anche qui nulla di strano
devo pensare che frequenti cattive compagnie
onestamente l'essere in compagnia aiuta, più che mettere in difficoltà (almeno tra noi funziona così, altrimenti forse bisogna rivedere il concetto di "amico"
) poi tendenzialmente i gruppi ciclistici tendono ad omogeneizzarsi, perché, anche qui per fare un esempio, se un dilettante esce con gli amatori lui si annoia (e si allena male) e loro non si divertono perchè fanno troppa fatica
logico che se si sceglie di fare una settimana in alta montagna il più delle volte si adotti qualche opportuno accorgimento,
ma da come potrebbe intendere chi legge questa discussione i cicliamatori vivono tutti in montagna e percorrono solo strade over 10%!
Se come me a 50km/h ci vai per pochi minuti spesso a ruota non vedo dove sia il problema (è anche allenante far girare un pochino la gamba a velocità), se invece ci macini km e km c'è qualcosa che non mi torna.
Lo stelvio, giusto per ricollegarsi all'esempio, mi sembra abbia una pendenza media dell'8%, ma la maggior parte delle salite non supera i 3-4km per 3-5% di pendenza media;
se invece lo strappo è di 100-200m basta arrivarci con un minimo di slancio, alzarsi sui pedali e si supera in modo abbastanza indolore.
Però se si abitua la gamba a rapporti troppo agili già sul 4-5% è normale che poi non si riesca mai a trovare un rapporto sufficientemente corto.
Certi pro non vanno presi in considerazione perché per doti naturali, allenamento e non solo riescono a salire con un altissimo numero di rpm su qualsiasi pendenza, cosa che per oltre il 99% degli amatori sarebbe improponibile (anche a velocità ben più basse di quelle di un pro).
ora ribadito che esistono molteplici soluzioni (compresa la tripla) e che ciascuno è libero di adottare quella che ritiene più adatta a sé,
io continuo a credere che considerando quello che effettivamente facciamo nel quotidiano quando usciamo in bici (cioé andiamo piano e su percorsi mediamente facili) anche l'ultima proposta della monocorona può riverlarsi una soluzione interessante, adatta e sufficiente; ovviamente potrebbe non arrivare mai sul mercato o essere sconfitta dalle sperimentazioni empiriche,
ma stante le premesse di cui sopra (i cicloamatori vanno prevalentemente piano e su perorsi falicili) reputo sbagliato bocciarla in partenza e senza appello