Qualche giorno fa in un'altra discussione avevo chiesto a
@Roberto Massa se avesse dei riferimenti per stimare una TTE (
time to exhaustion), ovvero il tempo di esaurimento ad una certa potenza. La sua risposta la trovate qui
In realtà mi ha messo il dubbio GC che dopo oggi mi calcola col suo algoritmo 288 watt di CP e quindi mi sono imparanoiato credendo che non fossero in linea e che dopo i 12/13 minuti la componente aerobica appiattisse di molto la curva di potenza chiedendomi se dovessi ritoccare la mia FTP...
La risposta ovviamente non fa una piega ma, come avevo poi replicato, in realtà intendevo chiedere altro e ci vuole una opportuna contestualizzazione. Quando ho posto la domanda stavo pensando ai modelli usati da alcuni software/piattaforme, come per esempio WKO, Golden Cheetah e altri. Questi modelli sono di fatto un'estensione di modelli critical power, estensione che mira, secondo il mio punto di vista, a portare la
novità dei modelli critical power - novità che risale agli anni Sessanta del secolo scorso - senza scolvolgere le menti degli utenti, reali o potenziali, che tanta fatica hanno fatto per abituarsi al paradigma FTP. Tentare di fondere i due mondi (CP e FTP), secondo me, crea più confusione che altro, ma si sa che le acque torbide sono il terreno di caccia prediletto dagli alligatori.
Come sia stata fatta l'estensione di questi modelli critical power non lo so perché, per esempio, WKO è un software proprietario; per gli altri può essere che ci sia una documentazione dettagliata a riguardo e/o si riesca a capire dal codice, ma non ho mai indagato. Quel che posso asserire con un buon grado di fiducia è che il modello di WKO è un modello critical power a tre parametri (di Morton, per capirci) fino a 20'/30', dai 20'/30' fino a 60' è un punto di domanda, dopo i 60' approssima molto grossolanamente le MMP (mean maximal power), il che, onestamente, ci sta.
Il fatto che il modello di WKO, e magari anche altri, sia un modello critical power a tre parametri fino ai 20'/30' è coerente con quanto si è riscontrato empiricamente, ovvero che nella pratica la CP non è sostenibile per un tempo infinito - come vuole la definizione del modello - ma lo è per 20'-30', a seconda del livello dell'atleta etc. Il punto cruciale del modello è quello che viene dopo i 20'/30', che non si sa cosa sia, ma che riserva, almeno all'apparenza, delle gradevoli sorprese. Infatti, all'utente non viene fornita la CP, ma quella che viene chimata FTP modellata, ovvero un valore FTP ricavato dal modello. A chiudere l'idillio per la vecchia guardia, alla FTP modellata viene appiccicata una TTE che, guarda caso, è sempre maggiore o uguale a 30'; se non erro, per una FTP stimata tramite test di durata inferiore all'ora si è sempre convenuto che la TTE fosse compresa tra 30'/50'.
Tornando quindi a bomba: per quanto ho cercato di esporre sopra, mi chiedevo se sono stati proposti formalmente dei metodi di stima di una TTE da modello, il che è concettualmente diverso dall'ipezionare la curva delle MMP ed individuare la TTE per l'output di potenza desiderato. La risposta che mi sono dato è che dipende da come è fatto il modello teorico di riferimento; a (ri)prova di questo, da mia esperienza, in WKO la TTE alla FTP modellata è molto maggiore rispetto alla TTE sulla curva delle MMP che corrisponde al valore della FTP modellata. Più passa il tempo e più, per come vengono gestite e (non) comunicate le cose, la curva delle MMP mi sembra uno strumento trasparente, semplice da capire, e per questo molto facile da usare per impostare gli allenamenti a seconda di ciò che si vuole fare.
Insomma, io ho fatto la mia tirata, opinioni in merito alla stima della TTE, all'utilità dei modelli critical power estesi e altro sono sempre ben accette :-)