Marco Pantani

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ciucciaruota

via col vento
6 Dicembre 2009
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E' qui l'errore,il valore della media dell'emoglobina viene calcolato e non misurato quindi si quantifica il numero di globuli e l'emoglobina in un campione e qui,con un calcolo di matematica semplice,ricavi il valore medio dell'emoglobina per ogni globulo.
Certo che se io ho 5 milioni di globuli rossi per mmc di sangue,si presuppone che abbia un emoglobina intorno ai 14 gr per dl di sangue,ma è appunto approssimativo.
Visto che Savoldelli si è salvato ed è qundi rimasto immacolato per un niente,l'approssimazione non è abbastanza.
Non ho detto che il valore dell ematocrito é uguale a quello o corrisponde a quello dell emaglobina.

Ma il valore dell ematocrito da indizi anche sull emaglobina, cioé se indica quanti globuli rossi ci sono e prendiamo la media dell emaglobina nei globuli rossi, con la matematica semplice arriviamo anche ad un valore di emaglobina, anche se dobbiamo dire che quello poi é un valore sospettivo e approssimativo.
 

piratadentro

Apprendista Velocista
1 Giugno 2006
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io pensavo che in questo topic si parlasse dell'ignobile sito citato (ignobile per aver esagerato nella goliardia inutile dove era meglio tacere almeno per pietas umana)...

Da questa discussione su Pantani non se ne uscirà mai,ha sempre suscitato e sempre susciterà emozioni forti e spesso contrastanti,saranno sempre accese le opinioni su di lui.

Detto questo,alcuni fatti sono incontestabili:

- pensare che lui sicuramente non si dopasse significa aver le fette di salame sugli occhi,è bello crederci,ma è difficile pensarlo,tuttavia fino a prova provata contraria si può solo dire:no,non si dopava!
Gli indizi fanno un processo,ma non condannano nessuno,le prove invece sì. Con le illazioni,anche se lecite e riferite a palesità,si fanno solo chiacchere

-pensare che lui fosse,se mai lo fosse stato,l'unico,significa avere una salumeria intera sugli occhi.

è tuttavia sicuro,in quanto dimostrato dai fatti (al contrario delle precedenti,sia pur lecite,illazioni e supposizioni) che:

- Pantani è stato fermato per ematocrito alto all’apice della sua carriera e condannato dall'intera opinione pubblica,ed ancora di più dai media,per presunto (in quanto non dimostrato) doping

- nessun altro dei sui colleghi,almeno quelli di vertice,ha subito neanche lontanamente la stessa sorte,e di prestazioni spaziali se ne sono viste prima,dopo e durante Pantani!

roba da mandare fuori di testa chiunque,credo proprio questa consapevolezza lo abbia minato più di ogni altra cosa:tutti colpevoli...un solo colpevole!

questo non significa giustificarlo se (e dico se fino a prova provata contraria) si è dopato,significa solo comprenderlo umanamente e condannare ancora più il sistema che ha finto di ripulirsi togliendosi la macchia più grossa (cioè famosa),i colleghi che hanno voltato la testa con la coscienza altrettanto sporca (anzi di più,hanno taciuto invidiosi della strapotenza e strabordanza del personaggio,impauriti di essere bollati alla stessa maniera),i giornali che ci hanno marciato ed hanno aumentato le tirature (ipocriti!),i tg che non fanno giornalismo ma solo sensazionalismo,gli amatori che sparano a zero e poi prendono l'aiutino per vincere la coppa del nonno.

Comprendere e spiegare è una cosa,giustificare è un’altra.

p.s. e per ritornare all’oggetto originario della discussione (il noto sito “goliardico”):loro non hanno fatto niente di tutto ciò (comprendere,spiegare,giustificare,informare),la loro pagina (le altre non so,a questo punto non mi interessano) è pertanto inutile,perchè non raggiunge nemmeno l’unico scopo che si era prefissata,cioè far ridere:non fanno ridere!!

Straquoto in pieno....

E un ultimo dettaglio...in seguito i parametri di controllo del sangue furono variate...e pantani sarebbe stato in regola...adesso devo uscire di casa...ma domani vi riporto un passo interessante del libro di Philippe Brunell su Pantani e sul valore delle piastrine registrate in quel controllo del 5 giugno...
 

ClaudioMaria

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2006
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Bici
BMC SLR01
Cerchiamo di discutere con argomenti non con fantascienza.

Allora senza test al sangue come fai a sapere il valore dell ematocrito? L'hanno preso dai calzini quel valore?

Punto uno: L'emaglobina cmq é solo la proteina dentro i globuli rossi che é responsabile per il trasporto dell ossigeno.
Il valore di ematocrito indica la percentuale di globuli rossi nel sangue, percio anche l'emaglobina viene considerata. A quell epoca cioé prima del 2000, il test per determinare la percentuale di emaglobina nei globuli rossi non era ancora stata fatta nell antidoping perche nemmeno le sostanze dopanti erano cosí raffinate ad alzare solo la percentuale dell emaglobina senza aumentare anche il valore di ematocrito. Conclusione: in quel periodo il valore di ematocrito indicava un anomalia e quella indicava un forte sospetto che qualcosa é stato preso dall atleta. I test non erano ancora avanzati per determinare quale sostanza percio gli atleti sono stati fermati anche pensando alla loro salute.
Siccome ogni dottore e esperto sa capire che valori sopra il 50% e sbalzi di 10-15% in pochi mesi non sono normali e considerando che i ciclisti non sono malati ma persone sane, il sospetto che sia stato preso qualcosa é una logica conclusione.

Punto due: i record dell ora di Rominger, Obree, Indurain, Boardman sono stati annullati perche l UCI ha cambiato le regole che determinano e descrivono come la bicicletta e la posizione dell atleta deve essere e non perche cera il doping o qualcosa in ballo.

Punte tre: non voglio dire che Indurain non era dopato, ma cmq pesava 80 chili e non 150, e aveva la frequenza cardiaca a riposo piu bassa mai misurata da un uomo! 28 battiti in un minuto, mentre anche gli atleti buoni nel ciclismo di solito stanno sui 40-50-60 battiti.

Cioé se vogliamo sentire solo la veritá su Pantani direi che dobbiamo dire la veritá anche sulle altre cose.

Del resto io condanno tutti, ma io non faccio eccezzione a non condannare chi non era meglio degli altri e qualcuno cerca di farlo santo "solo" perche é morto tragicamente.

L'analisi al sangue non era obbligatorio. Finisco qui.
 

micky

Moderatoro
4 Gennaio 2006
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Bici
Graziella Deluxe
Ragazzi, Pantani poteva stare simpatico o meno ma non buttiamola sul doping come sempre.
Ci sono già vari topic a riguardo (ed una sezione dedicata).
Grazie.
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
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E' qui l'errore,il valore della media dell'emoglobina viene calcolato e non misurato quindi si quantifica il numero di globuli e l'emoglobina in un campione e qui,con un calcolo di matematica semplice,ricavi il valore medio dell'emoglobina per ogni globulo.
Certo che se io ho 5 milioni di globuli rossi per mmc di sangue,si presuppone che abbia un emoglobina intorno ai 14 gr per dl di sangue,ma è appunto approssimativo.
Visto che Savoldelli si è salvato ed è qundi rimasto immacolato per un niente,l'approssimazione non è abbastanza.

Si é approssimativo e purtroppo a quell'epoca non erano ancora possibili altri test più concreti e per quello gli atleti non sono stati sospesi per doping ma sono stati solo fermati per 2 settimane anche pensando alla loro salute siccome il sangue con un valore di ematocrito alto puo risultare pericoloso.

Savoldelli e tanti altri che avevano valori sui 45-49% non erano meglio che Pantani ma la regola diceva 50% é il valore massimo altrimenti vieni fermato. In fondo bastava essere abb. furbo per non superare quel valore e non avevi problemi.

Anche Chiappucci é stato fermato per 2 settimane, e non poteva partecipare al Giro di quell anno proprio per quello. Si lamentava? Sospettava un complotto contro di lui? Cadeva in depressione?

In più siccome tanti credono che solo Pantani era una vittima...vi consiglio leggere un pochino come hanno trattato Jan Ullrich in Germania. Quello che ha subito Ullrich dai media, dalla gente in Germania non era meglio.
 

ciucciaruota

via col vento
6 Dicembre 2009
213
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Brianza
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Il discorso"turbe psichiche" è soggettivo,io posso reagire ad un evento diversamente da te ma nessuno dei 2 è giudicabile.
Io penso che lui abbia visto il complotto,perchè sapeva di essere in regola in quanto la centrifuga gli aveva dato un responso positivo.
Poi metti il trasporto del sangue non avvenuto correttamente,la macchina del laboratorio analisi tarata male,etc etc.
Poi i mass media hanno fatto il resto.
Nota che io ho scritto"sapeva di essere in regola" e non "sapeva di essere pulito" non così per così,ma perchè il significato cambia.
Si é approssimativo e purtroppo a quell'epoca non erano ancora possibili altri test più concreti e per quello gli atleti non sono stati sospesi per doping ma sono stati solo fermati per 2 settimane anche pensando alla loro salute siccome il sangue con un valore di ematocrito alto puo risultare pericoloso.

Savoldelli e tanti altri che avevano valori sui 45-49% non erano meglio che Pantani ma la regola diceva 50% é il valore massimo altrimenti vieni fermato. In fondo bastava essere abb. furbo per non superare quel valore e non avevi problemi.

Anche Chiappucci é stato fermato per 2 settimane, e non poteva partecipare al Giro di quell anno proprio per quello. Si lamentava? Sospettava un complotto contro di lui? Cadeva in depressione?

In più siccome tanti credono che solo Pantani era una vittima...vi consiglio leggere un pochino come hanno trattato Jan Ullrich in Germania. Quello che ha subito Ullrich dai media, dalla gente in Germania non era meglio.
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
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Il discorso"turbe psichiche" è soggettivo,io posso reagire ad un evento diversamente da te ma nessuno dei 2 è giudicabile.
Io penso che lui abbia visto il complotto,perchè sapeva di essere in regola in quanto la centrifuga gli aveva dato un responso positivo.
Poi metti il trasporto del sangue non avvenuto correttamente,la macchina del laboratorio analisi tarata male,etc etc.
Poi i mass media hanno fatto il resto.
Nota che io ho scritto"sapeva di essere in regola" e non "sapeva di essere pulito" non così per così,ma perchè il significato cambia.
Ovvio che ognuno reagisce diverso ad una cosa che gli succede. Ma dico solo che non si può dare la colpa solo agli altri al sistema e gridare che era un complotto, perche purtroppo anche la reazione di Pantani stesso giocava un grande ruolo di come la vicenda é proseguita.
Cmq quello che per me é incomprensibile é il fatto che i corridori avevano una centrifuga predisposta per fare i controlli da soli, e come si diceva Pantani ha fatto il controllo la sera prima. Se teniamo in conto che il valore normale di una persona anche allenata e che dorme 1-2-3 quattro giorni in altura non dovrebbe superare il 45% mi chiedo perche i corridori o il corridore era costretto a controllarsi? Se non ho preso nulla il rischio di superare il 50% è quasi inesistente, percio perche questi autocontrolli prima dell antidoping?

Gli argomenti seguenti alla vicenda (macchina non tarata bene, trasporto non avvenuto correttamente ecc. ecc.) sono argomenti che sentiamo quasi ogni volta che uno viene beccato, e mi sembrano ridicoli, cioé un ciclista e suo avvocato sanno meglio se una macchina é tarata bene se il trasporto avviene correttamente che un laboratorio specializzato o medici e infermieri specializzati a fare i prelievi per l antidoping?
 
6 Dicembre 2009
357
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Bici
Vipera
La classe di Marco Pantani era innegabile, e le sue gesta non possono essere "infangate" solo come figlie del doping. Ma al tempo stesso non bisogna far finta di non sapere quello che accadeva in quegli anni nel ciclismo professonistico (e speriamo che oggi non accada più??).
Ma andiamo con ordine:
Marco Pantani andava forte in salita perchè aveva delle doti innate, rapporto peso potenza, capacità polmonari e apparato cardiocircolatorio strepitoso, capacità di recupero dallo sforzo . Ma vi voglio raccontare un fatto riferitomi da che ha avuto la fortuna di lavorare con il Pirata, a dimostrazione delle sue doti naturali e non figlie solo della chimica come da qualcuno sostenuto. Marco, era solito staccare la spina a fine Ottobre, e rimetteva piedi sulla bici al primo giorno di raduno della squadra. Il primo giorno era solito "testare" i suoi compagni di squadra, che solitamente si allenavano già da un mesetto, mesetto e mezzo, portandoli a fare una salita delle sue. Orbene uno a uno li staccava tutti: badate bene, se vi ricordate, alla Mercatone uno non c'erano mica dei velocisti! Tutti i suoi gregari erano degli scalatori e nemmeno di quelli "minchia", tra questi qualcuno poi ha vinto anche un giro d'Italia. Prendetemi Ulrich o Amstrong, dopo mesi di inattività e mettetelo a correre in salita contro professionisti forti e già allenati da quasi due mesi: io non credo che fossero, o sono, in grado di staccare un Garzelli, un Podenzana, un Forconi e company. Lo stesso Contador, il fenomeno del momento, dopo mesi di inattività e 7 kg di sovrappeso (per non dire dei sovrappesi strepitosi di Ulrich) riferisce di avere difficoltà, nelle prime uscite, addirittura uscendo in bici con ciclisti non professionisti!!!

Ma metterò il mio amore per Pantani dapparte, e farò un ragionamento oggettivo e basato sui fatti.
Nel 1998, l'anno della doppietta, al giro Pantani dette mezzora a Zulle! Zulle, dopo l'esplosione dello scandalo Festina, ammise di aver fatto uso di Epo ed altre sostanze dopanti. Ora a logica, per fenomeno che tu sia, da pulito non dai 30' ad uno che prende Epo ed è comunque un professionista di livello! La realtà è che in quegli anni le pratiche dopandi erano largamente diffuse nel ciclismo professionistico (e dilettantistico): il doping rappresentava lo scalino che alzava le prestazioni di tutti gli atleti (dal capitano che doveva viincere al gragario che doveva tirare a medie strepitose), ma quello che vinceva (Indurain, Gotti, Pantani, Ulrich, Ugrumov, Tonkov, Rominger, Amstrong (vinse un mondiale in quegli anni) era quello più dotato.
Riassumendo Pantani era il più forte di tutti in salita ed in una corsa a Tappe equilibrata (giusto rapporto tra crono e montagne) era il più forte, in un giro con sole montagne era imbattibile, solo in un giro con cronometro e cavalcavia (i giri vinti da Rominger e il primo di Indurain) era battibile.
Due parole sugli ematocriti: come mai prima di Madonna di Campiglio nessuno aveva da dire nulla sugli ematocriti di Marco? Come la mettiamo sulle "stranezze" di quei giorni? Quelle scommesse "strane" su Gotti vincitore del giro (prima volta che si poteva scommettere sul ciclismo) il giorno prima di Madonna di Campiglio quando solo un "incidente" poteva portare via la vittoria a Marco (e c'era da fare il Mortirolo)? E le stranezze sui prelievi e la conservazione dei campioni? Nessuno ha querelato chi ha scritto mettendo in dubbio le procedure effettuate.
Sugli ematocriti di Pantani si sono scritte anche tante cazzate: i valori contestati dopo l'incidente della Milano Torino sono poi delle cose allucinanti: io non mi stupisco del 60% di ematocrito di uno che ha appena terminato una corsa di 5 ore. Io ho il 40% di Hct, ma dopo una Gf, se lo ripetessi salirebbe al 50% ed oltre, ma non perchè assumo Epo durante la corsa, ma perchè perdo liquidi! Quindi un pò di accanimento nei cofronti di Marco è innegabile che c'è stato!
Come poi non parlare dell'ipocrisia che regnava (e forse regna tuttora) attorno al fenomeno doping. Guardate gli Hct dei primi 3 del giro 99. E che dire quando Millesi, al processo alla tappa (quella del Mortirolo il giorno dell'esclusione di Marco) aprì bocca? Stava dicendo cosa facevano i ciclisti, e che tutti sapevamo, (dormire col cardio per ridurre il rischio trombosi, flebo per emodiluirsi e passare i controlli ecc ecc) gli fu tappata letteralmente la bocca dal "moralizzatore" Candido Cannavò, il quale da una parte accusava e dall'altro censurava (il direttore della Gazzetta) chi stava rompendo il muro dell'omertà. Un pò quello che fanno gli organizzatori delle Gf: condannano il doping a parole poi se gli dici di mettere i controlli antidoping, dicono di no perchè.......
All'epoca nei controlli antidopiing non si era in grado di evidenziare l'Epo, la misurazione dell'Hct era un mezzo, voluto dagli stessi ciclisti, per "frenare" o quantomeno limitare gli eccessi. Sarebbe bello rianalizzare oggi tutti quei campioni (dovrebbero essere stati conservati) per sapere poi quello che già sappiamo: ma di tutti i ciclisti.
Marco era il più grande perchè ci metteva il cuore, e se ne aveva andava, a costo di saltare, in maglia rosa, gialla a puà o con quella della sola squadra. Uno che, nella tappa dell'Argentario scatta, contro il mostro Zulle (all'epoca era così) sullo strappo di via Martiri d'Ungheria ha delle palle (e anche quello fanno parte del bagaglio per vincere) che solo Marco aveva. L'anno prima Indurain al tour in una tappa scatto, in pianura a 10 Km dall'arrivo: nessuno del gruppo ebbe il "coraggio" di andare a chiudere, cosa allucinante perchè per forte che era il gruppo sarebbe andato più veloce: quello era il ciclismo prima di Marco e lui con le sueimprese lo rivitalizzò. Oggi risiamo ai calcoletti degli abbuoni e mai una maglia rosa o gialla ha il coraggio di scattare in salita!
Marco ha fatto un unico e grande errore nella sua vita: quello di pensare di risolvere i suoi problemi utilizzando una sostanza che poi l'ha reso schiavo e l'ha portato alla morte.
 

ciucciaruota

via col vento
6 Dicembre 2009
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Brianza
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ci ho perso 15 minuti a leggerlo tutto...
comunque sono con te,fratello!
La classe di Marco Pantani era innegabile, e le sue gesta non possono essere "infangate" solo come figlie del doping. Ma al tempo stesso non bisogna far finta di non sapere quello che accadeva in quegli anni nel ciclismo professonistico (e speriamo che oggi non accada più??).
Ma andiamo con ordine:
Marco Pantani andava forte in salita perchè aveva delle doti innate, rapporto peso potenza, capacità polmonari e apparato cardiocircolatorio strepitoso, capacità di recupero dallo sforzo . Ma vi voglio raccontare un fatto riferitomi da che ha avuto la fortuna di lavorare con il Pirata, a dimostrazione delle sue doti naturali e non figlie solo della chimica come da qualcuno sostenuto. Marco, era solito staccare la spina a fine Ottobre, e rimetteva piedi sulla bici al primo giorno di raduno della squadra. Il primo giorno era solito "testare" i suoi compagni di squadra, che solitamente si allenavano già da un mesetto, mesetto e mezzo, portandoli a fare una salita delle sue. Orbene uno a uno li staccava tutti: badate bene, se vi ricordate, alla Mercatone uno non c'erano mica dei velocisti! Tutti i suoi gregari erano degli scalatori e nemmeno di quelli "minchia", tra questi qualcuno poi ha vinto anche un giro d'Italia. Prendetemi Ulrich o Amstrong, dopo mesi di inattività e mettetelo a correre in salita contro professionisti forti e già allenati da quasi due mesi: io non credo che fossero, o sono, in grado di staccare un Garzelli, un Podenzana, un Forconi e company. Lo stesso Contador, il fenomeno del momento, dopo mesi di inattività e 7 kg di sovrappeso (per non dire dei sovrappesi strepitosi di Ulrich) riferisce di avere difficoltà, nelle prime uscite, addirittura uscendo in bici con ciclisti non professionisti!!!

Ma metterò il mio amore per Pantani dapparte, e farò un ragionamento oggettivo e basato sui fatti.
Nel 1998, l'anno della doppietta, al giro Pantani dette mezzora a Zulle! Zulle, dopo l'esplosione dello scandalo Festina, ammise di aver fatto uso di Epo ed altre sostanze dopanti. Ora a logica, per fenomeno che tu sia, da pulito non dai 30' ad uno che prende Epo ed è comunque un professionista di livello! La realtà è che in quegli anni le pratiche dopandi erano largamente diffuse nel ciclismo professionistico (e dilettantistico): il doping rappresentava lo scalino che alzava le prestazioni di tutti gli atleti (dal capitano che doveva viincere al gragario che doveva tirare a medie strepitose), ma quello che vinceva (Indurain, Gotti, Pantani, Ulrich, Ugrumov, Tonkov, Rominger, Amstrong (vinse un mondiale in quegli anni) era quello più dotato.
Riassumendo Pantani era il più forte di tutti in salita ed in una corsa a Tappe equilibrata (giusto rapporto tra crono e montagne) era il più forte, in un giro con sole montagne era imbattibile, solo in un giro con cronometro e cavalcavia (i giri vinti da Rominger e il primo di Indurain) era battibile.
Due parole sugli ematocriti: come mai prima di Madonna di Campiglio nessuno aveva da dire nulla sugli ematocriti di Marco? Come la mettiamo sulle "stranezze" di quei giorni? Quelle scommesse "strane" su Gotti vincitore del giro (prima volta che si poteva scommettere sul ciclismo) il giorno prima di Madonna di Campiglio quando solo un "incidente" poteva portare via la vittoria a Marco (e c'era da fare il Mortirolo)? E le stranezze sui prelievi e la conservazione dei campioni? Nessuno ha querelato chi ha scritto mettendo in dubbio le procedure effettuate.
Sugli ematocriti di Pantani si sono scritte anche tante cazzate: i valori contestati dopo l'incidente della Milano Torino sono poi delle cose allucinanti: io non mi stupisco del 60% di ematocrito di uno che ha appena terminato una corsa di 5 ore. Io ho il 40% di Hct, ma dopo una Gf, se lo ripetessi salirebbe al 50% ed oltre, ma non perchè assumo Epo durante la corsa, ma perchè perdo liquidi! Quindi un pò di accanimento nei cofronti di Marco è innegabile che c'è stato!
Come poi non parlare dell'ipocrisia che regnava (e forse regna tuttora) attorno al fenomeno doping. Guardate gli Hct dei primi 3 del giro 99. E che dire quando Millesi, al processo alla tappa (quella del Mortirolo il giorno dell'esclusione di Marco) aprì bocca? Stava dicendo cosa facevano i ciclisti, e che tutti sapevamo, (dormire col cardio per ridurre il rischio trombosi, flebo per emodiluirsi e passare i controlli ecc ecc) gli fu tappata letteralmente la bocca dal "moralizzatore" Candido Cannavò, il quale da una parte accusava e dall'altro censurava (il direttore della Gazzetta) chi stava rompendo il muro dell'omertà. Un pò quello che fanno gli organizzatori delle Gf: condannano il doping a parole poi se gli dici di mettere i controlli antidoping, dicono di no perchè.......
All'epoca nei controlli antidopiing non si era in grado di evidenziare l'Epo, la misurazione dell'Hct era un mezzo, voluto dagli stessi ciclisti, per "frenare" o quantomeno limitare gli eccessi. Sarebbe bello rianalizzare oggi tutti quei campioni (dovrebbero essere stati conservati) per sapere poi quello che già sappiamo: ma di tutti i ciclisti.
Marco era il più grande perchè ci metteva il cuore, e se ne aveva andava, a costo di saltare, in maglia rosa, gialla a puà o con quella della sola squadra. Uno che, nella tappa dell'Argentario scatta, contro il mostro Zulle (all'epoca era così) sullo strappo di via Martiri d'Ungheria ha delle palle (e anche quello fanno parte del bagaglio per vincere) che solo Marco aveva. L'anno prima Indurain al tour in una tappa scatto, in pianura a 10 Km dall'arrivo: nessuno del gruppo ebbe il "coraggio" di andare a chiudere, cosa allucinante perchè per forte che era il gruppo sarebbe andato più veloce: quello era il ciclismo prima di Marco e lui con le sueimprese lo rivitalizzò. Oggi risiamo ai calcoletti degli abbuoni e mai una maglia rosa o gialla ha il coraggio di scattare in salita!
Marco ha fatto un unico e grande errore nella sua vita: quello di pensare di risolvere i suoi problemi utilizzando una sostanza che poi l'ha reso schiavo e l'ha portato alla morte.
 

piratadentro

Apprendista Velocista
1 Giugno 2006
1.221
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Ovvio che ognuno reagisce diverso ad una cosa che gli succede. Ma dico solo che non si può dare la colpa solo agli altri al sistema e gridare che era un complotto, perche purtroppo anche la reazione di Pantani stesso giocava un grande ruolo di come la vicenda é proseguita.
Cmq quello che per me é incomprensibile é il fatto che i corridori avevano una centrifuga predisposta per fare i controlli da soli, e come si diceva Pantani ha fatto il controllo la sera prima. Se teniamo in conto che il valore normale di una persona anche allenata e che dorme 1-2-3 quattro giorni in altura non dovrebbe superare il 45% mi chiedo perche i corridori o il corridore era costretto a controllarsi? Se non ho preso nulla il rischio di superare il 50% è quasi inesistente, percio perche questi autocontrolli prima dell antidoping?

Gli argomenti seguenti alla vicenda (macchina non tarata bene, trasporto non avvenuto correttamente ecc. ecc.) sono argomenti che sentiamo quasi ogni volta che uno viene beccato, e mi sembrano ridicoli, cioé un ciclista e suo avvocato sanno meglio se una macchina é tarata bene se il trasporto avviene correttamente che un laboratorio specializzato o medici e infermieri specializzati a fare i prelievi per l antidoping?

No...per alterare il valore dell'ematocrito basta riscaldare per pochi secondi la fialetta di sangue con un accendino o bastava che nella provetta non ci fosse la corretta quantità di anticoagulante che deve esserci...queste cose me le ha dette un amico medico...le macchinette per controllare il valore sono state cambiate perchè quelle usate a quel tempo presentavano problemi sulla taratura...
Non stiamo parlando di una sostanza trovata...ma di un valore alterato...e questo valore è facilmente alterabile...
 

ciucciaruota

via col vento
6 Dicembre 2009
213
0
Brianza
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Sull aparte in rosso sono concorde e penso lo sia tutto il mondo,sulla parte in azzurro non è più vero e comunque,facendo l'infermiere,vedo spesso valori di esami ematici,stesso campione, discordare fra loro se fatti con 2 macchine diverse.
leggiti,se non l'hai già fatto,questo libro:
Massacro alla Catena di willy voet.
Parla dello scandalo Festina....pauroso
Ovvio che ognuno reagisce diverso ad una cosa che gli succede. Ma dico solo che non si può dare la colpa solo agli altri al sistema e gridare che era un complotto, perche purtroppo anche la reazione di Pantani stesso giocava un grande ruolo di come la vicenda é proseguita.
Cmq quello che per me é incomprensibile é il fatto che i corridori avevano una centrifuga predisposta per fare i controlli da soli, e come si diceva Pantani ha fatto il controllo la sera prima. Se teniamo in conto che il valore normale di una persona anche allenata e che dorme 1-2-3 quattro giorni in altura non dovrebbe superare il 45% mi chiedo perche i corridori o il corridore era costretto a controllarsi? Se non ho preso nulla il rischio di superare il 50% è quasi inesistente, percio perche questi autocontrolli prima dell antidoping?

Gli argomenti seguenti alla vicenda (macchina non tarata bene, trasporto non avvenuto correttamente ecc. ecc.) sono argomenti che sentiamo quasi ogni volta che uno viene beccato, e mi sembrano ridicoli, cioé un ciclista e suo avvocato sanno meglio se una macchina é tarata bene se il trasporto avviene correttamente che un laboratorio specializzato o medici e infermieri specializzati a fare i prelievi per l antidoping?
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
2.953
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Sugli ematocriti di Pantani si sono scritte anche tante cazzate: i valori contestati dopo l'incidente della Milano Torino sono poi delle cose allucinanti: io non mi stupisco del 60% di ematocrito di uno che ha appena terminato una corsa di 5 ore. Io ho il 40% di Hct, ma dopo una Gf, se lo ripetessi salirebbe al 50% ed oltre, ma non perchè assumo Epo durante la corsa, ma perchè perdo liquidi! Quindi un pò di accanimento nei cofronti di Marco è innegabile che c'è stato!
Non voglio rispondere sulle teorie, polemiche, sospetti ecc. che circondano il caso Pantani, che per me sono inutili, ma cmq stai sbagliando con questo:

È vero che la perdità di liquidi (sudare forte) può risultare ad aumentare la percentuale di cellule nel sangue nei confronti del liquido, ma il numero delle cellule non varia, rimane sempre lo stesso. Cmq la perditá di liquidi dovrebbe essere fortissima, cioé dovresti fare la GF bevendo magari solo 1 litro di acqua. Se bevi di piú la perditá di liquidi non risulterebbe importante e cmq non ti aumenterebbe il valore di ematocrito. Se poi aggiungi il fatto che praticando sport di resistenza per qualche ora il valore si abbassa perche il corpo reagisce automaticamente alla perditá di liquidi disaumentando anche la produzione di cellule e globuli rossi per non rischiare che il sangue diventa troppo pastoso e scorre troppo lento, la tua teoria che dopo una granfondo avresti un aumento del 10-15-20% é sbagliata.

Fai il controllo una volta prima e dopo la GF, vedrai che non ti aumenta il valore. Quelle teorie sbagliate sono diffuse da anni da tanti allenatori, preparatori, ciclisti, medici sportivi ecc....e chissá perche.;nonzo%
 
6 Dicembre 2009
357
77
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Bici
Vipera
Citazione da Elmic

Non voglio rispondere sulle teorie, polemiche, sospetti ecc. che circondano il caso Pantani, che per me sono inutili, ma cmq stai sbagliando con questo:

È vero che la perdità di liquidi (sudare forte) può risultare ad aumentare la percentuale di cellule nel sangue nei confronti del liquido, ma il numero delle cellule non varia, rimane sempre lo stesso. Cmq la perditá di liquidi dovrebbe essere fortissima, cioé dovresti fare la GF bevendo magari solo 1 litro di acqua. Se bevi di piú la perditá di liquidi non risulterebbe importante e cmq non ti aumenterebbe il valore di ematocrito. Se poi aggiungi il fatto che praticando sport di resistenza per qualche ora il valore si abbassa perche il corpo reagisce automaticamente alla perditá di liquidi disaumentando anche la produzione di cellule e globuli rossi per non rischiare che il sangue diventa troppo pastoso e scorre troppo lento, la tua teoria che dopo una granfondo avresti un aumento del 10-15-20% é sbagliata.

Fai il controllo una volta prima e dopo la GF, vedrai che non ti aumenta il valore. Quelle teorie sbagliate sono diffuse da anni da tanti allenatori, preparatori, ciclisti, medici sportivi ecc....e chissá perche.;nonzo%

Caro Elmic devi avere pazienza, ma essendo Medico Veterinario e facendo emocromi tutti (non a me sia chiaro) i giorni e avendo scritto pubblicazioni scientifiche, inerenti agli argomenti in discussione "credo" di avere le competenze di trattare gli argomenti precedentemente esposti; ma ti aggiungo due righe a chiarimento. Allora brevemente: l'ematocrito è una misura su volume (come il n° di Gr, WBC o Plt). Ti farò l'esempio che faccio ai miei clienti: pastina (Gr) su brodo (parte non corpuscolata del sangue). Prendi un litro di brodo, ci sono 100.000 pezzi di pastina, su di un mm3 avremo x pezzi di pastina. Tolgo 1/4 di brodo, sempre sul mm3 di campione in esame non avremo più x parti, ma un numero nettamente maggiore. Durante la perdita di fluidi dovuti ad attività fisica non diminuscono assolutamente il numero di Gr, ci mancherebbe altro (diversa è la condizione dell'atleta in sovrallenamento che può avere un calo di Hct). Io mediamente durante un attività fisica intensa, da studi ai quali mi sono sottoposto, perdo 1 kg/h, circa 1l: sono tutti liquidi (magari fossero grassi). Moltiplicalo per 3h di durata di una mediofondo e sono 3 litri circa. Se va bene a malapena riesco a integrare 1 litro. Quindi perdo 2 litri di liquidi. Se parto con il 40% di Hct arrivo minimo minimo con il 45%, te lo garantisco. Considera che tra le cause di eritrocitosi (incremento del numero di eritrociti oltre i limiti fisiologici) c'è, tra le eritrocitosi relative (quindi non assolute) la perdita di fluidi per attività sportiva! Ora un atleta come Pantani che viaggiava sul 50%, dopo una corsa di 5 ore, che arrivi al 60% (specie dopo un evento che non gli ha permesso di idratarsi) per me non è quello il dato spaventoso. Poi ci sarebbe da sfatare un mito: gli incrementi dell'Hct, sino a certi livelli, es soggetto che passa dal 42 al 48-50 sono vantaggiosi, ma quello che dal 50 va al 60% non ha grossi vantaggi. Infatti l'emoconcentrazione predispone alla trombosi, e l'eccessiva fluidità del sangue, nella realtà riduce, a livello di microcircolo, l'ossigenazione dei tessuti. Ora dobbiamo anche dire, che tra le doti di un atleta c'è anche quella di nascere magari con un 50% di Hct, vedi Cunego. Nel caso di Pantani non so, molto onestamente, se anche da piccolo i suoi erano valori fisiologicamente alti; ma lo stesso discorso vale per tutti quelli che in quegli anni correvano e avevano Hct mostruosi, tipo Indurain, Ugrumov, Bugno, Chiappucci, Simoni, Tonkov: ERANO TUTTI IN QUELLE MEDESIME CONDIZIONI! lO SAI SU CHI MI VENGONO I DUBBI: su quelli che hanno vinto un giro o hanno fatto una stagione e poi sono scomparsi: non è cheper primi avevano scoperto "il turbo" e poi gli altri raggiungendoli, e pareggiando il conto, .....................??????
Mi ripeto, attribuire le vittorie di Pantani al solo doping (poi mai dimostrato nei confronti di Marco, ma a limite presunto dai detrattori) è scorretto, ipocrita (perchè non è che gli altri andavano a pane ed acqua, come nemmeno Coppi o Mercx lui si beccato all'antidoping) e dimostra di non conoscere (o far finta di non saper) come andavano le cose. Ricordati, che un mulo, in mezzo ai purosangue se dopato potrà star dietro ai purosangue (poco probabile) e batterà tutti gli altri muli, ma ai purosangue dopati non li batterà mai. Tra quest'ultimi vince il purosangue più forte: questo era ciò che accadeva in quegli anni! Addirrittura il postulato era, anche fra i dilettanti o gli Juniores: senza chimica non si va in bicicletta! Parole tristi, ma che sentivo di continuo: quindi non mettiamo sul banco degli imputati l'unico che ne è uscito sconfitto "nella vita", mentre oggi altri che all'epoca "facevano", fanno i puliti e sono ricordati come campioni.
 
6 Dicembre 2009
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daElmic
Ovvio che ognuno reagisce diverso ad una cosa che gli succede. Ma dico solo che non si può dare la colpa solo agli altri al sistema e gridare che era un complotto, perche purtroppo anche la reazione di Pantani stesso giocava un grande ruolo di come la vicenda é proseguita.
Cmq quello che per me é incomprensibile é il fatto che i corridori avevano una centrifuga predisposta per fare i controlli da soli, e come si diceva Pantani ha fatto il controllo la sera prima. Se teniamo in conto che il valore normale di una persona anche allenata e che dorme 1-2-3 quattro giorni in altura non dovrebbe superare il 45% mi chiedo perche i corridori o il corridore era costretto a controllarsi? Se non ho preso nulla il rischio di superare il 50% è quasi inesistente, percio perche questi autocontrolli prima dell antidoping?

Gli argomenti seguenti alla vicenda (macchina non tarata bene, trasporto non avvenuto correttamente ecc. ecc.) sono argomenti che sentiamo quasi ogni volta che uno viene beccato, e mi sembrano ridicoli, cioé un ciclista e suo avvocato sanno meglio se una macchina é tarata bene se il trasporto avviene correttamente che un laboratorio specializzato o medici e infermieri specializzati a fare i prelievi per l antidoping

Questo l'ho letto dopo, e pone quesiti interessanti:
Sul primo punto concordo: sulla tragica fine di Marco, nonostante il mio amore viscerale per l'atleta, la colpa è solamente sua. Ne sistema, ne media, ne magistrati, possono giustificare il buttare via la vita a quel modo. Ma dobbiamo dire che Marco, pur avendo dimostrato in tante occassioni, vedi i suoi innumerevoli e gravi infortuni, il carattere, in una situazione nonc'è l'ha fatta a reagire! Per lui probabilmente il dolore fisico era superabile, ma l'aver gettato ombre sulla sua onorabilità e lealtà fu un dolore insopportabile, ma mi ripeto c'ho non lo giustifica, ne io poi posso giudicarlo, perchè è facile parlare sensa trovarsi in quelle medesime situazioni.

Per il discorso della centrifuga: in quegli anni i prof, per quello che mi hanno riferito alcuni di quelli addetti ai lavori, avendo il catrame nelle vene, oltre alla centrifuga per autocontrollarsi, dormivano con il cardio e se la frequenza scendeva a livelli rischio trombosi, dovevano svegliarsi e fare ciclette. L'autocontrollo, qualora avesse dato valori da esclusione, per le regole volute dagli stessi ciclisti, gli permetteva di rientrare nei parametri ricorrendo a procedure di emodiluizione (flebo, non a caso oggi ritenute sostanze mascheranti e quindi considerate sostanze dopanti).

Sull'ultima parte la risposta è ovvia: tutti sapevano che prendevano qualcosa e quindi dovevano controllarsi per evitarsi guai fisici o sospensioni cautelative dell'attività sportiva (come avvenne nel caso di Marco). Poi però dobbiamo precisare che: se io sto al 49,5, e sto tranquillo uno mi da una passata alla provetta aperta sotto il fornellino (magari non querelando chi denuncia il fatto) è ovvio che facilmente arrivo sopra il 50!!!Il caso di Marco non è paragonabile agli attuali casi di contestazione come caso Di Luca et simila (che contestano una metodica di analisi regolarmente validata). Sulla modalità delle procedure antidoping di quegli anni, ti inviterei a rileggerti la storia del centro antidoping dell'Acqua Cetosa a Roma. Io se fossi stato uno degli addetti all'antidoping di Marco, e avessero sollevato dubbi di quel tipo,avendo fatto le cose a modino, ti garantisco che avrei portato in tribunale chi avesse osato mettere in discussione il mio operato, magari scrivendo dei fatti: perchèquesto non è successo?
Oggi, a differenza di allora, si è in grado di trovarel'epo all'antidoping, e quindi magari certe teorie del complotto sonomeno plausibili.
Però, c'è una cosa che ho scoperto ieri sera ad un convegno su alimentazione e ciclismo. Purtroppo vi è la possibilità di contaminazione di alcuni integratori con residui di sostanze dopanti, perchè usati "fraudolentemente" come trattamento illecito nelle materie prime costituenti l'integratore. Qui parliamo di anabolizzanti, cortisonici, broncodilatatori, altre sostanze ormonali, ma non di epo! S i perchè nessun allevatore è così cretino da dare l'epo alla mucca!
 
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ciucciaruota

via col vento
6 Dicembre 2009
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Brianza
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Sono sempre più concorde con te,peccato che ti manchi un pò il dono della sintesi
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Questo l'ho letto dopo, e pone quesiti interessanti:
Sul primo punto concordo: sulla tragica fine di Marco, nonostante il mio amore viscerale per l'atleta, la colpa è solamente sua. Ne sistema, ne media, ne magistrati, possono giustificare il buttare via la vita a quel modo. Ma dobbiamo dire che Marco, pur avendo dimostrato in tante occassioni, vedi i suoi innumerevoli e gravi infortuni, il carattere, in una situazione nonc'è l'ha fatta a reagire! Per lui probabilmente il dolore fisico era superabile, ma l'aver gettato ombre sulla sua onorabilità e lealtà fu un dolore insopportabile, ma mi ripeto c'ho non lo giustifica, ne io poi posso giudicarlo, perchè è facile parlare sensa trovarsi in quelle medesime situazioni.

Per il discorso della centrifuga: in quegli anni i prof, per quello che mi hanno riferito alcuni di quelli addetti ai lavori, avendo il catrame nelle vene, oltre alla centrifuga per autocontrollarsi, dormivano con il cardio e se la frequenza scendeva a livelli rischio trombosi, dovevano svegliarsi e fare ciclette. L'autocontrollo, qualora avesse dato valori da esclusione, per le regole volute dagli stessi ciclisti, gli permetteva di rientrare nei parametri ricorrendo a procedure di emodiluizione (flebo, non a caso oggi ritenute sostanze mascheranti e quindi considerate sostanze dopanti).

Sull'ultima parte la risposta è ovvia: tutti sapevano che prendevano qualcosa e quindi dovevano controllarsi per evitarsi guai fisici o sospensioni cautelative dell'attività sportiva (come avvenne nel caso di Marco). Poi però dobbiamo precisare che: se io sto al 49,5, e sto tranquillo uno mi da una passata alla provetta aperta sotto il fornellino (magari non querelando chi denuncia il fatto) è ovvio che facilmente arrivo sopra il 50!!!Il caso di Marco non è paragonabile agli attuali casi di contestazione come caso Di Luca et simila (che contestano una metodica di analisi regolarmente validata). Sulla modalità delle procedure antidoping di quegli anni, ti inviterei a rileggerti la storia del centro antidoping dell'Acqua Cetosa a Roma. Io se fossi stato uno degli addetti all'antidoping di Marco, e avessero sollevato dubbi di quel tipo,avendo fatto le cose a modino, ti garantisco che avrei portato in tribunale chi avesse osato mettere in discussione il mio operato, magari scrivendo dei fatti: perchèquesto non è successo?
Oggi, a differenza di allora, si è in grado di trovarel'epo all'antidoping, e quindi magari certe teorie del complotto sonomeno plausibili.
Però, c'è una cosa che ho scoperto ieri sera ad un convegno su alimentazione e ciclismo. Purtroppo vi è la possibilità di contaminazione di alcuni integratori con residui di sostanze dopanti, perchè usati "fraudolentemente" come trattamento illecito nelle materie prime costituenti l'integratore. Qui parliamo di anabolizzanti, cortisonici, broncodilatatori, altre sostanze ormonali, ma non di epo! S i perchè nessun allevatore è così cretino da dare l'epo alla mucca!
 

servarel

Velocista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
La classe di Marco Pantani era innegabile, e le sue gesta non possono essere "infangate" solo come figlie del doping. Ma al tempo stesso non bisogna far finta di non sapere quello che accadeva in quegli anni nel ciclismo professonistico (e speriamo che oggi non accada più??).
Ma andiamo con ordine:
Marco Pantani andava forte in salita perchè aveva delle doti innate, rapporto peso potenza, capacità polmonari e apparato cardiocircolatorio strepitoso, capacità di recupero dallo sforzo . Ma vi voglio raccontare un fatto riferitomi da che ha avuto la fortuna di lavorare con il Pirata, a dimostrazione delle sue doti naturali e non figlie solo della chimica come da qualcuno sostenuto. Marco, era solito staccare la spina a fine Ottobre, e rimetteva piedi sulla bici al primo giorno di raduno della squadra. Il primo giorno era solito "testare" i suoi compagni di squadra, che solitamente si allenavano già da un mesetto, mesetto e mezzo, portandoli a fare una salita delle sue. Orbene uno a uno li staccava tutti: badate bene, se vi ricordate, alla Mercatone uno non c'erano mica dei velocisti! Tutti i suoi gregari erano degli scalatori e nemmeno di quelli "minchia", tra questi qualcuno poi ha vinto anche un giro d'Italia. Prendetemi Ulrich o Amstrong, dopo mesi di inattività e mettetelo a correre in salita contro professionisti forti e già allenati da quasi due mesi: io non credo che fossero, o sono, in grado di staccare un Garzelli, un Podenzana, un Forconi e company. Lo stesso Contador, il fenomeno del momento, dopo mesi di inattività e 7 kg di sovrappeso (per non dire dei sovrappesi strepitosi di Ulrich) riferisce di avere difficoltà, nelle prime uscite, addirittura uscendo in bici con ciclisti non professionisti!!!

Ma metterò il mio amore per Pantani dapparte, e farò un ragionamento oggettivo e basato sui fatti.
Nel 1998, l'anno della doppietta, al giro Pantani dette mezzora a Zulle! Zulle, dopo l'esplosione dello scandalo Festina, ammise di aver fatto uso di Epo ed altre sostanze dopanti. Ora a logica, per fenomeno che tu sia, da pulito non dai 30' ad uno che prende Epo ed è comunque un professionista di livello! La realtà è che in quegli anni le pratiche dopandi erano largamente diffuse nel ciclismo professionistico (e dilettantistico): il doping rappresentava lo scalino che alzava le prestazioni di tutti gli atleti (dal capitano che doveva viincere al gragario che doveva tirare a medie strepitose), ma quello che vinceva (Indurain, Gotti, Pantani, Ulrich, Ugrumov, Tonkov, Rominger, Amstrong (vinse un mondiale in quegli anni) era quello più dotato.
Riassumendo Pantani era il più forte di tutti in salita ed in una corsa a Tappe equilibrata (giusto rapporto tra crono e montagne) era il più forte, in un giro con sole montagne era imbattibile, solo in un giro con cronometro e cavalcavia (i giri vinti da Rominger e il primo di Indurain) era battibile.
Due parole sugli ematocriti: come mai prima di Madonna di Campiglio nessuno aveva da dire nulla sugli ematocriti di Marco? Come la mettiamo sulle "stranezze" di quei giorni? Quelle scommesse "strane" su Gotti vincitore del giro (prima volta che si poteva scommettere sul ciclismo) il giorno prima di Madonna di Campiglio quando solo un "incidente" poteva portare via la vittoria a Marco (e c'era da fare il Mortirolo)? E le stranezze sui prelievi e la conservazione dei campioni? Nessuno ha querelato chi ha scritto mettendo in dubbio le procedure effettuate.
Sugli ematocriti di Pantani si sono scritte anche tante cazzate: i valori contestati dopo l'incidente della Milano Torino sono poi delle cose allucinanti: io non mi stupisco del 60% di ematocrito di uno che ha appena terminato una corsa di 5 ore. Io ho il 40% di Hct, ma dopo una Gf, se lo ripetessi salirebbe al 50% ed oltre, ma non perchè assumo Epo durante la corsa, ma perchè perdo liquidi! Quindi un pò di accanimento nei cofronti di Marco è innegabile che c'è stato!
Come poi non parlare dell'ipocrisia che regnava (e forse regna tuttora) attorno al fenomeno doping. Guardate gli Hct dei primi 3 del giro 99. E che dire quando Millesi, al processo alla tappa (quella del Mortirolo il giorno dell'esclusione di Marco) aprì bocca? Stava dicendo cosa facevano i ciclisti, e che tutti sapevamo, (dormire col cardio per ridurre il rischio trombosi, flebo per emodiluirsi e passare i controlli ecc ecc) gli fu tappata letteralmente la bocca dal "moralizzatore" Candido Cannavò, il quale da una parte accusava e dall'altro censurava (il direttore della Gazzetta) chi stava rompendo il muro dell'omertà. Un pò quello che fanno gli organizzatori delle Gf: condannano il doping a parole poi se gli dici di mettere i controlli antidoping, dicono di no perchè.......
All'epoca nei controlli antidopiing non si era in grado di evidenziare l'Epo, la misurazione dell'Hct era un mezzo, voluto dagli stessi ciclisti, per "frenare" o quantomeno limitare gli eccessi. Sarebbe bello rianalizzare oggi tutti quei campioni (dovrebbero essere stati conservati) per sapere poi quello che già sappiamo: ma di tutti i ciclisti.
Marco era il più grande perchè ci metteva il cuore, e se ne aveva andava, a costo di saltare, in maglia rosa, gialla a puà o con quella della sola squadra. Uno che, nella tappa dell'Argentario scatta, contro il mostro Zulle (all'epoca era così) sullo strappo di via Martiri d'Ungheria ha delle palle (e anche quello fanno parte del bagaglio per vincere) che solo Marco aveva. L'anno prima Indurain al tour in una tappa scatto, in pianura a 10 Km dall'arrivo: nessuno del gruppo ebbe il "coraggio" di andare a chiudere, cosa allucinante perchè per forte che era il gruppo sarebbe andato più veloce: quello era il ciclismo prima di Marco e lui con le sueimprese lo rivitalizzò. Oggi risiamo ai calcoletti degli abbuoni e mai una maglia rosa o gialla ha il coraggio di scattare in salita!
Marco ha fatto un unico e grande errore nella sua vita: quello di pensare di risolvere i suoi problemi utilizzando una sostanza che poi l'ha reso schiavo e l'ha portato alla morte.

alla grande!
 
6 Dicembre 2009
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Avete perfettamente ragione, a volte sono eccessivamente prolisso nell'esporre le mie idee, specialmente quando ci sono di mezzo questioni che MI stanno a cuore.
Parafrasando un vecchino del mi paese: TOCCATEMI TUTTO MA NON MI TOCCATE PANTANI!
 
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fabio1966

via col vento
11 Ottobre 2009
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Avete perfettamente ragione, a volte sono eccessivamente prolisso nell'esporre le mie idee, specialmente quando ci sono di mezzo questioni che MI stanno a cuore.
Parafrasando un vecchino del mi paese: TOCCATEMI TUTTO MA NON MI TOCCATE PANTANI!

Uhmmm, ho letto tutto il tuo discorso e ci sono cose giuste ma anche cose inesatte ma non per tua colpa, ma semplicemente perchè fai riferimento a cose che ti sono state raccontate. Intanto sfata la storia della cyclette in stanza......il controllo della fluidità del sangue ed ematocrito lo fanno con sistemi all'avanguardia, mica cambia durante la notte o in qualche ora, i livelli vengono mantenuti per un certo periodo dopo vengono ricontrollati. Il sistema del doping come tu dici non è un sistema di protocollo giornaliero, mica ti fai la flebo e la mattina voli.....anche queste sono cose da sfatare, quando noi vediamo atleti che di punto in bianco partono mica lo fanno perchè la sera han fatto la flebo, fa parte di un programma fatto al tavolino prima della gara. I sistemi di integrazione farmocologica funzionano mesi prima non ore prima. Marco ti dico questo, ho avuto il piacere e dispiacere di conoscerlo piuttosto bene, così come conosco molto bene un suo gregario del passato, Massimo, grande ciclista con un cuore incredibile. Sul fatto che Marco avesse doti innate non vi è dubbio, sul fatto che sia tutta colpa sua non sono d'accordo. Non dimenticare che, come più volte ho postato, il doping nel professionismo di ogni sport è un protocollo, certe performance non si raggiungono per caso o solo con doti, ma quello che il doping fà è darti tempi di recupero incredibili e permetterti di smaltire in tempi record la fatica del giorno prima, altri invece lavorano sulla massa muscolare, insomma il doping lavora in base all'atleta e non il contrario, non tutti i professionisti dello sport assumono le stesse cose ed anche all'interno di una squadra di ciclismo, ad esempio si assumono sostanze in base al compito che devi svolgere all'interno della stessa. Marco ha sempre sofferto la situazione del doping una situazione dietro la quale non si è mai mascherato, il suo protocollo era quello di tanti altri, addirittura si era arrivati a pensare di creare qualche cosa di speciale per gli altri per batterlo, lui stesso era molto preoccupato perchè sapeva che si stava esagerando. Quello che ha fatto male in modo particolare a lui è che si è fatto del caso doping un fatto personale, si è fatto passare il campione che era per la mela marcia, per quello che aveva rovinato l'immagine del ciclismo, quell'atleta da cui nessuno si sarebbe aspettato una cosa simile....la cosa assurda è che si era tutti al corrente di come funzionassero le cose, lui nella sua ingenuità credeva di far parte di un sistema che probabilmente nessuno avrebbe intaccato, Marco è stato fonte di guadagno per tantissime persone e non immagini nemmeno a quante cose lui si sia prestato per gli altri, una generosità smisurata, ma la maggior parte degli stessi gli hanno girato le spalle per paura che venissero toccati quegli interessi che lo stesso gli aveva creato facendoli arricchire. Ora potremmo parlare di tante cose, Marco purtroppo non vi è più, ma non è corretto parlare adesso di cose delle quali si sarebbe dovuto parlare tanti anni fà. Oggi assistiamo allo stellicido e alla gogna di ciclisti, ragazzi, uomini e padri di famiglia che vengono messi in piazza, derisi e sputtanati, certo, io per primo sono contrario a fare quello che fanno, ma cosa potrebbero fare diversamente da tutto ciò??Ben poco perchè ci sono interessi più grandi di loro al quale nemmeno il ciclista più blasonato può permettersi di opporsi. Vi ricordate il caso della tappa del Giro a Milano lo scorso anno????Di Luca ci ha provato, ha fatto lo sborone e ricordo ancora l'intervista fatta all'organizzatore in diretta del Giro.....Di Luca ha pagato a caro prezzo quello sberleffo, si è permesso di prendere per mano un qualche cosa che non gli apparteneva, risultato...dopo qualche tempo beccato per doping.....perchè pensate che forse gli altri anni andava avanti a bistecca ed insalata??????
Allora io dico, che la riflessione che si deve fare è che spesso ci si accanisce non sul sistema ma sull'atleta, che dice o minaccia di dire cose troppo a rischio, infatti quando uno viene dato in pasto ai media o giornali, non ha mai fatto mezzo nome, piuttosto si farebbe impiccare, questo senso di omertà non vi pone dei quesiti??
Ricordo ancora la telefonata fatta la mattina successiva......mi hanno voluto rovinare, perchè han fatto questo, io ho dato tutto per questo mondo e questo sport, perchè hanno deciso di far pagare me?????
Tutti abbiamo cercato di tranquillizzarlo, ma lui da quel giorno è cambiato per sempre, non è riuscito a superare lo sfregio per lui era diventata una questione personale. Tanti gli hanno suggerito di parlare, fare nomi, dichiarazioni, l'amore che lui nutriva per il suo sport era tale che non lo avrebbe mai fatto........ha preferito pagare lui, tenersi tutto dentro e morire come è morto nel silenzio, quello stesso silenzio che lui metteva nelle corse quando scattava sui pedali e nessuno si permetteva di parlare, lo strapotere era distruttivo. Dopo il rientro alle gare, Marco non era più lo stesso non era motivato, si era fatto aiutare da amici, conoscenti(a volte sbagliati) psicologo, Marco non era più lo stesso, il cuore era completamente distrutto dal dolore di avere pagato solo lui con la vergogna, per un sistema sporco che lo portava sempre più ad oltrepassare i propi limiti. Adesso è una icona del ciclismo e dello sport, tutti dicono che senza marco il ciclismo non è più la stessa cosa, vero, peccato che queste cose le dicono gli stessi personaggi che non hanno avuto pietà nello sputtanarlo e nel non aiutarlo. Sarebbe bastato stargli più vicino, invece di dirgli sei un dopato come tanti..........certo buttarsi nella droga o altro non è il modo migliore per affrontare i problemi, ma signori miei, quante volte nella vita capita di sbagliare, di soffrire per mille motivi...non tutti siamo forti allo stesso modo, non tutti abbiamo vicino le persone giuste, non tutti riusciamo a reciclarci in altro, non tutti siamo capaci di dire a noi stessi ho sbagliato, per cui non mi sento di giudicarli mai e nessuno di loro, perchè se vogliamo cambiare le regole del gioco bisogna che lo sport torni a diventare tale, non per forza spettacolare, ma deve solo dare una prestazione che deve darci la consapevolezza che quella è la realtà della cose che si possono fare con sano e giusto allenamento, oggi il messaggio dello sport è improponibile, perchè sappiamo tutti che quello che vediamo è frutto di fantasia e immaginario, quella non è la realtà, ma bensì un gran circo messo su per dare solo spettacolo, gli atleti non sono altro che attori pagati per fare questo. Sbaglia il datore di lavoro o il dipendente???Non saprei il filo è sottile, ma una cosa è certa: così lo sport farà sempre più del male, perchè lo show non si fermerà mai, fino a che ci sarà gente disposta a pagare per vedere questo meraviglioso circo


Adesso sono io il più prolissoo-o
Fabio
 

slacker

Pignone
4 Settembre 2007
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Cannondale - Wilier ramata - Colnago super
Il post #468 di questa discussione, postato da locomotivadellavaldelsa, esprime perfettamente la mia opinione sulla figura di Marco e sull'ipocrisia di tutto il sistema che lo circondava.
 
Stato
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