in una crono magari non piatta e breve. A me semmai mi stupiva più il colosso Indurain che tuttosommato non prendeva 15 minuti da Pantani in salita; ma Pantani ne beccava a cronometro e come se ne beccava! Nel giro 98 nella prima cronometro Zulle dette oltre 3 minuti a Pantani, addirittura partì 2 minuti dopo, lo raggiunse e se ne andò. Nella seconda cronometro, vinta da Velo se non ricordo male, Zulle arrivò si dietro Pantani di (30-40" se non ricordo male), ma nelle precedenti tappe di montagna a Zulle dovettero portarlo in albergo col carroattrezzi, mentre Marco in salita era agile come un camoscio!

Di solito si dice che i corridori durante una tappa al Tour per esempio bevono + o - tra 8 litri e anche 11 litri, se la media di una tappa é di 6 ore allora non perdono poi cosí tanti liquidi, anche perche se perdono 2-3 chili ogni giorno e non riescono a ri-integrare tutto la sera dopo la tappa rischiano di uscire dal Tour con 10-15 chili in meno, che é impossibile. Sappiamo che piu o meno perdono 2-4 chili, magari Ullrich perdeva anche 5 dall inizio del Tour fino alla fine.
Cmq dovresti bere di piu! Io di solito svuoto una borraccia ogni ora, in salita anche di più, ma conosco anche chi beve nulla negli allenamenti di 2-3 ore di primavera.

E ora ho una domanda concreta magari sai rispondermi: se il mio valore naturale (nato cosí) dell ematocrito é del 50% e vivo al mare cioé a 0 metri, mio organismo lo riconosce e prima o poi si mette a cambiare? Cioé produce meno globuli rossi prima o poi perche non sono necessari o il valore naturale rimane sempre lo stesso e invariato?

La cronometro che avevo in testa io era la crono finale del Tour del 98 nel quale Pantani su un percorso piatto di 52 km ha perso solo 2.25 min se non sbaglio da uno come Ullrich che quella crono l'ha fatta con il 54-11.
Negli anni prima su un percorso simile Pantani perdeva almeno 4-5-6 minuti.
 
6 Dicembre 2009
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Bici
Vipera
Elmic, ovviamente io faccio riferimento alle perdite di fine gara: naturalmente poi sono liquidi che devono essere reintegrati.

L'ematocrito è influenzato da diversi fattori. L'aumento di Gr (eritrocitosi) indotto dall'altura è dovuto ad una ridotta tensione di ossigeno presente in altura che stimola le cellule iustaglomerulari renali a produrre eritropoietina, la quale agendo sul midollo osseo stimola una maggior produzione eritrocitaria. Ma questo non è l'unico meccanismo che può agire per incrementare il numero di Gr. Infatti, nelle eritrocitosi assolute primarie, è il midollo osseo, attraverso un meccanismo non feed-back dipendente che produce Gr in eccesso (displasia midollare o neoplasia midollare). Pertanto, se geneticamente uno ha, o una fisiologica over production di eritropoietina o un midollo rosso più attivo, può avere un ematocrito fisiologicamente più alto indipendentemente dall'altitudine di dove vive. Inoltre ci sono alcune malattie, polmonari, cardiocircolatorie congenite e le anomalie dell'emoglobina che, producendo ridotta ossigenazione tissutale determiano stimolo eritropietico attraverso una maggior produzione endogena di epo. Poi alcune malattie tipo, morbo di cushing o ipertiroidismo o patologie anche renali (neoplasie per es) possono anch'esse determinare eritrocitosi. E' ovvio che chi ha ematocrito di base alto, diciamo verso il 50%, per questioni genetiche è fisiologicamente più dotato per le attività di fondo. Chi invece rientra nelle ultime 2 categorie elencate, essendo l'incremento di gr indotto comunque da una situazione patologica non sarà predisposto ad attività fisiche. Diversa è la situazione dell'incremento transitorio di ematocrito indotto da altitudine o dalla somministrazione di iatrogena di epo esogena: terminando lo stimolo eritropoietico l'Hct ritornerà come prima: con conseguenti vantaggi transitori.
Sulla crono rispondo dopo!
 
6 Dicembre 2009
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Bici
Vipera
da elmic
E ora ho una domanda concreta magari sai rispondermi: se il mio valore naturale (nato cosí) dell ematocrito é del 50% e vivo al mare cioé a 0 metri, mio organismo lo riconosce e prima o poi si mette a cambiare? Cioé produce meno globuli rossi prima o poi perche non sono necessari o il valore naturale rimane sempre lo stesso e invariato?

Ricontinuando il post di prima rispondo: no il tuo Hct rimane sempre quello se nasci con quei valori: ovviamente con delle fisiologiche variazioni che comunque saranno lievi: salvo patologie o "trucchi". Se poi io (che ho il 40% di Hct) e te andiamo sulle Ande ad allenarci x 2 settimane, probabilmente io scenderò con un 50-52% di Hct te magari con un 54-55%. Ma io, a parità di altre condizioni andrò come una scheggia (perchè ho avuto un incremento di ben 10-12 punti) e comunque meglio di te, che hai ottenuto un incremento di solo un 4-5%! Quello che conta è il differenziale. Per questo che Cunego che ha fisiologicamente un Hct alto, pur prendendo epo non avrebbe grossi miglioramenti, anzi forse forse dei peggioramenti. Certo che se gli altri non prendessero nulla credo che pochi gli starebbero avanti; Sella, Riccò, Piepoli al naturale col cacchio che sulle 3 cime di Lavaredo lo lascerebbero!

Sulla cronometro a cui fai riferimento, la seconda del Tour 99 Pantani prese, se non ricordo male solo 2 minuti da Ulrich: ottimo risultato per uno scalatore al top della forma, contro uno specialista che aveva pagato dazio sulle Alpi. Nella priima marco ne buscò. Ma se ti ricordi, in quel Tour, la sorpresa fu lo schianto di Ulrich sulle Alpi. Infatti, dopo le imprese Pirenaiche, Marco, se vi ricordate, disse che avrebbe vinto il Tour solo se Ulrich (testuali parole) "fosse andato in diarrea"! Questo perchè con lo svantaggio che aveva, grazie a ventagli e cronometro, difficilmente si ipotizzava, visto che il tedesco comunque andava bene in salita, che potesse saltare. Io invece ne ero convinto, perchè Marco stava bene e se lui stava bene con quelle pendenze non ce ne era per nessuno. Speravo che rispondesse a 2 suoi scatti brucianti e per il tedesco sarebbe finita: invece non ce la fece nemmeno a rispondere e saltò!
 
M

mazzoblu

Guest
osservo con piacere che questa discussione sta riprendendo e anche in maniera molto utile, aldilà delle solite discussioni pro o contro Pantani

locomotivadellavaldelsa ne sai a pacchi !

i tuoi post li ritengo molto utili
anche per rivelare la verità delle cose

spesso secondo me chi accusa Pantani lo fa per ignoranza ovvero non saper bene le cose e come ho detto 1000 volte a dar retta a "pappagallo" a tutto quello che hanno voluto scrivere su di lui i giornali.

un esempio che ho letto e apprezzato nell'ultimo libro che ho letto.

un'aritolo della Repubblica intitolato "Pantani si centrifuga il sangue"

al lettore sulperficiale appare infatti che SOLO LUI aveva la macchinetta per misurare i valori del sangue
quando IN REALTA' TUTTE LE SQUADRE PROESSIONISTICHE ne avevano una.

cosa strana, la sera del 4 giugno '99 si era misurato l'ematocrito ed era sotto i 50.
se non ricordo male a 48,6 ...
la mattina dopo il controllo non fatto secondo le regole: era a 52

provetta non scelta dall'alteta
provetta messa in tasca e non nella valigetta refrigerante
le provette dovevano essere 2 invece era una.
le macchinette utilizzate al momento risultati un po' strambi e molto variabili, cosa notata anche da altri corridori, macchinette che nessuno controllò mai.
 

ciucciaruota

via col vento
6 Dicembre 2009
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Brianza
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Alcuni anni fa,nell'ospedale nel quale lavoravo,usavamo queste famose centrifughe per i pazienri che si erano sottoposti ad interventi di natura ortopedica,tipo protesi all'anca per esempio,in quanto sono interventi nei quali si ha una discreta perdita di sangue.
Si esguiva in contemporanea anche il prelievo per l'emocromo che veniva però mandato in laboratorio per un esame più preciso e completo.
Diciamo che la centrifuga era un pò come le proiezioni che danno dopo le la chiusura delle urne alle votazioni,in attesa dei dati dopo lo spoglio dei voti.
Ti assicuro che la differenza c'era ed anche di diversi punti percentuale e ti dirò di più,2 centrifugate sullo stesso campione di sangue poteva dare anche 2/3 punti percentuale di differenza.
Per noi cambiava poco( un ematocrito al 38% o al 35% non cambiava nulla), ma nel cilcismo cambia di molto perchè si vive borderline.Proprio per questo non capisco come potessero fidarsi di queste centrifughe che fra l'altro non vengono neanche più molto usate(non ne vedo più da parecchi anni).
osservo con piacere che questa discussione sta riprendendo e anche in maniera molto utile, aldilà delle solite discussioni pro o contro Pantani

locomotivadellavaldelsa ne sai a pacchi !

i tuoi post li ritengo molto utili
anche per rivelare la verità delle cose

spesso secondo me chi accusa Pantani lo fa per ignoranza ovvero non saper bene le cose e come ho detto 1000 volte a dar retta a "pappagallo" a tutto quello che hanno voluto scrivere su di lui i giornali.

un esempio che ho letto e apprezzato nell'ultimo libro che ho letto.

un'aritolo della Repubblica intitolato "Pantani si centrifuga il sangue"

al lettore sulperficiale appare infatti che SOLO LUI aveva la macchinetta per misurare i valori del sangue
quando IN REALTA' TUTTE LE SQUADRE PROESSIONISTICHE ne avevano una.

cosa strana, la sera del 4 giugno '99 si era misurato l'ematocrito ed era sotto i 50.
se non ricordo male a 48,6 ...
la mattina dopo il controllo non fatto secondo le regole: era a 52

provetta non scelta dall'alteta
provetta messa in tasca e non nella valigetta refrigerante
le provette dovevano essere 2 invece era una.
le macchinette utilizzate al momento risultati un po' strambi e molto variabili, cosa notata anche da altri corridori, macchinette che nessuno controllò mai.
 
6 Dicembre 2009
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Bici
Vipera
Le centrifughe alle quale fai riferimento Ciucciaruota, sono percaso quelle da microematocrito? Se si, la lettura come veniva fatta? Io quelle che ho utilizzato, quelle della Hydexx. venivano lette da una macchina particolare che in realtà è molto precisa. Ne ho viste altre, dove la micropipetta veniva centrifugata e la lettura era "visiva" utilizzando una scala graduatadi riferimento: li i risultati erano molto soggettivi. Io nella pratica clinica utilizzo un contaglobuli, perchè lo ritengo più attendibile oltre che di più facile e rapido utilizzo (è talmente piccolo ed in uso già ai tempi del 98 (oggi migliorato) che lo si può anche portare a giro). Non capisco poi perchè, constualmente al Hct non venissero valutate le proteine totali, parametro fondamentale per interpretare un valore di Hct o il n° di Gr e magari capire se il valore del 50% è da emodiluizione o se quello over è da perdita di liquidi o "da maneggi": per fare questo bastava un refrattometro da 20 euro!
 

ciucciaruota

via col vento
6 Dicembre 2009
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Ti parlo di almeno 12 anni fa equindi non ricordo marca o altro,comunque era quella a controllo visivo ed il sangue veniva aspirato in colindri di vetro molto piccoli che venivano chiuse agli estremi con una specie di pongo
Vedo se riesco a mandarti un'immagine di un modello simile che fra l'altro appare anche nel libro "massacro alla catena" di voight che parla dello scandalo festina del 98.
Se non l'hai letto te lo consiglio vivamente.
Le centrifughe alle quale fai riferimento Ciucciaruota, sono percaso quelle da microematocrito? Se si, la lettura come veniva fatta? Io quelle che ho utilizzato, quelle della Hydexx. venivano lette da una macchina particolare che in realtà è molto precisa. Ne ho viste altre, dove la micropipetta veniva centrifugata e la lettura era "visiva" utilizzando una scala graduatadi riferimento: li i risultati erano molto soggettivi. Io nella pratica clinica utilizzo un contaglobuli, perchè lo ritengo più attendibile oltre che di più facile e rapido utilizzo (è talmente piccolo ed in uso già ai tempi del 98 (oggi migliorato) che lo si può anche portare a giro). Non capisco poi perchè, constualmente al Hct non venissero valutate le proteine totali, parametro fondamentale per interpretare un valore di Hct o il n° di Gr e magari capire se il valore del 50% è da emodiluizione o se quello over è da perdita di liquidi o "da maneggi": per fare questo bastava un refrattometro da 20 euro!
 

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Si quella è quella che ho usato anch'io: è più preciso il sistema hydexx, il quale fà la lettura di hct, bianchi (con formula anche se indicativa) e piastrine. Cavolo ma in ospedale non avete in reparto un contaglobuli per gli emocromi al volo se eè chiuso il laboratorio?
 

ciucciaruota

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6 Dicembre 2009
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Dove lavoro ora c'è il servizio 24h del laboratorio per via del P.S., Nell'ospedale dove lavoravo prima penso che si siano attrezzati anche loro.
Quella centrifuga è un ricordo di 12 anni fa.
Si quella è quella che ho usato anch'io: è più preciso il sistema hydexx, il quale fà la lettura di hct, bianchi (con formula anche se indicativa) e piastrine. Cavolo ma in ospedale non avete in reparto un contaglobuli per gli emocromi al volo se eè chiuso il laboratorio?
 
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mazzoblu

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il modello di macchinette utilizzate nel controllo del '99 si chiamava

Coulter Act 8
 
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pirata_Sempre

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spesso secondo me chi accusa Pantani lo fa per ignoranza ovvero non saper bene le cose e come ho detto 1000 volte a dar retta a "pappagallo" a tutto quello che hanno voluto scrivere su di lui i giornali.

un esempio che ho letto e apprezzato nell'ultimo libro che ho letto.

un'aritolo della Repubblica intitolato "Pantani si centrifuga il sangue"

al lettore sulperficiale appare infatti che SOLO LUI aveva la macchinetta per misurare i valori del sangue
quando IN REALTA' TUTTE LE SQUADRE PROESSIONISTICHE ne avevano una.

cosa strana, la sera del 4 giugno '99 si era misurato l'ematocrito ed era sotto i 50.
se non ricordo male a 48,6 ...
la mattina dopo il controllo non fatto secondo le regole: era a 52

provetta non scelta dall'alteta
provetta messa in tasca e non nella valigetta refrigerante
le provette dovevano essere 2 invece era una.
le macchinette utilizzate al momento risultati un po' strambi e molto variabili, cosa notata anche da altri corridori, macchinette che nessuno controllò mai.

...i più ignoranti pensano ancora che Marco sia stato pizzicato dopato ad un controllo antidoping...

...chissà se si saprà mai la verità...
 
Stato
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