Non mi riferivo all'australiano da te citato che sicuramente rientra tra quelli che tra mille difficoltà ha stretto i denti ed è arrivato.Certo che no, ma voglio pensare che le cose, ovviamente, non siano andate così. Perchè se uno parte con quell'idea, allora non ha molto senso, anche se nessuno te lo vieta... Tantovale risparmiare i soldi dell'iscrizione e farsi un giro cicloturistico della Bretagna per i fatti propri. :asd2:
Nella mia testa uno parte cercando SEMPRE di centrare l'obiettivo, ma lungo la strada non sai mai cosa ti capita. E allora, quando ti trovi alle strette e ad un certo punto (come è successo a me nel 2007) ti rendi conto che non ce la farai a raggiungere Parigi nel tempo limite, puoi fare due cose: mollare e rientrare in treno, oppure... continuare a stringere i denti lo stesso, tenendo fede alla tradizione degli "audaci". Non è un caso, ripeto, che a Parigi gli "hors delai" vengano comunque gratificati con l'onore della menzione sul giornalino dei risultati ufficiali che viene recapitato a gennaio, e ricevano la stessa medaglia che viene data agli omologati, solo senza nome e tempo incisi.
Volevo solo sottolineare il paradosso per cui poteva arrivare appaiato con un ciclista fighetto che si era fatto 4 giorni di pedala&dormi in Bretagna...
In ogni caso mi risulta che ci sia qualcuno (magari ex-granfondista) che interpreta queste randonné andando a tutta di giorno e dormendo il più possibile la notte, e magari arrivando tranquillamente in 70h-80h...
Detto questo ribadisco i miei complimenti a te e a tutti quelli che hanno completato questa difficile prova che sfugge completamente alle mie capacità.