A me è capitato nel passaggio 82->76, ma non in modo troppo evidente, anche perché ho le cosce “grosse” (nel senso che non sono filiformi come quelle di certi scalatori per dire...).
A me è capitato nel passaggio 82->76, ma non in modo troppo evidente, anche perché ho le cosce “grosse” (nel senso che non sono filiformi come quelle di certi scalatori per dire...).Curiosita': mi sono"spuntate" o meglio, "affiorate" le vene a livello cosce (vasto med/lat) , vene normali non varicose eh, non come un ciclista dopo il tour ma non le avevo mai viste. meglio che non scenda sotto i 62kg (176h ex 178h) ?. successo a qualcuno?
si anche a me non cosi' evidente ma le noto , passaggio 66->62 . teoricamente fino a 60/61 kg sarei normopeso. sotto neanche ci penso.A me è capitato nel passaggio 82->76, ma non in modo troppo evidente, anche perché ho le cosce “grosse” (nel senso che non sono filiformi come quelle di certi scalatori per dire...).
Sì. Io le vedo più o meno sempre in tarda primavera ed estate (ed inizio autunno), ossia quando faccio più volume ed intensità.Curiosita': mi sono"spuntate" o meglio, "affiorate" le vene a livello cosce (vasto med/lat) , vene normali non varicose eh, non come un ciclista dopo il tour ma non le avevo mai viste. meglio che non scenda sotto i 62kg (176h ex 178h) ?. successo a qualcuno?
Fabbri e' uno molto bravo a mio avviso , pero' vorrei vedere (youtube) o leggere in che contesto abbia affermato cio'.Probabilmente è già stato detto: cosa ne pensate del metodo di Iader Fabbri che considera poco o nulla il calcolo numerico delle calorie, ma soprattutto gli
'sbalzi' della glicemia?
Io ho ovviamente sintetizzato il suo discorso...Fabbri e' uno molto bravo a mio avviso , pero' vorrei vedere (youtube) o leggere in che contesto abbia affermato cio'.
Immagino che il discorso sostenuto da Fabbri sia un tantino piu' articolato .
ovviamente , io appunto ti chiedevo dove vedere o leggere il suo discorso . :)Io ho ovviamente sintetizzato il suo discorso...
Ritengo Fabbri molto competente ma non condivido il metodo.Probabilmente è già stato detto: cosa ne pensate del metodo di Iader Fabbri che considera poco o nulla il calcolo numerico delle calorie, ma soprattutto gli
'sbalzi' della glicemia?
questo porta ad alcune riflessioni , anche sull'alimentazione seguita da alcuni utenti .Se si fanno pasti completi, nelle giuste quantità, la glicemia è già sotto controllo...
visto anch'io, molto interessante, fa vedere la stessa quantita di carbo ingerite da pasta e dalle mele per far vedere che con le mele la glicemia non si muove, mentre con la pasta da sola schizza su.C'è un video dove assume la stessa quantità di calorie da carbo con un piatto di pasta e con delle mele e prima e dopo ogni piatto si misura la glicemia...
C'è gente in chetogenica da secoli che non toglie un etto nonostante abbia la glicemia sotto terra costantemente. Poi chiaro che è più facile mangiare 400 kcal da pasta che da mele. E se dopo un piatto di pasta hai fame non è per un fatto glicemico ma perché lo mangi in 2 minuti, mentre 400 kcal da mele sono praticamente 5 mele e altro che 2 minuti a mangiarle...Fabbri punta tutto il suo discorso tenendo conto del'indice glicemico, difficilmente sarai in surplus se tieni d'occhio la glicemia, QUALITA’ VS QUANTITA’.
@cbr70 Fabbri ha scritto un libro, io non l'ho letto, ma parla proprio dell'indice glicemico
visto anch'io, molto interessante, fa vedere la stessa quantita di carbo ingerite da pasta e dalle mele per far vedere che con le mele la glicemia non si muove, mentre con la pasta da sola schizza su.
Ma mi sembra (mi sembra eh...) che il suo discorso non sia tanto sul valore secco della glicemia in quel momento ma proprio sui "salti" dei valori avanti e indietro, e che provocano risposte ormonali a cascata ecc., in certe alimentazioni sregolate.C'è gente in chetogenica da secoli che non toglie un etto nonostante abbia la glicemia sotto terra costantemente. Poi chiaro che è più facile mangiare 400 kcal da pasta che da mele. E se dopo un piatto di pasta hai fame non è per un fatto glicemico ma perché lo mangi in 2 minuti, mentre 400 kcal da mele sono praticamente 5 mele e altro che 2 minuti a mangiarle...
Sul discorso della glicemia che "schizza su": dipende. Dipende dalle situazioni, perché se parliamo di alimentazione post allenamento ben venga la glicemia che "schizza su" (maggior partizionamento del glicogeno a livello intramuscolare, tutto ciò che è "lento" se lo prende il fegato...)
su questo non sono d'accordo, non è un discorso di velocità, ma appunto di quantità, difficilmente mangerai tutte quelle mele, ma un piatto di pasta da 100gr lo mangi facile (quantità) ed avrai ancora senso di fame...E se dopo un piatto di pasta hai fame non è per un fatto glicemico ma perché lo mangi in 2 minuti,
esatto, lui dice di privilegiare alimenti a basso indice glicemico e/o di abbinare alimenti proteici a quelli ad alto indice glicemico per tenere il tutto sotto controllo e non avere sbalzi. Non dice di eliminare niente, ma solo di fare abbinamenti sensati.ma proprio sui "salti" dei valori avanti e indietro, e che provocano risposte ormonali a cascata ecc
E io cosa ho detto?su questo non sono d'accordo, non è un discorso di velocità, ma appunto di quantità, difficilmente mangerai tutte quelle mele, ma un piatto di pasta da 100gr lo mangi facile (quantità) ed avrai ancora senso di fame...
parliamonedifficilmente mangerai tutte quelle mele,
boh facevi riferimento alla velocità con cui le mangi, non alla quantità, almeno così hai scritto, poi se volevi dire altro non so...E io cosa ho detto?
ma anch'io eh, più facile che mangi le mele che la pasta, ma il 99% delle persone non mangia frutta perchè "dice" che c'è lo zucchero ed ingrassa... però la scodellata di pasta non manca mai.parliamone
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