Avete perfettamente ragione, a volte sono eccessivamente prolisso nell'esporre le mie idee, specialmente quando ci sono di mezzo questioni che MI stanno a cuore.
Parafrasando un vecchino del mi paese: TOCCATEMI TUTTO MA NON MI TOCCATE PANTANI!
Uhmmm, ho letto tutto il tuo discorso e ci sono cose giuste ma anche cose inesatte ma non per tua colpa, ma semplicemente perchè fai riferimento a cose che ti sono state raccontate. Intanto sfata la storia della cyclette in stanza......il controllo della fluidità del sangue ed ematocrito lo fanno con sistemi all'avanguardia, mica cambia durante la notte o in qualche ora, i livelli vengono mantenuti per un certo periodo dopo vengono ricontrollati. Il sistema del doping come tu dici non è un sistema di protocollo giornaliero, mica ti fai la flebo e la mattina voli.....anche queste sono cose da sfatare, quando noi vediamo atleti che di punto in bianco partono mica lo fanno perchè la sera han fatto la flebo, fa parte di un programma fatto al tavolino prima della gara. I sistemi di integrazione farmocologica funzionano mesi prima non ore prima. Marco ti dico questo, ho avuto il piacere e dispiacere di conoscerlo piuttosto bene, così come conosco molto bene un suo gregario del passato, Massimo, grande ciclista con un cuore incredibile. Sul fatto che Marco avesse doti innate non vi è dubbio, sul fatto che sia tutta colpa sua non sono d'accordo. Non dimenticare che, come più volte ho postato, il doping nel professionismo di ogni sport è un protocollo, certe performance non si raggiungono per caso o solo con doti, ma quello che il doping fà è darti tempi di recupero incredibili e permetterti di smaltire in tempi record la fatica del giorno prima, altri invece lavorano sulla massa muscolare, insomma il doping lavora in base all'atleta e non il contrario, non tutti i professionisti dello sport assumono le stesse cose ed anche all'interno di una squadra di ciclismo, ad esempio si assumono sostanze in base al compito che devi svolgere all'interno della stessa. Marco ha sempre sofferto la situazione del doping una situazione dietro la quale non si è mai mascherato, il suo protocollo era quello di tanti altri, addirittura si era arrivati a pensare di creare qualche cosa di speciale per gli altri per batterlo, lui stesso era molto preoccupato perchè sapeva che si stava esagerando. Quello che ha fatto male in modo particolare a lui è che si è fatto del caso doping un fatto personale, si è fatto passare il campione che era per la mela marcia, per quello che aveva rovinato l'immagine del ciclismo, quell'atleta da cui nessuno si sarebbe aspettato una cosa simile....la cosa assurda è che si era tutti al corrente di come funzionassero le cose, lui nella sua ingenuità credeva di far parte di un sistema che probabilmente nessuno avrebbe intaccato, Marco è stato fonte di guadagno per tantissime persone e non immagini nemmeno a quante cose lui si sia prestato per gli altri, una generosità smisurata, ma la maggior parte degli stessi gli hanno girato le spalle per paura che venissero toccati quegli interessi che lo stesso gli aveva creato facendoli arricchire. Ora potremmo parlare di tante cose, Marco purtroppo non vi è più, ma non è corretto parlare adesso di cose delle quali si sarebbe dovuto parlare tanti anni fà. Oggi assistiamo allo stellicido e alla gogna di ciclisti, ragazzi, uomini e padri di famiglia che vengono messi in piazza, derisi e sputtanati, certo, io per primo sono contrario a fare quello che fanno, ma cosa potrebbero fare diversamente da tutto ciò??Ben poco perchè ci sono interessi più grandi di loro al quale nemmeno il ciclista più blasonato può permettersi di opporsi. Vi ricordate il caso della tappa del Giro a Milano lo scorso anno????Di Luca ci ha provato, ha fatto lo sborone e ricordo ancora l'intervista fatta all'organizzatore in diretta del Giro.....Di Luca ha pagato a caro prezzo quello sberleffo, si è permesso di prendere per mano un qualche cosa che non gli apparteneva, risultato...dopo qualche tempo beccato per doping.....perchè pensate che forse gli altri anni andava avanti a bistecca ed insalata??????
Allora io dico, che la riflessione che si deve fare è che spesso ci si accanisce non sul sistema ma sull'atleta, che dice o minaccia di dire cose troppo a rischio, infatti quando uno viene dato in pasto ai media o giornali, non ha mai fatto mezzo nome, piuttosto si farebbe impiccare, questo senso di omertà non vi pone dei quesiti??
Ricordo ancora la telefonata fatta la mattina successiva......mi hanno voluto rovinare, perchè han fatto questo, io ho dato tutto per questo mondo e questo sport, perchè hanno deciso di far pagare me?????
Tutti abbiamo cercato di tranquillizzarlo, ma lui da quel giorno è cambiato per sempre, non è riuscito a superare lo sfregio per lui era diventata una questione personale. Tanti gli hanno suggerito di parlare, fare nomi, dichiarazioni, l'amore che lui nutriva per il suo sport era tale che non lo avrebbe mai fatto........ha preferito pagare lui, tenersi tutto dentro e morire come è morto nel silenzio, quello stesso silenzio che lui metteva nelle corse quando scattava sui pedali e nessuno si permetteva di parlare, lo strapotere era distruttivo. Dopo il rientro alle gare, Marco non era più lo stesso non era motivato, si era fatto aiutare da amici, conoscenti(a volte sbagliati) psicologo, Marco non era più lo stesso, il cuore era completamente distrutto dal dolore di avere pagato solo lui con la vergogna, per un sistema sporco che lo portava sempre più ad oltrepassare i propi limiti. Adesso è una icona del ciclismo e dello sport, tutti dicono che senza marco il ciclismo non è più la stessa cosa, vero, peccato che queste cose le dicono gli stessi personaggi che non hanno avuto pietà nello sputtanarlo e nel non aiutarlo. Sarebbe bastato stargli più vicino, invece di dirgli sei un dopato come tanti..........certo buttarsi nella droga o altro non è il modo migliore per affrontare i problemi, ma signori miei, quante volte nella vita capita di sbagliare, di soffrire per mille motivi...non tutti siamo forti allo stesso modo, non tutti abbiamo vicino le persone giuste, non tutti riusciamo a reciclarci in altro, non tutti siamo capaci di dire a noi stessi ho sbagliato, per cui non mi sento di giudicarli mai e nessuno di loro, perchè se vogliamo cambiare le regole del gioco bisogna che lo sport torni a diventare tale, non per forza spettacolare, ma deve solo dare una prestazione che deve darci la consapevolezza che quella è la realtà della cose che si possono fare con sano e giusto allenamento, oggi il messaggio dello sport è improponibile, perchè sappiamo tutti che quello che vediamo è frutto di fantasia e immaginario, quella non è la realtà, ma bensì un gran circo messo su per dare solo spettacolo, gli atleti non sono altro che attori pagati per fare questo. Sbaglia il datore di lavoro o il dipendente???Non saprei il filo è sottile, ma una cosa è certa: così lo sport farà sempre più del male, perchè lo show non si fermerà mai, fino a che ci sarà gente disposta a pagare per vedere questo meraviglioso circo
Adesso sono io il più prolisso
Fabio